di Marco Ricci
Mentre Barak Obama sta per inviare Billie Jean King, la tennista icona del movimento gay, al posto del presidente degli Stati Uniti a rappresentare la propria nazione alle olimpiadi invernali di Sochi, per protesta contro le politiche omofobe della Russia di Putin, si è abbattuta sul consiglio comunale di Macerata una vera e proprio grandinata di dichiarazioni durissime e imbarazzanti, tutte contrarie all’ordine del giorno approvato giovedì (leggi l’articolo). Ordine del giorno che vorrebbe mettere al bando il riconoscimento delle unioni omosessuali e qualsiasi legge contro l’omofobia. Così, dopo la durissima presa di posizione dell’onorevole Manzi, oggi oltre ai consiglieri regionali Giorgi e Sciapichetti, al circolo cittadino di Sel, al direttivo provinciale del Centro Democratico, alla Conferenza delle Donne del Pd di Macerata, è intervenuto anche l’Anpi provinciale – assieme alla sua sezione locale, all’Arci provinciale Macerata, Arcigay “Agorà” Pesaro-Urbino, Diritto Forte, Agedo Marche, Osservatorio di Genere Macerata, Officina Universitaria, CSA Sisma, Rete Studenti Medi Macerata, Ambasciata dei Diritti Onlus.
L’Anpi, che ha parlato senza mezzi termini di “cultura antidemocratica”, di “mancanza di scrupolo nell’utilizzare la delicata condizione di una minoranza a fini propagandistici”, nonché di “ipocrisia usati per fini di spicciola battaglia politica” è andato anche oltre. “La recente approvazione da parte del consiglio comunale di Macerata di un ordine del giorno in cui si impegna la Città a ad opporsi all’introduzione di normative per il riconoscimento delle coppie omosessuali e per il contrasto dell’omofobia desta preoccupazione e indignazione – si legge nel comunicato che vede l’Anpi come primo firmatario – Il riconoscimento pieno e concreto dei diritti di uguaglianza e libertà è il messaggio costituzionale che dovrebbe impegnare le istituzioni repubblicane nate dalla Resistenza e tutti i cittadini democratici Il fatto che la città di Macerata, di fronte alla domanda di inclusione sociale che da decenni viene portata avanti dalle cittadine e dai cittadini legati da vincoli affettivi con persone dello stesso sesso, si impegni ad ostacolare le iniziative di contrasto delle forme di discriminazione nelle istituzioni e nella società a cui questi cittadini vanno incontro, è un grave segno di cultura antidemocratica che alimenta l’esclusione e la marginalizzazione e di certo non costruisce una bella immagine per una città universitaria che, per sua storia, dovrebbe porsi a guida dell’avanzamento sociale di un intero territorio”.
Non meno tenera dell’Anpi è stata Paola Giorgi, assessore regionale del Centro Democratico. Dopo la “sincera indignazione” del direttivo provinciale Maceratese del suo partito – partito a cui appartiene anche il consigliere comunale Guido Garufi che ha votato favorevolmente l’odg – la Giorgi ha auspicato che l’amministrazione comunale di Macerata “annulli quanto prima l’inopportuna decisione assunta. L’uguaglianza e il rispetto dei diritti – ha proseguito nella sua nota – rappresentano ancora un’ emergenza nel nostro Paese e, purtroppo, dopo la delibera del consiglio comunale di Macerata, anche nella nostra Regione. Un ‘azione concreta può fare la differenza. La Regione – ha proseguito l’assessore – vuole mettere in atto azioni concrete per favorire il pieno sviluppo della persona e l’uguaglianza tra cittadini. Ha individuato nei Centri d’ascolto il luogo idoneo per offrire un servizio utile a superare i problemi legati alle condizioni di discriminazione fondate sull’orientamento sessuale e sulla identità di genere”. Il servizio messo in campo dalla Regione, così lontano dall’oscurantista decisione del consiglio comunale di Macerata – come l’ha definita Irene Manzi – nasce da una iniziativa legislativa di cui la stessa Giorgi si era fatta promotrice e prima firmataria e che sarà operativa nei cinque Centri d’ascolto contro l’omofobia, ospitati nei centri antiviolenza (Cav) delle province di Ancona, Fermo, Macerata, Pesaro e Ascoli Piceno. L’attività consiste nel servizio di consulenza e supporto psicologico, colloqui, individuazione di percorsi personalizzati di uscita dal disagio e dalla discriminazione “per favorire nuovi progetti di vita e di autonomia.”
