di Filippo Ciccarelli
E’ stato caricato qualche giorno fa su Youtube un video che ritrae Benito Mussolini in visita a Macerata. Era il mattino del 24 ottobre 1936. Atterrato col suo trimotore a Sforzacosta in una pista situata all’altezza dell’attuale negozio Salvatelli, il dittatore percorse via Roma e giunse in piazza della Vittoria, dove sostò qualche minuto per rendere omaggio al monumento dei Caduti. Poi imboccò corso Cavour, viale Puccinotti, viale Trieste ed entrò in una piazza Mazzini gremita di folla, dove pronunciò un discorso dal balcone dell’allora Casa del Fascio. Successivamente proseguì verso il centro storico (non prima, forse, di aver fatto un salto allo Sferisterio, per assistere a un concerto di fisarmonicisti in costume tradizionale) passando per viale Pantaleoni e rampa Zara. In piazza della Libertà (allora Vittorio Emanuele) egli salì in Prefettura e salutò la folla dall’alto della Loggia dei Mercanti, dopodiché passò in rassegna la compagnia d’onore del 157esimo Reggimento Fanteria e inaugurò la Casa del Mutilato. Infine lasciò Macerata per recarsi a Corridonia, dove, nel pomeriggio, fece il discorso inaugurale del monumento a Filippo Corridoni e del palazzo comunale (Corridonia, il cui antico nome era Pausula, si chiamava così dal 1931). In serata, a conclusione della visita nel Maceratese, Mussolini si diresse all’aeroporto “Luigi Olivi” di Loreto e prese il volo alla volta di Roma.
Nel video si riconoscono alcuni luoghi caratteristici di Macerata, come il monumento ai Caduti, la Loggia dei Mercanti, la Casa del Mutilato progettata nei primi anni ’30 dall’ingegner Cesare Bazzani e ultimata proprio nel ’36 (“Sorta nel cuore della città in soli sette mesi di duro lavoro”, spiega il video), l’odierna via Gramsci, lo Sferisterio e l’attuale piazza della Libertà, il tutto fra applausi, vessilli e bandiere.
Nel 2009, il professor Evio Hermas Ercoli aveva illustrato nel dettaglio, in una conferenza stampa, proprio la giornata del 24 ottobre 1936, quando il Duce fece tappa nella nostra provincia (leggi l’articolo). Erano giorni intensi per la politica estera del regime, che aveva concluso da pochi mesi la guerra in Etiopia, e che stava per siglare (il giorno successivo) i protocolli di ottobre, con cui nasceva formalmente il famoso Asse Roma-Berlino.
Chi è l’autore del caricamento? Si tratta di Jacopo Luca, 21enne elettricista di Montecassiano, che ha trovato una vecchia videocassetta appartenuta a suo nonno:
“Ho fatto il passaggio dal formato vhs ad internet, visto che pensavo che si trattasse di un argomento interessante. Non so chi abbia girato le immagini, io ho solo ritrovato la videocassetta”.
Nel titolo del suo video c’è scritto che la visita è stata fatta nel 1933, ma in realtà la visita è del 1936 ….
“Ho scritto 1933 perché è quella la data che figura sulla cassetta”.
Ha altri documenti storici riguardanti la visita di Mussolini in provincia?
“In tutto ho quattro cassette dell’epoca. Non tutte riguardano Mussolini, ad esempio ce n’è una che è ambientata a Civitanova e riguarda la mostra della calzatura. Quelle che rimangono le metterò al più presto online sul mio canale Youtube“.
***
MUSSOLINI A CORRIDONIA (GUARDA IL VIDEO)
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Interessantissimo questo video.
Grazie al giovane che lo ha pubblicato e grazie a CM.
Il film Luce venne recuperato nel 1975 dal geom. Pietro Molini nel cinematografo di Corridonia e, grazie al suo impegno, venne successivamente restaurato. Tuttavia al di là di alcune inesattezze ricordo che la canzone originale cantata da “I Rurali” che gremivano lo Sferisterio per una volta in festa era “Il ritorno del Volontario”:
Italia va, con la tua giovinezza
per la maggior grandezza
il Duce sempre a vegliar sarà…
Veglierà il re, gloriosa Patria bella
tu sei la viva stella
che il Duce al Mondo ridonerà
Posso capire il valore storico ma sono sempre immagini che fa male vedere. Questo è l’uomo che mise la nostra bella Italia in ginocchio e la ridicolizzò nei confronti del mondo. Speriamo che la tristezza di queste immagini siano da monito ai tanti giovani che avranno occasione di vederle.
Il titolo del film è : Il Duce fra il popolo delle Marche.
E’ visibile nel sito dell’archivio Luce.
http://www.archivioluce.com/archivio/jsp/schede/videoPlayer.jsp?tipologia=&id=&physDoc=1104&db=cinematograficoDOCUMENTARI&findIt=false§ion=/
sinceramente?? sta bene dove sta lui e stava bene dov’era stato finora il video!
Per me il video è bello in quanto documento storico, non per altro.
Mi è piaciuto vedere fino a che punto può agire la propaganda e quanto è potente la psicologia di massa, che, al contempo, mi spaventano. Mi è piaciuto vedere gente colpita dal narcisismo collettivo, al fianco di persone normali che non volevano stare li, ma erano costrette…
Per me il video è bello, insomma, perchè è un monito e ricorda il pericolo del populismo.
