La Diocesi di Macerata è destinata a rimanere ancora a lungo senza vescovo e sarà ancora per qualche mese nelle mani di Monsignor Claudio Giuliodori che, dopo sei anni nel capoluogo, è stato nominato assistente generale alla Cattolica di Milano, rimanendo comunque a Macerata come amministratore fino all’arrivo del nuovo pastore. La nomina del nuovo vescovo non avverrà prima di settembre e rientra in un panorama generale di riorganizzazione al quale sta lavorando sin dal suo insediamento Papa Francesco.
Il Vescovo potrebbe arrivare dalla vicina Umbria. Un nome che torna con insistenza negli ambienti diocesani è infatti quello di Nazzareno Marconi, attuale rettore del seminario regionale di Assisi, incarico che ricopre dal 2004. Nato a Città di Castello, 55 anni, don Marconi, apprezzato teologo, insegna Esegesi dell’Antico Testamento all’Istituto Teologico di Assisi è stato spesso invitato nelle Marche a convegni e letture.
Meno probabile invece l’ipotesi dell’arrivo del bertoniano Giuseppe Sciacca, catanese di 58 anni, attualmente segretario generale al Governatorato della Città del Vaticano, nominato il 3 settembre 2011 da Benedetto XVI vescovo titolare di Vittoriana.
Mentre si fanno ipotesi sui nomi dei “papabili” resta ancora in piedi l’idea di una ristrutturazione delle diocesi che potrebbe portare all’ormai più volte annunciata fusione delle Diocesi di Camerino e San Severino con quella di Macerata- Tolentino – Recanati- Cingoli – Treia sotto la guida di monsignor Francesco Brugnaro. Tanto più che Macerata non è l’unica sede vacante nelle Marche (nei giorni scorsi Ascoli Piceno è stata affidata a monsignor Luigi Conti, nominato amministratore per le gravi condizioni di salute del Vescovo Silvano Montevecchi) e da tempo viene ventilata l’ipotesi di una completa ristrutturazione.
(Redazione Cm)
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