di Alessandra Pierini
Mentre la direzione artistica, lo staff tecnico e e il cast hanno recuperato un ritardo di mesi e hanno proiettato il Macerata Opera Festival nel futuro, con una buona dose di innovazione in grado di elevarsi dalle basi solide della tradizione e con il coraggio dei tanti giovani impegnati nella realizzazione dello spettacolo, la politica vanifica gli sforzi e riporta la discussione al passato. E’ questa la fastidiosa sensazione lasciata dalla criptica conferenza stampa di questa mattina che, convocata per fare il punto della situazione, si è chiusa con una serie di interrogativi e proprio come accadeva un anno fa, quando in forse era il Maestro Pierluigi Pizzi, nessuna certezza sul direttore artistico della prossima stagione e sul progetto del Macerata Opera Festival 2013. La cosa è ancora più strana se si considerano la grande soddisfazione e l’entusiasmo espresso sia da Romano Carancini che da Antonio Pettinari, presidente e vice presidente dell’associazione Sferisterio, nei confronti di Francesco Micheli che «essendo il nostro direttore artistico – ha precisato Antonio Pettinari – ha lavorato responsabilmente, come gli abbiamo chiesto, sul progetto per le prossime stagioni».
Quindi Francesco Micheli ha già pronto un progetto che potrebbe addirittura riguardare le prossime due stagioni ma non si è ancora visto rinnovare il contratto e intanto, grazie all’arte della politica, capace di complicare a dismisura le cose facili fino a renderle impossibili, si rischia di perdere tempo prezioso e il vantaggio accumulato grazie a mesi di intenso lavoro.
Dopo l’entusiasmo delle tre serate d’esordio e una lunga riunione del CdA, Romano Carancini. Antonio Pettinari e Francesco Micheli a braccetto sono arrivati alla conferenza stampa piuttosto provati e molto meno sorridenti dei giorni scorsi.
«Abbiamo avuto nelle tre prime 4938 presenze – ha detto Carancini – di cui 4558 paganti con un totale di 270 mila euro di incassi. A questi vanno aggiunti gli oltre 3.000 presenti alle anteprime. E’ un’ottima partenza sia dal punto di vista artistico visto che tutte e tre le opere, in particolare la Carmen di ieri hanno concretizzato il nostro progetto di unire tradizione e sperimentazione e dal punto di vista della critica. La risposta del pubblico è stata straordinaria».
Sulla stessa lunghezza d’onda e ancor più magnanimo Antonio Pettinari il quale aveva già dichiarato a Cronache Maceratesi che il direttore è sulla buona strada per la riconferma (leggi l’articolo): «Siamo soddisfatti e confidiamo in una riconferma e in un crescendo del percorso avviato. All’inizio ero un po’ curioso e preoccupato di vedere come avrebbe fatto Micheli a gestire un budget notevolmente ridotto e oggi devo dire che è stato proprio bravo, ha saputo coinvolgere tutti e utilizzare le nostre eccellenze come le Università e l’Accademia di Belle Arti. Il lavoro fatto mi fa ripensare a un sogno che da giovane assessore condivisi con l’allora presidente Luigi Sileoni di una Università della Musica, una scuola capace di trasmettere la maestria dei nostri artigiani anche nel mondo dello spettacolo. Credo che ci siano tutte le condizioni non per coltivare un sogno ma per raggiungere un obiettivo».
Il talento, la passione e le capacità, però, a Macerata non bastano e alla domanda «Quindi confermerete il direttore artistico?» le risposte sono tutt’altro che chiare. «Il CdA – ha detto il sindaco – intende mantenere le promesse sul cartellone e la prossima settimana deciderà le stagioni 2013 e 2014 da presentare al massimo con la chiusura del festival. Siamo entusiasti della direzione artistica e di come ha superato la difficile prova dell’Arena ma non siamo soli a decidere. Vogliamo prima pensare al progetto e poi al nome. Sono decisioni importanti sulle quali vogliamo riflettere». in linea con lui Antonio Pettinari: «E’ sicuro che le stagioni 2013 e 2014 si faranno, ci stiamo lavorando con l’idea che non siano solo titoli ma opportunità per tutto il territorio provinciale». Non è dato sapere quali sono i dubbi che rendono difficoltosa la scelta.
