di Filippo Ciccarelli
“Parto da un punto, a due anni circa dall’insediamento dell’Amministrazione Carancini, che è evidente: il declino del centrosinistra a Macerata. La giunta di questo colore è sicuramente l’ultima che vedremo, almeno per i prossimi anni”. Ha le idee chiare Marco Bernabei, segretario comunale de La Destra, che non è tenero con la maggioranza: “delle grandi opere promesse non ne hanno fatta mezza; lo svincolo di San Claudio, che doveva collegare la superstrada alla nuova zona Peep è stato abbandonato. La Mattei-La Pieve, per cui erano state drenate risorse pensate per altre opere, è stata cancellata. Tra i vari fallimenti di questa amministrazione c’è pure lo Sferisterio. E’ stata fatta un’indagine con tutti i buchi di bilancio che si sono venuti a creare (i numeri sono stati forniti in esclusiva da Cronache Maceratesi – leggi l’articolo, ndr), e come sappiamo non c’è più da tanto tempo quella fila di corriere che dall’Arena arrivavano fino ai Giardini Diaz. La stagione lirica, dai tempi del tutto esaurito, si è sempre più affievolita. Il nuovo direttore artistico ha detto che il rilancio economico di Macerata parte dallo Sferisterio: con tutto il rispetto, l’Amministrazione non può puntare la maggior parte delle risorse per quella che è la ciliegina sulla torta, una realtà importantissima ma non la principale”.
Bernabei ha poi fatto riferimento a un’altra inchiesta di Cronache Maceratesi, quella sulla cittadella dello sport (leggi l’articolo dell’incontro-dibatto organizzato insieme al Pd) definendo la situazione emersa “l’apoteosi del malgoverno della città. Mi sarei aspettato di trovare un’opposizione con la scimitarra tra i denti” continua Bernabei “invece c’è stata solo una polemica riguardo alla cifra. A questo punto penso che il Comune di Macerata possa essere definito come lo spot della Dacia: vogliono pagare di più per quei terreni. Sarebbe da ridere, se quei soldi non fossero anche nostri; alla fine è uscito fuori da una seconda perizia che quei terreni, pagati 35.000 € e valutati inizialmente circa 1.800.000 € sono stati poi stimati 900.000 €: io vorrei che venisse affisso il nome, su manifesti 6×3 da mettere in tutta la città, del funzionario che ha sovrastimato così tanto il terreno”.
La Destra suggerisce poi l’idea per ottimizzare il lavoro dei dipendenti comunali, che lavorano in uffici spesso chiusi al pubblico. “Vi pare normale che l’ufficio dei Lavori Pubblici” chiede Bernabei “apra tre ore al giorno, tre volte alla settimana, dalle 9.30 alle 12.30? I dipendenti del comune hanno 36 ore di contratto: ma che fanno nelle altre 27? E’ possibile che non ci sia un’apertura pomeridiana, che vada incontro alle esigenze della gente che come me e gli altri 45.000 cittadini maceratesi dalle 9.30 alle 12.30 lavora? Non si può posticipare la chiusura, almeno fino alle 14? In ogni caso sappiamo di essere già maggioranza. Mentalmente lo siamo, e lo saremmo stati anche prima, perché perdere per 126 voti come nelle ultime elezioni, dove è mancato il contributo decisivo de La Destra (per l’annullamento della lista, ndr), significa che Carancini non sarebbe stato eletto “.
Simone Livi punta l’accento sul ruolo di Macerata capoluogo: “Dev’essere un punto di riferimento per tutti, è una città bellissima, e i maceratesi sono persone molto attive. Purtroppo però è mancata la spinta propulsiva necessaria per determinare una politica di crescita. Sullo Sferisterio in particolare, non esiste l’indotto turistico che servirebbe a Macerata, perché se la gente dopo aver visto l’opera risale sul pullman, il territorio non riceve benefici. Bisognerebbe organizzare dei pacchetti turistici, anche in collaborazione con le associazioni di categoria, che servano a portare il turista allo sferisterio ma anche a fargli vedere quanto sia stupenda questa città. Sulle opere infrastrutturali che vogliamo dire? Penso che siamo l’unico capoluogo di provincia con un passaggio a livello all’ingresso della città, mi riferisco ovviamente a quello di Collevario…”.
Anche Eraldo Mosconi, sindaco di Sant’Angelo in Pontano, ed Anna Rombini, segretario provinciale del partito, si lamentano della perdita progressiva di prestigio della città all’interno del panorama della provincia: “Macerata” dice Mosconi “deve far da traino ai piccoli comuni, e invece sta abdicando in favore di altre città della costa per il ruolo di capoluogo. Spero che Macerata non stia a guardare, ma riesca a far tesoro di questa opportunità, cioè quella di cambiare, e di non essere la solita città che vuole campare di rendita sui fasti del passato”. La Rombini sottolinea: “non lasceremo più il Comune in mano ad un centrosinistra che ha governato in maniera illogica. Macerata è la mia seconda città, ma è una città che è lenta e nella sua lentezza si è addormentata, permettendo ad altri di portar via le cose che le spettano. Lancio poi un appello a livello nazionale: il 4 febbraio saremo a Roma, ci sarà una grande manifestazione dove diremo no a questo governo Monti che ha deciso di applicare la legge del taglione appropriandosi dei piccoli sacrifici delle famiglie italiane. Stiamo organizzando dei pullman, chiunque sia interessato può contattarci e comunicare la sua adesione”.
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grazie.. mi mancavate!! Siete forti come sempre!
Ammazza!!!! Con la prima neve sono resuscitati i gagliardi uomini della destra.
Hanno scoperto i mali di Macerata. Se ci date anche la soluzione ve ne saremo eternamente grati. Diteci anche da dove prendereste i soldi.
Che gagliardi gli uomini destrorsi.