E se il coordinamento cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà sottolinea come nel corso dell’ultima verifica programmatica delle forze di maggioranza, il partito “aveva messo al primo posto l’istituzione del registro delle unioni civili da parte dell’Amministrazione comunale di Macerata” senza che il segretario del Pd, Paolo Micozzi, sollevasse obiezioni, in un lungo comunicato dal tono vagamente canzonatorio, forse il tono più adatto a descrivere la vicenda, il Coordinamento Donne del Pd maceratese – nella nota a firma Ninfa Contigiani – parla di “Robin Hood impauriti, ridicoli e parossistici che, continuando a guardare indietro, tentano di oscurare ogni ingresso di mondo reale nella loro semplicistica rappresentazione”, aggiungendo come non sia impossibile comprendere “come sia possibile che, attribuendo un riconoscimento e i diritti di libertà anche ad altri, se ne possano avere conseguenze nocive per i propri (quasi che si consumassero), come si possa anche solo immaginare ancora nel 2014 che la realtà variegata dei legami e degli affetti umani possa essere disciplinata e compressa con un’imposizione retrograda. Inquieta poi la surreale vicinanza tra la presentazione dell’ordine del giorno e la Giornata della Memoria – prosegue il comunicato – che evidentemente in alcuni non ha risvegliato la coscienza e non ha ricordato i triangoli colorati con cui si identificavano le tante manifestazioni impure di umanità che atrocemente si cercò di cancellare. Chi in Consiglio Comunale, in particolare coloro che siedono sui banchi della maggioranza di centro sinistra, ha assunto l’ordine del giorno facendolo proprio non esprime affatto le posizioni del Partito Democratico”. Posizioni che, sulla scia del segretario regionale Matteo Renzi, ha ribadito solo due giorni fa, dopo il pastrocchio maceratese, la segretaria provinciale del Pd, Teresa Lambertucci.
E se Giuliano Meschini – il consigliere comunale dell’Idv che ha proposto l’ordine del giorno – continua a ribadire il proprio punto di vista sia su Facebook che commentando gli articoli di Cronache Maceratesi (vedi qui e qui), a dirgli senza mezzi termini di farla finita è stato il consigliere regionale Pd di Area Neodem, Angelo Sciapicchetti, il quale non ha mai nascosto la sua vicinanza e provenienza dal mondo cattolico che in qualche modo rappresenta. “Caro Meschini – ha scritto in calce ad un nostro articolo – scusami, ma non solo presenti odg che nulla hanno a che vedere con il Consiglio comunale nel quale sei stato eletto causando un imbarazzante incidente politico e innescando polemiche inutili, fuorvianti, datate e forse anche dannose per la causa stessa che vorresti perorare (mi permetto di farti notare che la sede per normare gli argomenti che poni e’ il Parlamento e non il Consiglio comunale di Macerata) ma dimostri anche di essere intollerante e per niente rispettoso di chi ha la tua stessa fede ma opinioni diverse dalle tue“. Dopo aver ricordato le parole di Papa Francesco a proposito degli omosessuali, “Chi sono io per giudicare?” e aver invitato Giuliano Meschini a un “poco più di umiltà e capacita’ di ascolto delle ragioni altrui”, l’esponente Pd ha sottolineato come “la fede sia un dono e atteggiamenti integralisti o da crociata non aiutano, anzi, a mio modesto avviso sono dannosi. Da umile peccatore quale sono, permettimi di dirti che io credo che la fede non debba essere ostentata ma testimoniata con umiltà giorno dopo giorno, rispettando chi la pensa diversamente. Del resto, credo che nessuno su questa terra sia senza peccato per poter scagliare la prima pietra. Pertanto – ha concluso Sciapichetti – non condivido niente di quello che dici, di come lo dici e di come lo fai. Appartengo ad una scuola, quella del cattolicesimo democratico che ha scritto grandi pagine di storia in questo paese e che ha saputo mettere al primo posto di chi è impegnato in politica, il tema della laicità dello stato. In questo paese già attraversato da mille pericolose divisioni, resuscitare la divisione tra laici e cattolici è pericoloso e rappresenta un errore madornale che gli italiani non possono permettersi in un momento drammatico come quello che il nostro paese attraversando. Occorre buon senso e grande ragionevolezza, altro che scontri frontali”.