Chissà se Gabor Bonifazi si ricorda anche di tutti i volontari che invece non sono tornati, oppure di quelli che non erano volontari e che lo stesso non sono tornati per “far vegliar il re sulla gloriosa patria bella”.
Visto che è così aulico gli suggerisco di cercare una canzone per ricordare anche tutte le vittime di un regime dittatoriale che per mantenersi aveva bisogno della propaganda, della censura e di creare filmati come questo in cui ciò che sembra naturale è in realtà una recita organizzata dal regime per autocelebrarsi.
Ad alex munthe dico:
Concordo con te che il filmato è interessante e magari va anche visto, però è abbastanza povero di contenuti, non c’è niente, al di fuori della propaganda, che valga la pena notare visto che anche la canzone suonata non è che sia poi molto tipica della nostra terra… però se proprio sei interessato alla psicologia di massa, al narcisismo collettivo e alla propaganda ritengo che la nostra società attuale sia un esempio ancora maggiore rispetto a questo video, ormai la dittatura vecchio stampo è cosa da bambini.
BRAVO AXEL ……..
Commento perfetto !!!!!!!!
@ Marco,
avendo studiato un pò la psicologia, queste cose non solo mi interessano, ma mi affascinano. La mente umana è l’universo, secondo la mia visione, ossia se ne conosce un infinitesimo ed è misteriosa, racchiudendo tutto e il contrario di tutto.
Tornando a noi, proprio perché vedo ciò che succede oggi, soprattutto in quest’ultimo ‘ventennio’, la cosa torna utile, non a me, ma a molti, almeno credo. E’ curioso sapere che fenomeni come il marketing hanno origine proprio da Hitler e Mussolini, nel senso che gli americani non capivano come facessero questi dubbi personaggi ad avere un tal seguito, per cui ne studiarono le caratteristiche e…. le applicarono nei decenni successivi alla pubblicità. Da ciò, ovviamente, la potenza economica derivante serviva ad egemonizzare il mondo, quindi sempre una sorta di guerra….
E’ vero, quindi, quel che dici, cioè che quello che facevano allora erano zuccherini, però proprio perché ne è la base, è estremamente attuale.
Saluti (non romani)
@ axel munthe
..il marketing nasce negli U.S.A nei primi anni del 900 e ne hanno subito tratto notevole vantaggio ..
Con mille visitatori in appena quattro ore, con 122 f Schare, con 10 commenti e con piace a 15 persone questo video sembra interessare a tutti coloro che non si limitano a guardare la storia con le lenti da miope. Ed ecco cosa cantava nello Sferisterio quella gente viva:
http://www.ilduce.net/Fascismo/Canto%20dei%20volontari.mp3
@ paoolo
in un commento è difficile riassumere concetti ampi. Intendo dire che il nazismo e il fascismo, con il loro potere di persuasione di massa, hanno aperto nuovi orizzonti alle strategie di marketing, che prima di allora erano poco incisive. Hai ragione a dire che è nato prima, ma per brevità ho sintetizzato. Sorry.
Se vuoi, leggi qua:
http://www.ilcounseling.it/articoli/persuasione.htm
8 mesi per realizzare la casa del mutilato? Provate a farlo oggi! E con questo non voglio passare per nostalgico o simile.. ma penso che 70 anni dopo, nel campo dei lavori pubblici, le cose non e’ che siano migliorate.
@ onda anomala
Il fotografo Balelli, attraverso l’obiettivo Zeiss della sua macchina fotografica, fissò su lastra l’attimo in cui Mussolini passava in automobile Lancia davanti alla pasticceria Pompei, attuale bar da Pierino. L’immagine, prima di scomparire, viaggerà per un po’ in una rara cartolina. Quel giorno, sono gli anni del consenso, Mussolini arrivò a Macerata da Corridonia dove aveva inaugurato il monumento all’eroe della Trincea delle Frasche: Filippo Corridoni. I parlanti raccontano che, all’altezza del passaggio a livello di via Roma, Mussolini diede cento lire per le scarpe ad una donna che gli si era fatta incontro. Egli venne poi accolto nella piccola città attraverso un percorso carico di effimeri: parata militare al Monumento dei Caduti (cartellone gigante sulla facciata dell’edificio della Congregazione di Carità), corso Cavour addobbato con archi trionfali, discorso alla Loggia dei Mercanti (sulla facciata di san Paolo era stato affisso un gigantesco Dux), visita alla mostra delle Corporazioni a Palazzo Bourbon (attuale Filarmonica) e un incontro con la popolazione, soprattutto rurale, allo Sferisterio. Un viaggio iniziato con l’atterraggio sul campo di fortuna (“F. Mattioli”?) di Sforzacosta e conclusosi all’aeroporto “Luigi Olivi” a Scossicci, dove decollerà con il suo Trimotore alla volta di Bologna. Qui era atteso per celebrare i quindici anni dell’era fascista: La Marcia su Roma. Incredibile! Negli anni Trenta avevamo ben due aerostazioni. Comunque il Duce era arrivato a Macerata per inaugurare la Casa del Mutilato che, come narra il commentatore del film “Luce”, « …sorta nel cuore della città in soli sette mesi d’intenso lavoro». E dire che con i mezzi e le risorse attuali l’edificio (in parte sede della Biblioteca dell’Università) è da anni mutilo e nascosto da impalcature che sottraggono ulteriori posti auto. Nessun dorma!
