Maceratese, promossi e bocciati
Cacciatori il top, Croceri il flop

Le pagelle di fine anno a giocatori, allenatore e dirigenti dei biancorossi

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L'ABBRACCIO - I giovani Massimiliano Trillini e Roberto Martinelli

di Filippo Ciccarelli

Alla fine dell’anno solare 2010 e del girone di andata del campionato regionale di Eccellenza, stiliamo il “Pagellone” di fine anno, con i promossi ed i bocciati in casa biancorossa. Una valutazione complessiva su giocatori, allenatore e società.

Portieri:
Armellini Andrea,  4.5
Il portiere titolare della Maceratese non ha avuto quell’impatto positivo sull’ambiente che ci si aspettava. Al di là dell’espulsione rimediata nel derby contro il Tolentino, sua ex squadra, dopo un fallo plateale su Melchiorri, Armellini non ha dimostrato grande sicurezza tra i pali, e questa incertezza è stata più volte trasmessa ai compagni di reparto. Incerto soprattutto nelle uscite, non è sempre stato in grado di comandare la difesa, compito principale per un uomo della sua esperienza. Viene infatti tagliato nel mercato di riparazione, decisione che non crediamo sia stata accolta da rimpianti del popolo biancorosso.

Martinelli Roberto, 6
Uno degli under più promettenti in casa biancorossa, Martinelli ha dovuto rimpiazzare Armellini dopo la maxi squalifica che ha visto la Maceratese orfana di Armellini. Ottimo a Fabriano nonostante la sconfitta, si è guadagnato la sufficienza per le sue prestazioni complessive nelle 7 partite da titolare disputate con la Maceratese. I suoi limiti vengono fuori soprattutto per quel che riguarda il piazzamento in occasione dei calci piazzati, dove è già stato perforato più di una volta, e sono in massima parte riconducibili alla mancanza di esperienza. D’altronde non è un mistero che la Maceratese si stia guardando intorno per un uomo di esperienza, ed a questo proposito è stato valutato Pandolfi, ma Martinelli è un ragazzo che ha compiuto 17 anni meno di un mese fa,  e bisogna sempre tenerlo a mente.

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IL FATTACCIO - Andrea Armellini scaraventa a terra Federico Melchiorri nel derby col Tolentino

Difensori:
Benfatto Mattia, 6.5
Ha cominciato in panchina, terminando il girone di andata con un posto da titolare. E’ uno dei tanti centrali difensivi biancorossi, ed oggettivamente un lusso per la panchina. Benfatto ha alle spalle campionati giocati nella categoria ed anche in serie D, ed insieme a Romagnoli è uno dei più longevi con la casacca biancorossa. Pronto contro la Fermana, dove ha fatto coppia al centro con Del Moro, si trova bene anche con Romagnoli, che negli ultimi anni ha sempre occupato la fascia destra.

Borgiani Gianluca, 5.5
Esterno difensivo, anche lui under: ha iniziato la stagione da titolare, poi è stato frenato da un infortunio che lo ha tenuto ai box, ed ora si trova la strada chiusa da giocatori come Grcic e Leopardi, senza contare quel Massimiliano Sgalla che la Maceratese ha ingaggiato durante il corso della stagione. Buona corsa, tanta volontà, ma poca tecnica e sicurezza nel giocare i palloni. Il voto è una media tra una fase difensiva più che sufficiente ed una fase offensiva carente.

Bruno Andrea, n.g.

Giovanissimo, ha collezionato qualche presenza come terzino. Su di lui pesa l’espulsione diretta (decisione comunque molto severa da parte dell’arbitro) nel match casalingo contro la Fermana.Del Moro Stefano, 6.5
Uno degli acquisti da cui ci si attendeva molto, è un difensore d’esperienza che ha dalla sua una buona presenza fisica. Recentemente anche lui è stato fermo per infortunio, ma è un elemento che da garanzie per il reparto e può essere sfruttato in situazioni offensive, come quelle che si creano su calcio piazzato. In questa stagione ha all’attivo anche un goal.

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IL GIGANTE CROATO - Tomislav Grcic

Grcic Tomislav, 6
Come si dice a scuola? E’ bravo ma non si applica. Il Grcic di inizio anno, quello che giocava al centro, è gravemente insufficiente. Quello nuovo meriterebbe molto di più per le sue ultime prestazioni. A partire dalla gara con la Fermana, dove è stato il migliore in campo, Grcic ha saputo prendersi la fascia sinistra ed ha dimostrato che quello è il suo ruolo naturale in campo. Come centrale è lento, macchinoso e molto falloso. Come terzino sinistro è una spina nel fianco per qualunque avversario, è dotato di un tiro potente sia da fuori che su punizione, è forte di testa ed in sostanza è mancato troppo a questa Maceratese. Il vero Grcic si meriterebbe un 8 pieno, la speranza di tutti i tifosi è che nel girone di ritorno possa confermare le ottime cose fatte vedere nei mesi di novembre e dicembre.

