di Gabriele Censi
Chi specula sul Co.Sma.ri? La domanda arriva al termine di una conferenza stampa a Piane di Chienti dai toni concitati ed è indirizzata al Presidente Sparvoli. “Non so chi vuole trarne beneficio ma è indubbio che stiamo registrando un attacco al sistema pubblico di un consorzio che rappresenta un’eccellenza nazionale ed è patrimonio dell’intera comunità provinciale“. Entro l’anno la legge prevede la privatizzazione di almeno il 40 % dell’ente che ha complessivamente un valore patrimoniale stimato di 40/50 milioni di euro. “La campagna montata in questi giorni non è comprensibile, va bene che le associazioni ambientaliste intervengano ma non si giustificano dichiarazioni di soci del Co.Sma.ri come quelle dei sindaci di Pollenza Luigi Monti (“Da 30 anni si stanno avvelenando i cittadini”) e di Macerata Romano Carancini (“Questo CDA e il direttore non tutelano la salute dei residenti”). Noi qui non li abbiamo visti eppure i loro Comuni fanno parte del consorzio, le loro dichiarazioni creano allarmismi ingiustificati”
I fatti riguardano i dati delle analisi Arpam sulle emissioni dell’inceneritore riferite al mese di dicembre con percentuali superiori alla norma. Sparvoli precisa che il consorzio effettua analisi parallele anche con “Eco Chimica Romana” e i risultati sono contrastanti. “Ma nell’incertezza abbiamo deciso di spegnere l’impianto il giorno 21 febbraio, prima della diffida della Provincia”. Il Co.Sma.Ri. ha deciso di dotarsi di nuovi filtri per una spesa di 300.000 euro in tre anni. “La scelta è comunque molto meno onerosa che, in alternativa, a camino spento, portare per 6/8 mesi tutto ad Ascoli con enormi costi, in attesa della discarica di Cingoli”.
“Per Cingoli la procedura va avanti -prosegue Sparvoli- nonostante il ricorso del comune al Consiglio di Stato e con unico rallentamento dato dall’assegnazione della gara: la ditta vincente ha fatto un ribasso che supera la soglia dell’anomalia e da legge è prevista una ulteriore verifica.”
Un Cda schierato quasi al completo con accanto il direttore Giampaoli a difendere dati alla mano il proprio operato e con l’annuncio del progetto per mettere fine alle puzze estive che ha trovato anche l’adesione di Salvambiente . “Entro due mesi sarà operativo e prevede il raddoppio dell’impianto per l’organico, nuovi biofiltri, porte automatiche e sistemi di contenimento che risolveranno definitivamente il problema”
Sull’argomento ritorna il presidente: “il problema esiste ma ricordo che la puzza non provoca danni all’organismo e noi non stiamo avvelenando nessuno, non siamo la fabbrica degli orrori che qualcuno vuole far sembrare! Il nostro obiettivo è spegnere definitivamente il termovalorizzatore con una grande festa ma si può fare solo con l’80 % di differenziata e in provincia siamo a poco meno del 70″. Sparvoli chiama di nuovo in causa Carancini ricordando che il comune capoluogo è quello più indietro con il 45%.
Di concerto con la provincia il Cda ha annunciato anche che i controlli saranno intensificati (da trimestrali a mensili). Per martedì prossimo è convocata la commissione dei 15, l’organismo ristretto dell’assemblea a cui partecipa anche il sindaco di Macerata.
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Cosa vuoi che sia un pò di diossina “scappata” dal camino per qualche mese?????
“…al sistema pubblico di un consorzio che rappresenta un’eccellenza nazionale ed è patrimonio dell’intera comunità provinciale…”
Scusate non ho compreso… o forse mi sono perso qualche passaggio… oppure non ho capito perchè ero distratto.
Potete spiegare meglio: quando si parla di “patrimonio del’intera comunità” si sta parlando in termini monetari o TUMORALI??????
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Il nostro obiettivo è spegnere definitivamente il termovalorizzatore con una grande festa ma si può fare solo con l’80 % di differenziata e in provincia siamo a poco meno del 70″.
Invece che spendere quindi soldi per migliorare un inceneritore che come dicono andrà comunque a chiudere… quindi soldi buttati al vento, non sarebbe meglio investirli questi moltissimi euro per far arrivare la raccolta differenziata dal 70% all’80%????