Due curiosità:
1) Quel giorno venne chiuso per la prima ed ultima volta, per ovvi motivi di sicurezza, quel portone fatiscente davanti alle Poste che immette in vicolo Consalvi;
2) Mussolini, forse perché soddisfatto dell’accoglienza, chiuse il discorso dalla Loggia dei Mercanti, dicendo: Tornerò! Poi arrivò la guerra.
Avete fatto bene ad inserirlo e farcelo vedere.L’ideologia di una epoca e , che lo si voglia o no..,contrariamente a tanti “chiacchieroni” di oggi che lo criticano perche’ e’ bene farlo davanti ad una certa “platea”…,lui almeno aveva più palle di tanti ignorantelli pavidi ed immaturi che criticano in modo superficiale e sciocco e che magari hanno riguardo e stima e pure nostalgia dolorosa per l’on. Togliatti che volentieri andava a braccetto con Stalin..ed i suoi 40 milioni di morti sulla coscienza.Una triste referenza in merito!Ciao ragazzi..e grazie per il filmato!!
X ME DOVEVANO FARLO FUORI A MACERATA !!!
….e Corridonia è rimasta a quel momento come in un fermo immagine……….:((((
Meno male che aveva le palle…tutti sanno come ha ridotto l’Italia. Ma per favore!
Di video del fascismo ce ne sono tanti in giro.
Molti di qualità nettamente superiore, sia per le immagini che per i commenti.
Periodicamente per i “nostalgici” (che ridicolmente NON hanno vissuto quel periodo perchè nati molto dopo) ci sono anche le audiocassettte con i discorsi, le uscite settimanali dei video da collezzionare, i bustini di Mussolini con l’elmentto, i “falsi” diari, ecc. ecc. ecc….
Se c’è un pubblico di nostalgici disposto a comperare, spesso paccottaglia, ci sarà anche di sicuro chi vende e ci guadagna…
Se non erro in Corso Cavour c’è un’alimentari che vende le borttiglie di vino con il Dux.
orrenda come pochi altri paesi aggiungo.
Sono un antifascista ma a vedere questi video non ci vedo nulla di male, fa parte della nostra storia. Vedo questo come vedo i filmati “luce” che trasmettono in Rai anche quando Togliatti sta a Braccetto con Stalin. Ripeto, questa è stata la storia italiana. Punto. Nessun commento.
Lo avrai
camerata KABOR
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costituirà
a deciderlo tocca a noi
non coi sassi affumicati
dei borghi inermi e straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità.
Non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire
ma soltanto col silenzio dei torturati
più duro di ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato tra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo
su questre strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ORA E SEMPRE RESISTENZA
AVVISO Il video originale si trova presso l’Archivio del Comune di Corridonia ed è stato restaurato degli anni 60/70
x Cerasi:il negozio di alimentari oltre a quello con l’effige di mussolini vende anche il vino con l’etichetta del”che” evidentemente di nostalgici ce ne sono da ambo le parti
@ macerata granne
Sempre nostalgici sono, anche se qualcuno è nostalgico per avvenimenti che hanno vissuto i nonni….
Il Duce ci ha messo 7 mesi per costruire la casa del mutilato e noi quanto tempo ci metteremo per ripararla.
… mentre altri per avvenimenti accaduti dall’altra parte del mondo…
Indocti discant, intelligenti pacua
Che cicca… complimenti Matteo!!
interessante
PERO’ PIU’ CHE COMMENTARE LA PROPRIA FEDE POLITICA..RIFLETTEREI SUI “NON MI PIACE” DI QUELLI CHE HANNO SCRITTO CONTRO QUESTO VIDEO……!!!…..IO DICO CHE HA FATTO MALE IL FASCISMO MA HA FATTO ALTRETTANTO MALE IL COMUNISMO “CHE OLTRETUTTO FA’ ANCORA MALE”PERCIO’ E’ UN VIDEO STORICO DELLE NOSTRE CITTA’ CHE FA PIACERE RIVEDERE PER COME ERAVAMO… PERO’ A DIRE MI VERGOGNO E’ DA IGNORANTI..!!
Caro Emanuele di Felice il come eravamo te lo tieni per te ed i tuoi amici, io non c’ero e questa parte di storia non mi rappresenta per niente, è inutile che cerchi di farlo passare come un simbolo di italianità. E poi perchè dire mi vergogno sarebbe da ignoranti? Su quale base un fatto accaduto deve essere accetato per quello che è?
Significato di VERGOGNA: Perturbazione penosa od umiliante che prova l’animo consapevole di commettere, o d’essere per commettere o d’aver commesso alcuna cosa da riportarne disonore, o avvilimento o biasimo.
Mi sembra che l’uso del termine sia più che appropriato.
