Sequestrato il manoscritto dell’Infinito,
per la Procura è un falso: due indagati

INCHIESTA D'AUTORE - Era stato ritrovato nei mesi scorsi a Cingoli ed era stato messo all'asta, ma non sarebbe autentico il terzo manoscritto autografo della celebre poesia di Leopardi. Indagato il proprietario e il direttore degli istituti culturali di Cingoli

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Il manoscritto sequestrato e, nel riquadro, Giacomo Leopardi

Il manoscritto sequestrato e, nel riquadro, Giacomo Leopardi

 

di Gianluca Ginella

Sequestrato il manoscritto dell’Infinito di Leopardi: secondo la procura di Macerata si tratterebbe di un falso, realizzato ad hoc. Indagati il proprietario e il direttore degli istituti culturali di Cingoli. Il sequestro è stato messo a segno 2 giorni fa dopo che una funzionaria della Soprintendenza dei beni culturali di Roma, lo scorso 20 giugno, aveva visionato il manoscritto, la terza copia autografa di quella che è forse la più celebre poesia della produzione di Leopardi. Per la funzionaria, una archivista della regione Lazio, la copia che era stata messa in vendita in una casa d’aste di Roma lo scorso 26 giugno (il manoscritto non era poi stato venduto) sarebbe un falso. Dopo la segnalazione erano scattate le indagini dei carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio artistico. Alla fine sono due le persone che sono indagate per l’ipotesi di reato di aver detenuto al fine di farne commercio di un manoscritto risultato essere un calco o un perfetto fac simile. Si tratta di Luciano Innocenzi, il proprietario del manoscritto e di Luca Pernici, direttore degli istituti culturali di Cingoli che aveva scoperto il manoscritto. Oltre a loro la procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per l’ipotesi di reato di aver autenticato il documento. Le indagini sono in corso. Il manoscritto di Leopardi aveva fatto molto discutere nei mesi scorsi, tra chi ne sosteneva l’autenticità e chi lo riteneva falso. L’Università di Macerata lo scorso 18 giugno aveva anche organizzato un convegno sul manoscritto. I primi dubbi erano emersi attraverso gli articoli della professoressa Donatella Donati su Cronache Maceratesi.

 

 



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