Amici della destra ( per i più maliziosi, il titolo si deve al fatto che conosco diversi di loro nella foto ) avete ragione su molte cose -senza dubbio su tutte le critiche mosse all’amministrazione- tranne su un punto non avete la ragione dalla vostra , nè altri ce l’hanno , tutti quelli che come voi hanno archiviato la vicenda delle perizie , accontentandosi di una verità non accertata , fondata solamente su dei falsi sillogismi. logici . Falsi, perchè quando una premessa è sbagliata, sbagliate sono necessariamente le conclusioni. Quella della cittadella dello sport, è davvero una brutta storia, se la si riscrivesse daccapo , nei termini corretti e senza pregiudizi di sorta, senza teoremi a monte e andando fino in fondo,fin dentro le due diverse perizie, dimostrando con la dovuta serietà che merita un’inchiesta come questa, che effettivamente la perizia sovrastimata è quella dell’ufficio tecnico , oppure viceversa,, che in base ai parametri normalmente adottati in altre aree lo stesso indirizzate nel Comune di Macerata- quindi con perizia comparativa da parte dell’Ute che non c’è stata- che di fatto, è stata l’UTE a peccare per difetto. Anche io sollevo i miei legittimi dubbi quindi, se permettete: perchè così bassa, se basta comparare quell’area Moretti con altra area dello stesso Comune ( Collevario, centro sportivo o PP10 Villa Potenza) per rendersi conto che è l’UTE ad avere difettato? Perchè? Non vi chiedete perchè qui? Perchè torna a favore economico e dimostrativo, che sia stata valutata meno? Ah sì? Bel principio di ricerca della verità!
Quindi se io al bar consumassi una pasta, un caffè e una spremuta al costo di 5 euro, ma la commessa si sbaglia e me ne chiede 3, io sono autorizzato a pagare quanto richiesto perchè mi conviene, mentre se me ne chiedesse 8, sarei autorizzato a pensare che è una disonesta e quindi a dirle…. oh , carina , guarda che ti sbagliata.
Certo, lì è facile, c’è un prezziario esposto al pubblico per accertare quale sia il giusto da pagare, ma lo stesso vale per le perizie, vanno fatte con determinati criteri. e questi vanno analizzati perbene, con serena oggettività, senza parteggiamenti, prima di esprimere sentenze di condanna a questo o quello.
Non sto criticando CM per avere aperto un inchiesta su cui ha ritenuto far luce, e dunque fatto il suo mestiere, ma fortemente chi dovendolo fare non ha fatto il resto, i dovuti approfondimenti sulle due perizie così divergenti, da cui tutto è partito ,e con chi, sindaco e suoi alleati politici in testa , hanno cavalcato l’onda propizia allo slogan della nuova storia, che a me sembra sempre più la brutta copia di quella vecchia . Per me è questo finora, l’unico aspetto scandaloso della vicenda legata ai terreni della cittadella dello sport.: la forzatura che c’è stata a far passare un ragionamento fondato puramente su assiomi dimostrativi. , su metodo induttivo.
Nelle mie possibilità , per riscattare principalmente la mia intelligenza da una informazione piena di lacune e salti acrobatici a cui tutti hanno contribuito, chi avallandola chi non contrastandola, , ho scritto pochi giorni fa in proposito sotto il comunicato che annunciava la nascita di un organismo indipendente di valutazione dei dirigenti da parte di Carancini,ora quindi non sto qui a riscrivere perchè la perizia dell’ufficio tecnico può essere ben attendibile e in ogni caso, che nessuno può dire che qualcuno di loro abbia gonfiato la valutazione per compiacenza di un non precisato comitato d’affari che si è sospettato dietro. Sospettato e basta. .
La stima Ute, è comunque stima di parte, almeno nel processo tributario lo è, per quello che si può leggere anche in rete, Ha valore di atto pubblico , ma la sua validità dipende dal contenuto . La stima Ute,non vale più di altra perizia di parte e perciò dev’essere un giudice terzo a stabilire quale sia quella corretta o più corretta, tenuto conto di dati di riscontro oggettivi e ai parametri di riferimento adottati dall’uno e dall’altro ufficio.
Altra bufala, a sostegno di un convincimento nato e morto perverso fino nell’opinione pubblica generale, è quella sollevata sul mancato esproprio, primo perchè il terreno in questione non era agriicolo ma edificabile come da PRG ,secondo, perchè, va attribuito comunque un indennizzo al proprietario dell’area che si vuole acquisire per quella via e quindi occorre sempre una stima , che nel caso dell’esproprio è quella che sia più probabile al valore di mercato – e siamo quindi daccapo al fico- e terzo,, perchè, leggetevi cosa dice il Piano Casa in merito.
Dice, che il Comune di Macerata, per ovviare alla tempistica di realizzazione di opere di pubblica utilità, predilige la concertazione tra pubblico e privato, questo nella consapevolezza che i tempi di esproprio,devono tenere conto dei fermi in tribunale per i vari ricorsi, nochè, e questo dovrebbe azzittire tutto questo discorso sull’esproprio, perchè una volta avviata quella procedura, poi non si può tornare indietro e fare come ha fatto il sindaco, che ritiene oggi non ci sia alcun obbligo di accordarsi col privato.
Questi sono argomenti. Se vogliamo andare a caccia di streghe, mi sottraggo volentieri dal dibattito, anzi mi dissocio proprio dalla sentenza di massa che è stata data alla vicenda, tutta ancora da chiarire invece sulle perizie, e chissà che una volta chiarito questo, la verità non si ribalti completamente, come io mi prefiguro avendo cercato di capirci un po’ di più di quanto mi era stato offerto.
Avvocato Bommarito, lei ha scritto l’articolo-inchiesta, non ritiene di dover entrare nel merito delle due relazioni, UTC e UTE , consultare quindi tecnici che possano illustrare ai lettori di questo giornale, perchè ci sia stata tanta discordanza tra le due valutazioni? D’accordo che ormai la cittadella dello sport non si farà più, ma vanno chiariti alcuni passaggi che hanno portato tutti a condannare l’ufficio tecnico del Comune a priori.