Insomma, ci mancano solo due interventi adesso: quello delle casalinghe di Voghera e del circolo Pd di Macerata a condannare la presa di posizione del consiglio comunale che in ogni caso un merito lo ha dimostrato. Quello di aver fatto emergere come nella cittadinanza, nelle associazioni e tra gli esponenti politici delle più diverse formazioni, esista un’attenzione a problemi seri come la discrimazione degli omosessuali e alla laicità dello stato di quanto sia risultato dalla votazione consiliare. C’è solo da domandarsi perché il presidente Romano Mari abbia lasciato presentare e votare un ordine del giorno totalmente estraneo alle prerogative di un consiglio comunale e che ha creato un notevole imbarazzo alla città.
Sel – a questo proposito – ha chiesto una nuova presa di posizione dell’assise cittadina. Ma forse non è il caso di rincorrere sul terreno dello scontro e della provocazione chi ha trattato una questione seria e delicata – su cui ciascuno può avere le proprie legittime opinioni – alla stessa stregua delle altalene dei giardini, banalizzando problemi che non solo toccano la vita di tanti italiani ma che meritano una discussione serena e aperta, cercando di utilizzare, riprendendo le parole di Angelo Sciapichetti, “buon senso e grande ragionevolezza, non scontri frontali”. Aggiungendoci magari un po’ di coraggio. Sarebbe allora più interessante un dibattito aperto, sereno ed esterno al Comune, convocando le associazioni gay, le associazioni cattoliche, laiche, la Regione Marche che ha appena aperto i centri d’ascolto, confrontandosi con le persone reali e con i problemi reali, invece che inseguire le provocazioni gratuite e semplicistiche. Se per un momento Macerata è tornata al medioevo, cerchiamo adesso di farle fare un balzo in avanti di qualche secolo. La città – al di là dei consiglieri comunali – è molto più aperta e attenta di quanto si possa credere, come lo è in generale la società.
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Ma il Presidente del Consiglio Comunale, sebbene espressione della maggioranza, non dovrebbe rappresentare il Consiglio tutto e, per estensione, la città tutta con i suoi differenti orientamentui, idee e persone???
Poichè lo avrebbe compreso anche uno molto, ma molto molto distratto che, quell’ordine del giorno avrebbe creato spaccature, discussioni e inc@zzatrue varie non sarebbe stato meglio se si fosse astenuto?
Questa sua presa di posizione che sembra molto integralista, oscurantista, medioevale e retrograda (ora scrivo una notiziona sconvolgente: sembra -e dico sembra- che non sia il sole a girare intorno alla terra, ma vicevera!!!!) ha il sapore un pò stantio e ammuffito di una battaglia clericale inizio anni ’50 del secolo scorso.
