Gli ospedali di Macerata e Civitanova hanno tre nuovi primari. Le nomine, rese note oggi dalla direzione di Area Vasta 3, rispondono ad esigenze molto sentite nelle due città. A Macerata Beniamino Susi è il nuovo direttore responsabile dell’emergenza e subentra così nel ruolo che era stato del dottor Marco Esposito, scomparso tragicamente nel 2011 a seguito di un terribile incidente motociclistico (leggi l’articolo).
Susi, 55 anni, originario di Roma, ha conseguito la laurea in medicina e la specializzazione in medicina d’urgenza presso l’Università La Sapienza di Roma. Ha lavorato a Viterbo ed ha diretto il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giacomo di Roma prima, ed il Pronto Soccorso del Policlinico Universitario di Tor Vergata fino ad oggi. È esperto di protezione civile, traumatologia della strada, pediatria d’urgenza e di politiche pubbliche e gestione sanitaria.
Sempre a Macerata è stato nominato il nuovo direttore dell’Unità Operativa di Radioterapia di Macerata, Massimo Giannini. Il dottor Giannini, che lavora a Macerata già da un anno e proveniva dall’ospedale Morgagni di Forlì, è stato nominato lo scorso 1° settembre. Si è laureato in medicina ed ha conseguito la specializzazione in radioterapia oncologica presso l’Università degli studi di Bologna. E’ particolarmente esperto di percorsi clinico-diagnostici in onco- ginecologia e in carcinoma del colon-retto.
A Civitanova è stato nominato il dottor Giorgio Turri. Per Turri, che vive e lavora da anni nella città costiera, si tratta di una conferma, perché dal 2011 ricopre l’incarico di direttore facente funzioni del pronto soccorso. Turri, esperto di trauma vascolare, patologia trombo emobolica venosa ed arteriosa e di medicina d’urgenza avanzata, è laureato all’Università La Sapienza di Roma ed è specializzato in pronto soccorso e Terapia d’urgenza all’Università di Chieti.
“Le strutture ospedaliere dell’AV3 – dice il direttore Enrico Bordoni – hanno acquisito tre nuovi medici con le competenze professionali e l’esperienza lavorativa idonea a ricoprire con successo il difficile, ma importantissimo ruolo che sono stati chiamati a svolgere”.
(redazione CM)
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