E’ terminata con cinque comunicazioni di notizie di reato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Camerino, il sequestro penale di quattro fucili, di un richiamo elettronico e degli esemplari di uccelli illegalmente abbattuti, oltre alla contestazione di tre illeciti amministrativi con il relativo sequestro della fauna uccisa, l’”Operazione Valichi montani” iniziata a metà ottobre per prevenire e reprimere gli illeciti in materia di attività venatoria nella provincia di Macerata.
Un nucleo specializzato del personale del Corpo Forestale dello Stato del Comando Provinciale di Macerata e del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Visso ha effettuato mirati e sistematici controlli di vigilanza venatoria sui valichi montani della Provincia di Macerata. Ci sono voluti lunghi e numerosi appostamenti per cogliere “con le mani nel sacco” quattro bracconieri che avevano abbattuto 45 esemplari di uccelli appartenenti a specie protette (fringuelli, pispole, verzellini, peppole, storni, frosoni, ballerine).
La caccia sui valichi montani costituisce una forma di attività venatoria strettamente legata alla migrazione autunnale degli uccelli, in quanto, questi corridoi naturali sono punti di passaggio preferenziali ove transitano, in direzione Nord-Est / Sud-Ovest, una grande quantità e molte specie di uccelli migratori appartenenti per lo più all’ordine dei passeriformi (fringillidi, turgidi, motacillidi,etc.). Alcune di queste specie sono regolarmente cacciabili, mentre altre sono specie protette dalla legislazione nazionale e internazionale. La caccia viene effettuata da appostamento o fisso o temporaneo, spesso con richiami elettronici e i bracconieri, al passaggio degli stormi di uccelli, sparano indifferentemente su tutti gli individui al passo. L’intensità dell’attività venatoria registrata, nei momenti di maggiore migrazione, è dell’ordine di decine di colpi al minuto. Solo grazie alla pazienza ed alla tenacia del nucleo del Corpo Forestale dello Stato i bracconieri sono stati individuati e fermati mentre stavano occultando la fauna protetta.
Questo prelievo rappresenta, di fatto, una minaccia per la biodiversità poiché provoca la perdita di una notevole quantità di specie animali di grande interesse scientifico, tutelate dalla Convenzione di Berna, normativa europea che si occupa alla conservazione della vita selvatica e degli ambienti naturali.
Spero che la prossima volta che vadano a caccia (tanto questi bastardi ci tornano)si ammazzino involontariamente tra di loro. Buoni solo a concimare la terra
poi il bello è che la federcaccia si ostina a dire che la caccia viene fatta nel rispetto delle leggi e dell’ambiente!!!!! il brutto è che di bracconieri ce ne sono una infinità e per uno che viene catturato ce ne sono dieci che se ne fregano delle regole e continuano a fare come sempre hanno fatto!ci sono forme di bracconaccio così dolorose e mostruose che solo a pensarci vengono i brividi… il laccetto per i cinghiali, l’archetto bresciano, il cappio col crine di cavallo… chi usa questi metodi dovrebbe provare tanto dolore per quanto ne provovano gli animali ai quali sono destinati!
Molti anni fa alcuni miei amici dicevano che, quelle poche volte che andavano a caccia, era più una scusa per passeggiare con gli amici e chiacchierare tanto che, spesso, qualcuno addirittura girava con il fucile scarico (o non se lo portava dietro affatto, per risparmiarsi di portare peso inutile)
E non a caso quelle rarissime volte che li vedevo tornare dalle battute di caccia li prendevo anche in giro poichè, dicevo, che erano troppo imbranati e che non sarebbero riusciti, nemmeno per sbaglio, a colpirsi il proprio, di volatile.
E questi amici mi raccontavano che all’epoca (almeno una ventina di anni fa) c’era più corretezza tra i cacciatori ed era molto difficile incontrare qualche imbecille che sparava a tutto quello che capitava.
Evidentemente, anche tra i cacciatori (così come tra i nostri rappresentanti) le cose negli utlimi anni sono peggiorate e il mondo della caccia (così come quello della politica, specchio del Paese) si è riempito di furbetti, delinquentucci, persone infide che credono che le leggi siano valide solo per gli altri….