Romagnoli Andrea, 5.5
Probabilmente è lui la più grande delusione della difesa, dopo il girone di andata. Sicuramente non ha tutte le colpe, ma se la Maceratese non ha confermato le aspettative di inizio stagione, soprattutto per quel che riguarda la difesa, una buona dose di responsabilità ricade su Romagnoli. Fosse stato uno sconosciuto, saremmo stati più indulgenti. Ma Andrea è un ragazzo che può dare tanto, tantissimo di più alla sua squadra. Lui alla Maceratese c’era prima di molti altri, è arrivato ad esserne il capitano in stagioni passate e non a torto. Per questo da lui ci si aspetta una stagione migliore; ha tutti i numeri e le qualità per riconfermarsi a livelli più alti, quelli che in passato lo hanno fatto notare a squadre di palcoscenici professionistici. E’ un esterno destro, ma recentemente è stato impiegato (non sfigurando) da centrale. L’inizio della stagione è stato negativo, sia perché poco utile in fase di costruzione, sia perché alcuni errori sono costati caro alla squadra (vedi quello contro l’Elpidiense Cascinare, ad esempio). E’ stato messo addirittura fuori squadra per il suo comportamento dopo la sconfitta di Fabriano, dove si era anche fatto espellere al 92esimo, cedendo al nervosismo e alla stizza. Errori che non ci si aspettano da Romagnoli, errori ai quali i giocatori può riparare comportandosi come sta facendo, cioè lavorando e migliorandosi sul campo.

Nwanze Ayodele, n.g.
Chi l’ha visto? Comprato dalla Biagio Nazzaro di Chiaravalle, preceduto dalla fama di bomber (5 goal all’attivo per lui nella scorsa stagione), Nwanze ha esordito nella prima giornata a Cupramontana contro la Belvederese, rimediando un rosso per somma di ammonizioni. Poi più nulla, complice un infortunio che lo ha tenuto fuori del campo di gioco per oltre due mesi, dal quale ormai dovrebbe essere completamente guarito. E’ un centrale difensivo che a Macerata ha giocato inizialmente come terzino sinistro. Potrebbe dare molto per la causa biancorossa, aspettiamo di vederlo nel 2011.

Sgalla Massimiliano, n.g.

Arrivato dal Tolentino, questo difensore classe ’89 non ha impressionato. Senza infamia e senza lode, fa il suo in difesa, ma non va oltre. A volte le sue prestazioni sono state sotto tono, ma in generale non è da lui che ci si attendevano cose grandiose. Un buon rincalzo.

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IL PUNTO INTERROGATIVO - Yassine Belkaid


Centrocampisti:
Belkaid Yassine, 5
Ah, Belkaid. Si potrebbe scrivere tutto ed il contrario di tutto su di lui. Come si fa a mettergli 5 e non 7 ? Tecnicamente la palla la sa giocare, si danna l’anima con la corsa, ha giocato sin da subito come titolare inamovibile nella mente e nel cuore del mister, nonostante ad inizio stagione abbia sofferto di un problema al ginocchio. Ha un bel piede, con cui fa delle aperture illuminanti, si meriterebbe il goal e non i legni, come quando all’Helvia Recina colpì la traversa contro la Biagio Nazzaro.
Però… come si fa a mettergli 5 e non 3 ? Si perde in un bicchier d’acqua, quando è in giornata no non azzecca passaggi da un metro di distanza, spesso e volentieri gira a vuoto facendo un pressing inutile quando dovrebbe rimanere largo, incaponendosi in dribbling improbabili, oppure sbagliando conclusioni elementari. L’autogoal con il Tolentino fece esplodere la rabbia dei tifosi nei suoi confronti. Ad Urbino è stato capace di saltare praticamente tutta la squadra avversaria col dribbling, di farsi 40 metri di campo da solo, senza nessun avversario davanti e con Testa a due metri da lui, di entrare in area di rigore, e di sbagliare solo davanti al portiere facendosi recuperare da Fucili, numero 1 dell’Urbino, e da un difensore avversario, fallendo l’occasione che avrebbe chiuso il match in modo definitivo. Tutto questo nella stessa partita.  Diciamo che Belkaid merita 7 e Yassine merita 3. Dividiamo per due, ed ecco il risultato.

