lcuni coponenti di Officina Unoversitaria Francesco Pennesi, Massimiliano Sama, Beatrice Bianconi, Tommaso Alabardi
di Sara Santacchi
Una città universitaria, veramente a dimensione di studente e che sappia rispondere alle loro esigenze, deve permettergli prima di tutto di potersi muovere. E’ con questo spirito che Officina Universitaria ha presentato la proposta “Ticket to ride – muoviamo Macerata”, campagna sul tema dei trasporti pensata principalmente per gli studenti di Scienze della Formazione e del Turismo, ma mirata a coinvolgere tutta la cittadinanza sensibile, che sottoporrà all’APM nelle prossime settimane.
Quattro i punti cardine di questa proposta pensata nell’ottica di agevolare lo spostamento degli studenti, soprattutto quelli che quotidianamente seguono le lezioni a Vallebona, per la quale sono state già raccolte oltre 300 firme. Si parte dalle basi, dall’acquisto del biglietto e in tal senso si è pensato all’istallazione di una cassa automatica sia nella facoltà di Scienze della Formazione, sia alla stazione ferroviaria per permettere agli studenti l’acquisto dei biglietti prima di salire a bordo dell’autobus, evitando così il conseguente rincaro del prezzo. Con lo scopo di rendere più accessibile il servizio anche a chi appartiene a fasce di reddito che non beneficiano delle relative agevolazioni, attraverso Ticket to ride si proporrà, inoltre, di estendere lo sconto del 25 per cento a tutti gli abbonamenti subordinandolo sollo alla qualità di studente universitario.
Al contempo sarà necessario un abbonamento a dimensione di studente, ovvero trimestrale, così che si possa adattare al calendario didattico. Non ultima, la richiesta che appare più come un vero e proprio appello che come una proposta: aumentare le corse. Una delle criticità maggiori che sono state rilevate da parte degli studenti riguarda, infatti, il sovraffollamento degli autobus delle linee 7 e 8 (quelle che collegano il centro con Scienze della Formazione e del Turismo, appunto) in particolare nelle ore di punta: 8-8.30; 13-13.30; 17-17.30. “Comprendiamo – spiega Tommaso Alabardi – che questo potrebbe presupporre un impegno troppo oneroso e in tal senso un’alternativa sarebbe la sostituzione delle vetture che ad oggi servono le linee in questione, con altre più capienti in modo da non lasciare a piedi nessuno, com’è spesso capitato, invece”. Proposte quanto mai importanti e che lo diventano ancora di più considerando che dal prossimo anno sarà soppresso il servizio navetta dell’Ersu. Il tutto per far si che diventi un orizzonte tangibile la piena integrazione tra realtà cittadina e realtà studentesca.
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Ticket to Ride
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