@cerasi
provengo da una famiglia di cacciatori da generazioni.da piccolo passavo i mesi estivi da mio nonno in campagna.inutile dirti quante volte lo accompagnavo a caccia appunto,ed e’ vero quello che dici sulla correttezza di questa categoria.poi anche loro addirittura si sono nauseati vedendo i cambiamenti.
cambiamenti cui ha contribuito in negativo anche (e soprattutto)la chimica in agricoltura!alla fine degli anni 70 mi svegliavo la mattina tra fagiani,starne e quant’altro.poi venne la chimica per l’appunto e fu una strage.
un’altra categoria di simpaticoni che mettono trappole a tassi,volpi,cinghiali(terribili per l’ecosistema)sono i contadini,specie gli anziani che per difendere 2 acini d’uva non hai idea cosa si inventano.
io dico solo che per prendere un fucile e sparare SENZA MOTIVO ad un animale( perche sparare per sport non è un motivo valido…e onestamente non trovo nessun tipo di motivo che si possa ritenere valido) bisogna essere dei grandissimi STR….! e non mi dispiace neanche tanto quando sento che questi str… si sparano tra loro!!!!
Peccato solo che questa non è una di quelle notizie che avrei voluto sentire!
Io non sono cacciatore, non andrei mai a caccia, e non ho alcun motivo di difendere la categoria.
Ma se quello che (legalmente, nei tempi e nei modi corretti) caccia poi se lo mangia: dove è la differenza tra il cacciatore e colui che va in macelleria?
Il cliente ha la coscenza “più” a posto perchè non ha sparato direttamente alla mucca o non ha tirato il collo direttamente alla gallina?
Già il fatto di “mette le mani avanti” dicendo che non andrebbe mai a caccia, indica che evidentemente non lo trova eticamente molto corretto,altrimenti non ci sarebbe ragione di prettere questo concetto … o almeno credo :S
CMQ
Fosse per me abolirei la carne da ogni tipo di menù…ma purtroppo ( …o per fortuna…? 😀 ) non sono io a decidere cosa la gente deve mangiare!
ho cmq seri dubbi che la gente si mangi, per esempio, un MERLO o una GAZZA…
C’è chi spara anche alle cornacchie!! O agli alberi di noce.
Per me i cacciatori sono un branco di frustrati, buoni a nulla che si sfogano in questo modo barbaro.
E poi non si può parlare di sport, perché questo prevede che i contendenti siano ad armi pari…
Mandiamo un cacciatore a lottare a mani nude contro un cinghiale.. quello è sport!! E speriamo che il cinghiale sia gay..
Sono fortemente contraria alla caccia pur essendo moglie di un cacciatore e molte parole qui riportate mi fanno stare male.
Mia madre da sempre alleva animali da cortile e sgozzare un pollo o spellare un coniglio non credo sia meno barbaro che sparare ad un cinghiale.
Anzi… nel secondo caso la morte è più immediata e quindi meno dolorosa.
Ma perché critichiamo queste cose e non critichiamo le migliaia di aziende zootecniche che producono carni per le macellerie??
Sparare ad un vitello presso il mattatoio non è la stessa cosa???
Però questo è concesso mentre i cacciatori li critichiamo!
Eppure nei tempi antichi la caccia era fonte di vita, è sempre esistita, così come gli allevamenti, sia casalinghi che nelle stalle industriali.
Non mi sento proprio di criticare chi alleva e uccide, o solamente uccide, per mangiare.
I “cacciatori” seri sono una cosa, i “bracconieri” sono tutta un’altra cosa.
Esistono delle precise leggi che regolano la caccia e vanno rispettate come tutte le altre leggi esistenti.
Questo è da condannare: il mancato rispetto delle leggi.
Ma sentir dire che i cacciatori si devono sparare fra di loro è davvero insostenibile.
Sparereste ad un ladro??
Perché ad un cacciatore sì??
Anche i peggiori cacciatori hanno una famiglia a casa che li aspetta, una moglie che li ama e dei figli che hanno bisogno di loro.
Anche i cacciatori sono persone. E tra loro ci sono anche persone in gamba.
Sono parole troppo grosse!
Allora ripristiniamo la pena di morte e mandiamo a morte i ladri, i borsaioli, i violentatori, gli spacciatori… tutti hanno disobbedito a precise leggi esistenti e, oltre tutto non hanno fatto del male agli animali ma, ancor peggio, alle persone!
Prendiamoli pure tutti insieme a pedate nel sedere, ma prima di scrivere certi “paroloni”, scusatemi tutti, ma credo sia meglio rifletterci un po’ sopra.
Non è questione di etica o di questione morale.
Semplicemente non mi interessa.
