Il traforo del Cornello diventa maggiorenne ma non è ancora stato terminato. Così il sanseverinate Gabriele Cipolletta, ha deciso di dare risalto a questa eccellenza negativa conferendogli il titolo di “Monumento nazionale allo spreco e all’inefficienza”.
«Nella speranza che questo piccolo avvenimento – scrive Cipolletta – serva a risvegliare l’interesse per questa vergogna nazionale, che ha avuto ripercussioni drammatiche sullo sviluppo dell’ Alta Valle del Potenza e in considerazione del fatto che in Italia sono circa 60.000 i Monumenti Nazionali ritenuti fondamentali per la nostra identità culturale e quindi sarebbe opportuno compilare, per non dimenticare, un elenco di Monumenti allo Spreco ed alla Inefficienza, caratteristiche che hanno meglio identificato il nostro Paese negli ultimi decenni abbiamo organizzato una manifestazione per il conferimento del titolo».
Il 26 gennaio 2013 ricorre infatti un anniversario negativo ma che non può passare inosservato, sono passati esttamente 18 anni da quando i lavori del Traforo, il 26 gennaio 1995, dovevano essere completati
«Sabato – aggiunge Cipolletta – nella frazione di Poggio Sorifa di Fiuminata verrà organizzata la Cerimonia di conferimento del titolo di Monumento nazionale allo spreco e all’inefficienza al traforo del Cornello, una libera manifestazione della Memoria e del Ricordo per accomunare insieme idealmente tutti quegli individui, che per interessi personali e di casta hanno permesso uno illimitato spreco di denaro pubblico e portato l’Italia sull’ orlo del “precipizio”».
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Visto che il Traforo del Cornello è maggiorenne… perchè non ci mettono una bella “fungaia”… almeno rende qualcosa… meglio poco, che niente !!!
Questa incompiuta avrà certamente un padre. Chi sa dirci chi è?
…un padre, una madre, un fratello ed anche un nipote, che probabilmente staranno ancora al loro posticino, al calduccio….
“1990” via libera da parte dell’ANAS…!!! “1993” furono consegnati i lavori per un appalto di “14 MILIARDI di £…!!! “1995” il cantiere si ferma per problemi finanziari dell’impresa…!!! Dal 1990… di responsabili ne saranno passati tanti o pochi ? Celebrare “L’INCOMPIUTA” è interessante…, lo sarebbe di più se fossero presenti anche i “responsabili” che si sono succeduti… ma ci credo poco…!!! Se ne staranno ben seduti sulla poltrona conquistata con “tanti” sacrifici e “tanto” lavoro (?)…!!! Aspettiamo notizie dopo il 26 Gennaio 2013…!!!
mi permetto di suggerire un nome più appropriato: “MONUMENTO ALLA LADRONERIA”
…e c’e’ ancora chi rompe le balle per il ponte sullo stretto…. mha…..
se potessi, munirei di pala e picone tutte quelle persone che hanno “ciucciato” soldi alla pubblica amministrazione per iniziare quest’opera, e li metterei ai lavori forzati sino al compimento del traforo. Che bello, poterli vedere lavorare per almeno una volta nella loro vita!
L’architetto Cristini di San Severino (il padre) ne avrebbe molte da dire. Sono decenni che si parla di quest’opera, io stessa ci scrissi prima del sisma del 1997. Anni fa la comunità montana di San Severino aveva approntato un progetto per rivoluzionare la viabilità nella vallata del Potenza. E’ bene che tutto cambi, affinchè nulla cambi. Sempre la solita storia, nell’alta Valpotenza, siamo una riserva indiana. Ci stanno bene solo le statue, le piante e gli animali. Gli esseri umani, al di fuori di certi schemi, danno fastidio. Indietro di decenni, è bene che ci restiamo, per preservare l’ambiente naturale-culturale e soprattutto umano, dalle inenarrabili contaminazioni della contemporaneità. Cari signori che sedete nella stanza dei bottoni, andatevi a fare un giretto e scoprirete quant’è bello andare in Umbria passando tra Fiuminata e Nocera. Qui è bene che non cambi nulla, e non cambierà, perchè voi vi rivolgete sempre altrove. Vi siete accorti di noi quando era utile, secondo qualcuno fare una gigantesca diga alle sorgenti del Potenza, per portare maggiore acqua a Castreccioni di Cingoli….