Credo che perfino quel “progressista” di Fanfani non sarebbe mai arrivato a osare tanto…
Comprendo che essendoci le elezioni il prossimo anno Mari (che strarnuti di corriodoio danno tra i papabili candidati alla massima poltrona comunale) cerchi una sponda tra quei settori più jurassici della chiesa cattolica ma credo che, in questa occasione, abbia un tantinello passato il segno: la terra non è piatta, si aggiorni….
La grandine si scioglie…
WOW! Che dichiarazioni, che gente!!! Ma andate a lavorà e levateve dalla politica… TUTTI!!!
Concordo in pieno con quanti si sono indignati per l’ordine del giorno del consigliere Meschini, approvato dal Consiglio Comunale di Macerata ed anche con le giuste parole dell’avvocato Sciapichetti e dell’assessore regionale Paola Giorgi. Agli stessi, voglio però ricordare che l’odg è passato con 9 voti di cui ben 5 della maggioranza (4 del PD compreso il Presidente Mari più il consigliere Prof. Garufi molto vicino alla Giorgi). Questo particolare viene un pò sottaciuto per censurare solo Meschini (che ha fatto del tutto per meritare ampiamente le critiche che gli sono state rivolte). Poiché ho una certa età e ricordo molte passate elezioni della Città di Macerata, constato con dispiacere il degrado della politica (a cui mi sento comunque affezionato). Troppa acqua è passata sotto i ponti da quando qualcuno della sinistra sventolava la bandiera del Che Guevara per festeggiare la vittoria alle comunali!
Io penso che prima di parlare di Chiesa retrogada e di medioevo sarebbe meglio informarsi.
E’ facile prendere lo spunto da qualunque argomento per andare contro la Chiesa ma si rischia di fare una figuraccia!!!!
Allora sarebbe meglio , prima di sparare a zero, leggere la storia del processo a Galilei ,di quello a Giordano Bruno, leggere anche la storia del Risorgimento con i documenti alla mano così da rendersi conto di chi erano veramente Garibaldi e Cavour!!!!
Lo dico perché penso che sia arrivata l ora di pensare con le nostre teste e non con quello che ci hanno voluto far credere per anni chi ha scritto “a suo piacimento” i libri di storia.
Non credo nemmeno che sia casuale che, quasi contemporaneamente , in tutta Europa sia esploso il problema dell’omofobia e dei diritti degli omosessuali.
E’ sempre la stessa storia che si ripete e per il grande spettacolo purtroppo i burattini non mancano ma io questa volta me ne tiro fuori.
E lo faccio volentieri perché basta vedere il corpo di un uomo e di una donna per capire che sono stati fatti l uno per l altra senza essere scienziati , perché sono contento di essere cresciuto con un papà e una mamma che non erano quelli della “famiglia perfetta del Mulino Bianco” ma che hanno capito che amare vuol dire donarsi continuamente, e poi continuiamo pure a parlare dei diritto dei gay continuando ad ignorare quelli dei bambini , tanto quelli non contano, nel nostro egoismo abbiamo votato un bel “si” per il loro omicidio legalizzato ed ora continuiamo a sfruttarli come cavie per vedere i risultati dei nostri esperimenti magari facendogli decidere da soli se essere maschietto o femminuccia , di non fargli scrivere più madre o padre ma genitore1 e genitore2 , di farli crescere con due papà o con due mamme magari affittando l utero di qualche povera donna che non sa dove trovare i soldi per vivere. Io ho conosciuto e parlato con omosessuali ,sia uomini che donne , e lì rispetto, perché credo alla Madre Chiesa che da sempre è’ stata esempio di accoglienza verso tutti.
Svegliamoci che è ora!!!!!!
Non ho idee per quanto riguarda il mancato intervento delle casalinghe di Voghera, potrebbero invece essere sotterranei ostacoli di natura urbanistica a motivare la mancata partecipazione del circolo PD di Macerata a questo incantevole “coro di vibrante protesta”?
