La polvere alzata dal passaggio dei camion e dai lavori del cantiere, attiguo al maneggio. Molti cavalli hanno avuto bisogno delle cure veterinarie per lo stress ed altre patologie collegate alle opere del cantiere
di Filippo Ciccarelli
Si chiama Giove, come il pianeta più grande del nostro sistema solare, la minuscola frazione rannicchiata alle spalle di Muccia, dove regnano prati e campi arati e le colline salgono con decisione fino all’ultimo impervio strappo, a ricordarci che qui siamo vicinissimi alla montagna. Da queste parti passerà la nuova porzione di superstrada che collegherà Foligno al resto della provincia di Macerata. Un’opera mastodontica che nelle intenzioni della politica avrebbe dovuto essere progettata decenni or sono. Da tanto tempo, infatti, si disquisisce su un’arteria che faccia da collegamento tra mar Tirreno ed Adriatico, un’infrastruttura che è anche un ponte ideale verso i Balcani e che dovrebbe consentire il rilancio delle aree dell’entroterra, troppo spesso abbandonate a sé stesse e dimenticate.
Il progetto Quadrilatero è nato il 21 dicembre 2001, quando la Legge Obiettivo 443 ha messo nero su bianco la realizzazione dell’asse viario di penetrazione tra Marche ed Umbria. La spesa è passata da 2.15 agli attuali 2.23 miliardi di euro, e prevede due assi principali di intervento. Il primo maxilotto da Sfercia a Foligno riguarda la Statale 77 e le provincie di Macerata e Perugia: quello sulla Statale 76, invece, va a completare, i tratti Serra San Quirico-Albacina e Fabriano-Cancelli per quel che riguarda il territorio anconetano, oltre alla Statale 318 tra Pianello e Valfabbrica in Umbria. Del secondo maxilotto, la cui progettualità ha subito una modifica nel marzo scorso, fa parte anche la realizzazione di una Pedemontana tra Sfercia e Fabriano; la costruzione del tronco tra la città cartaia e Matelica è stato approvato definitivamente dal Cipe lo scorso 30 aprile, ad agosto i lavori sono stati affidati alla Dirpa, che prossimamente aprirà i cantieri. La Regione ha finanziato interamente, con poco più di 90 milioni di euro, gli 8 km che dividono le due città e lungo i quali verranno costruiti tre svincoli: Matelica Nord, Cerreto d’Esi e Fabriano. C’è da aspettare più tempo per l’altro stralcio della Pedemontana, che collegherà Sfercia con Matelica; al momento si registra la conclusione della procedura in conferenza dei servizi.
GIU’ LE MANI DAL MANEGGIO – Il gruppo Valdichienti, contraente generale per il primo maxilotto, è una società di progetto costituita dal colosso austriaco delle costruzioni Strabag (che ha realizzato anche il tunnel sul fiume Shannon a Limerick in Irlanda e detiene il 36% della Valdichienti), dalla Glf, società del gruppo Fincosit e dalla
Cmc di Ravenna, entrambe con il 28% delle quote. L’altro socio è il Consorzio Stabile Centro Italia, che detiene quote per un valore pari all’8%, costituito da diverse imprese tra cui quelle del gruppo Anemone, legate all’imprenditore indagato per le vicende del G8 alla Maddalena e alla ricostruzione dell’Aquila. A differenza di quanto accaduto nel tratto della SS76, la Valdichienti è in linea con i tempi di realizzazione dell’impresa, dal valore economico molto importante (circa 1.2 miliardi di euro) e che dovrebbe essere terminata nel 2014. Una celerità che però, a volte, travolge la vita delle persone. Succede così che per costruire i piloni della futura superstrada venga espropriato un maneggio appartenente a Camilo Paparelli, figlio di Carla Torquati, consigliere di minoranza al Comune di Muccia e che aveva fatto perdere le proprie tracce lo scorso marzo, lasciando un lungo messaggio ai familiari in cui lasciava intendere di voler farla finita (leggi l’articolo).