I politici della vallata del chienti contano di più di quelli della vallata del potenza…
l’unica cosa “positiva” è che passando da passo Cornello non incontri mai una macchina e come detto da Monia si gode di un panorama mozzafiato. Buon per chi come me lo fa almeno 100 volte l’anno.
Questi qui ci resteranno ancora per cento anni, a banchetto, se il popolo bove li voterà ancora.
Vorrei rispondere alla sig.ra Moniaor.
lamenta l’immobilismo dell’alta valle del Potenza e poi che l’unico interesse manifestato per quel territorio è stato per portare l’acqua a Cingoli. Vede, ritengo che tale immobilismo sia anche causa sua e cioè di persone che muovono da una considerazione reale, l’immobilismo, e poi fanno digressioni del tutto infondate affrontando i problemi con una superficialità che genera l’immobilismo. Voglio rassicurarla: nessuno aveva bisogno dell’acqua del Potenza per Cingoli come è facile osservare guardando il lago pieno. E che Fiuminata aveva bisogno di quel lago per vincere l’immobilismo ed affrontare anche il traforo del Cornello. La rassicuro ancora: il lago non si farà perchè stralciato definitivamente dalle opere del piano irriguo nazionale, Cingoli si terrà il suo lago e la sua acqua e purtroppo la splendida realtà dell’alto Potenza aspetterà tempi migliori anche per il Cornello.
per Claudio Netti : “il lago non si fara’ perche’ stralciato definitivamente dalle opere del piano irriguo nazionale” Lei non crede che per il solo fatto di avere progettato una simile bestialita’, sia piu’ che meritata la condanna di tutta la comunita’della vallata? La verita’ e’ che gente senza scrupoli e priva di qualsiasi moralita’,tollerata se non addirittura collusa, da una politica di ladri e incapaci, dissipa denaro pubblico e vorrebbe pure continuare a farlo! Per quanto mi riguarda partecipero’ sens’altro alla iniziativa di Gabriele Cipolletta e mi auguro che lo facciano in molti.
Cerco di commentare questo articolo (e l’intervista a Massi pubblicata oggi) evitando – se posso – ogni polemica o sfogo di antipolitica (?), limitandomi ad alcune considerazioni concrete.
Per cosa potrebbe essermi utile il traforo del Cornello? Per andara da Macerata a Perugia? Vediamo un po’. Da Macerata (Piazza della Vittoria) a Perugia (Ponte S.Giovanni, bivio per PG), passando per la SS 77, cioè Foligno, percorro 119 km (Google Maps). Se passo per S.Severino, Passo Cornello, Nocera Umbra, Foligno, percorro 121 km. Se passo per S.Severino, Fabriano, Valfabbrica, percorro 122 km. Dov’è tutta questa utilità a passare per il Cornello, se si eccettua lo scarso traffico (attuale) ed il paesaggio? L’apertura del traforo quanti km mi farà risparmiare?
Certo, partendo da Macerata è così, ma se partiamo – ad esempio – da S.Severino Marche, la cosa è notevolmente diversa …
Infatti: S.Severino (rotonda del bivio per Cingoli) – Perugia (c.s.). Via Cornello: km. 96. Via Camerino e Foligno: km. 101. Via Fabriano: km. 98. Cambia molto?
La vergogna a mio avviso non è quella di non aver completato il traforo, per il quale penso siano stati già spesi molti soldi, ma quella di averlo iniziato, a meno non pensiamo che un’autostrada sotto ogni casa, con casello davanti la porta, sia il minimo indispensabile per un paese civile.