“Il presidente della Provincia Antonio Pettinari e tutta la giunta devono aprire immediatamente la caccia al capriolo”. Non usa mezzi termini il capogruppo provinciale Idv Giacomino Piergentili per sollecitare l’autorizzazione alla caccia, attesa ormai da più di venti giorni. Nei giorni scorsi le voci contrarie si erano fatte sentire anche con colorate manifestazioni di piazza (leggi l’articolo), ora invece è netta la posizione pro. L’iter aveva avuto uno stop il 13 agosto con una richiesta di integrazione di documentazione dagli ambiti territoriali di caccia. “Ed anche questa c’è stata senza alcun problema. Ora, quindi, superati i problemi tecnici, cosa stiamo aspettando?” incalza il dipietrista che ricorda come i requisiti siano tutti in regola. “Vogliamo sapere perché si sta traccheggiando, pretendiamo una risposta visto che sono stati addestrati appositamente 63 cacciatori. Queste persone hanno rispettato l’iter e si sono equipaggiati spendendo fino a migliaia di euro perché sicuri del nullaosta da parte della Provincia. A Pesaro la caccia al capriolo è una realtà da più di dieci anni, perché qui è così complicato avviarla? Considerando inoltre che il censimento è stato effettuato nel 2011 e che la Regione ha accordato l’abbattimento di circa 116 caprioli, perchè in sovrannumero.”
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Il consigliere Piergentili, dovrebbe informarsi prima di ‘sparare’ cifre e giudizi per una decisione in una materia che evidentemente non conosce affatto – forse non sa che il censimento del 2011 ha dimostrato che non ci sono un numero di caprioli sufficiente per la caccia in provincia di Macerata, tanto che il TAR delle Marche ha sospeso il tentativo maldestro di aprirla – forse non sa che i piani presentati non parlano mai di sovrannumero, ma anzi dice che la popolazione non ha raggiunto ancora la soglia minima di conservazione nella nostra provincia. Forse non sa che i piani prevedono l’aumento della popolazione di caprioli su tutto il territorio – TUTTO IL CONTRARIO DI QUELLO CHE SOSTIENE!!!
…io mi chiedo ma chi ci governa? …ma questi “politici” come possono decidere per noi senza che si informino un minimo prima di parlare?
LA SOLITA POLITICHELLA A “CACCIA” DI VOTI!
…se dopo il silenzio, la politica parla solo per partito preso, meglio il silenzio!
Pierangeli dipietrista sostiene che i cacciatori erano sicuri del nullaosta della provincia e quindi si sono equipaggiati di tutto punto per andare a caccia …ma come facevano ad essere sicuri del nullaosta della provincia prima di fare i censimenti ed essere sicuri che potevano tecnicamente andarci???? ….MI PUZZA DI PROMESSA ELETTORALE!!!!
Inoltre vorrei far presente a Pierangeli dipietrista che:
-non sono 63 cacciatori ad essere abilitati nella nostra provincia, ma almeno più del doppio.
-la regione non ha accordato l’abbattimento di 116 caprioli, ma anche questi più del doppio.
…QUESTI CI GOVERNANO !!!
… e questi signori li dovremmo chiamare cacciatori? ma dove sono andati a finire tutti questi ambientalisti di sinistra amici del Presidente, ma andate a sparare al piattello o al cinghiale che almeno sa come difendersi anche se ferito e inferocito.
…ma dove sono finiti tutti gli ambientalisti che alla fine degli anni 80 manifestavano ed hanno vietato poi il tiro al piccione (incapaci di spiccare il volo all’apertura della gabbietta)… ma forse ora stanno a fianco del Presidente?
Italia dei valori ?? io direi dei VIGLIACCHI
Si vergogni Piergentili !! i consensi elettorali si ottengono in altro modo ! se mai li avrete !!
L’idv delle Marche dimostra spesso di andare contro la logica, la realtà e l’opportunità, pur di cogliere qualche consenso in più, persino tra i cacciatori.
Una vera e propria VERGOGNA!!
Invece di documentarsi sul serio (cosa per la quale si è pagati!!!!), si ‘sparano’ fucilate di inesattezze, forse proprio per mantenere qualche promessa!!