Io non trovo corretto andare a caccia e sparare tanto per sparare e poi non mangiarsi quello chehai cacciato.
Se vai a caccia per “sentire la botta” che fa il fucile vai al poligono o, se proprio vuoi, fai un pò di tiro al piattello.
Non capisco chi spara ad una specie (a cui si può sparare) e poi la lasciano li.
Chi caccia di frodo o spara a tutto quello che capita è un imbecille e basta…
Non fraintendiamo. Chi va a caccia lo fa per DIVERTIMENTO e non per mangiare. Punto. Ed è tutto qui lo sconcio di questa pratica anacronistica: uccidere qualsivoglia essere vivente per DIVERTIMENTO non è moralmente accettabile. Ed il fatto che poi la selvaggina venga anche consumata, non sposta di una virgola la questione. Anzi: spesso tra cacciatori si organizzano delle cene “sociali” nelle quali si consuma, appunto, quanto si è ucciso ed avere così una nuova occasione di divertimento, vissuto sulla sofferenza degli animali. E non limitiamoci a pensare solo a quelli morti. Per un capo abbattuto ce ne sono molti altri feriti che i cacciatori non riescono più a trovare, destinati a morire dopo atroci sofferenze. Sapete come si esprime un cacciatore per descrivere una situazione di questo tipo? L’animale colpito se ne è andato “tutto rotto”. ROTTO….come fosse un oggetto di nessun conto e non invece un essere vivente capace di provare dolore.
Potrei continuare descrivendovi pratiche orribili poste in essere dai cacciatori, come quella di privare della luce per mesi e mesi gli uccelli utilizzati come richiamo, abituandoli all’oscurità diminuendo la luce a poco a poco, in modo che si abituino ad alimentarsi anche al buio, ottenendo così il risultato di avere “prestazioni” canore migliori quando le povere bestie rivedranno la luce e fungere quindi da miglior richiamo, costringendoli così vigliaccamente a tradire inconsapevolmente i propri simili.
Provo orrore per questa pratica e nessuna giustificazione per chi la esercita.
chi non rispetta la vita altrui non fa differenza nella sua arroganza…. solo quando l’uomo avrà umilmente riguardo per tutti gli esseri viventi non umani, SOLO ALLORA, avrà rispetto anche per gli altri uomini. http://www.vegetariani.it/default.aspx
Che si mangi ciò che si è cacciato, rispetto a chi spara per puro divertimento agli animali e poi li lascia li, sposta la questione, eccome se la sposta.
Però vedo che continua ad esserci una ipocrisia di fondo: siccome le mucche non le ammazziamo direttamente chi se ne frega; però i cacciatori -che cattivoni- che oltre che cacciare se le mangiano pure le prede…
Quelle che poi lei descrive come pratiche orribili credo che siamo tutti d’accordo che dovrebberto essere vietate e punite, ma tutto ciò non c’entra assolutamente nulla con chi va a caccia e spara alle prede che si possono abbattere e poi se le mangia.
@Giovannetti
I vegani che fanno: campano di aria?
Per estensione anche la patata, così come un albero, è un essere umano non vivente…
Oppure i vegetali sono oggetti non identificati?
Ed anche i vegani di solito indossano scarpe e cinte, capotti e cappelli fatti con la pelle di animali… Oppure vorrebbe farmi credere che tutti i veganio hanno negli armadi soltanto capi di abbigliamento sintetici poichè, swe voglimo essere conseguenti anche togliere la lana alle pecore è un atto crudele, così come spiumare le oche per farci quei caldi piumoni che quasi tutti abbiamo in camera da letto…
Mi sembra che escano fuori posizioni estremistiche fondate sul nulla perchè poi quasi tutti mangiamo carne macellata o vestiamo, ci ripariamo con la pelle di animali ammazzati.
Animali ammazzati in modo altrettanto orribile, ma lontano dai nostri occhi quindi eticametne corretto (ed altrettanto eticamente ipocrita)
Personalmente imbraccerei il fucile solo quando anche gli animali ne verranno dotati! Però non critico la caccia e i cacciatori così in generale. (A chi non piace mangiare ogni tanto la selvaggina e l’animale selvatico si sà ha un sapore diverso da quello di allevamento).