@macerata granne
Per quanto riguarda le bottiglie con il “Che” solo una persona che non ha mai letto un libro di storia può fare un paragone del genere. Con Stalin, ci sta, perchè entrambi hanno attuato un progetto politico di tipo totalitario, ma Che Guevara che cosa avrebbe in comune con Mussolini? Cosa c’è in comune tra un dittatore e un guerrigliero popolare che si oppone all’imperialismo che opprimeva le popolazioni dell’America latina (e non solo)? Secondo te libertà e dittatura sono la stessa cosa? Ti parlo in un linguaggio facile comunque tanto ho capito di che pasta sei fatto… non varrebbe la pena risponderti… il tuo nome ti precede macerata granne ovvero la grande ignoranza del maceratese medio… che tristezza…
Quando sento voci come la tua mi chiedo: SE QUESTO È IL VALORE MEDIO, PERCHÈ I POLITICI SBAGLIEREBBERO A RUBARCI I SOLDI?
@ CARO MARCO RIBECHI BASTA CHE GUARDI I TUOI “NON MI PIACE” POI RIFLETTI..!!SEI CONTRO CORRENTE MI DISPIACE….!!POI LA FAI TROPPO UNA QUESTIONE PERSONALE …RILASSATI…!!
Il fatto che ho pollici rossi mi rende solo orgoglioso perchè so che la mentalità media dei maceratesi, che non so altro che contadini arricchiti, è quella dei sottomessi.
Dico contadini arricchiti perchè il vero contadino è sempre stato contrario a qualsivoglia potere in quanto da che mondo e mondo il potere glielo ha sempre messo in quel posto, quindi è di natura un po’ anarchico e scettico nei confronti di qualsiasi manifestazione autoritaria.
Il contadino arricchito invece baratta la sua dignità per il benessere del soldo, questa è la realtà dei maceratesi.
Quindi ti ripeto che mi rendono solamente orgoglioso perchè so, purtroppo, che la molti dei lettori di questa testata sono fascistelli repressi o trogloditi… C’è gente che è stata capace di mettere il pollice in giù dopo la morte del giovane giocatore della civitanovese…non so se perchè della civitanovese o perchè nero, ma credo di più per la seconda…
di nuovo: tristezza…
Per quanto riguarda la questione personale non so proprio a cosa ti riferisci, neanche ti conosco… semplicemente ho voluto mettere i puntini sulle “i” poichè tu hai usato il plurale “come eravamo” io invece non mi riconosco in questa collettività e me ne tiro fuori. Se devo pensare ad un “eravamo” penso a tutti gli eroi della resistenza che hanno lottato per la libertà (adesso qualcuno farà retorica sulle vittime della resistenza…) oppure a tutti quegli innocenti, come alcuni miei parenti che sono stati uccisi dalle idee di quello che considerate un grade uomo… ma chi lo vede grande lo guarda con gli stessi occhi con cui un cane bastonato considera grande il suo padrone che gli butta un pezzo di pane
Vomitevole? Meglio a piazzale Loreto?
Io in questa video ho visto solo una cosa: una festa popolare!
chi sa se gli attuali plutocrati e partitocratici leader dei nostri partiti verrebbero accolti così?
ora spunteranno i saccenti di tutte le risme e immagino le loro risposte:
– il popolo era costretto a riunirsi per osannare il duce
– non sapevano quello che li aspettava
-vallo a dire ai caduti dell’ armir o a questo o a quell’ altro perseguitato delle camicie nere
– ecc…..
forse è tutto giusto!
ma quello che mi chiedo è, facendo “finta” per un attimo che veramente quella gente fosse li entusiasta,perché?
forse perché:
– parlava loro di problemi concreti?
– aveva creato l’ INAIL?
-aveva messo mano alla mezzadria?
– costruiva stazioni e edifici pubblici per tutti?
– i lavori pubblici venivano conclusi degnamente?
– aveva costruito scuole decorose?
– perchè credeva nel Popolo e nell’ Italia?
– perché quando è morto e appeso a testa in giù a piazzale loreto non gli è uscito neanche un centisimo dalla tasca?
chissà, molti dimenticano il bene e si ricordano degli errori.
Giusto così, forse!
Ma l’ Italia quella antifascista , quella nata dalla negazione dei principi di Popolo, di Patria, di Unità, oggi sta crollando ! non è la crisi economica il nostro dramma, ma l’ incapacità di reagire come popolo e come comunità.
E forse se con un piccolo passo di umiltà e di rigore storico, senza blocchi mentali degni di un gruppo ultras più che di amanti della verità, si riuscisse a riprendere alcuni dei principi lanciati in quegli anni,forse e dico forse qualche cosa di buono si muoverebbe!
vi lascio solo una frase che a me piace molto pronunciata in uno dei discorsi da Mussolini:
” il Popolo , QUELLO DELLE OFFICINE E QUELLO DEI CAMPI, non è estraneo alla vita dello stato , né è il protagonista, questo è il significato profondo della nostra rivoluzione, questo è quello che noi abbiamo voluto , questo è quello che noi abbiamo realizzato……”
Compagni dai CAMPI E DALLE OFFICINE
prendete la falce e portate il martello
scendete giù in piazza e picchiate con quello
scendete giù in piazza e affossate il sistema.
Voi gente per bene che pace cercate,
la pace per fare quello che voi volete,
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra,
vogliamo vedervi finire sottoterra.
Ma se questo è il prezzo lo abbiamo pagato,
nessuno più al mondo dev’essere sfruttato.
Le commemorazioni per Leopardi (07/07/1937)
http://www.archivioluce.com/archivio/jsp/schede/videoPlayer.jsp?tipologia=&id=&physDoc=14264&db=cinematograficoCINEGIORNALI&findIt=false§ion=/
… indovinate chi ha mandato le condoglianze al popolo nordcoreano per la morte di Kim Jong-il lo scorso dicembre..????
