A rischio estinzione oltre il 25 per cento dei Comuni della provincia di Macerata. Ben 17 dei 57 che attualmente compongono la nostra provincia potrebbero rientrare nella manovra economica al vaglio del Consiglio dei Ministri in queste ore. Secondo indiscrezioni più che attendibili, a partire dalle prossime elezioni saranno 34 le province e circa 1500 i comuni per i quali sarà reso obbligatorio l’accorpamento, in base ai criteri previsti dalla manovra. Si tratta dei comuni sotto i 1000 abitanti (a confermarlo è stato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intervenendo telefonicamente a “Cortina Incontra”).
Così, l’ente provincia si salva per il rotto della cuffia dalla maxisforbiciata del Governo, grazie ai suoi 325.509 abitanti. Appena 25mila in meno e la provincia di Macerata sarebbe stata accorpata a una limitrofa. Il “tetto” di abitanti per evitare l’accorpamento previsto dalla manovra, infatti, è di 300mila unità. Chi invece patirà una sorta di “morte in culla” è la provincia di Fermo (178mila abitanti), istituita nel 2004 e divenuta operativa nel 2009, che tornerà, volente o nolente, insieme ad Ascoli Piceno, altra provincia che supera a stento i 200mila abitanti. Curiosamente, se Macerata non avesse raggiunto il “quorum” dei 300mila abitanti, quasi certamente avremmo assistito a una maxi provincia con l’accorpamento insieme a Fermo e Ascoli.
Ma per tornare alle cose ancora più vicine a casa nostra, vediamo quali sono i Comuni che, qualora la bozza di manovra venisse approvata, subiranno l’accorpamento: Acquacanina (123 abitanti), Fiastra (596 abitanti), Bolognola (168 abitanti), Ussita (435 abitanti), Castelsantangelo sul Nera (316 abitanti), Monte Cavallo (153 abitanti), Fiordimonte (228 abitanti), Sefro (464 abitanti), Poggio San Vicino (313 abitanti), Gagliole (678 abitanti), Ripe San Ginesio (849 abitanti), Monte San Martino (808 abitanti), Gualdo (903 abitanti), Muccia (932 abitanti), Cessapalombo (539 abitanti), Camporotondo di Fiastrone (612 abitanti) e Pievebovigliana (894 abitanti). Sono numeri riferiti alle rilevazioni più recenti, ma chiaramente suscettibili di variazioni, anche se sembra poco probabile che in questi Comuni possa esserci un incremento demografico tale da evitare l’accorpamento.
Chi deve prestare molta attenzione al saldo positivo dei residenti è, invece, Serrapetrona, salva per un soffio grazie ai suoi 1012 abitanti. Più tranquilli, invece, Colmurano (1289 abitanti), Serravalle di Chienti (1146 abitanti), Pieve Torina (oltre 1400 abitanti), Penna San Giovanni (1195 abitanti) e Pioraco (1233 abitanti). Per tutti gli altri Comuni non dovrebbero esserci particolari problematiche, se non quelle strettamente economiche legate alla ulteriore riduzione del trasferimenti. Ma questa è un’altra storia.
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io sono daccordo!!!!!!!!!!!!!!!!!!
continuiamo a sperperare inutile denaro sono stati stanziati milioni di euro per la provincia di fermo spostato enti tribunali provincia ecc ecc per poi ritornare ad ascoli che schifo
Le province andrebbero abolite TUTTE, altro che 34.
E i comuni potrebbero tranquillamente essere tagliati a 5000 abitanti, altrimenti fanno anche fatica ad organizzare i servizi pubblici.
Certo che poi tanti “orticelli” spariscono…
io nn sono dacordo poiche sono soldi buttati via
sn d’accordo ma non è sufficiente
D’accordissimo, ma grande dispiacere per la provincia di Fermo. Sposterei lì quella di Ascoli, con cui si rifonderà. Così gli ascolani capirebbero che significa dover andare a Fermo tutte le volte.
Si può fare una manovra bis per quelle province che non danno le deleghe agli assessori?
@ Andrea blarasin: è un buon punto di inizio. Non si può far sparire una intera classe dirigente da un giorno all’ altro… ( e in effetti non mi sembra nenache giusto).
@ giovanni del savio: basterebbe che la posta certificata fosse uno strumento utile a qualcosa… è una buona base ma nulla senza una altezza.
