Il Tar Marche, con sentenza del 25 luglio, accogliendo il ricorso di Italia Nostra n. 805/2012, ha definitivamente bloccato la costruzione di un parco eolico per iniziativa della Comunità Montana di Camerino che prevedeva l’installazione di 17 torri eoliche di 105 metri, per una potenza complessiva di 34 MW, in un’area vincolata per legge sotto l’aspetto paesaggistico ambientale. La sentenza ha annullato l’autorizzazione della delibera del Consiglio dei Ministri assunta il 30 aprile 2012 e i successivi provvedimenti della Regione Marche. Una sentenza di rilevante importanza perché colpisce l’incredibile sufficienza con la quale il Consiglio dei Ministri, utilizzando l’art. 14-quater della legge n° 241/1990, ha ignorato le proposte della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggista delle Marche che, sotto la guida del dottor Giorgio Cozzolino, fin dal 2007 aveva espresso la propria valutazione di “incompatibilità dell’intervento in questione con i caratteri distintivi e tradizionali dell’area e indicato le condizioni necessarie”, valutazioni sostenute anche dalla Regione Umbria e dal Comune di Foligno, confinanti con il territorio marchigiano dove era prevista la costruzione del “parco eolico”. Italia Nostra, vedendo accolto il proprio ricorso, ha dimostrato ancora una volta, con fatti concreti, la propria determinazione a tutelare il paesaggio che sempre più è diventato un valore sentito e condiviso dai cittadini, come ha recentemente dimostrato sempre nelle Marche il successo nella raccolta di firme per una proposta di legge ad iniziativa popolare che dovrà bloccare il consumo di territorio.
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Ancora con l’ecosistema?
In Italia andiamo a carbone!!
Le pale eoliche no. E’ troppo grandi e danno fastidio agli uccelli! che scherziamo!?
Continuiamo a emettere CO2, poi ne riparliamo tra una decina di anni.
Finalmente una buona notizia. Basterebbe guardarci un po’ intorno fuori i confini nazionali per vedere che altrove si sta correndo ai ripari. Vi riporto questo link: http://www.ref.org.uk/press-releases/281-wearnandntearnhitsnwindnfarmnoutputnandneconomicnlifetime
Per chi mastica poco l’inglese, riassumo brevemente: si è osservato che le pale eoliche hanno una vita media intorno ai 10 anni, terminati i quali vanno sostituite. Il calcolo della durata media dell’investimento sull’eolico è di 20 anni, cioè il doppio. Quindi, senza incentivi, l’eolico è tutt’altro che un investimento appetibile. A questo punto a noi la scelta: svenarci economicamente (facendo arricchire i soliti noti) per ridurre la CO2 che, tra l’altro dalle ultime osservazioni non sembra poi tanto correlata alle temperature (da fonti IPCC, quindi fonti di NON negazionisti dell’AGW, pur aumentando la CO2 non si è riscontrato l’aumento di temperatura che ci si aspettava qualche anno fa), oppure investire i pochi soldi rimasti nella ricerca di qualche fonte energetica realmente efficace..
@ cavevanem
E’ ovvio che i mostruosi impianti eolici sono “necessari” (o meno) solo a seconda di chi tira sule pale e ci ricava soldi pubblici.
Se lo fa un grosso nome li tira su in 2 settimane… Ci provasse un cittadino qualsiasi, ad entrare nel business, tra 10 anni ancora dovrebbe combattere tra richieste, autorizzazioni, scartoffie e vie varie… 🙂