Il sindaco Romano Carancini, con l’assessore Luciano Pantanetti e la dirigente scolastica Silvana Bacelli
di Maurizio Verdenelli
Per chi suona la campan(ell)a, giovedì? A Macerata non soltanto per tutti gli allievi in età scolare ma stavolta, sopratutto, per Comune ed Ircer. Tutto parte simbolicamente da una magnolia. L’albero di Caterina (Ercoli) era ‘morto’ come questa bambina di 8 anni per la quale era stato piantato. ‘Morto’ come la scuola stessa che la bambina frequentava in via Panfilo minata da un cedimento strutturale a causa di una perdita continua, 13 anni fa, della rete fognaria che alla fine aveva minato l’edificio al piano terra riservato all’asilo. La magnolia ‘rinascerà’ nel grande giardino di tremila metri quadri dove s’affacciano tutte le aule -sottolinea Mariotti- e dove gli abeti contendono lo spazio alle palme. Rinascerà come le scuola elementare (ora si chiama primaria) ‘Salvo D’Acquisto’. L’edificio, con un blitz tecnico-politico-amministrativo dal 7 novembre scorso ad agosto costato 599.711 euro, riapre giovedì restaurato e reso antisismico -‘rifondato’ su una piastra di cemento armato e blindature da ogni parte a sostenere pilastri, travi e fibre di vetro- ai 350 ragazzini iscritti alla scuola che fa parte dell’Istituto comprensivo ‘Mestica’. “E’ un bilancio di successo dove tutti hanno cooperato coniugando risparmio ed efficienza, e vorrei segnalare anche il caso di Sforzacosta dove l’investimento è stato molto alto: 750.000 euro” dichiara Carancini. Il presidente dell’Ircer Giulaino Centioni è tra gli ospiti alla conferenza stampa convocata stamattina alla ‘Salvo d’Acquisto’ dal sindaco Carancini, insieme con quasi tutta la giunta (la vice Curzi, Monteverde, Ricotta e lo stesso Pantanetti) le dirigenti scolastiche Silvana Bacelli (che ha seguito il caso di via Panfilo sin dagli inizi) e Sabina Tombesi (da lunedì alla Mestica) e i tecnici progettisti ingg. Enrico Mariotti e Giorgio Gregori -dipendente comunale. Presente anche Ivano Palmucci, per 30 anni vicepreside.
L’incontro è anche l’occasione per gustare la mensa. Costi popolarissimi per i genitori: 2,90 euro a pasto. “Una scelta politica, tenuta ferma da dieci anni almeno” sottolinea Carancini. “Davvero poco, a Filottrano, nella scuola dove prestavo servizio fino a ieri il costo è di 4,50 euro” conferma Sabina Tombesi. “E all’Ircer facciamo pagare 3,08 euro” dice da parte sua, Centioni che annuncia l’apertura a fine anno di una mensa per poveri a Villa Cozza “sperando che l’Asur, cattivo pagatore anche delle utenze, ci lasci liberi i locali occupati dalla scuola infermieri”.
Torniamo a via Panfilo. Di 250 scolari, la metà esatta farà il tempo pieno; “ma per esigenze lavorative dei genitori potremmo tenere fino alle 14, concludendosi le lezioni alle 12.45, i ragazzini che tornano a casa” dice la preside. Il ritorno vero e proprio ‘a casa’ sarà quello dei cento bambini ospitati nelle 4 sezioni della ‘materna’, anzi della scuola dell’Infanzia che nel 2009, aggravandosi le condizioni dell’edificio risalente agli anni 77/78, pure a causa delle scosse del terremoto aquilano e rendendosi improcrastinabile la riparazione alla rete fognatura, erano stati fatti ‘sfollare’ dal pianoterra ormai compromesso in locali dell’ex attiguo mattatoio. Che ora tornerà a disposizione del comune. “Abbiamo progetti importanti insieme con l’Accademia di Belle Arti che speriamo ci investa sulla struttura che ha bisogno di interventi importanti. Restano tuttavia tanti altri spazi che metteremo a disposizione della città, delle associazioni” assicura il sindaco.
Tanti altri spazi, recuperato l’amato teatrino interno, restano anche alla scuola di via Panfilo, restituita ‘ad integrum’. Ai piani superiori ci sarà posto per laboratori e per attività collaterali. E in futuro per ospitare magari le classi della ‘Mestica’ che avrà anche ospitalità al Convitto “che come la struttura di Villa Potenza sarà interessata dalla politica d’investimenti nell’edilizia scolastica da parte del Comune” dice Pantanetti. “Il quale è stato quotidianamente sul campo per risolvere la questione di via Panfilo” dice Carancini che ringrazia le ditte Sipa e Crucianelli Rest edil: la prima per conto della seconda, attuatrice della lottizzazione IDEC22″. “Si è operato con grande entusiasmo ed oculatezza, è un esempio di buona amministrazione” afferma Pantanetti. “Non abbiamo buttato via niente, tutto quello che si poteva recuperare, lo abbiamo usato come gli infissi: se ne troveranno nuovi e vecchi” dice Mariotti.
