Un compleanno da Oscar
Dante Ferretti centra il tris

Il grande scenografo maceratese, assieme alla moglie Francesca Lo Schiavo, ha portato a casa la terza statuetta grazie alla collaborazione con Martin Scorsese per Hugo Cabret
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di Matteo Zallocco

Un gran bel regalo di compleanno per Dante Ferretti che ha festeggiato i suoi 69 anni alzando al cielo il terzo Oscar. Sono le 2.45 italiane quando il grande scenografo maceratese e la moglie Francesca Lo Schiavo, vengono annunciati da Tom Hanks come vincitori dell’Oscar per la miglior scenografia tra gli applausi del Kodak Theatre di Los Angeles.

Un’altra grandissima soddisfazione per Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, creatori delle scenografie di “Hugo Cabret” di Martin Scorsese, che è anche il film più nominato con ben 11 candidature. Dante Ferretti – alla  decima nomination all’Oscar – aveva già vinto l’ambita statuina nel 2005 con “The Aviator” di Martin Scorsese e nel 2008 con  “Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street” di Tim Burton. 

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Francesca Lo Schiavo e Dante Ferretti

Sul palco del Kodak Theatre Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo hanno ringraziato l’Accademy, “il magnifico regista Martin Scorsese” e l’Italia.

E l’Italia deve ringraziare ancora una volta loro. “Complimenti a Dante Ferretti da Macerata” hanno commentato i cronisti di Sky che seguono la diretta della Notte degli Oscar.

Dante Ferretti e la moglie Francesca Lo Schiavo erano stati, rispettivamente, nominati come direttore di fotografia e set decorator per la splendida pellicola di Scorsese.
Ferretti è sicuramente uno degli italiani più famosi a Hollywood e, di certo, al momento, il più premiato. E’, ormai, uno di casa negli States, non solo per il sodalizio con Scorsese ma anche per le tante collaborazioni con altri registi, fra cui Tim Burton. Lui stesso ha definito Hugo Cabret “il film più impegnativo”.
La stampa a stelle e strisce lo ha celebrato ricordando le sue origini felliniane (Prova d’orchestra,La città delle donne, Ginger e Fred, La voce della luna, E la nave va), ma non va dimenticato il grande lavoro con Pier Paolo Pasolini da Medea a Il fiore delle mille e una notte e Salò. Fino ad arrivare alla visionarietà della pellicola di Scorsese.Non vanno dimenticate, per il cinema internazionale, opere come Le avventure del Barone di Munchausen. Amleto di Zeffirelli, L’età dell’innocenza, Kundun, Intervista con il vampiro, Gangs of New York, Il nome della Rosa. Le sue scenografie sono state ammirate anche nel teatro con spettacoli di alto livello fra i quali L’orologio americano di Miller, La mouche dal film omonimo di Cronenberg diretto dallo stesso Cronenberg e La Traviata diretta da Liliana Cavani.

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Dante Ferretti allo Sferisterio (foto di Guido Picchio)

Nato a Macerata il 26 febbraio del 1943, ha studiato all’Istituto d’arte cittadino, per poi trasferirsi l’Accademia delle Belle Arti di Roma. Nonostante viva tra New York, Hollywood, Miami e Parigi, non ha certo mai dimenticato le sue origini marchigiane. Tre anni fa ha allestito come regista e scenografo, la Carmen di Bizet allo Sferisterio Opera Festival. “Se qualcuno mi chiama, io allo Sferisterio tornerei” aveva dichiarato qualche tempo fa in un’intervista a Cronache Maceratesi (leggi l’articolo).  In questo periodo si trova a Vancouver per il film “The seventh son” di Sergej Bodrov.

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Dante Ferretti al teatro Lauro Rossi (foto di Guido Picchio)



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