Personalmente non ho nulla in contrario alle unioni gay, non sono però certo favorevole al fatto che queste coppie adottino bambini. Però ascoltare dichiarazioni dell’ex vice sindaco Marconi (giunta Meschini) e tutta la combriccola collegata, AMPI, CSA SIMA, Ambasciata dei diritti ONLUS, e via elencando … che gridano alla omofobia, mi sa di ridicolo, di presa in giro strumentale e politicamnete di grande ipocrisia!!! Che sottolineo più volte. … Preché? Ma semplicemente perché con la delibera del Consiglio comunale n. 90 del 2007 si approvava l’istituzione a Macerata del registro delle Unioni Civili, con la stessa delibera si dava mandato alla I e IV Commissione di stilare il Regolamento da approvare poi in Consilgio e si dava mandato alla Giunta di provvedere agli aspetti organizzativi. Di questo Marconi vice sindaco NON fece nulla!!! e NULLA ebbero a che dire tutte le associazioni richiamate nell’articolo di C.M., anche quando Anna Menghi, Presidente della I Commissione, si dimise dalla carica perchè la Commissione NON dava seguito alla formulazione del regolamento in quanto i centristi del centro sinistra (scusate il bisticcio di parole) che oggi siedono in Regione si opposero. Ma allora di che state cianciando tanto scadalizzati? …. I fatti sono fatti…le chiacchiere ipocrite lasciano il tempo che trovano!!!
“Per la Chiesa il matrimonio è solo tra un uomo e una donna. Altra cosa è riconoscere i diritti individuali delle persone conviventi. Non giova a nessuno – nemmeno ai gay e alle lesbiche – confondere realtà che sono oggettivamente diverse. Altra cosa è, invece, aggiornare il codice civile per riconoscere i diritti individuali dei conviventi, come garantire l’assistenza sanitaria in caso di malattia, la reversibilità della pensione, la successione nella locazione della casa, ecc.
A riguardo dell’adozione, il criterio primario da seguire non è il desiderio dell’adulto, ma il bene del minore. Se difficoltà si verificano anche da parte della coppia eterosessuale, queste si accrescono nel caso della unione omosessuale. Il minore per crescere ha bisogno, secondo le acquisizioni delle scienze umane, di due genitori maschile/femminile e non di due padri o di due madri”.
Chiedo scusa, ho postato erroneamente per due volte lo stesso commento: chiedo alla Redazione se può eliminarne uno. Grazie.
@Meschini
La definizione di matrimonio CIVILE può essere tranquillamente modificata come si vuole: è un contratto giuridico. Pieno rispetto per la posizione della Chiesa: vorrà dire che i gay cattolici, se sarà mai introdotto il Matrimonio per Tutti anche in Italia, non si sposeranno. Io che non mi considero vincolato dalle prescrizioni della Chiesa, però, voglio poter esercitare questo mio sacrosanto diritto anche in virtù delle tasse che pago a questo Stato.
@Meschini, Munafò, Cirifischio
Prima di parlar (male) delle adozioni a famiglie omogenitoriali (fenomeno che peraltro esiste già!), forse fareste bene ad avere l’onestà intellettuale di informarvi su come vivono queste famiglie e i loro figli. In Italia c’è l’Associazione Famiglie Arcobaleno: frequentatela per un po’. Altrimenti andate a informarvi di come vanno le cose in quegli Stati che da più tempo hanno aperto all’adozione alle famiglie omogenitoriali. Avrete delle sorprese.
E smettiamola con questa ipocrisia sui bambini: nella cattolicissima e familissima Italia sono i meno tutelati d’Europa e sono quelli che cadono più vittime dei loro “orchi” eterosessuali. Nonostante oggi sia formalmente vietato ai satanici e contronatura omosessuali di poterli adottare!