In mezzo, quasi imbarazzato, il «cresimato» come si è definito Francesco Micheli che non spende una parola per perorare la sua causa ma preferisce parlare dei risultati ottenuti: «Il dato che più mi rende orgoglioso – ha detto – è quel 61,8% di studenti presenti in più rispetto allo scorso anno che testimonia l’importanza del lavoro nelle scuole. Raramente – ha continuato – nella mia carriera ho trovato un’attuazione così forte e immediata di quanto fatto e l’ho trovata nel pubblico, nella passione nostalgica in Traviata, nell’entusiasmo per la Bohème e nella tenace resistenza anche davanti alla pioggia di Carmen. E’ il risultato del coinvolgimento. In Arena ho sentito molte più lingue straniere che italiane e gli ospiti hanno trovato una casa marchigiana dove si sta meglio che a casa propria. Come avrete capito mi caratterizza l’antidivismo, anche perchè il materiale è quello che è, ma non nego che in questi mesi molti mi hanno fermato per strada e sono stato coperto da un disinteressato entusiasmo che mi colpisce. In questi giorni prenderà anche il via il festival Off e l’alchimia magica del melodramma rappresenterà le molte voci della comunità perciò non posso che essere molto soddisfatto».
Ora spazio al Festival Off che già da domani riempirà la città di spettacoli, perfomance e concerti. Il martedì è “Young”, con eventi per i più piccoli. Alle 17 appuntamento sotto il loggiato dello Sferisterio con “Io s[u]ono qui”, invasioni sonore curate dell’Associazione culturale Les Friches. I bambini andranno alla scoperta dei tanti mestieri che gravitano intorno alla costruzione di una recita: dal macchinista al sarto, dal parrucchiere al cantante.
Per i ragazzi c’è il primo dei tre Opera Pop in programma. A palazzo Conventati, alle 22 va in scena “Da Verdi a Mina”, una narrazione alla scoperta dei segreti e delle contaminazioni dell’opera lirica e dei titoli in cartellone.
Il mercoledì è “Mania”: questa settimana appuntamento al teatro Lauro Rossi (ore 21) con “Nuvole Barocche”, concerto a cura di Marco Mencoboni. Si arriva quindi al giovedì “Extra” con l’atteso “Trittico Novecento” di Roberto Bolle, per il progetto di Danza all’Opera di Macerata Opera Festival e Civitanova Danza.
(Foto di Lucrezia Benfatto)
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Sembrerebbe quindi, dai conti fatti dal Sindaco, che per le prime 3 serate i siano stati 380 biglietti omaggio….. Non pochi.
Comprendiamo che vi siano delle cariche politiche ed istituzionali che, per prassi, non pagano (Preftto, Questore, Sindaco, Presidente Provincia, ecc.) e comprendiamo che i vari sponsor abbiano dei biglietti gratuiti: ma si potrebbe avere l’elenco esatto a chi sono finiti questi biglietti omaggio??
E’ vero quanto si dice che i Consiglieri (comunali? provinciali? regionali?) sono entrati gratis??
Tra l’altro ho visto molti nostri politici locali sedersi nelle poltronissime: se quelli che sono finiti nelle poltronissime sono gli stessi politici che “dovevano” (chissà poi perchè) entrare gratis non gli si poteva dare dei biglietti più economici: oppure dovevano finire nelle poltronissime per “fare la passerrella”??
PRIMA DI RICONFERMARE MICHELI PERCHE’ NON VARATE IL NUOVO STATUTO (che sono mesi che è in stand-by) ????