@ andrea marchiori: che ne dici di una proposta di legge per far prendere lo stipendio agli assessori solo a deleghe assegnate?
Francamente ritengo che la soglia di 1000 abitanti per non rientrare in un accorpamento sia troppo bassa per avere un risparmio concreto. D’accordo invece sul metodo per le province anche se col senno di poi qui nelle Marche sono stati spesi inutilmente soldi per fare e disfare quella di Fermo.
Il cuore di nonno Silvio gronda di sangue, presumibilmente non il suo….
Visto che, nonostante le bugie che ci hanno propinato negli ultimi 18 mesi, era chiaro a tutti che ci sarebbe stata una manovra aggiuntiva entro l’estate 2011 allora sarebbe potuto essere l’occasione (se si avevano gli attributi) per sforbiciare veramente alcuni INUTILI costi.
Inanzitutto si sarebbe potuto eliminare TUTTE le Province, visto che questo era nel programma elettorale sia del Pd che del PdL, riassegnando le competenze alle Regioni e ai Comuni (competenze che, nel corso degli anni, erano state sottratte/scippate alle Regioni ed ai Comuni per giustificare l’inutuile esistenza delle Province)
Dopodiche si sarebbe potuto benissimo accorpare i piccoli Comune, come dice Dantini, almeno fino ai 5.000 abitanti cosicchè si sarebbero potuti rendere più funzionali molti servizi a costi contenuti (non necessità di tanti Uffici Tecnici, non necessità di tanti Comandi dei Vigili, non necessità di tanti Sindaci, Giunte e Consigli, ecc., ecc.)
Inoltre mi sembra che manchi completamente una efficace politica contro l’evasione: si si vogliono colpire le parrucchiere che non fanno la ricevuta o il bar che non da lo scontrino per una pizzetta… Però i grossi evasori, il grosso sommerso (spesso conosciuto a tutti) restano evasori, resta sommerso.
[[[[a proposito: che fine hanno fatto le indagini sui nostri industriali regionali che, casualmente, andando a San Marino dimenticavano pacchi di soldi (presumibilmente NON dichiarati) nelle banche????]]]]
Per finire si poteva andare ad incidere seriamente sui costi della Casta (senza cambiare alcuna norma della Costituzione) tagliando benefits e oprebende non solo ai Senatori ed ai Deputati, ma anche ai Consiglieri Regionali e a tutti i boiardi di stato presenti nei consigli di amministrazione degli enti pubblici….
E sarebbe bastato inoltre che le varie Giunte (Comunali, delle INUTILI Province e Regionali) fossero obbligatoriamente limitate a numero 6/8 Assessori poichè, con la nuova legge sugli Enti locali, gli Assessori (cioè i “Collaboratori” del Sindaco) non contano nulla visto che le responsabilità sono tutte degli uffici (che lavorano e avrebbero continuato a lavorare sia con 6 che con 30 Assessori)
L’accorpamento dei piccoli comuni è una decisione “saggia” che doveva essere fatta prima, è una mostruosità un comune (come Acquanina o Bolognola) con meno di 200 abitanti. Per quanto riguarda le Provincie l’idea di istituire la provincia di Fermo è stata un’iniziativa sciagurata (io sono nato nel fermano). Mi risulta che nel 1861 le provincie erano 60 siamo arrivati a 110, nonostante fosse prevista, con l’istituzione delle regioni, la loro abolizione, evidentemente è stato adempiuto lo spirito evangelico del “crescete e moltplicatevi”.
era ora, meno comuni meno gente che PAPPA alle nostre spalle
@ pierre
Sostanzialmente oggi, in Europa, c’è sempre un “entità” amministrativa tra il Comune e lo Stato.
Può essere la Provincia, il Land, lo Shire…
Questo perchè tra il Governo Nazionale e la piccola realtà territoriale la distanza (amministrativa, geografica, culturale, ecc.) era troppo ampia.
Ed anche neui secoli scorsi, con varie forme e vari modi, era suppergiù così: c’era sempre un “soggetto” in mezzo tra la piccola realtà locale e il centro politico.