E’ solo uno dei tanti snodi che compongono una lotta tra la società e la famiglia Torquati-Paparelli che va avanti da
anni: da quando, cioè, una porzione di terreno venne espropriata. Si tratta di circa 1.000 metri che dividono il maneggio dai prati e dai pascoli dove i cavalli e le persone che li montavano si recavano per fare passeggiate ed equitazione. Per questa porzione di terra l’offerta iniziale fu di 31.000 euro, poi aumentati di quasi 7 volte, a 210.000: Camillo Paparelli ha però sempre rifiutato, in quanto la valutazione non terrebbe conto dei danni collaterali alla costruzione di un’opera infrastrutturale così grande.I cavalli sono snervati dai rumori continui del cantiere, attaccato alle loro scuderie: alcuni si sono ammalati, altri si innervosiscono con estrema facilità e non possono essere utilizzati per andare a passeggio. I clienti del maneggio non vengono più, il fatturato è crollato, il bar è chiuso e l’attività è stata fortemente colpita anche perché è difficile lavorare con i camion camion e le gru che lavorano a pieno ritmo. Il numero stesso degli equini, che erano 40 quando il maneggio lavorava a pieno regime, è più che dimezzato. “Anche mio figlio ha avuto gravi ricadute sul suo stato fisico e mentale” sostiene Carla Torquati “perché gli stanno
portando via la sua unica fonte di reddito. E questo è il danno più devastante”.
LA BATTAGLIA LEGALE –Carla Torquati ha presentato numerosi esposti e denunce in procura, una delle quali riguardante l’atto di esproprio per i terreni che sono in località Giove. Come emerso nelle indagini dei carabinieri – e come confermato anche dal geometra incaricato di compilare il verbale – la copia conforme depositata e l’atto di immissione in possesso non sono stati redatti dalla stessa mano. La Procura, però, ha archiviato il caso accogliendo la richiesta del pm, sostenendo che i contorni per affermare la falsità ideologica siano “impalpabili”. Con una sentenza dello scorso luglio il Tar ha sancito che gli operai della Valdichienti non avrebbero dovuto entrare forzosamente nella proprietà del Paparelli, ed ha imposto una sospensiva che avrebbe dovuto bloccare temporaneamente i lavori. La Valdichienti ha però presentato ricorso al Consiglio di Stato, che ha sconfessato il Tar, per cui i lavori sono andati avanti e sono state abbattute due scuderie ed un ricovero per i cavalli nel terreno passato sotto il possesso dell’Anas. Il prossimo 25 ottobre,
Il cantiere è attaccato al maneggio, che è stato fortemente ridimensionato. I rumori dei lavori e le altre inevitabili attività connesse agli scavi e alla costruzione della superstrada sono nocivi per i cavalli e per il giro d’affari della struttura
proprio sul tema dell’esproprio, dovrebbe esserci un nuovo pronunciamento della giustizia amministrativa: il condizionale è d’obbligo perché nel frattempo il presidente del Tar Marche, Luigi Passanisi, è stato condannato a tre anni e mezzo per corruzione in atti giudiziari, quando era a capo del tribunale amministrativo della Calabria. Intanto un’altra perizia sarebbe approdata in tribunale, con una nuova valutazione del terreno espropriato: la cifra si aggira intorno ai 500.000 euro, che corrispondono alla significativa variazione pari al 1512% rispetto ai 31.000 euro offerti inizialmente. I legali e i periti della famiglia Paparelli stimano i danni complessivi – e quindi non relativi al solo esproprio del terreno, ma anche quelli portati all’attività imprenditoriale – nell’ordine dei milioni di euro. Al di là delle ovvie differenze tra i tecnici delle due parti, sorge spontanea una domanda: è possibile che l’offerta iniziale per quella porzione di terreno fosse 16 volte più bassa rispetto alla nuova perizia, ancora una volta stimata dai periti di chi espropria? Mentre prosegue l’iter tra perizie e controperizie, continuano i lavori di scavo della galleria e della posa dei piloni. Quando sarà ultimata, la superstrada passerà sopra al maneggio, con il lembo di terra espropriato che rimarrà all’Anas. Il contenzioso, comunque, non si esaurisce qui: nel
La strada che collega Giove con Muccia: a destra, dove c’è il cantiere, erano costruite due scuderie che sono state abbattute. Oltre la zona dei lavori gli altri terreni di Camillo Paparelli, una volta adibiti a pascolo e ora inservibili
cantiere, durante gli scavi, sarebbero stati trovati reperti antichi, tra cui monete e i resti di una villa romana. “Come consigliere d’opposizione” spiega la Torquati “ho avuto modo di vedere cosa c’è sotto quei teli bianchi che giacciono all’aperto, senza alcuna protezione. Si tratta di reperti archeologici, la situazione andrebbe approfondita con degli scavi della Sovrintendenza, ma tutto rimane fermo”.
