Dopo l’odg contro le coppie omosessuali, arriva la mozione sulle unioni civili

MACERATA - L'assise si riunirà lunedì e martedì e tornerà a discutere di famiglie, tradizionali e non, con l'atto proposto da Luciano Borgiani della Federazione della Sinistra. Anpi, Arci, Arcigay, Diritto Forte, Agedo e Osservatorio di genere ammoniscono i consiglieri: "Siano più attenti su questo tema"

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L'aula del consiglio comunale

L’aula del consiglio comunale

L’approvazione da parte del Consiglio comunale di Macerata dell’ordine del giorno in cui si impegna la città a ad opporsi all’introduzione di normative per il riconoscimento delle coppie omosessuali e per il contrasto dell’omofobia ha portato uno strascico di reazioni che continuano ancora ad animare il dibattito cittadino. La questione non sembra destinata a placarsi.  e già nella prossima seduta dell’assise che tornerà a riunirsi il 10 e l’11 febbraio alle ore 16.30 si tornerà sull’argomento. Luciano Borgiani, consigliere della Federazione della Sinistra, ha infatti presentato una mozione volta al riconoscimento delle unioni civili.
Intanto Anpi Comitato provinciale Macerata, Anpi Sezione Macerata, Arci provinciale Macerata, Arcigay “Agorà” Pesaro-Urbino, Diritto Forte, Agedo Marche e  Osservatorio di Genere Macerata ricordano in una comunicazione congiunta che «il riconoscimento di diritti a chi non può ancora goderne, a causa di radicati pregiudizi, non costituisce alcun pericolo, né sul piano giuridico né sul piano sociale, per chi ne sia già titolare e invitano i Consiglieri a porre maggiore attenzione nello svolgimento del loro mandato al tema in questione; giacché si sarebbe potuto evitare di consentire a pochi consiglieri, espressioni di una cultura conservatrice e “integralista” di prevalere, gettando un’immagine oscurantista su una città le cui tradizioni di libertà risalgono al Risorgimento e alla Resistenza, e la cui odierna vivacità intellettuale è da secoli animata dagli studenti e dall’Università». Le associazioni chiedono anche che il Comune di Macerata, «nell’ambito delle proprie competenze, anche sul piano anagrafico, prenda rapidamente tutte le misure necessarie per rendere la Città concretamente inclusiva nei confronti delle coppie non coniugali sia formate da persone dello stesso sesso sia formate da persone di sesso diverso» invitano i Consiglieri e gli Amministratori che si riconoscono nei valori democratici di libertà, uguaglianza e inclusione sociale, ad agire in tempi rapidi e con coerenza per liberare le cittadine e i cittadini, che in questa città vivono, studiano, lavorano, pagano le tasse e amano, dal disagio di percepire che soltanto una parte di essi può vedere pienamente accolta e riconosciuta dalle Istituzioni la propria vita affettiva e familiare».

In Consiglio comunale, nella giornata di lunedì, dalle ore 15.45 alle ore 16.30, verranno prese in esame l’interpellanza, presentata dal consigliere Ivano Tacconi dell’Udc, relativa alla rete di distribuzione gas – metano a Vallebona e l’interrogazione sul restauro dell’orologio della torre civica avanzata dal consigliere del Pdl, Deborah Pantana. Il Consiglio è chiamato a discutere tre mozioni inerenti alla Croce verde (Anna Menghi del Comitato Anna Menghi), quella appunto sul riconoscimento delle unioni civili (Luciano Borgiani di   Federazione della sinistra) e ai bagni pubblici di Villa Potenza (Marco Gasparrini del Pd). Infine, l’assise cittadina prenderà in esame un ordine del giorno sullo spostamento del busto di Giuseppe Mazzini presentato dal consigliere del Pdl, Pierfrancesco Castiglioni. Se la seduta dell’11 febbraio dovesse andare deserta, la seconda convocazione è stata fissata per il 13 febbraio, alle ore 16.30.

(a.p)



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