@Meschini
Se lei crede a quel che ha scritto più e più volte, si impegni pubblicamente a far chiudere subito tutti gli orfanotrofi, a far decadere la potestà genitoriale a tutti i genitori singles (compresi vedovi, separati, divorziati, ovviamente) e a rendere agevoli le adozioni alle coppie sposate. Altrimenti lei è in palese contraddizione con quel che va scrivendo in grassetto da giorni e giorni e ci fa pensare che sia interessato a tutelare i suoi pregiudizi piuttosto che il bene dei bambini.
Cari Cirifischio, Munafò e Meschini,
i problemi della Chiesa, di chi crede e di chi dice di credere ma spesso non sa bene in cosa crede, sono problemi privati di coscienza. Compito dello Stato non è accogliere gli insegnamenti di una qualsiasi Chiesa per poi farli diventare legge o non fare leggi perché a una o più Chiese non stanno bene. Specie quando si tratta di rispetto e tutela di minoranze palesemente e storicamente vessate da odio e pregiudizi. L’ho già scritto altrove: laicità significa applicare alla lettera il dettato evangelico secondo cui a Cesare va quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio (senza ulteriori gesuitiche aggiunte). Così come ricordo che chi fa politica e ha una carica rappresenta comunque tutti i cittadini e non solo una parte, per cui il bene comune deve essere sempre perseguito. Ho anche scritto altrove che fortunatamente da noi si giura sulla Costituzione e non sulla Bibbia o sul Vangelo, perché altrimenti saremmo l’Iran cristiano d’Europa.
Basta con questo preoccuparsi delle posizioni della Chiesa: chi si sente cattolico si sposerà in chiesa, non si separerà, non divorzierà mai, se è gay non si sposerà mai, non adotterà mai figli, se è donna non abortirà mai, e via discorrendo. Sono SACROSANTE SCELTE PRIVATE. Ma lo Stato non può a priori privare i propri cittadini della LIBERTA’ DI SCELTA considerando REATI quelli che una chiesa -ancorché maggioritaria- considera PECCATI. Anche perché, se non si ha libertà di scegliere, la stessa Chiesa ci insegna che è tecnicamente impossibile peccare, in quanto crollerebbe la nozione di responsabilità e quindi di colpa. Per questo Dio ci ha creato liberi, e a certi religiosi (laici o in tonaca) non va proprio giù.
Cari Cirifischio, Munafò e Meschini,
i problemi della Chiesa, di chi crede e di chi dice di credere ma spesso non sa bene in cosa crede, sono problemi privati di coscienza. Compito dello Stato non è accogliere gli insegnamenti di una qualsiasi Chiesa per poi farli diventare legge o non fare leggi perché a una o più Chiese non stanno bene. Specie quando si tratta di rispetto e tutela di minoranze palesemente e storicamente vessate da odio e pregiudizi. L’ho già scritto altrove: laicità significa applicare alla lettera il dettato evangelico secondo cui a Cesare va quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio (senza ulteriori gesuitiche aggiunte). Così come ricordo che chi fa politica e ha una carica rappresenta comunque tutti i cittadini e non solo una parte, per cui il bene comune deve essere sempre perseguito. Ho anche scritto altrove che fortunatamente da noi si giura sulla Costituzione e non sulla Bibbia o sul Vangelo, perché altrimenti saremmo l’Iran cristiano d’Europa.
Basta con questo preoccuparsi delle posizioni della Chiesa: chi si sente cattolico si sposerà in chiesa, non si separerà, non divorzierà mai, se è gay non si sposerà mai, non adotterà mai figli, se è donna non abortirà mai, e via discorrendo. Sono SACROSANTE SCELTE PRIVATE. Ma lo Stato non può a priori privare i propri cittadini della LIBERTA’ DI SCELTA considerando REATI quelli che una chiesa -ancorché maggioritaria- considera PECCATI. Anche perché, se non si ha libertà di scegliere, la stessa Chiesa ci insegna che è tecnicamente impossibile peccare, in quanto crollerebbe la nozione di responsabilità e quindi di colpa. Per questo Dio ci ha creato liberi, e a certi religiosi (laici o in tonaca) non va proprio giù.