Vi stimo. Carancini non ha più i numeri e lo sa benissimo. Tiene in piedi la città perché sa che questi sono gli ultimi anni della sinistra… era ora!!! L’unico regalo che può fare a Macerata sarebbero le sue dimissioni!!!
anche le pulci a volte hanno la tosse..
riporto questo rigo dall’articolo:
” io vorrei che venisse affisso il nome, su manifesti 6×3 da mettere in tutta la città, del funzionario che ha sovrastimato così tanto il terreno”.
io vorrei invece, che venisse affisso il nome su manifesti 6×3 da mettere in tutta la città, del funzionario che ha sottostimato così tanto il terreno con una semplice operazione di sottrazione, cioè dimezzando l’area edificabile rispetto a quella stimata dall’ufficio del Comune – 15.000 mc contro 30.000 mc, al costo di 60 euro mc, fanno, o 900.000 o 1.800.000 euro- chiudendo con questa domanda rivolta al passante, sotto il poster gigante:
Sono giusti 15.000 mc di edificabile per i terreni Moretti, rapportati agli indici di fabbricabilità per aree a verde pubblico attrezzato dello stesso Capoluogo o sue Frazioni?
( Non fermiamoci alle apparenze del risultato numerico, che in sè non dice nulla e anzi può essere ingannevole per il suo divario, ma cerchiamo di approfondire nello stretto merito delle perizie.
Magari esce fuori ,che è stato come se io avessi detto a qualcuno vammi a fare la spesa, gli do la lista prevedendo di spendere un tot , questo torna e mi riporta il resto dicendomi, ho risparmiato una metà di soldi. Come minimo , tutta felice gli chiedo come hai fatto, dopo essermi sincerata però , che tutto quello che gli ho chiesto di comprare mi ha riportato, perchè se mi ha riportato la metà dei prodotti che mi servivano, capisco bene che non ha risparmiato niente, ma ha solo dimezzato sugli acquisti) Meditate gente, meditate.
Ritengo doveroso un chiarimento di quanto sopra riportato: io personalmente e tutti gli esponenti della Destra non entriamo nel marito tecnico della valutazioni ma teniamo a sottolineare che è quantomeno singolare pagare un lotto di terra acquistato per poche decine di migliaia di euro almeno 40 volte tanto. Di più si trova esagerato anche spendere 20 volte tanto. Troviamo semplicemente grottesco anche il semplice fatto che se ne discuta!!!! Faccio notare che per un lotto di quel genere sarebbe un prezzo più che congruo tra i 13 € e i 16 € mq ( già che parliamo di superfici) . Firmato la Pulce ( mi piace il nomignolo grazie tommi o tommy )
Sugli orari di apertura… o meglio NON APERTURA al pubblico La destra ha perfettamente ragione!! Tocca prendere appuntamento prima pure per fare una carta d’identità, non si sa mai quando si può passare, tra l’altro il parcheggio è inesistente 99 volte su 100! SUlla cittadella mi pare che si sono svegliati tutti un po’ tardi, visto che la vicenda è nota da mesi ormai, e parlarne a fine gennaio è un po’ fuori tempo! Ma vedo dai commenti che c’è anche chi non ha seguito per niente la vicenda, se si continua a difendere la stima di quasi due milioni per un qualcosa di NON NECESSARIO all’amministrazone (perche’ per farci un campo da hokey non servono tutti quei soldi e tra parentesi il comune aveva/ha tutti i terreni suoi per costruire quello che vuole e dove vuole!!!)
Sei tu Moretti che non sai ciò di cui parlo io, perchè tu non dici niente di più di quello che hai letto e sentito dire,che non hai capito tu, quale è il quid che sto sollevando.
Qui c’è la dignità di persone in gioco, quella degli addetti dell’Ufficio Tecnico del Comune che hanno fatto la stima: chi sei tu o tutti quanti quelli che li hanno additati come complici di un malaffare per dirlo con tanta ostentazione? Perchè non vai a denunciarli, se sei così tanto sicuro?
Niente si è chiuso nella sostanza della vicenda: le perizie. Non me ne frega niente di campi da hockey o di pallone o di altalene. Informati meglio tu, prima di rivolgere a me i tuoi sottintesi di persona. Ho seguito anche troppo io la vicenda, oltre il dovuto, perchè non mi accontento del pastone, non m’innamoro delle tesi senza prove e senza filo logico .
Altro luogo comune , di cui ti avvali come argomentazione, quello che poteva farlo in altro terreno di proprietà del Comune. Prima cosa, la storia non si fa, nè coi sè, nè coi ma, si analizza la vicenda per quel che è stato e secondariamente, se proprio dobbiamo ragionare in termini alternativi, perchè lì c’era già la palestra polisportiva, che mi sembra un motivo sufficente per farci accanto altri impianti sportivi.
Bernabei. le aree inserite a PRG con indice di valutazione ” 3″, significa che per valutarle , non puoi dare un prezzo a mq , ma a metro cubo, devi tenere conto che valgono come terreni edificabili. Nello specifico, ci puoi quindi costruire 3 metri cubi per ogni metro quadro di superficie.
Da qui, fai tu il prezzo adesso a metro cubo,perchè non significa niente quello che dici, dai 13 ai 16 metri quadri di superficie. Devi pensare in volumetria per arrivare a una stima metro cubo.
Tutto il resto, perchè Moretti l’abbia acquistato, ci abbia visto lungo, ha il pallino degli affari, glielo ha detto Santa Teresa in sogno, sconfina nell’illazione e non produce alcuna prova contraria alla perizia dell’ufficio tecnico del Comune, soprattutto, che è quello che è rimasto sotto botta , nè serve a far trionfare quella dell’UTE, che è quello che interessa nel merito, non a quanto è stato comprato.
chiedo scusa, sopra avrei dovuto scrivere: dai 13 ai 16 euro mq, riportando quanto scritto da Bernabei..
Cara Tamara,
premesso che la vicenda della cittadella dello sport è ormai trita e ritrita e che l’unica cosa positiva che è emersa da questa brutta e scandalosa storia e dalle inchieste e dagli articoli di Cronache Maceratesi è che gli impianti sportivi del CUS non si faranno mai a Fontescodella, posso solo dirti che il Comune di Macerata ha sin dall’aprile 2007 un rapporto di convenzione con l’Agenzia del Territorio(delibera di Giunta n. 100 dell’11.4.2007) “per la fornitura di di servizi di valutazione tecnico-estimativa di carattere patrimoniale in capo ai beni immobili oggetto di compravendita”.
Ciò significa che il Comune avrebbe sin da subito rivolgersi all’Agenzia del Territorio per la stima del terreno di Fontescodella, e non avrebbe mai dovuto a tal fine rivolgersi all’Ufficio Tecnico Comunale.