Quello che critico è il modo scriteriato di comportarsi di certi cacciatori e come è regolamentata la caccia:
1) Spesso andando in montagna, dove la caccia alla pernice o al fagiano è oramai scomparsa, mi imbatto in “gruppi d’assalto” che cacciano il cinghiale. A parte le armi utilizzate, utili anche per una guerra, spesso mi sono imbattuto in gente che pur di colpire il 30° cinghiale sparava verso le case o addirittura verso la strada transitata (questo fatto mi è accaduto personalmente mentre passavo in auto con la famiglia; i cacciatori erano amici ai quali ho telefonato la sera protestando e dicendo che dalla paura che avevamo preso, se avessi avuto una pistola sarei sceso e avrei sparato loro in fronte).
2) A me personalmente piace andare a “caccia di animali” con la macchina fotografica….perchè io non posso entrare nei campi (rischierei l’impallinata del contadino) e i cacciatori si? Dopo tutto i danni alle culture ne faccio meno di loro e agli animali non torco una piuma! Tra l’altro questa mia passione mi è impedita nei momenti in cui è aperta la caccia…non vorrei essere scambiato per una pernice!
3) La caccia è uno sport…bene. Se io pratico uno sport qualunque esso sia di certo non lo posso fare per strada. Vado al campo di tennis o di calcetto e pago quello che consumo. Perchè allora non si istituiscono riserve di caccia dove i cacciatori possono svolgere il loro sport pagando gli esemplari abbattuti, per il ripopolamento, e l’utilizzo della sede; lasciando liberi gli altri di poter passeggiare serenamente sui campi e nei boschi.
1) Non mi intendo di armi da caccia, ma mi sembra che i piccoli pallini (con cui si spara agli uccelli o a piccoli animali) siano inutili contro il cinghiale che, se non erro, va cacciato con palle singole calibro 12.
Ed anche il fucile, mi sembra, che sia diverso.
2)Mi sembra ci siano degli articoli del Codice che regolano i permessi, per i cacciatori, di entrare in un fondo se stanno cacciando.
Direi che quello che ha detto massimiliano barboni rispecchia in toto il mio pensiero!
Dite quello che volete, sarò limitata io, ma per me le parole SERIO,ONESTO e CACCIATORE, di questi tempi, non sono parole che possono convivere in una stessa frase!!!
Come avevo già detto in un altro post: cos’è un cacciatore ONESTO????? uno che prima di sparare a un cervo, o a un merlo gli dice “ehi attento ti sto per sparare”?
@Cerasi:
-si la caccia al cinghiale ora non si fa più con i fucili e le cartucce a pallettoni ma con carabine calibro 12 (un Mauser della 2 guerra mondiale) dotate di laser e canocchiale.
-Il normativa è semplice il cacciatore non può entrare in un campo privato se questo è fornito di recinzione alta 3 metri, sotto può. Chi va a funghi o con la macchian fotografica non può entrare nemmeno su un campo incolto e non recintato!
– Il cacciatore non potrebbe sparare a 150 mt da strade o case. Ma è una vecchia norma, le armi odierne hanno una gittata utile di 300-400 metri (i 150 andavano bene per i pallini). E comunque se ne fregano delle distanze sparano anche dalle auto ai bordi delle strade.
Noto che c’è chi non comprende la “sottile” differenza tra cacciare e mangiare il cacciato e allevare per alimentarsi. Andare a caccia e cibarsi delle prede è PURO DIVERTIMENTO, dal momento che non sarebbe comunque possibile sfamarsi con la cacciagione. Allevare degli animali e sopprimerli rispettando le normative vigenti che impongono metodiche che rispettino il più possibile l’animale alleviandone, per quello che è possibile, le sofferenze, soddisfa un bisogno primario dell’uomo, animale onnivoro, fino a prova contraria. Quindi non ci nascondiamo dietro al fatto che gli animali cacciati vengono poi mangiati. Non siamo nella giungla.
@LILLY
Sai quanti gatti e cani ho trovato impallinati e ciechi che ho dovuto portare dalla veterinaria? Una vergogna pura!!
Quello che tu dici è un tuo pensiero e lo rispetto ,ma i cacciatori sono sadici,egoisti,prepotenti,arroganti e molto pericolosi. se senti il parere dei contadini,la maggior parte ha avuto pericolose litigate con pazzi furiosi che vogliono fare i padroni a casa di altri!!