LA SUPERSTRADA PUO’ PASSARE – Carla Torquati Paparelli è una donna combattiva, si capisce dalla tenacia con cui affronta questa e altre avversità che hanno caratterizzato la sua vita. Ma alla domanda sul suo allontanamento – se lo rifarebbe, se sia stato programmato a mente fredda – risponde così: “Non ce la facevo più. Non avevo pianificato nulla, ero decisa a fare quello che avevo in mente. Poi, mentre ero via, sono entrata in contatto con l’allora comandante della Compagnia dei Carabinieri di Camerino, il capitano Domenico Calore” spiega “che mi ha fatto tornare sui miei passi. Lo ringrazio per tutto”. Una debolezza dettata dall’esasperazione, per una situazione oggettivamente molto difficile e che si protrae da lungo tempo. Eppure spazio per la mediazione ci sarebbe: i proprietari del
Dopo l’inizio degli scavi sarebbero stati trovati resti archeologici coperti da questi teli bianchi lasciati all’aperto e senza alcuna sorveglianza
maneggio non si oppongono a priori al passaggio della superstrada, ma chiedono un giusto riconoscimento dei danni subiti nel complesso, e non solo per la parte effettivamente espropriata. Sembra comunque difficile che si arrivi ad un accordo: lo scorso giugno, data dell’ultimo accesso forzoso da parte degli operai della Valdichienti, erano presenti carabinieri, polizia, guardia di finanza, corpo forestale e pure le ambulanze dei veterinari. Un dispiegamento di forze dalle proporzioni inusitate, degno di un blitz per la cattura di qualche pericoloso delinquente, ma anche un segno di quanto sia alta la tensione nella minuscola frazione di Giove.
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Forza Carla, la strada e lunga e difficile, ma alla fine gliela farai!
A sentir parlare sembra che sia la prima strada che passa su una proprietà privata , ma su 50 km di costruzione della superstrada quante proprietà saranno state attraversate , solo qui ci sono stati i problemi , mi sembtra una vicenda un po troppo amplificata per fare moltoo rumore ……
Caro Marco de la Villa
ci sono tante situazioni e persone: c’è chi subisce in silenzio perchè pusillanime, chi non si ribella perchè è povero culturalmente ed economicamente ed è “ignorante” nel senso che non sa e non sa dove rivolgersi e dove mettere le mani, chi preferisce il quieto vivere subendo, chi accetta il compromesso e si aggiusta magari al limite o oltre la legalità, ma c’è anche chi non “amplifica” nulla e cerca il rispetto della legalità. Quest’ultimo caso, Marco; è il mio: Se non ci credi o ti dispiace non posso farci nulla però vorrei vedere se qualcuno ingiustamente e illegalmente ti portasse via qualcosa di tuo con arroganza e prepotenza. E’ sempre troppo facile esprimere giudizi quando le situazioni riguardano gli altri e magari anche senza conoscere le situazioni e i fatti nella loro interezza e verità.