Caro Giuseppe, più che trita e ritrita, direi che è finita in un tritacarne.mediatico, perchè l’inchiesta più che un taglio giornalistico ha avuto un taglio opinionistico, mentre giornalismo vuole, che si dividano i fatti dalle opinioni.
Infarcire di valutazioni personali la narrazione della vicenda, con frequenti interlocuzioni fra parentesi nella ricostruzione di fatti , non rende un buon servizio d’informazione ai lettori, ma li devia verso conclusioni assunte in partenza.
Se per te e per tanti tutto è chiaro, per me non lo è affatto sulla questione fondamentale , ovvero lo scontro sulle perizie, per determinare quale sia quella corretta. Volutamente quindi ,penso tu non voglia accogliere quanto io ho sollevato nei minimi termini comparativi , la perizia UTE con ‘area commerciale edificata nell’ impianto sportivo di Collevario: perchè non vai a vedere quanta e ci dici quant’è?
A me interessa discutere su queste cifre a questo punto del racconto e non ancora sugli elaborati sintetici personali. Chiedo troppo come lettore ,che è stato portato a conoscenza di fatti fino a un certo punto, di portarmi fino in fondo a questa conoscenza? Si? E va bene, vuol dire che aspetterò allora che faccia il suo corso la vicenda in sede giudiziaria ,dato che il Signor Moretti ha assunto una sua difesa, perchè io possa mettere insieme tutte le tessere di questo puzzle.
Quanto precisi sulla convenzione del Comune con l’UTE, non fa che confermare che trattasi ancor più di perizia di parte e quindi che serve un giudice terzo, fra Comune e privato. perchè di certo non saranno gli opinionisti e i lettori di Cronache Maceratesi a stabilire, come ha fatto Bernabei, la stima a metro quadro, sbagliando oltretutto nel metodo e nel merito, come hai sbagliato tu a scrivere 97 euro a metro quadro e il perchè l’ho scritto e riscritto, ma pare che stia parlando ai sordi.
Noto comunque con immensa soddisfazione, che su quanto io ho chiaramente portato a conoscenza di tutti, su quali basi cioè l’Ufficio Tecnico del Comune abbia effettuato la sua perizia, NESSUNO, nemmeno uno dei tanti tecnici che intervengono firmandosi in questo spazio commenti, abbia replicato o mi abbia ripreso sul criterio o sui numeri.
Il che la dice lunga su quanto questa storia delle perizie sia chiarita ,al di là del fatto che la si voglia dire conclusa..
La cittadella dello sport non si farà, grazie, questo lo abbiamo capito tutti, ma quello che chiedo io, riguarda una verità rimasta tutt’ora inevasa in tutta la vicenda: quale è,con insindacabile giudizio, il valore di quell’area?
Quanto è per il centro Fitness di Collevario, lo standard percentuale della superficie a commerciale – la foresteria, il residence, 12 monolocali da 40 mq ognuno – rispetto alla superficie dell’area a verde pubblico attrezzato ? Confrontare con quello riconosciuto dall’UTE, a quella che doveva essere ” la cittadella dello sport “.
In base alla risposta, io non la so, vorrei me la fornisse qualcuno , ma semmai fosse diverso come indice di edificabilità, chiedo già: forse che….il privato a Macerata , può edificare più commerciale rispetto un qualsiasi ente ?
?http://www.toprural.it/Agriturismo-appartamento/Madison-Village_71017_f.html
http://www.paesionline.it/dettaglio_informazioni/3545543/residence_madison_village_macerata.asp
Cara Tamara,
l’Agenzia del Territorio non è affatto di parte, come sostieni. Di parte, in questa vicenda, sono da un lato l’Ufficio Tecnico Comunale (che è un organo del Comune) e dall’altro l’ingenere che il Moretti ha incaricato di redigere la sua perizia di parte. Sono questi i periti di parte. Il Comune ha sottoscritto quella convenzione con l’Agenzia del Territorio, organo tecnico del Ministero delle Entrate e quindi facente capo allo Stato, proprio per avere stime ufficiali, e non qualificabili come di parte, per la stima di immobili da vendere o da comprare. Tra l’altro, il compenso per l’Agenzia in base alla convenzione è commisurato al valore di stima, per cui, se vogliamo, essa avrebbe avuto tutto l’interesse a tenersi “alta” nella determinazione del valore dell’area di Fontescodella.
Io non faccio nè il geometra, nè l’ingegnere, e, pur avendole lette entrambe, non sono in grado di esprimermi in maniera dettagliata sui criteri in base ai quali basi sono state redatte le due perizie. Però so che l’Agenzia del Territorio gestisce l’Osservatorio Mercato Immbiliare, che determina, anche nell’ambito delle controversie dinanzi alla Commissione Tributaria, il valore di mercato di tutte le tipologie di immobili in tutte le città di Italia. E questa non è un opinione, ma un fatto.
Quanto dici Giuseppe sull’ex UTE, che cioè non sia di parte, non è lo stesso che sostiene il tuo collega Avv. Ballesi sul Resto del Carlino :
http://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/cronaca/2012/01/08/648984-cittadella_dello_sport.shtml
Come possiamo tutti constatare quindi, quando si entra in materia tecnica, già sentiti due pareri da due stimati professionisti, emerge un riscontro opposto.
Poi, per quanto riguarda la tua argomentazione che l’Ute sarebbe andata contro i suoi interessi stimando di meno l’area , soprassediamo che è meglio, o casca giù subito tutto il castello del suo non essere di parte, a prescindere dai pareri contrastanti tra voi legali , se lo sia o meno nelle valutazioni di questo genere. E comunque, non è un’argomentazione minimamente sostenibile per un cieco affidamento alla sua perizia, contro quella dell’Ufficio del Comune, che ha dalla sua invece, ben altri argomenti di fondatezza come quello riferito agli standard del Madison Village ,di cui ti inserisco gli estremi del protocollo:
421 del 27OTTOBRE 2003 PROT. N. 33329 1
OGGETTO: Presa d’atto di iniziativa promossa da soggetto privato, in attuazione degli standard di PRG, volta alla realizzazione di un centro sportivo-ricreativo polifunzionale nella zona a verde attrezzato di Collevario.
