Omrcen, l’ultimo Imperatore

IL PAGELLONE - I voti di fine stagione ai protagonisti della Lube. Il capitano su tutti ma è la squadra (anche chi ha giocato meno) ad aver fatto la differenza conquistando con pieno merito il secondo scudetto della storia della società biancorossi

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L’IMPERATORE Igor Omrcen (foto di Lucrezia Benfatto)

di Andrea Busiello

(foto di Guido Picchio e Lucrezia Benfatto)

Il pagellone di fine anno della Lube in una stagione finita nel migliore dei modi con la vittoria dello scudetto al V-Day di Milano contro Trento.

LAMPARIELLO 7.5: Arrivato in punta di piedi per essere utilizzato in più ruoli (schiacciatore o secondo libero) si ritaglia un posto importante in squadra. Non è un fenomeno e questo lo sanno tutti ma se la Lube ha vinto lo scudetto c’è di mezzo anche il suo zampino. E’ il classico uomo squadra!

Kovar

Jiri Kovar

PAJENK 8: Appena arrivato sembrava destinato a tanta panchina perchè dinanzi a lui c’erano due autentici fuoriclasse come Stankovic e Podrascanin. Nel corso della stagione il suo contributo è stato positivo. L’occasione di una vita gli è capitata nel giorno più importante: il V-Day. E lui l’ha sfruttata alla grandissima!

SAVANI 7.5: Giocatore dallo spessore elevato. Tanti alti e bassi nella sua stagione ma le sue doti sono sotto gli occhi di tutti. Peccato che la ricezione non sia un fondamentale dove brilla, di contro il suo servizio ha spesso inciso.

EXIGA 9: Stagione esemplare. In ricezione e difesa è spettacolare: in alcune partite la palla sembrava non cadere mai quando passava dalle sue parti. Il feeling che si è creato con il pubblico di fede biancorossa è stato sin da subito elevato, vederlo fare il giro del campo ad ogni punto importante è qualcosa di molto divertente.

PARODI 8: E’ protagonista di un’annata a fasi alterne. Era reduce da un grave infortunio ed il suo recupero si sapeva che sarebbe stato graduale. In alcune circostanze ha dimostrato tutta la sua immensa classe. Si tratta di uno dei migliori talenti del volley italiano e siamo certi che rappresenterà il futuro della Lube.

STANKOVIC 9: Lui e Podrascanin hanno disputato una stagione eccellente. Nessuna squadra al mondo ha una coppia di centrali di questo livello: giovani e di immensa prospettiva. Lentamente l’intesa con Travica è cresciuta, per il prossimo anno sarà ancora migliore.

Alberto-Giuliani

Alberto Giuliani

KOVAR 9: Ha iniziato la stagione un pò in sordina, per non dire peggio. Le sue qualità sono lentamente balzate sotto gli occhi di tutti. In ricezione è fantastico, ottimo al servizio e sempre preciso in attacco. E’ un talento purissimo, destinato ad una carriera sfavillante.

MONOPOLI 7.5: Tutte le volte che è stato chiamato in causa (probabilmente in alcuni momenti meritava più spazio), ha dato un ottimo contributo. Su tutte la gara d’andata di Champions contro Trento, visto che dal suo ingresso in campo la squadra ha cambiato completamente volto. Oltre ad essere un buon palleggiatore è anche un uomo squadra. Complimenti “Nat”.

TRAVICA 7.5: Inizio di stagione eccellente, dopo il ritorno dalla World Cup il buio per alcuni mesi. Il finale di stagione è stato in gran crescendo: perfetta la gara 3 di semifinale contro Cuneo dove ha stravinto la sfida a distanza con un campionissimo come Nikola Grbic. E’ un palleggiatore atipico, in senso positivo. E’ molto raro per chi svolge questo ruolo essere bravissimo a muro ed al servizio ed invece il “Drago” in questi due fondamentali eccelle. Dopo questo finale di stagione ha cancellato tutti i dubbi: non arriverà nessuno al suo posto, sarà lui il palleggiatore della Lube del futuro.

VAN WALLE 6.5: La valutazione positiva è più per il ruolo nello spogliatoio che nel campo. Purtroppo, quando è stato chiamato in causa ha dimostrato di non essere all’altezza di giocare con una corazzata di tale spessore. Vederlo però incoraggiare i compagni sempre e comunque dalla panchina e festeggiare come fosse un primo attore testimonia di come il successo di questo scudetto va diviso tra tutti. Bravo Gert!

OMRCEN 10: Meritava di salutare questa città, questa società e questa tifoseria con un trionfo. Ha giocato una stagione su livelli altissimi, anche lui ha avuto i suoi momenti difficili, ma quello che rimane nella testa di tutti è quella fame di vincere sempre presente nel suo volto. Sarà quasi impossibile sostituirlo sotto l’aspetto caratteriale all’interno del gruppo. Da oggi può essere, giustamente, paragonato ad un altro grandissimo campione che ha vestito il biancorosso: quell’Ivan Miljkovic protagonista assoluto del primo tricolore. Complimenti Igor, Macerata porterà dentro di sè un ricordo indelebile del suo campione e il Giappone accoglierà un vero gigante del volley mondiale.

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Dragan Travica (foto Spalvieri)

 

PODRASCANIN 9: Con Stankovic forma la coppia più forte del mondo. E’ una delizia vederlo giocare: a muro è un mostro e al centro è fantastico. Peccato che proprio nel finale di stagione non sia stato impeccabile. Leggendo la sua carta d’identità, dove c’è scritto che è nato nel 1987, si capisce una cosa: questo giocatore è destinato ad una carriera ricca di successi.

GIULIANI 9: Dopo un’annata negativa, il coach biancorosso mette lo zampino alla grande nel finale di stagione. Gara 3 di semifinale: senza Omrcen tutti davano per scontata la qualificazione di Cuneo ed invece con l’inserimento di una formazione iper mascherata, con quattro giocatori che ricevavano, mette in difficoltà la truppa piemontese. Esemplare l’approccio alla gara. Nel V-Day due perle da campione: Pajenk e Kovar in campo nel corso del terzo set per riaccendere una Lube troppo brutta. Risultato memorabile. Nel finale di stagione un’altra invenzione che ha riscosso consensi: far giocare Lampariello come libero. Unica pecca nel corso della stagione quella di non aver fatto riposare Travica in un momento dove fisicamente sembrava accusare un pizzico di fatica. Complimenti coach: vincere due scudetti negli ultimi tre anni è qualcosa di straordinario.

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Exiga, Kovar e Parodi

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Podrascanin e Stankovic

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Fabio Giulianelli

 

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Albino Massaccesi

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