di Marco Cencioni
“Quella alla quale ho assistito è una situazione vergognosa”. Giuseppe Mancinelli, sindaco di Penna San Giovanni, è un fiume in piena. Il primo cittadino del piccolo comune dell’entroterra maceratese descrive l’esperienza vissuta presso l’Ospedale di Macerata in questi giorni, dove si trova per assistere una congiunta. La realtà che racconta è quella di un pronto soccorso saturo, dove è bloccato il trasferimento ai reparti a causa del ritardo nella dimissione dei pazienti.
“I medici del pronto soccorso si prodigano per stare dietro a tutte le situazioni d’emergenza per poi vedere che non riescono ad allocare i vari malati. Vengo a sapere da loro che nei reparti non si dimettono i pazienti nei giorni festivi e prefestivi – afferma Mancinelli – Faccio un esempio pratico: un malato in medicina non è stato dimesso sabato, né domenica né oggi lunedì festivo, quindi verrà dimesso domani, rimanendo ricoverato 3 giorni in più del dovuto, occupando un posto che poteva essere benissimo utilizzato da un malato che magari, come mi è capitato di vedere, sta qui in astanteria su una barella da 48 ore. tutto ciò è paradossale”.
“I signori che guidano la sanità, provinciale e regionale, si dovrebbero rendere conto dei problemi di questo pronto soccorso, mancano almeno altri 3 o 4 dottori – prosegue il primo cittadino di Penna San Giovanni – C’è gente che è qui da due giorni in attesa di essere visitata: conosco la realtà del Brasile e queste cose non capitano. Se confermata questa situazione, in cui i pazienti non possono essere dimessi nei giorni festivi e prefestivi, sarebbe una cosa gravissima.
La mia familiare, data per spacciata ieri, è stata messa su una barella, per fortuna in emergenza, perché non c’era posto in medicina o altri reparti. Il pronto soccorso è il fulcro dell’ospedale e i malati vengono assistiti in modo vergognoso non per colpa dei medici del pronto soccorso – sottolinea Mancinelli – Si debbono moltiplicare, non c’è personale che possa mettere una siringa o una flebo. Con questa denuncia che voglio fare, a livello generale, non credo di dire niente di nuovo, visto che ormai questa sembra una realtà piuttosto conosciuta, ma non è possibile che non si intervenga almeno nei punti nevralgici. Ho assistito a cose inaudite. Capisco la carenza di personale, ma gli infermieri che ho visto in questi giorni sono sempre gli stessi. Magari c’è anche chi si rifiuta di venire a lavorare per le condizioni non umane dei turni, ma le conseguenze peggiori di tutto questo ricadono sui malati, che corrono un grosso rischio”.
Il sindaco di Penna San Giovanni passa poi a parlare della situazione di chi proviene da un piccolo paese, come il suo, per poi annunciare che esporrà nelle sedi più consone la sua esperienza, in modo da favorire una discussione che porti ad una soluzione. “Sono amministratore di un centro piccolo e anche piuttosto lontano da Macerata, non posso ignorare la doppia condizione di disagio. Prima la distanza per raggiungere l’ospedale, poi lo strazio dell’attesa per avere una cura. E’ un male per il paziente, che per tre giorni può rimanere in pronto soccorso, appoggiato in emergenza su una barella, e per il suo familiare: è una cosa inverosimile. Nelle varie riunioni – conclude Mancinelli – si parla solo di razionalizzare i costi, ma mai di attuare una vera assistenza dove va fatta e cioè al pronto soccorso, primo punto da considerare. Nei prossimi incontri esporrò quanto accaduto a livello di problematica generale: la sanità si preoccupa di fare business e non assistenza, è una cosa vergognosa: ma io, di certo, non starò zitto”.
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La cosa sconcertante è questa: gli altri sindaci dove sono? Il problema è di tutti i cittadini maceratesi.