L’opera è fondamentale per le imprese e per i cittadini maceratesi, marchigiani e italiani. L’interesse di pochi deve cedere il passo al bene comune e agli interessi della collettività. Naturalmente c’è sempre qualcuno pronto a perorare demagogicamente queste battaglie solamente per accaparrarsi qualche consenso. Sono gli stessi, tra l’altro, che sfrecciano con i loro bolidi sulla SS a 140 km. Prolungare i tempi di costruzione significa aumentare i costi per i contribuenti (già martoriati.
Caro Pigi 78, informati di quanto bene comune c’è in questa situazione! Basta che cerchi in internet un articolo di Sandra Murri sulla quadrilatero. E’ con la parvenza di questa tua logica che sian finiti come sian finiti. Dietro il cosìdetto “Interesse comune” ci sono invece interessi “non comun””, persecuzioni mirate e mafiosamente nascoste, magari anche con la benedizione di qualche istituzione. E comunque il bene comune non può uccidere.
Per ciò che riguarda i “bolidi” che sfrecciano non so a chi ti riferisci, personalmente ho una panda a noleggio, se invece ti tiferisci agli amministratori Quadrilatero, quelli si che sfrecciano con bolidi in nome del bene comune.
Sig.ra Carla , lei ha centrato il problema, solo che mi permetto di essere più preciso: con la benedizione di tutte le istituzioni e non di qualcuna.
“L’Italia è quel paese dove è estremamente facile fare quello di cui non si ha diritto ed estremamente difficile fare quello di cui si ha diritto”.
Assurdo che per “colpa” di una persona, si debba perdere tempo e denaro in questo modo. Alla signora va dato un equo compenso per quanto di sua proprietà, o comunque quanto previsto dalla legge in casi di questo genere, ma se deve essere il diritto di un singolo a prevalere nei confronti dei diritti della comunità, forse c’è da rivedere qualcosa nel codice civile. Peraltro, se tutti facessero come la signora, ancora ci troveremmo con le strade del secolo scorso. Inoltre, faccio notare che nel 2012 stiamo ancora a cercare scuse per non far proseguire questi lavori, facendo leva su presunti reperti archeologici di dubbio valore (siamo in Italia: qua basta scavare un paio di metri sottoterra praticamente ovunque e può venir fuori di tutto, ma se diamo valore a qualsiasi cosa viene trovato, non andiamo mai avanti). Infine, faccio notare che sono più di 20 anni (o anche 30? francamente ho perso il conto…) che sono iniziati i lavori della SS77… e vogliamo aspettare ancora un po’ per finirla?????
gentile me.xabaras, mi dice un valido motivo per cui io dovrei subire arroganza,prepotenza, illegalità? Io non ho ostruito nessuna strada, ho chiesto solo il rispetto di quel codice civile, e penale, che lei sbandiera e che non va rivisto ma applicato. Tra l’altro, se non le risulta ,le dico che il codice civile non mi pare che preveda esproprio senza equo indennizzo. Stia attenta che oggi tocca a me ma domani potrebbe toccare a chiunque, anche a lei, e allora vorrei vivere tanto per vedere la sua faccia quando gli verrà tolto il pane di bocca senza possibilità non di vivere, ma, di sopravvivere. Mai dare fiato alle trombe senza conoscere i fatti nella loro interezza e verità, verità che, se legge attentamente l’articolo, capirebbe anche un bambino.
Si Pigi78 l’opera è fondamentale per le imprese e per i cittadini maceratesi, marchigiani e italiani ma , è altrettanto vero che il rispetto delle regole , delle leggi, devono prevalere ad ogni tipo di abuso e sopruso altrimenti chiunque può appropriarsi della proprietà altrui gratuitamente in nome della dell’utilità comune.
D’altra parte anche il maneggio è fondamentale (quale attività lavorativa) per il proprietario ….
Mr.xabaras quando vengono calpestati i diritti qualunque essi siano vuol dire che siamo caduti molto in basso e non viviamo più in un paese democratico ma in una dittatura vera e propria, a quel punto non parliamo più ne del singolo ne della comunità …. Auguri, io non vorrei vivere in un paese cosi.