Solo in Italia ce ne sono 2 (Provincia e Regione), evidentemente eprchè a noi le cose piace farle bene… 🙂
Non a caso già una trentina d’anni fa si cominciava a parlare dell’abolizione delle Province che, se andiamo a vedere quali erano allora le competenze, erano dei grossi scatoloni vuoti: la Provincia oltre che la targa e gli edifici degli istituti tecnici aveva ben poche altre competenze.
Poi man mano (sottraendo competenze ai Comuni e alle Regioni) si siono ampliate le competenze provinciali al solo scopo di “giustificare” questo INUTTILE Ente.
Perchè una Provincia è uno scatolone che consente tanti posti di lavoro, tanti dirigenti, tanti Assessori, tanti uffici (e poi indirettamente: Procure, Tribunali, ecc.) e…. tante sedie dove colocare compagni, amici di partito, parenti, amanti……. Cioè un importante serbatoio di voti in chiave elettorale.
Quindi se si abolissero oggi le Province ci sarebbero inanzitutto dfa “ricollocare” tanti politici che non avrebbero più stipendio, gettoni di prewsenza, sedie in Consigli di Amministrazione.
E poi tanti dirigenti non sapremmo dove metterli, tanti uffici non si saprebbe dove allocarli…
Ecco il motivo principe per cui le Province (inutili) ancora permangono…
Mentre la Provincia di Macerata dovrà dimezzare gli assessori da subito (2 al Pd e uno all’Udc?), quella di Ascoli/ Fermo dovrà rinunciare a un Prefetto, a un Presidente della Camera di Commercio e relativi apparati. L’unione dei comuni del maceratese non potrà che riaprire vecchi e nuovi campanili. Eppure ci sono delle aree omogenee. Pensiamo ad esempio a Visso + Ussita + Castelsantangelo sul Nera, a Fiastra + Acquacanina + Bolognola, Pievebovigliana + Fiordimonte, Apiro + Poggio San Vicino, San Ginesio + Ripe San Ginesio, Pioraco + Sefro e così via con la perdita di diversi sindaci e segretari comunali a scavalco. Quando questi piccoli comuni saranno costretti a unificarsi sorgerà la questione del nome. Immagino che Pieve Torina + Montecavallo non potrà che originare uno strano Pieve Cavallo o Monte Torina con sindaco Gentilucci o Cecoli.
Torno a ribadire che con la soglia di accorpamento a 1000 abitanti la manovra salva costi rischia di essere una salva faccia o facciata, chi si è divertito a fare qualche conticino, ha verificato che con l’azzeramento di 1500 comuni con meno di 1000 abitanti (comuni nei quali decine di migliaia di consiglieri comunali incassano con i gettoni di presenza dai 9 (nove) ai diciotto (diciotto!) euro al mese, a seconda del numero di sedute consiliari), il totale del risparmio per lo Stato sarà di 300.000 euro al mese (circa 3,6 ml. di € l’anno), ben poca cosa rispetto a quanto sarebbe possibile fare aumentando la soglia a 2000, 2500 o addirittura a 5000 come si fantasticava tempo fa…
Torno a ribadire che con la soglia di accorpamento a 1000 abitanti la manovra salva costi rischia di essere una salva faccia o facciata, chi si è divertito a fare qualche conticino, ha verificato che con l’azzeramento di 1500 comuni con meno di 1000 abitanti (comuni nei quali decine di migliaia di consiglieri comunali incassano con i gettoni di presenza dai 9 (nove) ai diciotto (diciotto!) euro al mese, a seconda del numero di sedute consiliari), il totale del risparmio per lo Stato sarà di 300.000 euro al mese (circa 3,6 ml. di € l’anno), ben poca cosa rispetto a quanto sarebbe possibile fare aumentando la soglia a 2000, 2500 o addirittura a 5000 come si fantasticava tempo fa…
scusate a me sembra l’ennesima presa per il c…., tagli di quà, tagli di là… tagliano comuni la cui spesa per gli amministratori non supera metà dello stipendio annuale di un deputato….. ma di tagli ai loro stipendi e abolizione dei benefit non se ne parla… di tagli nei palazzi del potere neanche a parlarne… di riduzione del numero dei parlamentari non pervenuto…. di tutto si parla ma non di ciò che gli italiani chiedono da anni!!!!!!
e sono anche sicuro che nulla faranno le opposizioni per inserirli nella manovra… seguitando su questa strada… la Grecia si avvicina…
Non sono mai stato un fan di Tremonti, ma questa manovra la trovo serie e necessaria…
Come al soliti siete tutti “capisciu”. Il taglio è fatto all’italiana.