Che novità……
Che non tutto funziona nel senso desiderato e’ forse vero, che ci sono delle criticità e’ altrettanto vero, ma ho la Sensazione che il Signor Mancinelli sta esagerando, per esperienze dirette non ho riscontrato la catastrofe descritta.
Ma di che cosa ci vogliamo più meravigliare, ma non occorreva mica il Sindaco di Penna per venirci a dire in quale stato è ridotto l’Ospedale, quando una Direzione Sanitaria ha impiegato più di 6/7 anni anche dietro vari articoli di CM per rendersi conto che una famiglia di nomadi Rom dormivano e chiedevano elemosina all’interno della struttura ospedaliera, tornassero gli anni 70 in cui il direttore sanitario te l’ho trovavi a girare tra i corridoi anche di notte.
chi se ne frega se manca personale…la cosa importante è che i dirigenti facciano i tagli per prendere i cospicui premi di produzione!
A casa il 90% dei medici INCOMPETENTI e messi dalla politica… i medici si devono assumere le proprie responsabilità sui pazienti e PAGARE…
c’è più omertà a Macerata… e poi vogliono chiudere gli altri ospedali?
Con tutti i reparti occupati allo stracolmo????
Qualcosa nella politica non funziona e qualcuno deve andare a casa… è ovvio!!!
questo ed altro avviene nell’ Area guasta 3
Avete voluto gli ospedalini sotto casa? Secondo voi è sostenibile una situazione in cui ci sono 7-8 ospedali in provincia di Macerata? Piatti gratis non esistono, qualcuno da qualche parte tira fuori i soldi per pagarli. In provincia dovrebbero esistere non più di 2 strutture. Strutturre grandi poste al di fuori del centro abitato, facilmente raggiungibili, con ampi parcheggi, hotel, ristoranti eccc…. Con i soldi risparmiati si potrebbero potenziare i collegamenti sia stradali che ferroviari da tutta la provincia. Si genererebbero economie di scala capaci di far risparmiare decine e decine di milioni di euro, rendendo più efficiente sia il servizio sia la gestione del personale. Naturalmente in questa palude sguazzano i sindacati sempre pronti a difendere posizioni parassitarie e costose per i contribuenti.
pigi78
non dire cazzate! se 78 è la tua data di nascita, manco eri nato quando gli ospedali funzionavano e ce n’erano uno in ogni paese…ma vai a informarti, prima di parlare! Adesso si è allo sfascio, con la gestione reginale, pseudoaziendale , ma che serve solo a sperperare soldi in clientelismo.
Forse era giusto sentire tutta la gente che subisce questa umiliazione se ti va bene …. ma nessuno fa nulla.. capisco che non ci sono i soldi non ci sono i dottori non c’è più nulla… ma come è?
Sento da moltissime persone il disastro che avviene al pronto soccorso, io almeno per la sanità sarei disposto a sborsare un pò di soldi, ma perchè il direttore della Asl o Asur o il sindaco o il prefetto non fà un annuncio ai cittadini e denuncia l’emergenza? Come me sono sicuro che in tanti darebbero una mano!
È ovvio che bisogna rivedere gli stipendi dei dirigenti, è giusto che chi è bravo studia e si aggiorna continuamente guadagni bene, ma non immensamente più dell’ultimo arrivato, diciamo 4-5-massimo sei volte di piu!
Ci vuole un dittatore onesto e illuminato, sennò si fanno solo chiacchiere e ci incartiamo sempre di piu’ svegliaaaaaa a tutti i livelli!!
Come se anche i reparti non fossero strapieni…qui è tutto un tagliare sul tagliato..
E vi sono medici che hanno il tempo di fare due chiacchiere in tutta calma chiusi in una stanza del reparto!! Non effettueranno anche visite a pagamento durante i turni di lavoro?
Da razionalizzare e controllare sono i tempi di lavoro di alcuni medici, categoria molto ben retribuita.