Complimenti alla redazione di Cronache Maceratesi che furbamente pubblica una notizia (sforziamoci di chiamarla così) assolutamente inutile, se non a rivangare un passato di cui ci dobbiamo vergognare. Perchè dobbiamo vergognarci? Semplice:
1) se viviamo in una democrazia dovremmo per rigor di logica e serena obiettività, rifiutare ogni forma di dittatura.
2) il fascismo lo abbiamo vissuto come tragedia nazionale per come è finita. Molte famiglie, compresa la mia (probabilmente non di molti che qui incensano il Duce e il Fascismo) ha patito il lutto per scelte scellerate del Dittatore.
3) la fine truce del Duce (la rima non è voluta) è una pagina nerissima nel tristissimo epilogo di una esperienza collettiva che trovò molti sostenitori della prima ora, sadici carnefici nel momento della disfatta. Ma dov’era la giubilante folla nel momento del tracollo? Ad esperire la migliore delle doti nazionali, la vigliaccheria. In fondo chi si opponeva o era sottoterra o altrove al confino.
In conclusione rinnovo i complimenti alla redazione per la furbata, invito i psicologi e studiosi della massa (popolare), nonchè osservatori acuti senza lenti da miope a concentrarsi sui problemi attuali perchè quel che è stato rimane nel copioso libro dei ricordi. Forse mi diranno che per capire meglio il presente bisogna saper leggere il passato, beh, visto come vanno le cose non credo che ne valga la pena.
…estratto dal messaggio di Andrea Bianchi:
” il fascismo lo abbiamo vissuto come tragedia nazionale per come è finita. Molte famiglie, compresa la mia (probabilmente non di molti che qui incensano il Duce e il Fascismo) ha patito il lutto per scelte scellerate del Dittatore.”
Vedi su questa “tragedia” come la definisci tu, sarebbe ora di gettare un po’ di luce.
Tu parli di scelte del Dittatore e a me piacerebbe discuterne e confrontarle con le scelte fatte (con conseguenze catastrofiche anche e sopratutto per l’ Italia e le famiglie italiane) da democratici tiranni quali ad esempio Churchill. MA MI RENDO CONTO CHE QUESTO NON E’ IL LUOGO ADATTO.
Anche perché son d’accordo con te: concentrarsi su problemi attuali.
Ecco perché vi invito a considerare alcuni elementi di novità introdotti in quegli anni come possibili risposte a problemi di oggi. IO NON SONO,quasi mai, UN NOSTALGICO.
ma come diceva einstein: ” i problemi non possono essere risolti allo stesso livello di coscienza che li hanno creati”.
saluti
@ fiat lux
Mamma mia come scrivono male questi corazzieri Lo Turco!
X ribechi:non leggo libri di storia e non me ne frega niente di cose successe anni fa,anche tu vedo non leggi bene il perche’ del mio commento visto che si parlava di nostalgici e il negozio in questione tiene sia vini del duce chedel che il che vuol dire che i nostalgici ci sono di ambo le parti poi se per te uno è meglio dell’altro so contento per te,io ci dormo lo stesso!
per quanto riguarda il commento sulle manine rosse per il giocatore della civitanovese me fai proprio pena per non dire altro,tu sei gia’ prevenuto e dai per scontato che qualche imbecille le metta solo perche di colore ,ti invito a vedere quanti imbecilli ci sono che mettono le manine rosse quando ci sono commenti di condoglianze anche per i cosidetti bianchi forse sono tutti stranieri razzisti anti italiani?ma per favore….
@ fiat lux
Mi sembra, ma potrei sbagliare, che da almeno una quarantina di anni (se non di più) sulla storia italica della dittatura fascista c’è un imponente massa di libri, inchieste, approfondimenti, ecc. ecc. e pertanto non mi sembra che se ne sia parlato poco.
Alcuni elementi, che tu chiami di novità, furono copiati da altri prcorsi politici e comunque non si può certo fare finta di dimenticare che furono tutti imposti, visto che la democrazia, il confronto, la dialettica, ecc. con il fascismo era stata soppressa in quanto, particolare non trascurabile, il fascismo è stata una dittatura.
Inoltre non si può nemmeno fingere che il consenso (che pure vi è stato) fosse così universalmente “sincero e spontaneo” come i cinegiornali dell’epoca cercavano di dare a bere alla popolazione: senza tessera del partito fascista la strada era molto più in salita sia sotto il profilo del lavoro, che della vita di tutti i giorni….
……Non a caso, tanto per farti un esempio, in URSS era pieno di tesserati al partito comunista, caduta la dittatura non mi sembra che i comunisti (nonostante avessero MILIONi e MILIONI di tesserati) siano restati forza maggioritaria nel Paese, appunto perchè anche li in MILIONi avevano la tessera per fame, per fare carriera, per non avere problemi….