Ma a questi pare che gli piace dasse le zappate sulle p…..e.Quanto dovremo aspettare per sapere i titoli del prossimo anno,in modo che si metta in moto il meccanismo della promozione a tutti i livelli?Oppure dobbiamo aspettare mesi come l’anno scorso prima di sapere se confermano Micheli oppure no e quindi anche il cartellone delle opere?Date un pò di conforto a stu poru vardusciu che me pare un pò sconsolato(vedi foto Micheli sopra).Un consiglio a Carancini e Pettinari prima di fare dichiarazioni alla va tutto ben madama la marchesa,decidete e poi parlate
Ai dati positivi del botteghino avrei preferito una sequela di entusiastici consensi da parte degli esperti in materia che scrivono sui quotidiani nazionali. Purtroppo anche il Mof, seguendo lo spirito folkloristico delle sagre praticato dai vari monsignor Polenta, è stato proletarizzato verso il basso impedendo così di far crescere i vituperati borghesi e neanche i paleolitici proletari brontoloni.
Bene così,avanti così!!!
Sì infatti….. non confermatelo Micheli, è troppo bravo per Macerata……
Caro Gabor, scrivi ” …è stato proletarizzato verso il basso impedendo così di far crescere i vituperati borghesi e neanche i paleolitici proletari brontoloni.”
Vorrei farti notare incidentalmente , che i protagonisti della Bohème sono tutti giovani artisti ,sognatori ,affamati, infreddoliti , che vivono in miseria, neanche i soldi per pagare l’affitto di una soffitta, che nell ottocento , come tu sai, non aveva come oggi lo stesso prestigio abitativo degli attici, era il contrario: ai piani bassi i richi e sopra i poveri; Che Mimì , giovane operaia ,si ammala e muore proprio per la mancanza di cure , nutrizione , riscaldamento e che la Carmen è costruita tutta intorno a dei contrabbandieri, in cui Carmen era una zingara, una cui gli amori duravano non oltre i sei mesi, che viveva di espedienti e ai margini della società.
Per cui, non si può proletarizzare ciò che già nasce dal proletario.
Capisco che la critica dei grandi quotidiani conti, è giusto, ma credo che sia anche da rispettare il giudizio entusiastico degli spettatori più ingenui come me e come altri.
Cara Tamara ho letto attentamente il tuo pensiero,condivido.Finalmente via la polvere dal melodramma,Micheli è riuscito a darci un momento di cultura moderna, giovani che esprimono la loro arte, frequento da 42anni lo sferisterio, trovo finalmente gli spettacoli allineati al resto dell’europa grazie Francesco grazie a tutti per lo sforzo sostenuto in questa avventura diventata una splendida realtà.Nota dolente la politica,sempre in mezzo, presenzialista,impicciona,tracotante,fastidiosa,scroccona,basta leggere la conferenza stampa solo allora ci si rende conto del livello di chi ci rappresenta uomini piccoli piccolissimi a volte ridicoli……….
FRANCESCO DEVE RESTARE E LASCIARLO LAVORARE
Il decisionismo e’ una prerogativa rara dei politici, figuriamoci se il termine “riconferma” debba essere pronunciato coralmente da coloro che non hanno brillato per affinità.
Pero’ qualcosa e’ cambiato da settembre: la “strana coppia”, pur consapevole della bontà della scelta, evita di autocelebrarsi ed appare sobria e riflessiva. Lavorando su questo progetto si sono guadagnati il reciproco rispetto e sembra che stia maturando addirittura una vicendevole stima, ma siccome sono politici, per di più di origine diversa, allora deve prevalere la diffidenza e, soprattutto, non si devono allertare i falsi amici di partito, quelli vittime della sindrome del successo altrui.
Lasciate da parte quelle logiche paleolitiche, godetevi il successo della scelta fatta, non abbiate timore dello sgambetto di un compagno e decidete con la coscienza del cittadino comune, con la spregiudicatezza del giovane politico e con la saggezza del padre di famiglia…decidete stringendovi la mano.