“secondo le acquisizioni delle scienze umane” ennesima coglioneria del Signor Giuliano, che continua a spacciare come verità assoluta le proprie convinzioni. Basta con i dogmi, non se ne può più. Dove sta la differenza tra un integralista islamico e te?
Non credo possa nuocere a nessuno leggere un articolo del teologo moralista Padre Luigi Lorenzetti in ogni sua parte, dopodiché ciascuno potrà, volendo, ingrassettarne le parti preferite: http://www.famigliacristiana.it/articolo/matrimonio-omosessuali.aspx
BRAVO ORFEO, HAI COLTO NEL SEGNO, NON ESISTE UNO PIù INTEGRALISTA DEL TIZIO IN QUESTIONE!!!
” Altra cosa è riconoscere i diritti individuali delle persone conviventi.” questo scrive padre MESCHINI. ..chissà perchè difende a spada tratta i diritti dei conviventi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!????????????????????????? …non sarà che per caso è in conflitto di interessi?????
Gent.mo Luca Perilli, rispetto ovviamente la sua posizione in merito alle adozioni da parte delle coppie Gay, ma per quanto mi riguarda non sono affatto daccordo che una coppia Gay possa adottare dei bambini. Per quanto attiene il riconoscimento sia delle coppie gay che più in generale di quelle civili, personalmente non ho nulla da obiettare. Il mio intervento è di tutt’altra natura. In tale acezione colgo l’occasione per evidenziare che rispetto anche chi, per credo religioso o altro, ritiene di riconosce come l’unica famiglia possibile quella cosiddetta tradizionale, non vedo perché insultarlo o tacciarlo di integralismo , arretratezza o altro, ognumo crede e adotta i valori a cui si sente più vicino. Non esiste l’omologazione del pensiero, giusto per parlare di integralismo, … come si tentò, ad esempio, nei paesi comunisti oltre cortina.
Mi scusi Munafò, dice una cosa giusta che diventà però sbagliata nel momento in cui le questioni di fede religiosa (personali) diventano questione politica (pubblica), soprattutto se si è stati eletti in un partito, fino a prova contraria, laico.
Riterrei opportuno che qualsiasi istituzione, piuttosto che ordini del giorno relativi alla tipologia giuridica di famiglia ammissibile, pongano in essere delibere che permettano a quelle esistenti di vivere meglio. Sono proprio una di quei giovani precari, per cui farsi una propria famiglia, rappresenta un lontano miraggio nel deserto dei desideri. Credo sia importante, da parte della politica (o almeno quella che ancora è tale), prendere provvedimenti concreti per garantire che questa fondamentale istituzione sociale continui ad esistere. Senza lavoro e senza uno stipendio decente è impossibile avere una propria famiglia. Fortuna gli anziani, con le loro pensioni, fanno da ammortizzatori sociali a gran parte della mia generazione. Amo, riamata, uno splendido ragazzo e non credo che sarei stata diversa dal resto dell’umanità, se il mio amore fosse stata una donna. Così come credo che se andassi a convivere, il mio amore non avrebbe meno valore, che se fosse sancito da un regolare matrimonio. I costumi sociali mutano, il diritto non è un dogma dato ed immutabile, ma credo debba modificarsi, in funzione dell’inevitabile evoluzione sociale che in un mondo complesso come quello di oggi, è quella di certo, un dato ineluttabile. Qui mi riferisco soltanto al diritto, la fede è altro, a cui ciascuno secondo libera coscienza sceglie liberamente di ispirarsi. Ciascuno è libero di seguire i dettami del proprio credo religioso, rispettando però chi la pensa diversamente.