In effetti l’unità di crisi si era spostata sul caso ‘D’Acquisto’ anche su pressione di autorità scolastiche, genitori ed opinione pubblica rappresentata anche e sopratutto da Cronache maceratesi . Il 6 luglio 2012 il consiglio comunale deliberò di ‘salvare’ la scuola di via Panfilo tramutando a questo proposito un intervento di costruzione parziale di una nuova scuola in via Urbino (lottizzazione IDEC22). “Grazie anche al gruppo Gabrielli che si è fatta carico dello spostamento e che ‘aprendo’ in città, investirà anche su iniziative legate ai giovani” aggiunge Carancini che ha parole di elogio per la prof. Bacelli “un’interlocutrice seria e determinata”.
L’occasione è anche per segnalare i lavori eseguiti dal Comune in vista della fatidica campanella. A parte il caso di Sforacosta segnalato da Carancini e quindi da Pantanetti, il Comune quest’estate in vista del 12 settembre ha operato alla scuola del Quartiere Vergini (40.000 euro), “Fermi” e asilo nido ‘Topolino’ in via Cassiano da Fabriano (15.000 in entrambi i casi per lavori relativi alle fognature), Alighieri (380.701) e lavori in economia per i plessi di Collevario, Collevedere, via Panfilo, via Verdi, Piediripa, IV Novembre. Opere di manutenzione ai plessi “Enrico Fermi” alle Vergini e “Dolores Prato” di Collevario, all’asilo nido ‘Topolino’ e alla ‘Mestica’.
Intanto in via Panfilo si pensa all’inaugurazione in grande stile. “Tra un mese -annuncia l’assessore Stefania Monteverde- il giardino, che ha sofferto dei lavori di restauro, sarà allora ricoperto da un manto erboso e quello sarà il teatro adatto per un evento tanto atteso. Sarà anche il momento in cui pianteremo una nuova magnolia dai fiori bianchi: l’albero di Caterina”.
(Foto Cronache Maceratesi)
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che bella notizia. Per oggi il mio nick name sarà mache gioia!
I sottotitoli racchiudono esattamente i veri protagonisti in positvo di tale lieta conclusione ” La Salvo d’Acquisto è stata salvata dopo le pressioni di genitori, autorità scolastiche e opinione pubblica, tramutando un intervento di costruzione parziale di un edificio di via Urbino ” Carancini con la sua giunta, per essere ancora più chiari, avrebbero fatto erigere una struttura monca, senza nessun utilizzo in via Urbino. Solo grazie alle pressioni dell’opinione pubblica ed in questo caso anche grazie a Cronache MAceratesi, è stata scongiurata questa cosa. Ricordatevelo cari concittadini quando andrete a votare la prossima volta.
Sono felice per la riapertura degli ambienti scolastici di Via Panfilo. Nel giardino della scuola Caterina, insieme ai suoi amici e alle sue splendide maestre Agnese e Brunella, ha corso felice nei suoi ultimi tre anni di vita.
Ringrazio, insieme a mio marito, la direttrice Bacelli e e le Autorità per ” l’albero di Caterina” : un ricordo che ci riempie di gioia!
Danila e Carlo
Sono davvero felice che la nostra scuola, anzi la scuola dei nostri amati figli abbia riottenuto la dignità che meritava. Sono altresì contenta che gli sforzi della Dott.ssa Silvana Bacelli, negli anni della sua dirigenza, abbiano avuto un lieto fine.
Finalmente potranno rivedere la luce le aule di informatica, scienze, di lettura e altri e in particolar modo il teatrino che dal 2009 ad oggi è stato utilizzato come aula di informatica e di biblioteca.
Per ben 4 anni i bambini più piccoli della primaria facevano ricreazione in classe visto che lo spazio a disposizione per 125 bambini in un piano era alquanto ristretto.
Leggo dall’articolo che c’è l’intenzione di portare alcune classi delle medie all’interno della Salvo D’Acquisto, nulla in contrario, mi auguro però che ciò non venga a discapito delle aule e degli spazi sopra indicati, come scienze, informatica ecc..
Inoltre mi chiedo quanto possa essere educativo per i bambini della primaria essere a contatto diretto con bambini delle medie più grandi e con altre esigenze e ovviamente viceversa. Poi per quanto riguarda gli insegnanti delle medie, il passaggio da un plesso all’altro fa perdere indubbiamente del tempo prezioso per l’insegnamento. Mi auguro che non si ritorni con lo “stipamento” dei bambini in classi senza laboratori e senza la possibilità di poter fare ricreazione fuori dalle aule. La scuola Salvo D’Acquisto deve riavere tutto ciò che aveva prima della chiusura dell’ala incriminata.