Ormai la politica locale e nazionale ha toccato il fondo. L’intervento di questo signore è l’eccezione che conferma la regola. La sinistra parla di sviluppo sostenibile e tutela e valorizzazione delle nostre bellezze, per usarle anche come volano alternativo al cemento per una ripresa seppur minima dell’economia, ed intende farlo sterminando fauna. Forse è un concetto innovativo di sviluppo sostenibile. A destra invece il problema proprio non se lo pongono, quindi dove andiamo a parare, pariamo male. La classe politica nel suo insieme è inadeguata e finchè non verrà azzerata, in Italia non potrà esserci ripresa ne tantomeno innovazione. L’Italia sta per deflagrare su se stessa, un pò come l’Impero Romano che cadde sotto i colpi dei popoli barbari. I romani imborghesiti non più avvezzi alle armi ma adusi ad orge e baccanali, demandavano la difesa dei confini a truppe mercenarie demotivate e spesso rancorose proprio nei confronti dei romani stessi che anni prima avevano usurpato proprio i loro averi. L’impero romano invecchiato, grasso e satollo, indebolito da vizi e ozi, alla fine si sfaldò. Ecco l’Italia di oggi sta perdendo il lume, la luce, lasciamo che le nostre bellezze, quelle bellezze per le quali gli stranieri specialmente quelli del nord europa pagherebbero oro vadano in malora, laddove non ci vanno per incuria ci mettiamo del nostro per accelerarne il definitivo collasso, così gli stranieri con i soldi lasciano l’Italia per altri lidi e da noi vengono solo barconi di disperati che spesso alimentano proprio le fila della disperazione, del malessere, della disoccupazione e creano spesso complici anche noi italiani che approfittiamo, uno squilibrio che finisce inevitabilmente per danneggiare le nostre realtà produttive. In Italia oggi siamo allo sbando, strade disastrate, fabbriche che chiudono, ambiente che va in malore, mari e fiumi inquinati, cemento dappertutto, siti archeologici abbandonati, furti nelle case a raffica, spaccio a volontà, e i nostri politici per avere un minimo di visibilità su un quotidiano cosa fanno? Vanno all’attacco del capriolo. Ma vadano a casa almeno ci fanno risparmiare l’indennità che percepiscono, anche questa è spending review.
Giacomino, Giacomino, fifa eh? Fanno paura tutti quegli omaccioni armati e addestrati che vi vogliono rincorrere perchè fate le promesse, organizzate corsi a pagamento, forse ricevete qualche regalia per la vendita delle armi (medici docet) o per prendere voti e poi non potete mantenere le promesse e non sapete come sbrigarvela, fate come fan tutti, dite che la colpa è di quelli che c’erano prima, potete risalire fino ad Adamo ed Eva e addirittura al serpente che è più inerente e forse li calmate, ma a noi che siamo dalla parte della natura non ci intortate, piano piano anche la vostra razza (politici da poltrona) sarà estinta, ci vorrà tempo ma ce la faremo!
Giacomino, Giacomino, credo che farebbe un egregio servizio alla comunità se avesse la dignità di dimettersi da consigliere provinciale (e comunale) tanto non ne sentirebbe la mancanza nessuno, ed andasse una buona volta a lavorare piuttosto che offendere l’intellgienza delle persone!
Le saremmmo sinceramente grati. Tutti.
Non abbiamo bisogno di “questa” politica!
In effetti i numeri a disposizione del Sig. Piergentili sono inesatti, ma il risultato non cambia: vi sono tutte le condizioni per dare avvio alla caccia di selezione al capriolo in Provincia di Macerata, nel rispetto di tutte le normative e prescrizioni in materia. Come gia’ detto in altri post, si puo’ essere favorevoli o contrari alla caccia al capriolo, ma solo per principio etico, in quanto l’autorizzazione al prelievo sarebbe pienamente legittima da un punto di vista legale. Sfido chiunque ad affermare il contrario. Liberi comunque di non crederci e credere soltanto ai denigratori.
se le leggi in Italia si applicano male non significa che giò che viene consentito sia legittimo da “un punto di vista legale”. Se, come si dovrebbe fare, si applicasse in pieno la volontà del legislatore della L. 157/92, in base alle condizioni delle popolazioni di fauna selvatica attuali, l’attività venatoria in ogni sua forma in Italia non potrebbe essere concessa a chi ne fa richiesta.
In merito alla alla questione della caccia al capriolo nella nostra Provincia, scientificamente, tecnicamente, legalmente e, perché no anche eticamente è da (…senza offese…) irresponsabili, criminali e vigliacchi.
Io credo e mi auguro che questa sia la posizione di un singolo dell’IDV che non ha capito bene che tipo di politica il suo partito sta facendo al livello nazionale. Basta seguire la rassegna stampa nazionale per scoprire che proprio l’IDV ha chiesto a Governo Italiano e a tutte le Regioni di sospendere la stagione venatoria nel suo complesso. ….evidentemente Giacomino è poco dipietrista e molto più paraculista!!!
Bonu lu capriolu in umudu con la polenta
Egregio sig. Piergentili, come si dici dalle nostre parti ” lei ha aperto bocca e jà dato fiato”. Ma credo che con quest’affermazione lei si sia fatto un autogol spettacolare!