Per quello che mi riguarda sia chi alleva animali x poi macellarli e i cacciatori sono la stessa razza! Uno lo fa x guadagnare soldi sulla pelle di esseri viventi,il secondo li uccide x cercare di sopprimere le proprie frustrazioni!! Quindi annullità!! L’animale solo se hai cuore riesci ad amarlo e rispettarlo…e in cambio ti dà qualcosa di indescrivibile!! I cacciatori dicono pure che amano gli animali…secondo te c’è cervello in quella gente? Io non ammazzo chi amo!!!
babi io ho il terrore che i miei gatti facciano quella fine!!Ho un giardino super recintato, ma ho il terrore che, scavalcando, possano essere scambiati per dei conigli!!!ma vi pare normale???e vivo a corneto, non è che sto in campagna!!!! queste “bravissime e onestessime” persone che la domenica mattina si armano di fucile e vengono a rompere le scatole sotto casa mia, passano a 1 metro dal mio giardino… e quando chiamo chi di dovere sa cosa mi risponde? “EH MA PER QUANDO ARRIVIAMO NON CI SONO PIU'”
se hanno una famiglia che li aspetta a casa passassero la domenica con i propri cari invece di andare a fare stragi di animali INDIFESI.. o na partitella a carte…insomma non hanno altro di meglio da fare che comportarsi da assassini?
@susanna: se ti rispondono…”eh ma per quando arriviamo non ci sono più” te rispondigli “io l’ho avvertita se succede qualcosa è lei responsabile e sta commettendo un reato: omissione d’atti di ufficio” e poi aggiungi..”qualche sabato o domenica fate prevenizione e venite qui prima così dopo un pò se la piantano!”
Ognuno ha le sue idee: le rispetto tutte ma molte non le condivido in tutto.
Mi sa che si è perso il senso del titolo di questo articolo…
Si parla di animali “protetti” e di “bracconieri”…
Quello che volevo dire io è non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, ci sono male e bene tra i cacciatori, ci sono cacciatori e ci sono bracconieri.
Ma una cosa sono i cacciatori e un’altra i bracconieri, una cosa è cacciare specie consentite, magari pure in sovrannumero e un’altra è cacciare specie protette perché in via di estinzione.
Non è vero che TUTTI i cacciatori sono “sadici,egoisti,prepotenti,arroganti e molto pericolosi”.
Molti di loro sono “normali”
Infine…
La caccia al cinghiale è regolamentata da precise norme: si fa a squadre in zone circoscritte e tabellate, si fa nelle riserve, generalmente in zone impervie dove non ci sono case vicino, si fa su commissione della provincia, che non riesce più a pagare i danni provocati dai cinghiali. Si sono sviluppati a dismisura arrivando vicino ai centri abitati e perfino verso il mare, devastano le coltivazioni degli agricoltori e minacciano le strade e le persone perché è pericolosissimo sbatterci contro.
La provincia stessa organizza delle precise battute per diminuire la quantità dei capi con cacciatori che hanno degli specifici patentini, conseguiti con regolari ore di lezione, per questo tipo di caccia. E lo fa anche su specifica richiesta degli agricoltori che non ne possono più di vedere distrutte le loro coltivazioni, portate avanti con sudore e fatica.
Io per prima, e per primo l’ho specificato, sono assolutamente contraria alla caccia, adoro gli animali, ma non ammetto che si dica che i cacciatori sono TUTTI delinquenti.
I cacciatori che rispettano le regole non meritano di essere trattati come gli spietati bracconieri di cui parlate molti di voi.
Come dice l’amico Mamo… questo è solo il mio modesto parere.
Liana Paciaroni
Gentile Lilly
i cinghiali sono stati importati in Italia dalle associazioni venatorie, poiché il cinghiale italico era estinto.
Questa razza di cinghiali proviene dall’est Europa, dalle steppe e sono più grandi del nostro caro estinto. Trovando qui da noi un clima più favorevole, si riproducono più volte all’anno, mentre nelle zone di origine si riproducono una volta sola. Come vede, questa situazione, a cui effettivamente bisogna provvedere, è stata causata proprio dai cacciatori.
La stessa cosa è avvenuta con le lepri argentine, di cui il 90% che arriva qua da noi per essere ‘liberato’ e cacciato, muore nel giro di pochi giorni. Il restante 10% viene in parte predato da volpi e cani selvatici e in parte viene cacciato. Anche in questo caso, vale la pena sacrificare queste povere bestioline per il gusto di pochi cacciatori?
