La direzione della Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte è stata affidata al prof. Hermas Evio Ercoli. E’ arrivata oggi la conferma alla notizia anticipata qualche settimana fa da Cronache Maceratesi che aveva parlato della trattativa per un possibile trasferimento a Tolentino di Popsophia, il cui divorzio da Civitanova sembra ormai definitivo.
L’incarico a Tolentino di Evio Hermas Ercoli – che attualmente ricopre anche l’incario di presidente dell’Accademia di Belle Arti di Macerata – inizia oggi ed avrà durata triennale, investendo quindi l’edizione 2013 e quella 2015.
Pezzanesi e il consigliere delegato alla Cultura, Alessandro Massi, hanno puntato di concerto su Ercoli “per la passione, il genio artistico e il curriculum che pochi possono vantare”. Con questa nomina l’Amministrazione di Tolentino si augura che Ercoli “guidi la rinascita di una manifestazione di portata nazionale, come la Biennale dell’Umorismo di Tolentino, che nel corso dei decenni ha rischiato di perdere la brillantezza ed il senso culturale d’origine”.
Tante le idee per una nuova impostazione dei lavori che l’Amministrazione Comunale sta studiando con Ercoli: valorizzare il centro storico – per troppo tempo dimenticato -, proporre scenari complementari suggestivi come il castello della Rancia e instaurare legami più forti tra la Biennale, i cittadini e il tessuto urbano, nel suo ampio e articolato complesso di eccellenze culturali, attività economiche e attività legate al turismo.
“Nei cinquant’anni trascorsi – ha dichiarato Ercoli -, la Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte ha proposto senza soluzione di continuità lo storico concorso internazionale e mostre personali di grande rilievo che ne hanno fatto il sinonimo della riflessione sull’umorismo in Italia. Non a caso è una delle più longeve tra le manifestazioni simili in Italia e nel mondo”.
“Nonostante essa abbia più volte cambiato format – ha proseguito Ercoli -, nella diversa strutturazione della esposizione d’arte, del concorso, nei temi, la Biennale ha cercato sempre di mantenere gli obiettivi della contemporaneità e della qualità. Oggi, la Biennale di Tolentino ha la responsabilità di presentare l’umorismo odierno nel settore delle arti visive e non solo, creando le condizioni più favorevoli alla partecipazione e al confronto”.
Il compito di Ercoli sarà quindi quello di rilanciare la Biennale e con essa il Museo Internazionale dell’Umorismo nell’Arte e di sintonizzare entrambi con linguaggi, ricchezza e complessità della cultura contemporanea, promuovendo Tolentino dal punto di vista culturale e turistico.
Entusiasta il Sindaco Pezzanesi: “Il progetto Biennale 2013, contiene importanti elementi di novità, ridisegna una realtà socio-culturale adeguata ai tempi, all’arte contemporanea ed alla città di Tolentino che deve puntare sulla valorizzazione delle proprie eccellenze delle quali la Biennale ritornerà ad essere un fiore all’occhiello”.
Fiducioso e soddisfatto anche il consigliere delegato alla cultura, Alessandro Massi, “un’esperienza importante per la città, per l’assessorato alla cultura e per i giovani. La scelta del prof. Evio Hermas Ercoli, arricchirà l’offerta culturale che questa Amministrazione intende proporre, un rilancio anche del senso profondo dell’umorismo, l’analisi attenta ed attuale di un ambito culturale che riteniamo opportuno esplorare non solo sotto il profilo delle arti grafiche ma anche come occasione di studio in varie direzioni”.
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è ovunque!
poi con quella faccia sai che umorismo……..
E’ bello è che Civitanova ha fatto di tutto per allontanare Popsophia e Tolentino invece sta investendo sulla cultura… ma la cultura non era una peculiarità della sinistra???? 🙂
Complimenti al neo-direttore!!!!
Lo conosco da quando faceva il Preside ai miei figli “NON TIRA SE NON COGLIE” , persona molto abile nelle sue azioni, acutamente mirate, tira solo se coglie l’obbiettivo ed è certo che anche questa volta abbia colto e centrato il suo bersaglio.(nonostante i suoi occhialoni e la sua facciona da caricatura).
La nostra Amministrazione Comunale e Provinciale per divergenze ideologiche non l’ha mai valorizzato….
Intelligenti pauca.
Quanto costa ai contribuenti? Grazie attendo risposte.
caro pigi 78, lo sai quanto costava fino ad ora la biennale dell’urosismo con zero risultati……????????
costerà meno e di sicuro darà di più !!!!!!!!!!