Facciamo strade , facciamo opere pubbliche, ma facciamole nel rispetto dei diritti tutti.
Carla, non so dove trova tutta questa forza combattiva ma le auspico di vincere la guerra che ha intrapreso confidando in una Magistratura veramente super partes. AUGURI
signora Carla, posso fare una domanda? ma se le hanno offereto 500 o 600 mila euro (da 31.000 euro iniziali c’è una bella differenza, non potrebbe spostare l’attività in un posto vicino, con il rientro dei cavalli e aspettare un po che finiscono la strada e cosi lei e suo figlio ricominciate questa bella attività con i cavalli? Mi creda, le attività di maneggio e di percorsi a cavallo li ho visti fare anche in zone molto piu brutte di quella dove sta lei che tutto è meno che brutta anche se “purtroppo” ci sarà un nastro di asfalto sopra le nostre teste. Comunque complimenti è davvero una donna combattiva. saluti.
Cara Carla tieni duro e cerca di sconfiggere questi prepotenti intrusi ci manca molto l’accoglienza e la tranquillità di quel maneggio le passeggiate a cavallo l’aria pulita di quel bel posto. Spero che si possa ritornare ai bei tempi trascorsi. Un saluto da tutti noi ex cavalieri appiedati
Quella strada è l’ultima speranza per la sopravvivenza economica e sociale dell’alto maceratese, altrimenti condannato a diventare deserto. Intralciare quell’opera significa mettere davanti piccoli interessi personali a grandi opportunità per l’intera comunità.
A Camerino un privato è riuscito a far sequestrare per anni il complesso scolastico in costruzione in via madonna della carceri, con il risultato che i ragazzi sono ancora senza scuola (dal terremoto del 97, significa che ben 3 generazioni di studenti si è diplomata dentro i container…) e con un aggravio di costi che non si sa chi può coprire.
Ci manca solo un giudice sensibile al richiamo della natura che metta sotto sequestro anche il cantiere della quadrilatero, col rischio che vada poi a finire come la galleria del cornello…
Vi siete mai chiesti perchè le nostre autostrade o superstrade, talvolta, compiono dei giri strani, dei grossi viadotti, molte curve, gallerie, ecc. mentre altrove (dove è possibile) le strade sono dritte, dirette, senza tanti fronzoli???
Certo spesso è colpa della morfologia del terreno che “costringe” ad arrangiarsi ed a procedere a zig-zag.
Ma anche in zone apprentemente senza problemi talvolta la stada, più che essere dritta, sembra sia stata pianificata, a tavolino, da un tecnico visibilmente ubriaco…
Questo perchè, talvolta, questa (inutile) curva probabilmente è stata necessaria per non passare sul campo di Tizio oppure questo (inutile) cavalcavia è stato realizzato probabilmente per non andare a toccare la terra di Caio.
Sfortunatamente il maneggio, purtroppo, non ha avuto tra i suoi “buoni” clienti il Gran Maestro del Lavoro, l’Espertissimo Tecnico, lo Stimato Imprenditore, il Politico Nobilissimo….
Altrimenti presumibilmente ci sarebbe stato uno stravolgimento del progetto, qualche curva in più, qualche variante (ed il maneggio sarebbe stato salvo)…
VIVA L’ITAGLIA!!!
cara carla tieni duro e vai avanti per far valere i tuoi diritti. Come sempre gli errori della politica li pagano i cittadini che per far valere i propri diritti si devono rivolgere alla magistratura, sono trenta anni che si parla di supestrada ma solo oggi leggo con sorpresa alcuni commenti che dichiarano che è un bene comune che serve alle collettività alle imprese ecc. dove eravate negli ultimi anni, perche non avete urlato la vostra rabbia, invece di rimaneri inerti , forse se fosse stata realizzata molto tempo prima sarebbe stata veramente utile alle nostre aziende, che oggi pultroppo stanno chiudendo, non perche una signora sta urlando i suoi diritti ma perchè ancora una volta la politica non ha capito veramnte cosa serve a noi cittadini.
