di Carmen Russo
Un 2013 imprevedibile dal punto di vista meteorologico, in cui le stagioni sembrano dilatarsi e durare più del normale, sembra aver confermato un vecchio detto “non ci sono più le mezze stagioni”. A partire dalla scorsa primavera, difatti mai arrivata, che si è fusa con l’estate dando luogo ad una stagione calda, ma senza eccessi. Temperatura stabile e clima mite che ha favorito chi ha scelto le ferie settembrine, e anche quelle di ottobre. La strana situazione meteorologica confermata anche da Redo Fusari, direttore dell’Osservatorio Geofisico di Macerata: “L’anno in corso è stato caratterizzato da un primo semestre abbastanza piovoso, con precipitazioni che hanno superato il valore statistico medio, a metà giugno, inizi di luglio le piogge sono diminuite con valori al di sotto della norma e questo è continuato fino a ieri, con un andamento che ha avuto temperature non elevatissime, ma discrete, con scarsità di piogge”.
Anche la natura, da sempre collegata al clima, ha dato una spia dell’anomalia con la scarsità di funghi. La prelibatezza stagionale, infatti prolifera in presenza di pioggia e umidità. Ma il tempo dei funghi, dei maglioni e degli ombrelli sembra essere arrivato: “Le aree anticicloniche hanno tenuto lontane le piogge, dando vita ad un prolungamento dell’estate, di fatto i nostri termosifoni non sono mai attaccati, eccetto in quale nottata particolarmente fredda”. Il ritardo dell’ingresso vero e proprio della stagione autunnale, potrebbe, però, causare danni la motivazione la spiega proprio Redo Fusari: “Quando questo muro di difesa che ha protetto l’Europa Meridionale viene penetrato dall’aria fredda, avviene un contrasto improvviso che crea fenomeni abbastanza intensi. Tra domenica e lunedì -con degli strascichi che andranno a finire anche nella settimana prossima-, comincerà il maltempo”.
Domenica ma soprattuto lunedì, in cui ci sarà il clue del fenomeno, si avranno venti forti e piogge abbondanti: “Questo perché l’acqua del Mar Mediterraneo, e in particolare dell’Adriatico che ci riguarda più da vicino, stamattina, era ancora a circa 19,6 gradi, con l’arrivo dell’ improvvisa aria fredda, inevitabile è la rapida formazione di nubi con conseguenti forti rovesci. Non essendoci stata gradualità, inoltre, le precipitazioni potrebbero arrivare in alcune zone addirittura a 100 mm, che corrispondono alla pioggia che di solito cade nell’intero mese di novembre. Sono previsti anche venti molto forti”.
Con l’arrivo del -non tanto- atteso autunno, c’è l’eventualità che fiocchino anche le prime imbiancate ad alta quota: “Potrebbero esserci sugli Appennini delle nevicate, a 900-1000 metri, nella notte di lunedì. Insomma l’estate, durata fino a ieri, può dirsi conclusa definitivamente” ha detto, infine, il direttore dell’Osservatorio Geofisico.
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Era ora!!!
Dio sia lodato
Dopo la lunga estate, chissà che cosa Corvatta e compagnia bella stanno preparando. Speriamo che l’inverno sia breve. Brrrr
che la natura si riprenda i suoi spazi e con tutti i suoi tempi …Che ritornino le stagioni con quei passaggi che non ricordiamo da un bel po’ .