Manovra: sono a rischio
17 Comuni del Maceratese

L'Ente Provincia salvo per poco più di 20mila abitanti. Fermo e Ascoli tornano insieme

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cartina_comunidi Roberto Scorcella

A rischio estinzione oltre il 25 per cento dei Comuni della provincia di Macerata. Ben 17 dei 57 che attualmente compongono la nostra provincia potrebbero rientrare nella manovra economica al vaglio del Consiglio dei Ministri in queste ore. Secondo indiscrezioni più che attendibili, a partire dalle prossime elezioni saranno 34 le province e circa 1500  i comuni per i quali sarà reso obbligatorio l’accorpamento, in base ai criteri previsti dalla manovra. Si tratta dei comuni sotto i 1000 abitanti (a confermarlo è stato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intervenendo telefonicamente a “Cortina Incontra”).

Così, l’ente provincia si salva per il rotto della cuffia dalla maxisforbiciata del Governo, grazie ai suoi 325.509 abitanti. Appena 25mila in meno e la provincia di Macerata sarebbe stata accorpata a una limitrofa. Il “tetto” di abitanti per evitare l’accorpamento previsto dalla manovra, infatti, è di 300mila unità. Chi invece patirà una sorta di “morte in culla” è la provincia di Fermo (178mila abitanti), istituita nel 2004 e divenuta operativa nel 2009, che tornerà, volente o nolente, insieme ad Ascoli Piceno, altra provincia che supera a stento i 200mila abitanti. Curiosamente, se Macerata non avesse raggiunto il “quorum” dei 300mila abitanti, quasi certamente avremmo assistito a una maxi provincia con l’accorpamento insieme a Fermo e Ascoli.

acquacanina

Acquacanina, il Comune con meno abitanti

Ma per tornare alle cose ancora più vicine a casa nostra, vediamo quali sono i Comuni che, qualora la bozza di manovra venisse approvata, subiranno l’accorpamento: Acquacanina (123 abitanti), Fiastra (596 abitanti), Bolognola (168 abitanti), Ussita (435 abitanti), Castelsantangelo sul Nera (316 abitanti), Monte Cavallo (153 abitanti), Fiordimonte (228 abitanti), Sefro (464 abitanti), Poggio San Vicino (313 abitanti), Gagliole (678 abitanti), Ripe San Ginesio (849 abitanti), Monte San Martino (808 abitanti), Gualdo (903 abitanti), Muccia (932 abitanti), Cessapalombo (539 abitanti), Camporotondo di Fiastrone (612 abitanti) e Pievebovigliana (894 abitanti). Sono numeri riferiti alle rilevazioni più recenti, ma chiaramente suscettibili di variazioni, anche se sembra poco probabile che in questi Comuni possa esserci un incremento demografico tale da evitare l’accorpamento.

Chi deve prestare molta attenzione al saldo positivo dei residenti è, invece, Serrapetrona, salva per un soffio grazie ai suoi 1012 abitanti. Più tranquilli, invece, Colmurano (1289 abitanti), Serravalle di Chienti (1146 abitanti), Pieve Torina (oltre 1400 abitanti), Penna San Giovanni (1195 abitanti) e Pioraco (1233 abitanti). Per tutti gli altri Comuni non dovrebbero esserci particolari problematiche, se non quelle strettamente economiche legate alla ulteriore riduzione del trasferimenti. Ma questa è un’altra storia.



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