Borioni Jacopo, n.g.
Giovane, viene dalla formazione Juniores. Borioni è un ’92 che non sfigura quando viene chiamato in causa, è maturo per fare qualche partita in Eccellenza e può essere valido nel turnover. Poche le partite giocate, da segnalare i 90 minuti giocati in coppa contro l’Ancona, esperienza emozionante, probabilmente difficile da dimenticare, per il giovane giocatore della Maceratese.

Croceri Yuri, 4
Due goal per lui in questa Eccellenza 2010/11. Avrebbe dovuto essere il regista della Maceratese, ma a conti fatti non è stato né regista né interditore, nemmeno troppo pericoloso da calcio piazzato. Croceri non è stato né carne né pesce, ed alla fine della sua esperienza si è mostrato quasi indolente; sarà un caso, ma da quando se n’è andato la Maceratese ha fatto 7 punti su 9 disponibili.

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A CORRENTE ALTERNATA - Roberto Iuvalè

Iuvalè Roberto, 6
Un ottimo inizio di campionato per Iuvalè, che ha trovato anche 3 volte la via del goal in questa stagione. Numerosi i suoi assist. Sulla destra il suo lavoro è quello di correre, andare sul fondo e crossare. Diciamo che ultimamente è risultato carente nell’uno contro uno e soprattutto nel cross, ma l’impegno ce lo ha sempre messo. Tecnicamente non sarà validissimo, ma il suo lo fa. Deve lavorare soprattutto per quel che riguarda la fase offensiva; non intestardirsi sul dribbling e migliorare invece il cross, perché Bonsignore non faccia la fine di Cardinali, cui sono arrivati effettivamente pochi palloni sfruttabili di testa.  E’ considerato un jolly di centrocampo che, in caso di bisogno, può fare anche il terzino destro. Come anticipato, nelle ultime uscite è sembrato un po’ in fase calante, ma è normale per uno che non si è fermato mai in tutto il girone di andata; volendo Pierantoni potrebbe schierare Leopardi a destra, fresco dell’arrivo dalla Recanatese, mettendo Romagnoli come terzino. Invece, per ora, preferisce mettere Leopardi come esterno di difesa, confermando Iuvalè sulla fascia. Finché il pendolino non si stancherà troppo.

Serrani Alessandro, n.g.
Anche lui under, Serrani ha 16 anni e ne compirà 17 a metà gennaio. E’ ancora troppo giovane per la categoria e recentemente è passato alla Vis Macerata.

Trillini Massimiliano, 7
Una risorsa per la Maceratese. Un under che gioca con l’esperienza di un veterano, impiegato tra l’altro in un punto nevralgico del campo come la linea mediana. Qualitativamente è validissimo, fisicamente è un lottatore, ha fatto un gran lavoro per tutto il girone di andata. La speranza per quello di ritorno è che, lavorando con Gigli invece che con Croceri, Trillini riesca a tenere di più il centrocampo  per far si che la Maceratese possa dominare, e non subire le squadre avversarie come invece è avvenuto nella stragrande maggioranza dei casi in questa prima parte di stagione.

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IL MIGLIORE - Claudio Cacciatori

Attacco:
Cacciatori Claudio, 7.5
E’ la stella della squadra. Un folletto che canta e porta la croce, per la maggior parte delle volte da solo. Si sacrifica moltissimo, spesso e volentieri si è andato a prendere il pallone nella propria metà campo ed è arrivato a ridosso dell’area di rigore avversaria, saltando gli avversari palla al piede. Riesce anche a segnare, quando non deve fare tutto il lavoro da solo. Quando riuscirà a lanciarsi autonomamente da centrocampo e a riprende il pallone 40 metri più avanti, sarà pronto per il pallone d’oro. Nell’attesa, si può solo sperare che venga servito meglio.

Cardinali Pier Francesco, 5
Pochi goal per Cardinali alla Maceratese. Anche lui, come i già citati Armellini e Croceri, è stato tagliato e non fa più parte della squadra. Spesso si è nascosto, è vero, e non è stato efficace in attacco. Ma quanti palloni “buoni” gli sono arrivati? Cardinali è un giocatori alto, di fisico, che ha deve ricevere le imbeccate giuste (soprattutto cross) per rendersi pericoloso. Le responsabilità del suo scarso bottino in avanti sono da condividere con il centrocampo, che lo ha aiutato ben poco. L’ultimo goal che ha fatto in maglia biancorossa, infatti, gliel’ha dovuto servire Cacciatori, che non fa il centrocampista. Si giocava contro la Biagio Nazzaro, e dopo quel match Cardinali ha salutato e se n’è andato, destinazione Elpidiense Cascinare, dove ha già trovato la prima marcatura.