Che la sanità era allo sfascio non occorreva certo il sindaco di Penna San Giovanni a ricordarcelo. Io stesso ho accompagnato mio figlio al pronto soccorso di Civitanova Marche qualche mese fa per una brutta caduta ed ero 41° in lista di attesa, potete immagi9nare lo sconforto. Ormai è chiaro, si taglia e si “razionalizza” per favorire il privato. Così paghiamo due volte, la sanità pubblica prima e le visite private poi. Fra non molto sorgeranno punti di “pronto soccorso privati” e se vorremmo avere una diagnosi in tempi brevi ci dovremmo recare lì sborsando un bel po’ di soldi, ovviamente per chi ce li ha, per gli altri file in barella aspettando magari un posto letto che non c’è più. Il bello o il brutto che i nostri esimi amministratori si arrovellano per farci comprendere che i tagli sono ineludibili tranne quelli ai loro stipendi ed ai loro benefit che, messi tutti insieme, basterebbero a mantenere in vita un ospedale. Dimenticavo, a breve, prenderanno il via gigantesche campagne pubblicitarie a favore di assicurazioni private che garantiranno prestazioni sanitarie a fronte di cospicue rate mensili solo per chi se le potrà pagare, purtroppo. Agli altri non resta che recarsi di anno in anno dal prete e ricevere l’estrema unzione anticipata.
Replicando a fumo di londra il prefetto, il direttore dell’Asur o chicchessia non denunceranno mai l’emergenza per una semplicissima ragione…non la conocono, loro non fanno e non faranno mai la fila. Chi di voi ha mai visto un Prefetto o un politico in coda con i poveri “mortali” al pronto soccorso?
Bravo il Sindaco di Penna San Giovanni! Il Sindaco di Macerata e TUTTI i politici maceratesi invece, in tutt’altre faccende affaccendati, sopportano stoicamente i pesanti disagi che subiscono i pazienti ed i lavoratori del settore. I sindacati poi, sarebbe proprio ora, che stessero un pò meno seduti ai tavoli con i signori della sanità e più in piedi, magari al pronto soccorso fra la gente e gli operatori
Per anni lo Stato italiano ha assolto alla funzione “assistenziale” (ospedali, scuole, pensioni,ecc.) andando ad incidere nelle fasce più povere o disagiate della popolazione.
Il Welfare, dove nessuno doveva restare indietro ed escluso dai servizi, che (con mille problemtiche) da decenni e decenni funziona in tutta Europa (dove meglio, dove peggio) ce lo avevamo anche in Italia….
Solo che da noi ha funzionicchiato benino (all’inizio) per un pò, per poi sbracarsi…
Infatti da Stato assistenziale” siamo diventati uno Stato assistenzialista
Forse nessuno più ricorda quando era possibile andare (a spese del SSN) a fare 2 cure termali l’anno: giusto, fanno bene, servono….
Peccato però che ne abbiano poi usufruito qusi tutti, anche e soprattutto chi non ne aveva bisogno, tanto pagava Pantalone…
Poichè c’era la possibilità di prendersi per 2 volte l’anno (14 giorni) mezza giornata di ferie (comunque retribuite) in tanissimi si sono lanciati alle Terme, con la conseguenza di aver perso (soprattutto, ma non solo, nel pubbiico) migliaia e migliaia di ore lavorative ogni anno.
Forse non tutti ricordano quando moltissimi medicinali erano “aggratisse” e, in quasi ogni casa, c’era una piccola farmacia (l’armadietto dei medicinali, che a volte era un vero e proprio armadio!!!) in quanto c’era la interminabile fila dal medico della mutua a farsi prescrivere decine e decine di medicinali (da tenere, per ogni evenienza, in casa, NON SI SA MAI)…
E chi se ne fregava se poi la maggior pate dei medicinali, una volta scaduti, fniva nel cestino tanto pagava il SSN.