Sono un antifascista al 100percento ma sono rimasto affascinato nel vedere le immagini della Macerata del 1936!! e mi sono divertito nel vedere Mussolini all’inaugurazione del Casb!! :d
@Gianfranco Cerasi
su “il fascismo è stato una dittatura” avrei qualcosa da dire. Ma è un discorso lungo e non decisivo ( a mio modo di vedere)
sui discorsi copiati sono in disaccordo , certo a lune proposte furono riprese da altri ( ma è normale ) ma la novità del fascismo è secondo me indiscutibile.
sulle “tessere” vorrei proporre una riflessione:
1 è falso che tutti avessero la tessera del partito
2 si imputano al fascismo le colpe locali dei gerarchi o dei podestà che compirono cose abominevoli.
ecco quando nacque il fascismo, era un movimento con poche centinaia di fondatori, una volta VINTE LE ELEZIONI del 1923 e dopo la fuga dei partiti sull’ aventino, si inizià la fascistizzazione dello stato che però consistette nel fatto che i vecchi podestà, proprietari terrieri , potenti locali svestissero le casacche precedenti e si infilarono le camice nere.
gli stessi, che usciranno puliti dopo la guerra, gli stessi che oggi definiremmo come persone in vista nella nostra provincia.
Che polemiche stupide! Oramai dal fascismo e del comunismo (Dio ce ne guardi e liberi) sono passati anni. QUI C’E’ SOLO MACERATA DI UNA VOLTA, BELLISSIMO! BELLISSIMO VEDERE LO SFERISTERIO STRAPIENO…QUANDO ANCORA?
@ fiat lux
Se ritieni che il fascismo sia stato qualcosa di diverso a una dittatura credo che ci sia poco da discutere.
1) io non ho detto che la totalità della popolazione avesse in tasca la tessera del partito fascista, ma tanti la fecero per convenienza, per non avereproblemi, per adeguarsi, per cercare di avere qualche tornaconto eprsonale, ecc… e in tanti, che non la fecero, avevano parenti/amici nelle alte sfere del partito fascista che gli paravano il popò.
2) se uno con la divisa fascista a livello locale si approfitta della sua posizione…. se uno con la divisa fascista a livello locale ruba…. se uno con la divisa fascista mi frega il lavoro…. se uno con la divisa fascista a livello locale fa cose abominevoli e, dal livello superiore, non succede nulla (ma anzi si avalla questo genere di cose), con chi ce la vogliamo prendere????
Una volta vinte le elezioni (?????????) il fascismo sospese la democrazia, vietò il dissenso, ammazzò gli oppositori, creò il tribunale speciale, mise il bavaglio ai giornali, mandò al confino gli antifascisti, ecc. ecc. ecc. ecc…… Se non è dittatura questa, evidentemente per te (e solo per te), prima in URSS o adesso a Cuba NON c’è la dittatura, il Corea del Nord non c’è dittatura, in Siria non c’è dittatura, ecc. ecc. ecc.
@TMartello
L’ideologia totalitaria, di allora, sarà certamente un rottame del passato, ma le spinte xenofobe e razziste, la voglia dell’uomo forte che -oltre la legge- risolve i problemi, il desiderio della negazione del pensiero diverso, ecc. ecc. ancora sono presenti e pertanto vanno rifiutati
@ fiat lux
Se ritieni che il fascismo sia stato qualcosa di diverso a una dittatura credo che ci sia poco da discutere.
1) io non ho detto che la totalità della popolazione avesse in tasca la tessera del partito fascista, ma tanti la fecero per convenienza, per non avereproblemi, per adeguarsi, per cercare di avere qualche tornaconto eprsonale, ecc… e in tanti, che non la fecero, avevano parenti/amici nelle alte sfere del partito fascista che gli paravano il popò. TI CITO UNA FRASE DI MUSSOLINI UN DISCORSO A TORINO: ” MI INFORMANO CHE LE TESSERE DEL PARTITO A TORINO SONO ARRIVATE A QUOTA 10.000 . BENISSIMO, MERAVIGLIOSO, MA DEVO ASSOLUTAMENTE RICORDARE CHE NEL PARTITO FASCISTA SI ENTRA, NON PER PRIVILEGI O FAVORI, MA PER SERVIRE IL POPOLO!” la tensione ideale c’ era eccome poi che non si sia riverberata in maniera del tutto corretta sono d’ accordo.
2) se uno con la divisa fascista a livello locale si approfitta della sua posizione…. se uno con la divisa fascista a livello locale ruba…. se uno con la divisa fascista mi frega il lavoro…. se uno con la divisa fascista a livello locale fa cose abominevoli e, dal livello superiore, non succede nulla (ma anzi si avalla questo genere di cose), con chi ce la vogliamo prendere???? IDEM COME SOPRA .
Una volta vinte le elezioni (?????????) il fascismo sospese la democrazia, vietò il dissenso, ammazzò gli oppositori, creò il tribunale speciale, mise il bavaglio ai giornali, mandò al confino gli antifascisti, ecc. ecc. ecc. ecc…… Se non è dittatura questa, evidentemente per te (e solo per te), prima in URSS o adesso a Cuba NON c’è la dittatura, il Corea del Nord non c’è dittatura, in Siria non c’è dittatura, ecc. ecc. ecc. GIUSTO PER PRECISARE,RIPETO NON E’ QUESTO IL LUOGO ANCHE SE MI PIACEREBBE UNA DISCUSSIONE APPROFONDITA:
DOPO LA MARCIA SU ROMA IL RE AFFIDA L’ INCARICO DI GOVERNO A MUSSOLONI CHE LO TIENE PER POCHI MESI E IN CUI REALIZZA SOLAMENTE UNA RIFORMA ELETTORALE ( CHE AGEVOLA PER 1000 MOTIVI IL PNF) LE ELEZIONI SI SVOLGONO E IL CONSENSO DATO ALLA COALIZIONE GUIDATA DAL PNF E’ PARI AL 75 % .