Un altro massone ai vertici di un’istituzione (http://www.rotarymacerata.it/sito/index.php?option=com_content&view=article&id=90&Itemid=165)…
ma e’ solo una coincidenza…
Speriamo veramente che Tolentino “Umorismo nell’Arte” ritorni allo
spirito dell’indimenticabile Luigi Mari.
@pigi78
Ne conosco molti che, con minor curriculum di Hermas – e anche minori attitudini culturali – prendono tuttavia per la cultura molti ma proprio molti danari. Ergo, congratulazioni a Hermas Ercoli. Quale che sia il suo emolumento, ha le carte in regola per parlare di cultura ed anche per organizzarla.
Pubblicate il percorso politico-culturale di questo “tuttologo”. Ergo, sarà tutto chiaro.
Come ogni sapere, se il Museo e la Biennale non entrano sistematicamente nel sistema “vascolare” che sono le scuole non c’è futuro….c’è solo un giocattolo per i salotti radical chic. Occorre anche e soprattutto una guida tecnica del settore specifico- Dopo Melanton è stata solo una sfilata di “vergini dai candidi manti”…Auguro un ottimo lavoro!!!!!
A”N”P
Ottima scelta il Prof. Evio Hermas Ercoli è un ottimo organizzatore di questi eventi culturali. Tanti auguri di buon lavoro Tolentino merita un nome eccellente e di esperienza come Masino. Macerata, Civitanova M. Tolentino, Recanati e San Severino Marche abbattendo i campanilismi dovrebbero collaborare insieme per fare del comprensorio un tuttuno nel turismo culturale.
Complimenti al Sindaco di Tolentino per la scelta che non poteva essere migliore, ed auguri di buon lavoro al Prof. Evio Hermas Ercoli.
E’ per tutti un maestro di come si porta l’innovazione culturale in mezzo alla gente e di come la cultura può alimentare l’anima e l’identità di un territorio, di una regione, di una città.
Le sue creazioni culturali, e in particolare Popsophia, hanno cambiato la storia della politica culturale non solo di Civitanova Marche.
E’ un raffinato intellettuale ricco di idee e di progetti creativi che ha sempre favorito e sostenuto un’idea di cultura innovativa ed originale vicina alla gente.
Ha rivoluzionato culturalmente la città del “fare” come Civitanova Marche con quell’idea straordinaria che è stata ed è tuttora Popsophia.
Il Professor Ercoli ( per me Masino) non è sottoponibile a critiche superficiali e disinformate. Una cosa è certa e incontrovertibile: Ercoli ha saputo realizzare e produrre ( anche prima di Poposofia) un format intelligente e fortemente “pubblico”, ad alto tasso di verificabilità ( di utenza locale e di informazione nazionale). E’ pur vero, ma non lo dico io, che nessuno è profeta in Patria. Aderisco alla riflessione di Davoli che sottolinea la presenza , invece e giustamente, di una grossa e inequivocabile schiera di clienti ( o clientes) che sono più o meno dilettanti allo sbaraglio. Pletora che si diparte da alcuni studi grafici e di comunicazione a veri e sostanziali ” analfabeti”. Tale “deriva” ( storicamente e con delibere di Giunta comunale e provinciale) è documentabile. Se ne potrebbe fare una pubblicazione ” umoristica” che vorrei suggerire come spunto tematico per la Biennale di Tolentino.
Aspettiamo; osannare o criticare preventivamente (spesso per “adesione ideologica”, ho l’impressione) non mi pare il caso: se non altro per il fatto che la Biennale dell’Umorismo e lo stesso Museo, sono istituzioni culturali che non debbono essere inventate e/o spettacolarizzate per il volgere una breve quanto futile stagione estiva.
La Biennale ed il Museo esistono da anni anni e con una loro precisa fisionomia.
Può darsi che “Masino” Ercoli ( certo, se si cambiasse quegli occhialoni…) sia la persona più adatta alla loro gestione e valorizzazione nel rispetto della loro autentica vocazione.
Dunque, sarà il caso di verificare nel merito, al momento opportuno, i risultati della scelta fatta a Tolentino.
Fuoriclasse.
Poi per quello che fara’ e i relativi giudizi parleranno i fatti. Complimenti e in bocca al lupo.
Condivido il pensiero di Ivano Tacconi, indipendentemente da chi guida la Biennale, unico modo per aumentare visibilità a livello nazionale e riuscire a coniugare Cultura e sviluppo del territorio è condividere con i centri vicini iniziative di supporto e di partership per il successo comune.
Altrimenti da quì a qualche anno addio a tutte le iniziative culturali per mancanza fondi!