E’ un caso opposto a quello della cittadella dello sport, nel senso che è il privato qui che bussa alla porta dell’amministrazione per poter creare un centro polisportivo nell’area a verde attrezzato di Collevario. Era il 2003., quando, dopo che il proprietario della Madison, acquistata l’area di suo interesse, si riunisce la giunta composta da , Lorenzo Marconi, Massimiliano Sport Bianchini, Raffaele delle Fave, oltre il Sindaco Giorgio Meschini e il segretario generale ,per formalizzare l’accordo che tutti possono leggere.
Ciò che interessa di tale accordo in termini comparativi- cosa che l’UTE non ha fatto, nonostante ci fosse questo precedente rappresentato dal Madison Village – è la proporzione tra la percentuale di edificabilità lì inserita per il commerciale, che stante il rapporto tra superficie complessiva, quella destinata a impianto sportivo e quella adibita a foresteria ( che può dirsi a pieno titolo commerciale, anche se viene chiamata struttura ricettiva) l si aggira intorno al 30 % se non di più, rispetto al 15% che l’UTE ha stimato per la cittadella dello sport. ( E poi chiude dando degli incompetenti agli impiegati del Comune?)
Va bene, che gli attuali amministratori e personaggi di contorno alla maggioranza di centro-sinistra ,sono tutti diventati degli ecologisti bacchettoni con la nuova storia, ma la legge è uguale per tutti.
Allora Giuseppe, neanche io ho una qualifica nel settore, però se voglio mettere bocca su cose tecniche, bisogna che mi arrangi lo stretto necessario per poterci capire qualcosa,,chiedo a chi ne sa, o di che vogliamo parlare per la cittadella dello sport, se tutto il putiferio si è scatenato proprio sui valori delle perizie? Mah!
@ Bommarito, su quest’ultimo punto:
“Però so che l’Agenzia del Territorio gestisce l’Osservatorio Mercato Immbiliare, che determina, anche nell’ambito delle controversie dinanzi alla Commissione Tributaria, il valore di mercato di tutte le tipologie di immobili in tutte le città di Italia. E questa non è un opinione, ma un fatto.”
Io avevo letto la massima contenuta in questa sentenza della Cassazione del 2007 , quindi non c’entra nulla? E’ stata stravolta? Ti chiedo, perchè qui non è facile per niente, niente!
http://www.studiocacopardo.com/circolari_e_normative/biblioteca/8890_2007.pdf
Ma perche’ non si e’ sentito il parere autorevole anche di un bravo dirigente quale l’ ing. Spuri? Stranamente le delibere ci sono state in concomitanza della sua assenza per congedo matrimoniale e nessuno lo ha interpellato successivamente….perché non sono stati chiesti allo stesso professionista i criteri di valutazione che il comune dovrebbe prendere in esame, visto che lui e’ preposto all’ ufficio in questione, perche’ se ne fa solo una questione politico amministrativa e non tecnica , visto che il tecnico Carelli ha innescato questa colossale buffonata?
Orville….chiunque lei sia, la sua domanda è oziosa, il perchè mi pare evidente.
Si suppone infatti, che sia stato il dirigente Spuri a fare richiesta personalmente all’UTE per la perizia:chi altrimenti, se non lo stesso dirigente dell’Ufficio tecnico? Dunque, è come se avesse espresso il suo parere, dal momento che si è affidato all’Agenzia del Territorio, condividendone poi valore di stima e criteri , fino a portare questa nuova valutazione in Commissione Urbanistica presieduta da Carelli.
L’aspetto paradossale della vicenda sta nel fatto che il Comune attribuisce un valore doppio rispetto all’UTE per un’area che ha reso edificabile con una specifica destinazione ad impianti sportivi.
L’interesse pubblico, la trasparenza amministrativa e il buon senso vuole che il valore da attribuire a quell’area sia quello più basso.
La Dott.ssa Tamara Moroni, che si agita tanto su questioni di “lana caprina”, da che parte sta?
Sig.ra Moroni…. Credo che il dirigente in questione sia completamente fuori da qualsiasi espressione connivente di giudizio……. Altra cosa e’ accettare un giudizio di ente “supremo” come l’ Ute…..
Io non so quale ruolo sia stato giocato da chicchessia, ma non credo che le cose siano trasparenti come lei, dopo che CM ha sollevato la questione, vuole fare inopinatamente apparire……
Chiunque sia io …….
e’ questione più volte dibattuta che su CM e’ meglio essere anonimi…….
Sono solo un cittadino schifato dalla partitica di una parte di amministratori che stanno rendendo la politica invisa ai più con innumerevoli loro manfrine e inciuci….
Poveri noi peccatori. In che mani
……
@ enossam
Niente dottoressa per cominciare. L’equivoco su questo giornale sta proprio in questo, che non si può essere nè critici , nè esseri autonomamente pensanti, perchè automaticamente si viene schierati , o pro o contro l’amministrazione, come se l mondo di ognuno, ruotasse solo intorno a quella .
Io vorrei semplicemente esprimere la mia opinione, laddove mi sento di aggiungere il mio punto di vista, ed essere contrastata sul piano degli argomenti, ma puntualmente, ecco, come sta facendo lei, arriva la stoccata personale quando dibatto a lungo su un qualcosa, come se per forza si dovesse arrivare a conclusione di un argomento, con una finalità diversa in testa, che non sia quella della pura interazione dialettica, nella quale come insegna Platone, sta la ricerca della conoscenza , della verità.
Da che parte sto? Legga tutti i miei interventi e deduca lei ,ora.
” L’interesse pubblico, la trasparenza amministrativa e il buon senso vuole che il valore da attribuire a quell’area sia quello più basso. ”
Ah sì? In quale codice, scusi, è scritta questa normativa?
@Tamara, questa volta non sono proprio d’accordo con te. Magari hai ragione nel contrastare il metodo, tutti opinionisti pronti a valutare e nessun tecnico a precisare.
-Ma uno dei punti che mi fa pensare che ci sia sotto qualcosa di poco chiaro è proprio questo. NESSUNO DEI TECNICI SI E’ DEGNATO DI GIUSTIFICARE IL SUO OPERATO….SILENZIO ASSOLUTO!