Caro Munafò,
io non insulto chi pensa che la famiglia tradizionale sia l’unica possibile per i bambini; non gli permetto però di imporre la sua visione per legge a tutti, soprattutto senza una adeguata documentazione di quel che succede realmente nelle formazioni familiari che vorrebbe negare. Sarebbe fin troppo facile argomentare che siccome la maggior parte dei casi di pedofilia avviene all’interno delle famiglie eterosessuali, allora, secondo il principio di protezione dei bambini, andrebbe abolita la famiglia formata da uomo e donna!! Non è assurdo?
Se ha letto i miei interventi, io sono per la LIBERTA’ DI SCELTA DEI CITTADINI DI UNO STATO LAICO. Poi, in coscienza, ognuno deve sentirsi libero di comportarsi nella maniera che ritiene più adatta. Non è sbagliato avere un’idea, è sbagliato pretendere di imporre un’idea che limita (o addirittura annulla) la possibilità di scelta.
Nel merito, poi, nessuno ha mai dimostrato che i bambini cresciuti da famiglie omogenitoriali abbiano sviluppato problemi psicologici diversi da quelli che possono sviluppare in un contesto familiare eterosessuale. Le ribadisco il mio invito a sospendere il suo giudizio, di frequentare le Famiglie Arcobaleno e/o di farsi un viaggetto nei Paesi dove è possibile da anni l’adozione omogenitoriale, e poi di confermare o cambiare (motivandolo con l’esperienza diretta) il suo giudizio.
Cara Monia,
tu poni il vero problema. Che è quello che si vuole evitare accuratamente. Ma che va di pari passo con quello della tipologia giuridica di famiglia. Le famiglie (al plurale) vanno riconosciute TUTTE e TUTTE incentivate concretamente a esistere. In questo Paese non è così, purtroppo.
Tante volte penso e dico che questo è il comunismo che ci vorrebbe in Italia per questa gente come Sciapichetti e Marconi
http://www.repubblica.it/esteri/2014/01/17/news/putin_ai_gay_venite_senza_paura_ma_lasciate_in_pace_i_bambini_sochi-76217937/
Tutti parlano ma nessuno legge l’ODG. Penso che personalmente la cosa gravissima sia questa. Infatti se qualcuno l’avesse letto E CAPITO (e credo che nemmeno il proponente abbia capito cosa ha scritto) si renderebbe conto che:
– si inizia riconoscendo nel matrimonio l’unico fondamento legittimo per l’istituto familiare;
– si conclude opponendosi alla libertà di opinione (il comune dovrebbe opporsi a qualsiasi giudizio riguardante l’orientamento omosessuale, senza specificare se il giudizio debba essere a favore o contro…)
– ci si oppone a chi si oppone allo snaturamento dell’istituto familiare… O.o cioè all’inizio si riconosce il matrimonio come unica unione legittima e poi ci si oppone a chi si oppone alle unioni gay e alle adozioni di minori da parte di coppie gay.
Certo, Meschini non intendeva scrivere questo, ma il problema è VERBA VOLANT, SCRIPA MANENT. I consiglieri non votano ciò che “si intende dire” ma ciò che è scritto.
Le associazioni che tutelano i diritti degli omosessuali fanno bene a protestare, ma dovremmo protestare tutti per la leggerezza con cui certi consiglieri votano apparentemente senza capire cosa stanno votando!!
Caro Renzo1953,
la piaga della pedofilia riguarda nella maggior parte dei casi bambine e bambini all’interno di nuclei familiari eterosessuali. Quindi, secondo il sommo pensiero di Putin, cosa dovremmo fare? Abolire le famiglie e castrare tutti?
Smettiamola con le sciocchezze e pensiamo che l’unico, vero interesse dei bambini è di crescere in nuclei familiari che diano loro amore, non negli spot del Mulino Bianco. Cominciamo col chiudere gli orfanotrofi favorendo le adozioni, per esempio. Altrimenti è tutta ipocrisia ammantata di razzismo.