ORA NON VOGLIO FARE IL BANALE MA CHE DIFFERENZA C’ E’ CON LE LEGGI ELETTORALI FATTE ALLE FINE DELLE LEGISLATURE E CON REGOLE A FAVORE DELLE COALIZIONI DI MAGGIORANZA USCENTE? LA DIFFERENZA E’ FORSE CHE OGGI LE LEGGI ELETTORALI SONO MOLTO COMPLESSE E TALI “AGEVOLAZIONI ” SONO SOTTILI, E SPOSTANO IN PERCENTUALE POCHE UNITA’ ( comunque sufficienti per vincere o perdere le elezioni) ALLORA LO SBARRAMENTO PER L’ INGRESSO IN PARLAMENTO FU MOLTO ALTO.
LA DITTATURA INIZIA QUANDO I PARTITI DOPO IL FATTO MATTEOTTI (e qui sono d’ accordo quando dici che i libri scritti sono numerosi, ma bisognerebbe leggerli tutti anche quelli “nn ufficiali” ) i PARTITI TRADIZIONALI ABBANDANO IL PARLAMENTO, NON PERCHE’ COSTRETTI MA PER LORO SCELTA.
INIZIA DI FATTO UN PERIODO DI POTERE ASSOLUTO MA FORMALMENTE IL PARLAMENTO E’ RIMASTO OPERATIVO, TANTO CHE L’ ORDINE DI ARRESTO DI MUSSOLINI L’ 8 SETTEMBRE 1942 ARRIVA PROPRIO DAL PARLAMENTO ( che poi si chiamava consiglio dei fasci e delle corporazioni).
@TMartello
L’ideologia totalitaria, di allora, sarà certamente un rottame del passato, ma le spinte xenofobe e razziste, la voglia dell’uomo forte che -oltre la legge- risolve i problemi, il desiderio della negazione del pensiero diverso, ecc. ecc. ancora sono presenti e pertanto vanno rifiutati
SONO TOTALMENTE D’ ACCORDO, XENOFOBIA , RAZZISMO E NEGAZIONE DEL PENSIERO DIVERSO SONO DA CONDANNARE E VANNO RIFIUTATI.
giusto per precisazione razzismo e xenofobia non sono mai stati propri degli anni del ventennio.
p.s. anche qui qualcuno avrà ,ragionevolmente , da dire. Ma anche qui spero che qualcuno si sia ben informato sui motivi ( oltre a tutta le vicende accadute nel 1938) che costrinsero Mussolini alla sottoscrizione delle INFAMANTI E VERGOGNOSE leggi razziali.
@ fiat lux
Stiamo sicuramente divagando dal tema principale, ma mi sembra un pochino riduttivo limitarsi a riportare una frase di Mussolini quando poi, all’atto pratico, la frase resta frase e il vissuto è stato completamente diverso.
Ed è perfettamente inutile crogiolarsi sl fatto che, in teoria, il percorso politico doveva prendere una piega ma poi i gerarchi, gli approfittatori, i ladri di regime hanno fatto tutto il contrario…. Ma i ladri, i podestà delinquenti, gli amici degli amici chi li ha messi sul trono?
Non facciamo finta che Mussolini era all’oscuro di quanto accadeva; siccome la piramide politico-affarista gli serviva per restare in sella ha permesso di uttto di più….
Il Re, invece che fare arrestare Mussolini, ha tutto l’interesse a nominarlo ministro; ovvio è scontato che poi si fa le leggi come gli pare (ti ricorda qualcuno?)
Il consenso dato alla coalizione viene dato anche ad altre formazioni che il fascismo poi esclude dalla vita politica: non è questo sinonimo di dittatura? Ma dai: di che stiamo a parlare????
Sull’arresto di Mussolini (arresto arrivato quando oramai da anni aveva già portato il paese allo sfascio, quindi arrivato fuori tempo massimo) mi pare che fai confusione: non è stato il Parlamento ma il Gran Consiglio del fascismo che votò.
Da wikipedia:
Il Gran Consiglio era presieduto dal Capo del Governo Primo Ministro Segretario di Stato che aveva il potere di convocarlo e di stabilirne l’ordine del giorno; la carica fu ricoperta, per tutto il tempo in cui esistette il Gran Consiglio, da Benito Mussolini. Segretario del Gran Consiglio era il Segretario del Partito Nazionale Fascista.
ne erano membri di diritto:
i quadrumviri della Marcia su Roma (Italo Balbo, Emilio De Bono, Cesare Maria De Vecchi e Michele Bianchi);
il Presidente del Senato;
il Presidente della Camera dei Fasci e delle Corporazioni;
il Segretario e i due Vicesegretari del Partito Nazionale Fascista;
i Ministri Segretari di Stato per gli affari esteri, per l’interno, per la giustizia, per le finanze, per l’educazione nazionale, per l’agricoltura e le foreste e per le corporazioni;
il Comandante generale della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale;
il Presidente dell’Accademia d’Italia;
il Presidente del Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato;
i Presidenti delle Confederazioni Nazionali Fasciste e delle Confederazioni Nazionali dei Sindacati fascisti dell’industria e dell’agricultura.