NON E’ ACCETTABILE, che vi sia gente che per la carica che rivestono nella società, abbiano diritto ad avere
ingresso gratuito, ed in modo particolare, negli spettacoli dove la loro presenza, non è utile ne indispensabile,
vogliono vedersi lo spettacolo, bene se lo paghino come qualunque morto di fame.
I biglietti gratuiti forse dovrebbero essere riservati ai giovani, oppure a chi non potrà mai godersi tale spettacolo
proprio per ragioni di costo. I miracolati del gratuito, sono già foraggiati dallo stato, regioni, comuni o province
e non è che percepiscano stipendi miserabili, quindi per un minimo di equità paghino il biglietto come ogni
comune mortale. La presenza sarebbe immensamente più gradita. Ma penso che siano parole al vento.
Buongiorno Andrea Marchiori dobbiamo intenderci lo sferisterio è patrimonio della citta della provincia delle marche i politici devono farsi da parte,lasciare lavorare chi ha gli strumenti ,le capacita,le conoscenze,per sviluppare cultura.Le beghe politiche le risolvano a casa loro, la strana coppia non deve essere mai più riconfermata, Macerata ha delle ottime persone oneste capaci ed intelligenti…….il pressapochismo deve terminare
Micheli c’ha una faccia come se gli avessero detto: “Lo sapevi che era solo per quest’anno e che per il prossimo anno abbiamo già preso Del Monaco”…
A proposito di biglietti omaggio, e pensando che per due spettacoli, per 2 persone, ho speso 396 euro (sperando che non piova), vorrei umilmente fare una proposta per il prossimo anno: lasciate i biglietti omaggio per pochissimi rappresentanti dello Stato (Prefetto, Questore, ecc.). A partire dal presidente della Regione in giù, chi vuol vedere l’opera si paghi il biglietto. I biglietti omaggio disponibili metteli a disposizione come premio agli studenti che nel corso dell’anno scolatico si sono distinti per profitto. Son convinto che saranno molti i giovani felici di assistere a questo genere di spettacoli.
Tutti buoni a protestare DOPO per i biglietti omaggio,
aveva fatto un’inchiesta carbonari tempo fa
https://www.cronachemaceratesi.it/2012/02/14/chi-entra-gratis-allo-sferisterio/157675/
e non è stato fatto nulla da allora.
I biglietti omaggio sono 2.178 nel 2011 ed è ora che non si regalassero più!!!
Scusate sto entrare a sbafo è diventato una schifezza io in 40anni ho sempre pagato il pensiero di non pagare mi da l’idea di non partecipare ….poi è curioso le autorità entrano gratis a che titolo!!!!!!!già sono retribuiti per quello che fanno come tutti i cittadini lavoratori, si comportino educatamente e diano l’esempio,è giunta l’ora di parlare chiaro la casa dei privilegi deve assolutamente chiudere la porta a doppia mandata
@ Gianni Moretti
A mio parere (che ovviamente può non essere condiviso e soprattutto in termini elettorali vale 1/24.0000) l’immotivato ritardo con il quale e’ stata allestita la stagione lirica ha provocato gravi danni all’immagine, ma se ora il successo scaturito da una scelta azzeccata del Direttore e della nuova formula ha colmato quel gap, non ho difficoltà a riconoscere al Sindaco ed al Presidente il merito di ciò. Credo anche che sia importante dare continuità alla formula con la riconferma di Micheli.
Ma quanto sono povere queste cariche istituzionali che non devono pagare il biglietto…, ma non è colpa loro, ma di quei organizzatori che si prostano all’offerta, alla distribuzione di poltrone in prima fila(spesso rimangono vuote) gratuite, e non chiediamoci il perchè, la risposta è sempre insita nel ruolo dell’uomo strisciatore, colui che si prosta per avere , non per diritto, ma per servilismo, qualche beneficio futuro da queste cariche politiche o altro……è sempre l’uomo che innesca i comportamenti indecenti, e solo l’uomo ha il potere di interromperli..