Con le sue parole ci ha dimostrato quanto sia immorale la politica e vizioso chi la fa.
Comprare le armi prima del nullaosta della provincia!!!! Questo che cosa dimostra???
Tuttavia la cosa che mi dà più dolore è sapere che lei è nato a Sarnano e che invece di valorizzare le bellezze dellla nostra terra mi esce con affermazioni di questo tipo.
Costesemente si ravveda e torni sui suoi passi!!!!!!
il consigliere dell’IdV alle prossime elezioni farà la fine del capriolo, insieme al suo partito Pulcinella, in cui uno dice una cosa e un altro il contrario, come in Regione.
L’unica specie che si arranca il diritto di decidere che un’altra è in sovrannumero e di conseguenza va ridotta è la nostra…non saremo troppi noi?
Salve a tutti, ho riflettuto e PENSATO prima di rispondere ai vari commenti. Prima di tutto vivo del mio lavoro da sempre, di cui ringrazio Dio, e non di politica. Per me fare politica significa cercare di rispondere alle problematiche dei cittadini e dare soluzioni. Probabilmente il mio operato è anche apprezzato da parte di chi mi conosce perché quando mi sono candidato ho ricevuto molti consensi. Per cui mi dispiaccio per i pareri sopra espressi, ma fanno parte del qualunquismo da bar che va di moda in questo momento. E’ facile emettere giudizi soprattutto da parte di chi critica soltanto.
Quello che mi rammarica invece è la critica pretestuosa e fuorviante fatta da chi sa di farla appositamente cercando di gettare fango addosso agli altri per perseguire le proprie idealità seppur rispettabili, ma soggettive. Precisiamo cha la posizione dell’IDV non è contro l’attività venatoria in generale; diciamo che c’è libertà di coscenza. Le affermazioni di Morichetti sono alquanto fuorvianti come detto. Infatti il Sig. Morichetti nei suoi interventi sopra esposti parla della procedura relativa al 2011. Nel 2012, per la provincia di Macerata, l’UFFICIO FAUNISTICO REGIONALE (ISPRA REGIONALE) ha approvato il piano di gestione per la specie capriolo così come la regione Marche, AUTORIZZANDO il prelievo in selezione di ca. 150 capi di capriolo adulto maschio tramite l’utilizzo di ca. 105 selettori appositamente attrezzati come previsto dalla normativa in vigore (ecco perché le persone selezionate con corsi ed esami si sono dotati di apposite attrezzature e non per promesse elettorali). I dati riportati nel comunicato fanno riferimento all’ATC MC2, che è pronto ad attuare le disposizioni per la selezione. La grande inesattezza che c’è nell’articolo è quella in cui si parla di “caccia al capriolo”. La caccia al capriolo è tutta un’altra cosa. Qui si parla di prelievo in selezione per il controllo della specie sul territorio, la quale, a prescindere da come uno possa essere eticamente pro o contrario alla caccia, produce notevolissimi danni alle colture agricole ed arboree oltre a quelli causati dagli innumerevoli incidenti stradali, per i quali si pagano consistenti rimborsi non sufficenti però alla riparazione del danno subito. Il vero problema infatti è questo; occorrono sempre maggiori risorse per soddisfare le richieste fatte dagli agricoltori e dai conducenti di veicoli danneggiati dalla eccessiva presenza di questi, seppur bellissimi, ma dannosi animali.
Detto questo ritengo di affermare che chi amministra deve sapersi assumere le proprie responsabilità ed adottare le opportune decisioni, anche se a volte non molto condivisibili, ma necessarie.
Un saluto a tutti nel rispetto del Vostro pensiero.
Giacomo Piergentili – Capogruppo IDV Prov. di Macerata.
Diciamo che l’articolo non è chiaro in quanto si doveva parlare di “caccia controllata” al fine di gestire il totale della popolazione del capriolo nell’ATC MC2, come peraltro dovrebbe succedere anche per il cinghiale. Siccome appena compare sulla scena di CM uno scritto di un politicante (non ti offendere per l’aggettivo) si avventano i vampiri per succhiare il sangue, non te la prendere. Siccome c’è libertà di espressione, è meglio farli esprimere (i vampiri). Mi pare che molti non usano la pratica di PENSARE ALMENO UN MINUTO PRIMA DI (S)PARLARE.
Pare che questo insegnamento (che dovrebbe essere un antico e SAGGIO proverbio cinese) non sia seguito dai tanti superuomini e capiscù che scrivono post in questo rispettabile sito!
MEDIDATE o non lanciate SEMPRE strali a TUTTO e a TUTTI. (non fate di ogni erba un fascio)
@Milko Morichetti @G. Piergentili
Le vostre campane suonano in maniera diversa…..
