Spese pazze in Provincia
Comprati iPhone e iPad
per il settore Urbanistica

MACERATA - Oltre 2mila euro per l'acquisto dei migliori strumenti tecnologici sul mercato con tanto di custodia in pelle ed estensione di garanzia di due anni

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Vari modelli di iPhone e iPad

Vari modelli di iPhone e iPad

di Alessandra Pierini

Sono ormai anni che si sente parlare di patto di stabilità e di spending review, strumenti nati con l’obiettivo di limitare al massimo gli sprechi nella pubblica amministrazione, strumenti che però, purtroppo, non sempre funzionano. Anzi, molto spesso, vengono agevolmente aggirati. E’ accaduto ad esempio a Macerata dove, qualche settimana fa, il settore Gestione del territorio e protezione civile della Provincia di Macerata si è dotato di strumenti tecnologici tra i migliori esistenti sul mercato. In particolare sono stati acquistati un iPhone 5s da 64 Gb, un iPad Air wi-fi 3g da 128 Gb, una custodia Apple in pelle di colore nero per iPhone e una rossa per iPad, per finire due estensioni di garanzia con danno accidentale per 2 anni, quindi fino al marzo 2016 quando la Provincia sarà definitivamente soppressa, o almeno dovrebbe esserlo. Il tutto per un importo complessivo, Iva compresa, di 2.446,01 euro.
palazzo_provinciaCon poco più di 2mila euro, sicuramente il settore Urbanistica della Provincia di Macerata non riuscirebbe  a realizzare grandi interventi. Senz’altro l’utilizzo di strumenti all’avanguardia, se finalizzati al buon funzionamento dell’ente e alla migliore soddisfazione dei cittadini, è da incentivare, ma in questo caso si fa fatica a capire come l’ultimo iPhone in vendita sul mercato possa avere funzioni così indispensabili per il dirigente o chi per lui. Lo stesso vale per l’iPad.
Tra l’altro, chi è che li usa? Il dirigente? O vengono affidati a rotazione dai componenti dello staff dell’ufficio? Per quali compiti?
Cerchiamo di consolarci pensando che questo sarà sicuramente un caso isolato e che i soldi dei contribuenti normalmente non vengono utilizzati per acquistare telefoni da quasi 800 euro. Nonostante questo la spesa fatta non può che produrre un sussulto. 
Forse l’acquisto è sfuggito ai controlli di routine, ma quello che più lascia perplessi è come può aver fatto ad evitare il meccanismo contorto del Patto di Stabilità? Lo spauracchio di tutte le amministrazioni impedisce anche i più indispensabili investimenti per la collettività (manutenzione delle strade, taglio dell’erba e così via), ma permette di acquistare iPhone e iPad? Allora questa volta hanno davvero ragione i sindaci che da anni proseguono con le proteste. Nel Patto di stabilità ci sarà proprio qualcosa da rivedere.



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