Un terreno agricolo comprato per pochi spiccioli, divenuto subito edificabile e da riacquistarsi ad un prezzo più che decuplicato fa pensare, tra l’altro in un sito che ha poche possibilità di futuro sviluppo, a differenza di Collevario.
Infine un ultimo commento su quanto espresso da enossam: “ L’interesse pubblico, la trasparenza amministrativa e il buon senso vuole che il valore da attribuire a quell’area sia quello più basso. ” . E’ vero non lo impone nessuna norma e nessun codice,…ma il buon senso e la buona amministrazione si!
Cara Tamara, io non ti chiedo da che parte stai, perchè ti conosco come una persona corretta e non ho motivo di cambiare il mio giudizio per il fatto che, un po’ a scoppio ritardato per la verità, adesso hai preso di petto la questione della difforme valutazione dell’area di Fontescodella, con una posizione che però questa volta francamente mi ha molto sorpreso. D’altra parte, ognuno è libero di pensarla come vuole.
Consentimi comunque queste brevi osservazioni. Nelle settimane scorse si è svolto, su richiesta del PD e quindi proprio per fare chiarezza (come scritto nell’invito dello stesso PD), un confronto con Cronache Maceratesi su questa storia della cittadella dello sport. Come ricorderai, i due relatori del PD (Ricotta e Mandrelli) hanno detto entrambi di non poter dire nulla sulla stima dell’Ufficio Tecnico Comunale, e già questa cosa, per un partito che chiede un incontro per chiarire, suona un po’ strana. Ma ancora più strano è il fatto che nell’aula del convegno erano presenti sia l’arch. Mauro Compagnucci, già assessore all’Urbanistica, che il geom. Luigi Carelli, Presidente della Comm.ne Urbanistica, entrambi iscritti al PD. Mi chiedo come mai questi signori, che pure in altre sedi hanno difeso la stima dell’Ufficio Tecnico Comunale, non hanno sentito il dovere di alzarsi e di intervenire, chiarendo all’opinione pubblica questa assurda difformità di valutazione e così rispondendo anche al quesito che tu poni. Chi meglio di loro poteva farlo? E, oltre a loro, perchè il firmatario della perizia degli uffici comunali non ha sentito sino ad oggi il dovere di chiarire e di spiegare all’opinione pubblica? Essendo persona adulta e vaccinata, non credo che avesse bisogno di qualche difensore d’ufficio.
Ciò detto, ti faccio presente che, per quanto mi riguarda, sulla questione non interverrò più, essendo stato ormai detto tutto e il contrario di tutto. In privata sede con te sono pronto a parlare di questo e di altri argomenti quando vuoi.
Signor Orville, chi ha portato la pratica della perizia del Comune all’UTE? Lei lo sa? Chi lo sa?
Anche questo serve sapere per comporre giustamente il mosaico, perchè in fondo, avvisaglie di conflitti interni all’ apparato politico e tecnico amministrativo , c’erano state . E’ agli atti della stampa locale , esempio, che poco prima della famigerata riunione della Commissione urbanistica del 4 agosto , Lorenzo Marconi intervenne per dire pubblicamente, che Spuri rappresenta un ostacolo per chi ha affari nell’urbanistica ( vedi articolo CM e le reazioni che provocò di sconcerto nei lettori) e prima ancora , si era espressa contro la nomina di Carelli ,la Lista Pensare Macerata, in cui come riporta il Carlino, bacchetta per questo il PD.
Domanda:
se è vero come lei dice, che il dirigente in questione sia completamente fuori da qualsiasi espressione connivente di giudizio, perchè allora non ha sollevato come tecnico, nè alla prima , nè alla seconda perizia che conferma la prima rilasciate dall’UTE, l’obiezione che in quella stima mancava il riferimento comparativo che poteva-doveva fare l’Agenzia del Territorio, rispetto ad analoga destinazione d’area esistente a Collevario ” Centro fitness, Madison Village ” perchè si adottasse quindi gli stessi standard? Non sapeva dell’esistenza del centro sportivo di Collevario , Spuri? Lo sapeva sì, un dirigente tecnico del Comune. Come lo sanno gli altri che nel 2003, sulla base di quegli standard di PRG di Macerata, hanno dato autorizzazione a quegli impianti e strutture ricettive. Ora se ne sono dimenticati tutti, Marconi in primis, che è tra quelli che hanno sottoscritto l’accordo con la Madison?
Nell’intervenire in merito a questa vicenda, che quando venne pubblicata non lessi da principio perchè ero fuori Italia, non ho fatto altro in coda all’inchiesta aperta da Bommarito , non quadrandomi quanto emerso e non piacendomi l’impostazione data, che mettere altra carne sul fuco, per arricchire la lettura dei fatti di aspetti tecnici e normativi -per quanto è nelle mie ristrette possibilità delucidatorie naturalmente- in quanto reputo , che sono i soli che servano veramente a orientarsi per farsi un proprio giudizio su tutta la questione. Dopodiché, ognuno resti pure della propria idea. La mia , è che va accertata da un giudice terzo, quale delle due perizie sia quella più fedele alla valutazione di quell’area, poichè ahimè, il principio enossamiano che debba essere la stima più bassa quella da attribuire , contravviene persino a quanto detta la legge in caso di esproprio, in quanto, caduto il muro di Berlino, anche in quel caso l’indennizzo da corrispondere al proprietario va riferito al più probabile valore di mercato, quindi sempre di accordo pubblico-privato in base a standard normativi ci si deve attenere per giungere a una stima. Allora io ho chiesto con insistenza, a tutti, considerato dentro tutto, chi fra i due uffici, ha svolto una perizia più regolare? Quale è la stima più corretta fra le due ? Quale è stato il processo interno alla perizia dell’uno e dell’altro ufficio, che ha portato a tali valutazioni così discostanti , non fermandosi perciò all’ evidenza numerica del risultato finale per cui una è la metà dell’altra,? Se poi c’è a chi piace restare nell’opinione che ha consolidato nella propria testa ,non è affar mio. Questo è quello che vorrei sapere io. Credo sia giusto come principio in generale non fermarsi mai alle apparenze, ma andare a guardare i procedimenti che portano ai risultati o si rischia un abbaglio accecante. Sarebbe bella, se un insegnante di matematica nel correggere i compiti degli alunni, mettesse il voto massimo sotto un’espressione guardando solo il risultato senza andare a vedere se ha anche sviluppato bene tutti i passaggi. Il rischio che il risultato finale sia casuale o che abbia copiato dal più bravo della classe, esiste. E’ un fatto.