Delle due campane quella che suona in maniera più chiara e meno stonata mi sembra ( ma posso anche sbagliarmi ) quella di G. Piergentili
Sing. Giacomino, la politichella qualunquista da bar la sta facendo proprio bene lei con le sue sgarbate, strampalate e faziose dichiarazioni. Ma non voglio entrare in merito alle sue affermazioni che tentano di buttare in “casciara” il discorso come spesso la politica ci a abituati in questo periodo quando non ha risposte! A me interessa l’argomento e come cittadino quando sento che gli amministratori non fanno le cose per cui sono stati eletti, esprimo la mia opinione, emetto anche giudizi per poi andare a votare sempre più responsabilmente (..le posso dire che il mio giudizio nei suoi confronti è paragonabile a quello di Berlusconi).
Ma torniamo alla caccia – è lei che nel suo articolo cita il censimenti del 2011, non si fa nessun riferimento a quello del 2012 – parla di ATC MC2 solo adesso, perché nel suo articolo parla di provincia – 116, 150, insomma quanti ne sono questi caprioli da trucidare? …informati Giacomico, sono molti di più quelli che volete condannare a morte. Oppure sta cercando di mistificare parlando di numeri parziali? perché lei conteggia solo il maschi della vallata del Chienti. A quelli dovrebbe aggiungere i maschi della vallata del potenza e le femmine e i giovani di tutta la provincia che anche valete condannare alla fucilazione in questa stagione.
Continua a parlare di sovrannumero, ma quale sovrannumero? ….si legga i piani presentati che debbono essere approvati prima di dire delle nefandezze del genere!
O lei ha dei cattivi informatori o lei è un cattivo amministratore!!! ….e le posso assicurare che di “dannosi animali” sul territorio maceratese non ce ne sono, ci sono però tanti ‘dannosi amministratori’ …quelli si che sono nocivi e fanno danni!
…non se ne po’ più di questa politichella!
Premettendo che non sono cacciatore (e neanche pescatore) voglio portare un contributo grazie alla mia esperienza assunta nel quinquennio (1999-2004) in cui facevo parte della Giunta Esecutiva del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, quando venne posto in essere, sul territorio del Parco, il prelievo selettivo del cinghiale, secondo un progetto del Prof. Bernardino Ragni dell’Università di Perugia. Quel progetto, che preventivamente portò alla qualifica di oltre un centinaio di cacciatori come “operatori di selezione” dette un ottimo risultato e consentì il controllo della specie e l’abbattimento dei costi dei rimborsi agli agricoltori per la perdita dei loro prodotti. Ultimamente, al Parco, le cose sono un pò cambiate e questa pratica viene esercitata saltuariamente e, sinceramente, non so con quali risultati. Sta di fatto che il progetto fù valido. Premesso questo mi preme chiarire la differenza fra la caccia, che generalmente, avviene a mezzo di battute, con l’ausilio di cani e con normali fucili da caccia. Le prede, con la caccia, subiscono ferite mortali e non; a volte non vengono ritrovate morte ed altre volte sopravvivono per diverso tempo in condizioni che non si possono augurare neppure alle bestie. Con la selezione, il prelievo lo fa l’operatore singolo, dotato soltanto di carabina con ottica di precisione. Questa pratica viene usata in tutt’Italia per il controllo degli animali in sovrannumero e contenere i danni che la specie produce. Spesso viene utilizzata per abbattere gli animali più vecchi, malandati o in occasione di malattie che possano pregiudicare la conservazione della specie. Mi sembra che la differenza tra prelievo selettivo e caccia sia notevole. Con questo nulla voglio togliere agli amici cacciatori, che non biasimo per lo sport che praticano e con i quali ho avuto sempre un ottimo rapporto
il post di kaimano racconta una verità assoluta. è vero ciò che scrivi e sarà per questo che Grillo prenderà almeno il 20% dei consensi. poi però, alla prima decisione governativa, spunterà qualcun’altro che lo criticherà a sua volta per quella scelta, aumenterà i propri consensi… e così via. è troppo facile criticare e questa brutta piega dell’opinione pubblica italiana non è affatto bella. lascio a ciascuno gli approfondimenti filosofici e le conseguenze che questo ha su concetti di partecipazione diretta, democrazia dal basso, web democracy ecc ecc.
Consigliere Piergentili, visto che ha voluto approfondire il suo articolo con altri dettagli, inserendo dati generici che probabilmete lei ha potuto acquisire, può fornire dati certi su quanti e quali incidenti stradali sono stati causati da caprioli, a quanto ammontano i danni nel nostro territorio? Quanti e quali danni hanno causato all’agricoltura e a quanto ammontano i risarcimenti nel nostro territorio? Attendo le sue delucidazioni dalla sedia del bar, grazie.