Anche oggi altri Politici arrestati per corruzione …. altre volte per collusione … , sembra proprio che i nostri Politici non interessi nulla di capire cosa serve a noi cittadini …(no glie ne può frega de meno) anno altri interessi.
Siamo poi sicuri che gli interessi di qualche Politico e di qualche Magistrato, forse poco attenti, non coincidano con i fatti accaduti al maneggio?
Voglio credere fortemente nell’operato delle forze dell’ordine e della Magistratura … ma, da quello che sentiamo nei telegiornali, a volte il dubbio sorge…..
Cara Carla, sei una donna forte e coraggiosa, hai saputo affrontare con tenacia le molteplici avversità che la vita ti ha messo di fronte….non arrenderti, fai valere i tuoi diritti, perchè sei nel giusto! Coraggio! Tanti auguri
Cara Carla, comprendendo perfettamente quello che stai attraversando, ti auguro che questa situazione si risolva per il meglio il più presto possibile sia per il benessere della tua famiglia che dei cavalli. un abbraccio!!!
Tutti coloro che se la prendono con la signora Carla per difendere questo diritto comune della collettività sono indecenti. Roba staliniana.
Se in Italia si fossero fatte meno autostrade e salvaguardato di più il nostro patrimonio paesaggistico, archeologico, naturale, ora in questo periodo di crisi della nostra industria avremo comunque una buona rimessa da parte dei soldi dei turisti stranieri. Non siamo la nazione più turistica del mondo e questa è una sconfitta per noi tutti! Ho ragione o no? Non importa, non è questa la questione infatti la domanda finale è: chi decide il bene comune per tutti e che deve essere raggiunto ad ogni costo? Penso che il Padreterno avrà un compito più facile nel dividere i buoni dai cattivi.
Ora la Civitanova-Foligno è una arteria indispensabile per tutti gli italiani (sono uno che transita di lì per raggiungere i luoghi di lavoro proprio da Civitanova a Firenze circa un paio di volte alla settimana) e finita farà comodo pure alle imprese Paparelli questo è indubbio. Mi pare che se è vero che ci sono in ballo 600.000 euri sia una cifra (ho detto ‘mi pare’) congrua che la signora potrebbe accettare, e organizzarsi per il dopo lavori della superstrada. Però tutti questi indignati speciali, come fanno a non capire che la signora ha ragione sulla arroganza della Quadrilatero se poi effettivamente il prezzo è aumentato di oltre 1000% rispetto alla cifra iniziale?
Inoltre, visto che legge, suggerirei alla signora Carla, nella sua veste di consigliera che ricopre, di fare presente al sindaco che si impegni nel far mettere pannelli fono-assorbenti e asfalto a basso rumore almeno nel tratto della “Maddalena” che andrebbe a vantaggio di tutta la comunità e anche a comodità dei futuri autisti.
Comunque Pigi78 lei che ha la bandiera degli Usa nel suo logo la informo che in quello stato queste cose non succedono: c’è una vicenda di una signora che rivolgendosi a tutti tribunali del suo stato si vede comunque la decisione orribile di lasciare forzosamente la sua proprietà, infine scrivendo al Congresso questi sono intervenuti e hanno bloccato tutto motivando che nella Costituzione americana i privati sono sacri e se non vogliono andarsene non possono essere obbligati! Il progetto di palazzo con centri commerciali è stato abbandonato.
Per quanto riguarda l’Italia ci hanno provato non si sa quante volte a fare anticostituzionali leggi per l’esproprio senza riconoscere i giusti indennizzi. Quindi ecco come abbiamo costruito le nostre passate strade: rubando ai cittadini le loro proprietà. Oggi non è più così per la fortuna della signora Paparelli e di tutti coloro che si vedranno la triste notizia di doversene andare dalle loro proprietà.