@ Martello, hai posto una domanda intelligente Perchè i tecnici del Comune non sono intervenuti nella discussione? Non lo so, ma se io fossi uno di loro, non l’avrei fatto per non scendere in polemica di piazza , dal momento che parto dal principio che possano avere anche sbagliato, ma non che lo abbiano fatto di proposito e che la loro competenza va giudicata nelle sedi opportune e con metodi propri.
Cara signora Tamara, ricordo benissimo l’articolo e le parole di Marconi, ma se ha ben interpretato quello scritto, l’ ing. Spuri e’ stato definito “ostacolo” nell’ accezione di “baluardo” , di “freno” proprio contro gli interessi poco chiari, per non dire poco seri, di chi nell settore cercava di anteporre “altri” interessi a quelli della collettività …..
Non so chi sia stato il “messo” o latore della perizia, ma non certo Spuri.
Ad abundantiam poi volevo ricordare che la delibera e/o la discussione successiva – mi deve perdonare, ma per mia cultura il diritto amministrativo e’ agli antipodi di quanto conosco e ho appreso su sudate carte- ha coinciso – a quanto ne so io – sia con un assolato pomeriggio agostano, sia con un periodo di congedo straordinario del funzionario, convolato a giuste nozze……..per di piu’ lo stesso si recava poi in ferie e solo a settembre avanzato rientrava in servizio: ma i giochi erano fatti, ecco il senso del mio precedente intervento……
A cose fatte, a delibere avvenute, a carte bollate registrate cosa poteva dire, se non prendere atto che forse forse qualcosa non quadrava e – come da doveri professionali e di ufficio- si rimetteva a quanto un superiore ufficio stabiliva, dato che, a quanto mi e’ dato sapere il problema risiede proprio nei “parametri” di valutazione di un campo agricolo poi divenuto …….cimitero del buon senso e di uno schieramento politico, oltre che della dignità di una parte di Macerata……
@Tamara: la tua risposta alla mia osservazione mi lascia un pò perplesso. Ma come tecnici che hanno sbagliato, e non di poco, una vautazione non interverrebbero perchè il loro errore va valutato nelle sedi più opportune (???). Ma qui si tratta di “cosa pubblica” e la sede più opportuna era proprio l’incontro organizzato dal PD o la stampa locale. Non credo proprio che nella pubblica amministrazione possa valere il detto “i panni sporchi si lavano in casa”, proprio perchè è pubblica ed è di tutti!
Se hanno sbagliato nella loro valutazione in buona fede:
1) Se se ne sono accorti, a questo punto dovrebbero spiegare alla cittadinanza (che li paga), il perchè del loro errore (fatti male i conti, usati parametri errati…) capita sbagliare non c’è nulla di male, nel riconoscerlo..anzi.
2) Se si sono accorti del loro errore, non capisco perchè insistono nella loro vautazione; sarebbe molto meglio tacere (errare umanum est perseverare autem diabolicum).
3) Se non si sono accorti del loro errore, proprio per la posizione pubblica che hanno dovrebbero interagire e discutere con chi ha sollevato il problema e critica, anche per difendere il loro operato. Poi emerge chi ha ragione o no, e se sono in buona fede e risulta che hanno sbagliato loro (in buona fede) penso che non ci sarebbe alcun problema fare marcia indietro.
Altrimenti……… dubitare della buona fede inizia a diventare sempre più lecito!
Ricorda bene Orville, esatto, baluardo, freno, in questo senso , ed è proprio questo che mi dà da pensare infatti, perciò parlo di conflitti interni alla maggioranza di centro sinistra e la sua composizione ad ogni livello, fino a quello tecnico, dirigenziale, amministrativo. La vicenda è partita dagli uffici, da quello diretto da Spuri, ed è finita in Commissione Urbanistica, non è avvenuto il contrario.
Da un lato i buoni e dall’altro i cattivi? No,sono troppo cresciuta per queste suddivisioni da lavagna scolastica. La mia lettura è un po’ più ampia e correlata nel contesto temporale di come sia sia sviluppato tutto il quo pro quo .
Una volta si è buoni, un’altra meno, come quando lo stesso dirigente, fece le sue controdeduzioni alla Provincia ,per una maggiore edificabilità., ma nessuno ne ha chiesto la testa allora, come si chiede oggi per il Presidente della Commissione Urbanistica Carelli , che è passato sottogamba di tutti. Lì chi fu l’ostacolo , allora? Mi sembra di ricordare bene , che fu qualche membro della stessa commissione urbanistica a scagliarsi contro il sindaco, assessore all’urbanistica anche, che adesso invece viene attaccata per avere sostenuto la perizia dell’Ufficio tecnico del Comune con tutti i perchè che stanno agli atti.
Stranezze pure queste, no? Se vogliamo vederle tutte.
Il latore, credo proprio invece sia stato Spuri e chissà, magari l’ha portata anche lui senza mettere al corrente l’Ufficio di voler richiedere una controperizia, che se l’ha chiesta, doveva ritenere fondatamente che potesse essere più bassa. e così è stato in effetti, però, poi non comprendo perchè ci si sia adagiato sopra, lui come tecnico e così anche il sindaco ,come erede responsabile di un accordo preliminare stipulato col proprietario per l’acquisto di quell’area -è tutto da vedere se finisce lì o si dovrà pagare sopra una penale o addirittura se non si debba concludere l’accordo, c’erano delle scadenze più volte prorogate di sei mesi in sei mesi, quindi c’era anche l’urgenza di concludere, ma poi è arrivata quest’altra perizia che ha fatto saltare in aria ogni cosa) senza fare le dovute osservazioni nel merito e nel metodo della stima, perchè vi piaccia o no, lo vogliate o no, quella dell’UTE manifesta un errore macroscopico, dovuto alla mancata osservanza dei criteri metodologici sugli standard comparativi per la superficie da destinare a commerciale.. Questa non è una mia opinione. Chiedete a qualsiasi professionista del settore, se questo è o no, un elemento a sfavore del valore prodotto dall’UTE.
