di Gabriele Censi
I “bersaniani” maceratesi si presentano e le primarie, previste per il prossimo 25 novembre, si accendono anche nel capoluogo con una contrapposizione netta con i “renziani”. Sul tavolo della conferenza stampa siedono gli under 40, “i giovani non stanno solo con Renzi – dice Ninfa Contigiani -, ma in un momento di grande difficoltà del paese non ci vuole il radicalismo e per questo sosteniamo il nostro segretario Pierluigi Bersani nella candidatura a premier. Perché il confronto è per scegliere la guida per il governo del paese e non del partito”. Sono in quattro dunque a rappresentare il comitato perché “la nostra forza e il gruppo rispetto a soluzioni miracolistiche dell’uomo solo al comando”. Spiega Irene Manzi, vice sindaco di Macerata. “Quindi non ci sarà un coordinatore ma lavoreremo insieme per il progetto politico di Bersani, un progetto che non divide ma lavora per unire” . “Come giovani – ribadisce Maurizio Saiu– non ci troviamo d’accordo con la politica degli slogan e basta, il programma di Bersani traccia tutti i punti fondamentali per la rinascita del paese. Nel voto bisogna evitare inquinamenti di soggetti estranei al centrosinistra”. “Il comitato è pienamente operativo – conclude Caterina Rogante– e da domani sarà a disposizione di tutti i cittadini, anche quelli che hanno deciso di astenersi di fronte al messaggio che tutti sono uguali. Mettere al centro del programma il lavoro e il diritto allo studio prova l’attenzione per i giovani”. Dietro al fronte “verde” segnaliamo la presenza di alcuni volti noti della politica maceratese come Renato Pasqualetti e Angelo Sciapichetti, ma anche il capogruppo in Consiglio provinciale Massimo Montesi, i consiglieri comunali Romano Mari (Presidente), Narciso Ricotta (capogruppo), Maurizio Del Gobbo, Romeo Renis e l’assessore Alferio Canesin. Hanno aderito anche Massimo Lanzavecchia, Federica Carosi, Marella Grieco, Paola Ottaviani, Aldo Tiburzi, Annabianca Zammit, Francesco Vitali, Giuliano Caracini, Mario Antinori, Mirco Cerquetti, Marco Leoperdi, Graziano Magnarelli , Marco Morresi.
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Il comitato di Macerata per Renzi (leggi l’articolo)
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L’accozzaglia partitocratica che si profila a livello nazionale e che sta terrorizzando i mercati, si proietta anche a livello locale. L’Italia se non vuole sprofondare tra i debiti ha bisogno di un sistema elettorale che favorisca il BIPARTITISMO. Questo sistema è per esempio il maggioritario puro come nei paesi anglosassoni. 2-3 partiti in Parlamento e la politica finalmente diventerà chiara e limpida. L’America ha un sistema elettorale e istituzionale che in 200 anni non è mai cambiato, perchè secondo voi? Perchè secondo voi America e Gran Bretagna non hanno mai conosciuto dittature o estremismi? Il maggioritario puro mette al centro la persona e non il partito, le idee e non l’ideologia, la sua competenza e la sua faccia e non i favori delle burocrazie. Se vinci governi, altrimenti vai all’opposizione e ci rimani o vai a casa.
Il sistema elettorale è la madre di tutte le riforme e va fatta immediatamente se si vuole bene a questo paese. Non credete alla partitocrazia che dice: “il maggioritario è incompatibile con la nostra storia” o altre stupidagini. Mentono sapendo di mentire. Vogliono solamente mantenere i privilegi per loro, per i loro parenti, amici e amiche. Queste ingiustizie verrebbero spazzate via dal maggioritario che obbliga il candidato a metterci la faccia, a parlare, a dire quello che pensa e non nascondersi dietro le liste bloccate.
Visto il Movimento 5 Stelle in Sicilia?
A costoro, a Matteo Renzi, all’IdV, all’UDC, ai Vendoliani, eccetera, ci penserà il Movimento Maceratese di 5 Stelle, sempre che emetta il primo vagito…
Abbiamo visto si il M5S in Sicilia…Grillo ha da sempre dichiarato che il M5S è nato per dare voce a tutti i cittadini scontenti, disillusi che avevano deciso di non andare più alle urne, il 53% di astensionismo in Sicilia penso che decreti il fallimento del progetto 5 stelle. Non ha fatto altro che prendere i voti degli scontenti di CDX consapevoli dello sfascio del PDL e che pensavano di arginare la vittoria del candidato del PD. A questo punto, se veramente, il M5S fa il bene dei cittadini siciliani dovrebbe dare l’appoggio esterno a Crocetta per garantire il Governo della Regione senza permettere nuovamente ai signorotti della destra siciliana di comandare, questo farebbe un soggetto serio, purtroppo dubito che il M5S lo sia.
@ rapanelli
il 5 stelle a Macerata non ha fatto nulla in 8 mesi, quindi non credo serva a qualcosa,
il diffile è ora governare con la maggioranza a 5 stelle e una regione a sinistra: scommettiamo votazioni tra 1 anno???
piuttosto la sinistra estrema e l’IDV sono andati fuori sbarramento… che ne pensano i vari di sinistra e Garufi????????
