di Laura Boccanera
Sono state raccolte circa 100 firme ieri sera nel corso dell’assemblea del Pd di Civitanova “per richiedere al segretario regionale Palmiro Ucchielli di intervenire – si legge nella petizione – per sanare la contraddizione che si è venuta a creare in Regione con la nomina di Franco Capponi ad assistente e segretario del nuovo assessore Udc Maura Malaspina. Se è vero che la storia politica di Franco Capponi è caratterizzata da diversi cambi di casacca non si può certe ignorare che sia stato candidato per ben tre volte a presidente della Provincia di Macerata con Forza Italia e Pdl, che abbia ricoperto il ruolo di capogruppo di Forza Italia in Regione per di più con Gian Mario Spacca presidente, che attualmente in Provincia di Macerata è all’opposizione dello stesso progetto politico (Pd-Udc) che sostiene la Giunta Regionale, e che appena qualche mese fa si sia fatto rinnovare il contratto di addetto al gruppo regionale del Pdl”. Queste le principali obiezioni alla nomina di Franco Capponi, ex presidente della Provincia di Macerata e candidato alle ultime elezioni politiche nella lista “Scelta Civica” di Mario Monti.
La base del Pd chiede chiarezza e un intervento da parte delle cariche provinciali e regionali del Pd. “Quello che ci ha lasciato perplessi – commenta Antonio Pescietti del Pd civitanovese – è che il segretario provinciale Roberto Broccolo non abbia detto una parola in merito a questa vicenda che ha del paradossale”. E parte dunque da Civitanova la sollevazione degli iscritti: “è una cosa inammissibile oltretutto venuta alla luce solo venerdì scorso in occasione di una conferenza stampa con l’assessore Malaspina alla quale si è presentato anche Capponi in veste di assistente, ma esigiamo anche spiegazioni da Broccolo che sapeva e non si è attivato per portare a conoscenza della cosa i circoli locali”.
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Scusate Franco Capponi aderisce a SCELTA CIVICA il partito di Monti che fa parte delle Larghe intese la coalizione che assieme al PD e PDL sostiene il governo Letta.
ridicola lapantomima degli uni, pd, e dell’altro, Capponi….che dia le dimissioni dai ruoli politici e faccia l’assistente!!!!
NOMEN OMEN.
Viene dalla stessa scuola dell’attuale presidente della provincia.
Non sono sufficienti i vari funzionari ed impiegati che ogni assessorato regionale ha a disposizione, per pagare un’altra figura esterna che gravera’ sulle tasse che i cittadini sono chiamati a versare! E poi, mi sembra che il Sig. Capponi abbia la fortuna di mantenere il posto di ruolo come funzionario dell’Ufficio Agricoltura della stessa Regione , dalla quale percepira’ anche un lauto vitalizio da consigliere della passata legislatura. Sarebbe ora di farla finita con queste schifezze. Meditate giovani disoccupati, cassintegrati, esodati…. meditate!
gira che ti gira che ti rigira…
Adesso c’è lo sconto mi pare da poltrone & poltrone
L’accusa a Capponi viene da chi ha sostenuto e appoggiato a Civitanova la nomina nel CdA dei Teatri di Pollastrelli,esponente della Destra civitanovese e candidato alle elezioni amministartive inuna lista ontrapposta a quella di Corvatta.
Non si comprende che tipo di assistenza…. forse domiciliare ?
Sinceramente non si capisce cosa c’entra in questa faccenda il PD di Civitanova Marche.
Questo era quello che si stracciava le vesti davanti al voltafaccia di Pettinari. Girin girello si ritrovano nello stesso schieramento un’altra volta. E noi dobbiamo assistere a questo ennesimo brutto spettacolo teatrale. Speriamo che aboliscano la Provincia presto. E a seguire tutto il resto.
cazzi vostri. E dopo il pianto di Bergoglio a Lampedusa peggio verrà…
Ma cosa c’è di paradossale? E cosa di scandaloso? Se siamo la regione e la provincia dell’oblio, della dimenticanza, in cui tutto è come il contrario di tutto. E il paese in cui si è palesato quello che sottobanco avveniva da ventanni: una finta sinistra collusa e connivente con quelli dell’altra parte. Una “sinistra” campata simulando di fare opposizione, mimando indignazione per le leggi fatte per tenere ancora a piede libero quello la, e facendo finta finta di sbagliare tutto per venderci come inevitabile questo indecorosa paccottiglia di interessi incrociati, equilibri, giustificazioni, scuse e cinismo chimata governo.