Si vergogni a scrivere e dire cose del genere…la puzza non fa male (e lo dice lui) ma la puzza puzza….questo problema è da anni presente sul territorio e solo dopo minimo 5 anni si prevede un investimento per evitarla…una vergogna..e come se un manager di un’azienda si accorge che un prodotto della sua azienda non è più redditizio ma aspetta 5 anni per prendere provvedimenti…uno scandalo…spero che la cittadinanza, stufa di sopportare questo trattamento vergognoso si ribelli, protesti e per una volta, supportati dalla politica (sindaco di Pollenza in primis, sindaco di Macerata e l’organizzazione Provinciale tutta) si riesca ad arrivare ad una soluzione che da qui a breve porti alla chiusura della FABBRICA DEGLI ORRORI E DEGLI ERRORI..
se fosse stata un’azienda privata l’avrebbero fatta chiudere dopo 2 mesi di puzza, xkè le regole in Italia non sono tutte uguali, invece questa è ” un’eccellenza nazionale ed è patrimonio dell’intera comunità provinciale“. anche se gestita a ca..o de cane, ce lo dobbiamo tenere.
su 57 comuni della provincia solo 3 piccole frazioni,(CASETTE VERDINI, SFORZACOSTA E PASSO DEL BIDOLLO) ne godono il beneficio della ” PUZZA” ma che vogliamo che sia……….
CHIEDO al presidente e direttore del CO SMA RI se hai loro figli acquisterebbero una casa in una frazione di queste 3, si garantisce un’ottima conivenza sociale, viabiltà con maggiori infrastrutture e con la città di Macerata, anche una profumazione particolare specie al mattino, ottimo x i deboli di stomaco, e imperdibile le sere d’estate a finestre chiuse, NAUSEANTI. L’affare è garantito visto che gli immobili hanno subito un declassamento unico che unito al periodo di crisi lascio immaginare
chiedo ancora perchè tutto questo è venuto fuori dopo certe pubblicazioni sulla stampa da parte della NUOVA SALVAMBIENTE e di striscioni sui balconi privati di queste frazioni????
PRIMA di questo dov’erano i controlli? o sarà il CO SMA RI ad aver inquinato dopo che la gente ha iniziato a protestare????
Ma che consorzio virtuoso! Finchè hanno avuto la certezza dell’impunità sono stati virtuosissimi…al primo incrocio serio con analisi “terze” è cascato l’asino! Ora chi dissente non può essere più zittito e ci sarà parecchio da ridere….
Suggerirei moderazione, pacatezza e serieta’, come testimoniato dalle responsabili posizioni dei citati Sindaci. Non si e’ fabbrica di orrori, ma neppure di areosol. Si rifuggano sterili polemiche e toni scomposti, si approfondisca la sistuazione reale, si predispongano le misure necessarie, anche le piu’ coraggiose, per risolvere il problema. Nel’interesse dell’Ente, da preservare e consolidare, ma anche, e soprattutto, dei CITTADINI TUTTI, lavoratori e residenti.
Secondo me, le esternazioni di chi dirige il cosmari, hanno dell’invero simile…
invito tutti a leggere gli atti ufficiali, tipo la delibera della Provincia, che trovate sul sito istuzionale dell’ente, e a farvi voi poi un’idea di come sono andate, e da quando vanno avanti, le cose, in quanto a mio avviso la stampa, non le riporta nel modo piu’ corretto…
1) innanzitutto sembra che la provincia, abbia chiuso il cosmari…. FALSO
la provincia, ha cavalcato una comunicazione di sospensione dell’impianto di incenerimento da parte del COSMARI, facendola sua.
In quella nota il COSMARI diceva che l’impianto si sarebbe fermato per un intervento di manutenzione e per la messa in opera di filtri piu’ sicuri…
La Provincia in politichese ha diffidato il cosmari, a fermare la linea di incenerimento fino a quando non fossero eseguiti i lavori di messa in sicurezza…
piu’ o meno, come quando tuo figlio ti dice “babbo oggi ho preso 4 a scuola in storia, e siccome mi rendo conto che devo essere punito, non andro’ a calcio, fino a quando non prendero’ 6…” ed il babbo, visto che ha capito che il figlio ha piu’ giudizio di lui…gli urla (affacciandosi alla finestra, per dimostrare a tutti che padre e’) “Pierino, hai preso 4 in storia, !!!!! adesso resti a studiare e non andrai a calcio, fino a quando non prendi 6 !!!!
(ps: sicuri che pierino aveva ancora voglia di andare a calcio ?)