Eclizietta Francesco, n.g.
Pochissimi minuti per uno degli under di casa. Lui e Romanski sono il futuro della Maceratese per quel che riguarda il pacchetto offensivo, ma entrambi sono stati poco impiegati. Ci auguriamo di vederlo più spesso nel 2011, perché quando è entrato ha fatto vedere buone cose in prospettiva.

Ramadori Emanuele, 5.5
Ramadori non aveva iniziato male la stagione. La sua presenza in attacco e l’intesa con Cacciatori sembravano promettere bene per la squadra. E’ sicuramente un giocatore di esperienza e di categoria, ma alla fine non ha segnato molto ed anche questo ha convinto la società ad investire in altre direzioni, che puntassero di più su un attaccante di peso come Bonsignore.

Romanski Francesco, n.g.
Vedi alla voce “Eclizietta”, sostituendo il suo nome con quello del compagno di reparto, e viceversa.

Testa Davide, 6.5
Questo giocatore, classe 1991, è una punta con buone qualità offensive. Vede la porta, ha un discreto dribbling, ad Urbino ha sostituito ottimamente Cacciatori per qualità e quantità di gioco. Tre goal all’attivo per lui con la Maceratese, deve fare un ulteriore salto di qualità per poter rappresentare una valida alternativa in un reparto dove il posto è occupato da due che si chiamano Bonsignore e Cacciatori.

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IL MISTER - Gilberto Pierantoni

Allenatore:
Pierantoni Gilberto, 5.5

L’impatto con l’Eccellenza, per l’ex tecnico della Vigor Pollenza, è stato sicuramente forte. Probabilmente si è trovato spaesato ed anche intimorito in un campionato dove le squadre con cui ci si confronta rispondono ai nomi di Ancona, Fermana, Jesina, Tolentino, Sangiustese, Vis Pesaro. Le maggiori responsabilità che gli sono addebitabili riguardano la costruzione della squadra in estate, con una formazione che latitava di centrocampisti di ruolo e che ha evidenziato nel centrocampo i limiti maggiori. Errori da condividere anche con il direttore sportivo Agostinelli ed il consulente di mercato Sampino. C’è però un punto a suo favore: Pierantoni non ha mai nascosto di volersi assumere non solo quelle responsabilità, ma anche quelle sui risultati. Pessimi. E’ arrivato a presentare dimissioni che sono state rifiutate, e da quel momento la Maceratese non ha più perso. Pare essere riuscito a ricompattare uno spogliatoio che, forse, gli era sfuggito di mano. I numeri delle ultime giornate gli danno ragione, la società gli ha confermato la piena fiducia non solo mantenendolo alla guida tecnica, ma operando con serietà e decisione nel mercato di riparazione. Dopo un girone d’andata di rodaggio, Pierantoni può guidare la squadra all’obiettivo dei playoff, conoscendo meglio non solo i suoi giocatori ma anche la categoria. I tifosi lo sperano con tutto il cuore.

Acquisti di dicembre:

Gigli Lorenzo: è ancora presto per poterlo giudicare, ma da quanto visto il giocatore viaggia sul 6.5/7
E’ un centrocampista che sicuramente mancava alla Maceratese, capace di fare filtro a centrocampo ed anche in grado di saper far girare il pallone.

Leopardi Fabio: arrivato dalla Recanatese, Leopardi è un esterno, sia di difesa che di centrocampo. Buona corsa e buoni tempi di inserimento, potrebbe creare qualche problema con le sue sovrapposizioni sulla destra. L’intesa con Iuvalè è da migliorare, ovviamente, ma le prospettive sembrano buone.

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IL GRANDE ACQUISTO - Gabriele Bonsignore

Bonsignore Gabriele: per lui parlano i numeri, è vero. Attesissimo bomber di razza, a Macerata deve dimostrare ancora tutto. Lo zampino su un goal, però, ce lo ha già messo ad Urbino, sulla punizione tagliata di Grcic. Sta ora a lui dimostrare se sarà in grado di far rimpiangere attaccanti con caratteristiche simili alle sue che hanno calcato il campo dell’Helvia Recina, come Giorgio Galli o Christian Pazzi. Ma per farlo non deve essere lasciato solo, ed è bene che società e squadra lo capiscano al più presto.