Vogliamo poi parlare delle pensioni (invalidità, ma non solo ricordate le “pensioni baby” per cui quasi una genrazione è andata in pensione, a nemmeno 50 anni, continuando però in larghissima parte a lavoricchiare in nero??) che in Italia hanno, in larga parte, sostituito il “reddito da cittdinanza” e che sono state spesso utilizzate come ammortizzatore sociale in quelle zone d’Italia dove c’era carenza di lavoro?
Qualcuno del doveva pur pagare, ‘ste benedette pensioni: ecchisenefrega, tanto mica erano soldi nostri, erano dello Stato!!!
Oppure vogliamo accennare (sempre in funzione di ammortizzatore sociale, e favoritismo elettorale) l’abnorme (nel passato) assunsioni pubbliche alle Poste, alle Ferrovie ed in ogni altro possibile ed immaginabile settore statale (anche e soprattuto dove non erano necessarie, un esempio: in Calabria ci sono quasi il doppio delle Guardie Forestali che in Lombardia, per controllare un territorio che è meno della metà della Lombardia!!!)???
Anche qui, poi chi doveva pagare???
Ecchisenefrega, tanto paga lo Stato….
Ora che tutto si è incancrenito (e chi governava 20 o 30 o 40 anni fa sapeva benissimo quali sarebbero stati i risultati a corsa lunga, ma se ne è fregato: tanto le storture sarebbero scappate fuori decenni dopo, quando chi le aveva create non sarebbe stato chiamato a ripararle) ci meravigliamo???
Un grazie di cuore ai medici, ai barellieri, agli infermieri e a tutto il personale del Pronto Soccorso e dell’Ospedale tutto che, in un economia di guerra come quella odierna, ancora riescono ad operare e a dare l’assistena necessaria, nonostante le difficoltà e le carenze e le ncomprensioni e gli impicci vari…
Lavoro al pronto soccorso di Macerata e conosco la situazione. Ringrazio il sindaco per aver denunciato la penosa situazione vissuta da operatori e pazienti. E’ stato testimone oculare di quello che accade, quindi perché qualcuno stenta a credergli. Tuttavia v’invito ad una riflessione:
durante il famoso consiglio comunale aperto, che si è tenuto all’ospedale di macerata nel 2012, il primario del pronto soccorso (Dott. Zampolini) denunciò la situazione di terzo mondo che ogni giorno si viveva al pronto soccorso di Macerata. Nello stesso frangente il Dott. Ciccarelli si indignò, non accettando che si potesse parlare di situazione da terzo mondo e dichiarò che a settembre sarebbero cominciati i lavori di ristrutturazione e che a breve si sarebbe provveduto a nominare il famoso primario. Ormai sono sette anni che si dice che i lavori inizieranno a settembre e mai si è visto un solo martello, il primario non è mai stato nominato e la situazione peggiora ogni giorno sempre di più. I pazienti e di conseguenza i tempi di attesa, aumentano vertiginosamente. I posti letto diminuiscono e la qualità dell’assistenza peggiora inevitabilmente. Non m’interessa quanti soldi di premi si possano dividere queste persone, noi vogliamo poter assistere i pazienti dignitosamente. Se qualcuno riceve 100 euro di premio è perché ne ha fatti risparmiare 200. Ecco la mia riflessione: se i nostri dirigenti hanno ricevuto un premio, è perché hanno raggiunto il loro obiettivo, quindi il loro obiettivo era quello di tagliare e risparmiare pur sapendo che ciò avrebbe ridotto la qualità assistenziale. E non vi vergognate?
L’ assistenza sanitaria integrativa dei parlamentari di Camera e Senato, compresa la parentela, costa al contribuente italiano la modica cifra di circa ” 12.000.000 € ” all’anno …!!! Per loro “NON” esistono liste di attesa o file al P.S. !!! Per informazioni più precise: http://it.finance.yahoo.com/notizie/fonte-yfin … e dopo averlo letto… cercate di non inca**arvi…!!! Per “loro” non esistono tagli del Servizio Sanitario…! Questa è la “casta”…!!!