(in grassetto due delle strutture repressive dittatoriali)
guarda starei qui ore a discutere , specialmente con una persona civile come te! è bello potersi confrontare con persone come te ma dovremmo riempire queste pagine e non è giusto
Giusto per lasciare la discussione vorrei dire che nel raccontarti l’ elezione “democratica” del PNF volevo sottolineare che oggi non viviamo in un paese politicamente più “etico” di quello che era allora.
e che se chiamiamo dittatura quella del ventennio anche oggi dobbiamo riferirci in maniera diversa ai nostri partitelli politici ( plutocrati, oligarchi, autoreferenziali, ecc… fai tu).
Che Mussolini non sia stato all’ oscuro o che non abbia fatto abbastanza in alcune situazioni deplorevoli, nessuno lo nega, ma quella frase citata è sinonimo di una tensione ideale che oggi non riesco neanche a intravedere.
sul gran consiglio, l’ ultima riga, quella dei presidenti delle confederazioni ( corporazioni) è la voce numericamente più corposa. Le confederazioni, sono in rappresentanza dei lavori e dei mestieri, quindi del popolo. la formazione di quel parlamento è una novità assoluta per l’ epoca e anche oggi ha degli spunti interessanti.
Io non sono un nostalgico, né uno che mitizza, tutti i miei interventi erano per esprimere un concetto: basta demonizzare quel’ epoca perché tante intuizioni furono geniali e oggi ci servirebbero!
ti segnalo l’ ultima intervista rilasciata da Mussolini , in cui si parla di molte cose,Motivi della Guerra compresi, è interessantissima per chì a cuore e occhi aperti : http://digilander.libero.it/storiafascismo/Documenti/ultima_intervista.htm
c’ è una parte centrale che è considerato da tutti come il testamento politico e il credo del fascismo e come vedrai non si parla né di dittatura né di xenofobia né di sangue!
ringraziandoti per la discussione telematica, ti saluto.
@ fiat lux
La Casa del Fascio venne inaugurata domenica 11 novembre 1928 da S.E. Giuseppe BOTTAI, il comm. Oliveti, il Segretario Federale cav. Cingolani e il Podestà di Macerata comm. Benignetti. L’opera pubblica venne realizzata in appena sei mesi di restauro del settecentesco palazzo dell’ospedale.
La destinazione era molto importante perché, come diceva Terragni: “La casa del Fascio non deve essere più fortino o rifugio o covo, ma casa, tempio, scuola”. Doveva essere quindi un edificio altamente simbolico e con questo spirito l’ex ospedale venne trasformato, oltre che all’interno, nella facciata che, pur mantenendo i caratteri settecenteschi venne radicalmente cambiata con l’aggiunta di caratteri stilistici marmorei. Venne inoltre trasformato il campanile della chiesa di s. Pietro in una originale torre con faro per illuminare con un fascio di luce la città nelle notti delle date festive e commemorative.
Nella progettazione degli interni l’ing. Serafini e l’arch. Cesare Bazzani ricavarono locali perla Segreteriaprovinciale Fascista, il Fascio Maceratese, il Dopolavoro,la Federazionedei Sindacati, e tutte le Associazioni Economiche, Commerciali ed Industriali, il Comando della 109 Legione M.V.S.N., l’ufficio Postelegrafico e sede per conferenze e per feste.
All’esterno vennero realizzate alcune modifiche alle finestre del piano terra, ai balconi, vennero poste balaustre, pinnacoli e la cortina scandita simmetricamente con l’affissione di lapidi simboliche in memoria del sacrificio e della vittoria fascista. Nei nicchioni della facciata vennero collocate due grandi statue dello scultore Prof. Bernardo Morescalchi di Roma: “il legionario antico” e “il legionario nuovo, dal libro e moschetto”.
Quel “Libro e moschetto” coniato e inseguito per tutta la vita proprio da Giuseppe Bottai tanto che nel ’44 si arruolò nella Legione straniera.
Le eleganti decorazioni in pietra della medesima, sono state eseguite dalla Cooperativa dei Marmisti di Macerata. Dalla rinomata Ditta dei marmisti Gabrielli Egidio e Figli di Macerata sono stati eseguiti altri importanti particolari di decorazioni in pietra. Altri saggi importanti di motivi decorativi ed architettonici in pietra, si devono alla Ditta Angeletti e Figlio di Macerata.
Una curiosità: la prima domanda di maestro il diciottenne Mussolini la inviò il 30 agosto 1901 al sindaco di Tolentino (MC). Chissà come sarebbe cambiata la storia d’Italia se il “mascellone” di Predappio fosse stato assunto nella scuola della nostra Provincia? Purtroppo il posto lo prese Pacifico Massi, il capostipite di quella famiglia che governa Tolentino da oltre cent’anni: Pacifico Podesta, Roberto Sindaco ed onorevole, Francesco Massi Gentiloni Slverj Sindaco e consigliere regionale a vita . Avanti il prossimo Massi Gentiloni Silverj a dimostrazione che al di là dei vari Delfini e dei il Trota ci possono sono essere anche i Piranha!
chi l’avrebbe mai detto che di li a poco sarebbe finito a testa in giù…