Il taglio naturalmente non sarà di 17 comuni, ma presumibilmente di poco più della metà.
(se accorpo 2 da 501 porta 1002) vuol dire in pratica che di 2 comuni ne faccio 1!!). Da come ha parlato Calderoli dovrebbero diminuire i dependenti pubblici. Come al solito si fanno i conti senza l’oste. Se ci sono due vigili che ne licenziamo 1 e gli raddoppiamo il territorio da controllare. Complimenti!!
Ok per il taglio degli amministratori, ma per il taglio dei servizi sociali, controlli sul territorio, organizzazione in generale delle cose pubbliche come al solito non ci hanno capito un tubo.
Questi tagli poi si avranno al termine della validita delle attuali amministrazioni e cioè fra quanti anni?
Demagogia e basta. Perchè non cominciano ad andare a casa i governanti. (Mi sembra già troppo tardi)
Va comunque precisato che il prossimo anno ci sarà il censimento, quindi i comuni interessati saranno sicuramente di meno… e poi dalle parole di Berlusconi traspare che la norma non è fiscale ma a seconda delle situazioni si deciderà… e quindi chi ha santi in paradiso sopravviverà….
Tante chiacchiere è pochi fatti; 1) Abbolire tutte le Provincie. 2) Accorpare i Comuni Sopra ha 5000 abitanti . 3) Istituire magro Regioni . 4) bloccare il turnover negli enti pubblici per 5 anni . 5) Eliminare tutte le regalie negli enti pubblici iniziando dal premio di produttività e dalle P.O. “posizioni organizzative” .6) eliminare consulenze esterne dagli enti, ecc. ecc. solo cosi si salva l’Italia.
Già nel X secolo vi sono tracce dell’esistenza del mio Comune, Gualdo, roccaforte della potente famiglia dei Brunforte , io sono tranquilla , Silvio , per quanto potente quasi come il Padreterno , non riuscirà a sopprimerlo !!!!!
abolizione delle provincie e tutte non solo alcune è fondamentale per il paese. è necessario e la classe dirigenziale farà quello che gli pare a me non fanno pena . sentire il nostro presidente che si vanta durante la campagna elettorale di essere stato 30 anni in provincia mi ha dato il voltastomaco , 30 anni di soldi pubblici in tasca per un ente che ha fatto solo danni da quando esiste. e poi ho un idea per i rifiuti che sicuramente metterà d accordo tutti i comuni , ogni comune deve pensare a trovare una sistemazione per la propia immondizia , o meglio ogni comune deve tenersi i propi rifiuti e non sperare che un comune si prenda i rifiuti di tutti per una decisione presa da provincie o regioni ,dove nascerà una discarica . ogni comune se necessario deve avere una discarica o farne una comune con i paesi limitrofi . e se geologicamente un comune non ha caratteristiche adatte purtroppo dovrà chiedere bollette salate hai suoi cittadini . e cosi sicuramente tutti noi saremo automaticamenti educati nell riciclo e differenziata.
perchè eliminRe le provincie che sono logisticamente edeconomicamente più vicine ai piccoli comuni e non eliminare le regioni? Un sola piccola considerazione, un consigliere provinciale prende un rimborso pari al ridicolo (circa 40 euro) a presenza, un consiglire Regionale prercepisce 7.000 euro al mese, più pensione e rimborsi vari….
Troppa TV fatta solo da uno (!) ci fa male a tutti….
L’inutilità dell’ente provincia è palese. Quello che non capisco è la distinzione tra province con meno o piú di 300000 abitanti. Esempio: che senso puó avere la provincia di Roma considerando le competenze del comune? Io lascerei la sola provincia di fermo cosí magari smettono di piangere.
sarebbe interessantissimo sapere come la pensano alcuni dei fascistissimi abitanti di questi minuscoli comuni tipo bolognola dove praticamente ci sono piu fascisti che case ma anche cessapalombo ussita fiordimonte monte cavallo non sono certo da meno. Comunque anche se non fossero contenti ripeto sono talmente fascisti che voterebbero per il nano fino alla morte,fortunatamente sono quattro gatti e dal punto di vista elettorale sono completamente ininfluenti e quindi di danni non ne hanno fatti mai molti