Società:

Paci Massimo, presidente, 7
Probabilmente è più facile vederlo ballare la Macarena in bikini che farlo sbottonare sulle possibili aspirazioni di playoff della squadra. Paci è sempre stato molto cauto a riguardo, tant’è che a volte può risultare come un pessimo “motivatore” per il pubblico. Però il presidente biancorosso è un vero tifoso, sente moltissimo ogni partita, che si giochi contro l’Urbino o contro l’Ancona. E’ stato capace di un progetto serio, salvando la Maceratese e mettendola in condizione di far bene quest’anno. I risultati, prima o poi, arriveranno. Il lavoro non è stato solo sul campo, ma anche sotto traccia per cercare di coinvolgere altri imprenditori ed appassionati di calcio nel progetto-Maceratese. Non si è mai preclusa nessuna strada, anche se questo ha significato vedersi chiudere alcune porte da parte di altri presidenti di squadre calcistiche locali, che ora annaspano in campionati inferiori. Né ha avuto problemi ad alzare la voce contro il Comune, vista la situazione poco felice per la Maceratese, che non ha un campo stabile sul quale allenarsi, e che per il mese di settembre non ha avuto nemmeno il suo stadio dove poter giocare.
In conclusione, non sarà un maestro nell’alimentare sogni e speranze dei tifosi, ma in quanto a fatti sembra essere una persona seria. E chiunque abbia in mente un paio di nomi delle persone che, nel corso degli anni, hanno preceduto Paci sullo scranno della presidenza biancorossa, capisce immediatamente quanto sia importante la serietà dell’attuale presidente.

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IL PRESIDENTE - Massimo Paci

Agostinelli Roberto, direttore sportivo, 6
A Cupramontana i tifosi gli avevano dedicato uno striscione che recitava: “Roberto Agostinelli fan club”. Ora, non sappiamo se il ds della Maceratese sia effettivamente l’idolo delle tifose e dei tifosi biancorossi, ma qualcosa di buono ha fatto. La squadra è stata costruita con una difesa, sulla carta, impenetrabile. I fatti hanno poi ridimensionato la portata della cosa, complici anche gli infortuni di Nwanze e Del Moro, e l’impiego di Grcic fuori ruolo. Il centrocampo è sempre stato in evidente sofferenza, senza ricambi validi in caso di infortuni o di affaticamento, tant’è che Belkaid ha iniziato la stagione imbottito di antinfiammatori per un problema fisico, e non poteva essere rimpiazzato. E’ stato bravo a rimediare, acquistando Gigli e Leopardi, ed assicurandosi la firma di Bonsignore per l’attacco. Sulla carta, Cacciatori-Bonsignore è una coppia da serie D. In pratica, ci sarà da vedere quanto del lavoro di Agostinelli sarà valido per il girone di ritorno. Se si fosse cominciato sin da subito con un centrale difensivo in meno ed un centrocampista di ruolo in più, forse la Maceratese sarebbe più in alto in classifica, ma con i se e con i ma non si fa la storia.

Tardella Francesca Maria, direttore generale, 7
E’ da poco che la signora Tardella è – ufficialmente – nel sodalizio biancorosso. Però sa già il fatto suo;  con educazione ma fermezza ha più volte dimostrato il suo attaccamento alla società, non temendo di criticare l’operato degli arbitri quando questi hanno adottato decisioni penalizzanti per la squadra. Il lavoro del direttore generale non cade nel dominio delle scelte tecniche, ma è un lavoro di responsabilità a livello societario ed amministrativo. Quindi i frutti che matureranno si vedranno più avanti, non ora: ma quanto a legame con i tifosi e con la squadra, la Tardella ha dimostrato di non essere seconda a nessuno.

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IL "GRANDE ACQUISTO" DIRIGENZIALE - Francesca Maria Tardella

Sirolesi Mirko, n.g.
Non è giudicabile come dirigente semplicemente perché il team manager della Maceratese sembra essere più un giocatore pronto a scendere in campo al fiancodei compagni che un dirigente accompagnatore. Ha un temperamento che in gergo si definirebbe fumantino; diciamo che spesso non le manda a dire a quelli dell’altra panchina. Ad Urbino si è pure caricato sulle spalle il povero Trillini steso da Sabbatini a centrocampo, facendo anche da crocerossino. Giudizio estremamente positivo per lui.



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