Senza contare, quella valutazione di giudizio negativa su tutto l’ufficio tecnico del Comune. che nessuno aveva richiesto all’Agenzia del Territorio per le sue competenze, apposta in chiusura della documentazione tecnica. Io dirigente, avrei fatto un balzo all’indietro nel leggerla, dopo avere appurato oltretutto, le omissioni contenute nel corpo della sua controperizia.
I responsabili degli uffici,penso si chiamino tali ,in quanto accertano anche le procedure insite nelle documentazioni tecniche prodotte da qualsiasi Ufficio, in questo caso per non esporre l’amministrazione a un danno di tipo contrattuale.Cosa che appunto, è stata oggetto di accesa discussione nella commissione urbanistica del 4 agosto 2011, dove chi si è opposto alla perizia dell’UTE, facendo presente che c’era un accordo da concludere con il Signor Moretti, alla cifra pattuita in base alla stima fatta dall’ufficio tecnico comunale, ha assunto la veste inequivocabile di lestofante.
Ma, non è che alla fine, si andrà a pagare una penale salatissima in cambio di niente?
Non mi dica che tutto ciò era inevitabile se finirà così perchè la perizia dell’UTE è quella ufficiale e insindacabile, dato che devono mettersi d’accordo ancora tra avvocati,se sia o meno perizia di parte :Bommarito dice di no, Ballesi dice di sì.
Chiudo e così rispondo anche a Bommarito: anche io non voglio più intervenire sull’argomento, ho detto abbastanza, non farei che ripetermi d’ora in poi. Ho dato la mia chiave di lettura anche io, pur non essendo più l’inchiesta del giorno, ma mica scadrà come il latte un fatto come questo, no?
Ciò detto, aspetto pazientemente di vedere come andrà a finire questa storia delle perizie da altra parte.
@ TOMMASO ,
Io ti ho risposto per me, che avrei fatto io,non per loro. All’interno di un dibattito come c’è stato, impregnato di politica fino al midollo, io impiegato non ci sarei mai venuto a spiegare cose tecniche, che tanto nessuno avrebbe ascoltato e convinto. a quel dibattito all’ITC, chi c’era? Tutti politici, rappresentanti politici e pubblico che aveva una sua opinione preformata, o pro o contro l’ amministrazione, il sindaco , questo o quell’altro. O si organizzava una discussione a livello tecnico da qualche altra parte, oppure, niente. tantomeno sulle pagine dei giornali,..ma figurati, per darsi in pasto!
sei ancora tutto concentrato sulla perizia dell’ufficio tecnico del Comune , vedo, ma spiegami perchè dovrebbe essere attendibile quella dell’UTE, ti chiedo io, nonostante anche nel corso del dibattito all’ITC, è emerso che ci sono lacune in quella ,prodotte per ben due volte, vuoi prenderne atto, vuoi spostare le tue osservazioni anche lì?
p.s. mi puoi inviare una mail, che non trovo più il tuo indirizzo di posta? grazie.
@Tamara: Il fatto che si sono presentati i politici non cambia nulla, anzi mi mette più sospetti, perchè a quel punto dovrebbero essere gli amministratori a dover chiedere conto ai dipendenti, prima di aver verificato. La perizia dell’Ute non la conosco, ritengo anche questa eccessiva pur non essendo un tecnico. Come vedo nel mio mestiere esiste un oscillazioni tra valutazioni di tecnici diversi…ma per pochi spiccioli, non per grosse cifre; quindi qualcuno ha sicuramente sbagliato..ecco appunto che trattandosi di cosa pubblica si dovrebbero pubblicizzare i parametri e i metodi di calcolo e non tenerseli per se.
Ti mando subito un email!
@ Tamara Moroni
Le faccio presente che l’ azione della pubblica amministrazione deve essere sempre rivolta – in via principale – a perseguire l’interesse generale della Comunità di amministrati, agendo attraverso l’esercizio del potere in modo trasparente: finalizzazione dell’agire pubblico.
La trasparenza è una regola generale che coinvolge ogni determinazione pubblica e rappresenta il principio costituzionale di buon andamento e imparzialità, canonizzato nell’articolo 97 della Carta Costituzionale.
Ne consegue che le finalità di pubblico interesse devono sempre consentire di comprendere i percorsi decisionali garantendo, allo stesso tempo, la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti nel processo decisionale.
Trasparenza e partecipazione sono i pilastri basilari delle regole di condotta della pubblica amministrazione, consentendo alla parte privata – il cittadino – di comprendere appieno le decisioni adottate, confermando la tendenziale coincidenza tra obiettivi perseguiti e utilizzo del potere conferito dalla legge.
L’uso dell’autorità deve sempre corrispondere al perseguimento dell’interesse pubblico.
Il potere discrezionale, che insiste in capo alla pubblica amministrazione ex lege, deve rispondere a questi comandi normativi non potendo sottrarsi alle regole di buona amministrazione, regole che richiedono sempre di verificare il perseguimento imparziale del fine pubblico.
In questa prospettiva un deficit di trasparenza incide sulla legalità e legittimità dall’azione amministrativa e dell’agire pubblico, violando il rapporto tra Autorità e Amministrato, impedendo di comprendere le ragioni dell’amministrazione e la correttezza del potere esercitato, in definitiva vanificandone il fine ultimo che è quello di perseguire il bene comune: l’interesse pubblico.
@enossam
” che il valore da attribuire a quell’area sia quello più basso ” come ha scritto lei, non è assolutamente vero. Va sempre corrisposto il giusto prezzo di mercato, sia in caso di trattativa pubblico- privata sia in caso di esproprio.
Se lei si trovasse in una situazione simile, preferirebbe ricevere il prezzo più basso per il suo terreno oppure il giusto prezzo? Come si fa a calcolare quale sia il giusto prezzo?
Ma come ho scritto sopra a Bommarito, non intendo più proseguire nel discorso, perchè ormai starei a ripetere sempre gli stessi concetti., per dire sempre la stessa cosa: che bisognerebbe ricorrere all’arbitrato per dirimere la controversia sulle perizie.. anche tutt’ora che l’iter amministrativo è stato sospeso per quanto riguarda la compravendita di quell’area. .