Proviamo a fare un serio esame dei risultati delle elezioni siciliane e potremo concludere che sono i politici che fanno antipolitica e che, da ciò, deriva la disaffezione e l’assenteismo, più che giustificato, degli elettori. Il PD (a detta di Bersani il risultato di Crocetta è storico) ha avuto il 13,4% dei voti, ma considerato che oltre il 50% degli elettori non è andato a votare, deriva che solo il 6,5% circa dei siciliani ha barrato il simbolo del PD. Lo stesso dicasi per il PDL (Musumeci) che ha totalizzato il 12,9% (cioè poco più del 6% dei siciliani ha barrato il simbolo del PDL. Quanto al Patto dei Siciliani – MPA (Micciché) che ha avuto il 9,5% (per lo stesso motivo che a votare c’è andato meno del 50%, tale partito è stato scelto da appena il 4,5% dei siciliani). Lasciando perdere i partiti minori della sinistra (SEL, IDV, FdS e Verdi) che non hanno eletto nessuno e che ormai, per il ragionamento di cui sopra, avrebbero percentuali di poco superiori all’1,5%, l’unico che risulta vincitore è il M5S che, partendo da zero, ha avuto il 14,9% dei consensi (cioè circa il 7% dei siciliani ha scelto il movimento di Grillo). Tuttavia questo successo non è avvenuto frenando l’assenteismo ma “pescando”, essenzialmente, sugli elettori degli altri partiti. Questo significa che i siciliani, come gli italiani, non sono più disposti a farsi prendere in giro dai politici e non torneranno a votare fino a quando i politici non la smetteranno di fare antipolitica. Quali i rimedi? Pochi: 1) Riduzione del 70% del numero dei parlamentari (diciamo 200 deputati e 100 senatori sono più che sufficienti) e dei consiglieri regionali; 2) Riduzione del 70% di tutti i compensi delle alte cariche dello Stato a partire dai Presidenti della Repubblica e del Consiglio, ministri, viceministri, sottosegretari, deputati, senatori, e alti funzionari dell’apparato centrale (compresi i magistrati) e degli EE.LL. e loro partecipate; 3) Azzeramento di tutti i benefici connessi o derivanti dalla carica politica rivestita, compresi vitalizi che potranno essere riscossi (sempre ridotti del 70%) dopo i 67 anni come tutti gli altri pensionati. Cioè, in un periodo di crisi come quello che l’Italia sta vivendo oggi, la politica, per tornare credibile, si deve mettere sullo stesso piano dei cittadini, specie quelli meno abbienti, per sostenere i loro sacrifici ed attuare veramente una politica di rigore facendo pagare le tasse in proporzione alle risorse di ciascuno. Per finire, a proposito di Sicilia: Crocetta ha avuto 30 seggi (la maggioranza è 41), con chi si accorderà per governare? Con Musumeci (PDL 20 seggi), con Micciché (Patto-MPA 15 seggi) o con Cancelleri (M5S 15 seggi). Io spero con quest’ultimo perché lui non ha fatto antipolitica! (Preciso che non sono neppure simpatizzante del M5S e che sono iscritto ad un partito che, come tutti gli altri deve fare autocritica).
La vittoria di Grillo sarà ricordata come la peggiore catastrofe della storia d’Italia. L’Italia come la conoscete sparirà sepolta dalla miseria e dall’umiliazione internazionale. Scordatevi pensioni, tredicesime e assistenza sanitaria. Il populismo e la demagogia di questo partito e del suo guru mi ricorda tanto il nazismo e il fascismo che hanno sfruttato l’ignoranza e la disperazione della gente portando l’Europa alla catastrofe. L’unica differenza che saranno gli italiani a rimetterci.
I mercati sono terrorizzati, verremo travolti dai debiti (guardate il link sotto).
Appello ai parlamentari, fate un ultimo sforzo di intelligenza: non lasciate l’Italia al caos e alla fame, fate una riforma elettorale seria che favorisca il BIPARTITISMO.
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-10-30/grillo-ferma-spaventa-anche-113259.shtml?uuid=AbhOGLyG
@ pigi78
La vittoria del MoVimento 5 Stelle in Sicilia, non la vittoria di Grillo: non va Grillo a sedersi sui banchi dell’Ass. Siciliana, così come non c’è Grillo dentro ai Consigli Comunali e Regionali dove è presente il M5Stelle.
Ed è logico che il giornale dei padroni (che spesso campano solo con gli aiutini statali) sia preoccupato 🙂
La prima analisi di PIGI78 è perfetta. Purtroppo anche noi abbiamo il maggioritario alla “pulcinella”. Anzi da uando siamo passati dal proporzionale al maggioritario i partiti sono aumentati e alle prossime elezioni ne vedremo ancora di più. Il Centro destra si sta sgretolando, il centro sinistra reggerà solo se vince Bersani o (in parte perderebbe poca sinistra estrema) Renzi. Se vince Vednola la parte centrista andrà ad alimentare le file dell’UDC facendola aumentare di qualche puntarello.
Con questo maggioritario alla pulcinella e il mv5 stelle dietro l’angolo tra un anno governerà…..MONTI! Perchè nessuno riuscirà a raggiungere una percentuale utile per poter governare, si dovranno alleare con la ballerina (Casini) che pretenderà Monti.