Potrei continuare con altri esempi, ma credo di essere stato chiaro. Mi limito a dire che gli animali selvatici si stanno estinguendo a ritmo spietato (a causa principalmente dell’agricoltura chimica), ecco perchè le associazioni venatorie effettuano importazioni di questa ‘merce’ o, a volte, fanno dei viaggi ‘ di caccia’ sulla foce del Danubio, o altrove, solo per il gusto di uccidere più animali che possono.
Certo non tutti sono delinquenti, ma tutti fanno una cosa inutile e spietata, sulla pelle di animali indifesi.
Da che io sappia, ma potre anche sbagliare, la caccia al cinghiale non si è mai fatta con cartucce con i pallini piccoli (buoni per un uccello ma un solletico per l’animale).
Se poi i cacciatori, oggi, se ne fregano delle norme e sparano da distanze notevoli, forse ci sarebbe da aggiornare il Codice.
Mi sa che non mi sono spiegata…
Io non sto facendo un osanna alla caccia, ho detto per due volte e questa è la terza, che sono contraria, ripeto contraria, alla caccia.
Lo ero da ragazzina, quando nessuno ci andava a casa mia, lo sono ora da adulta, anche se ci va mio marito e lo sarò per sempre!
Il senso del mio intervento era quello di distinguere tra cacciatori e bracconieri.
I primi, seppur con le loro idee che non condivido nemmeno io, sono ben diversi dai secondi che sono, a tutti gli effetti, dei fuorilegge!!
Se vogliamo metterli allo stesso livello allora dobbiamo cominciare da chi fabbrica armi e da chi da le patenti di caccia.
Chi fabbrica armi non lo fa per un fine spietato??
E non divide bestie da umani!!
Ripeto, non condivido nemmeno io la caccia, ma volevo soltanto fare una differenza tra “normali” cacciatori che lo fanno per “sport”, sebbene non condivisibile come tipo di sport, dagli spietati bracconieri che non rispettano nè animali, nè persone, nè leggi, nè altro.
Era solo questo il senso del mio intervento e mi dispiace se non riesco a spiegarlo bene.
Liana Paciaroni
@fulvio ventrone
…cinghiali dell’est europa, lepri argentine…insomma tutta fauna extracomunitaria.
che i cacciatori siano tutti leghisti insoddisfatti?
ciao antonio
ne approfitto per Salutare Fulvio Ventrone che ho conosciuto alcuni anni fa (2007?) ad una cena sudamericana a Colle San Benedetto a casa di Nicola Felicetti…
è proprio questo il fatto: per me chi va a caccia “per sport” è cmq un delinquente, sia che rispetti quelle leggi cretine che ci sono o no! è un mio pensiero, ma è uno sport infimo e codardo,come chi lo pratica…ma non lo chiamerei neanche sport, lo sport è un’altra cosa ed insegna dei valori che la caccia non sa neanche dove stanno di casa…
onestamente se avessi un marito cacciatore penso che chiederei il divorzio… 😀
ora sparate nei loro uccelli!!!
Spero che la prossima volta che vadano a caccia (tanto questi bastardi ci tornano)si ammazzino involontariamente tra di loro. Buoni solo a concimare la terra
I NOMIIIIIIII!!!
mi piacciono di più quelle notizie che dicono che si sono sparati tra di loro….però anche queste….!!! sono proprio dei poverettii!!!!
sparatevi tra di voi …frustrati!!!
poi il bello è che la federcaccia si ostina a dire che la caccia viene fatta nel rispetto delle leggi e dell’ambiente!!!!! il brutto è che di bracconieri ce ne sono una infinità e per uno che viene catturato ce ne sono dieci che se ne fregano delle regole e continuano a fare come sempre hanno fatto!ci sono forme di bracconaccio così dolorose e mostruose che solo a pensarci vengono i brividi… il laccetto per i cinghiali, l’archetto bresciano, il cappio col crine di cavallo… chi usa questi metodi dovrebbe provare tanto dolore per quanto ne provovano gli animali ai quali sono destinati!
Molti anni fa alcuni miei amici dicevano che, quelle poche volte che andavano a caccia, era più una scusa per passeggiare con gli amici e chiacchierare tanto che, spesso, qualcuno addirittura girava con il fucile scarico (o non se lo portava dietro affatto, per risparmiarsi di portare peso inutile)
E non a caso quelle rarissime volte che li vedevo tornare dalle battute di caccia li prendevo anche in giro poichè, dicevo, che erano troppo imbranati e che non sarebbero riusciti, nemmeno per sbaglio, a colpirsi il proprio, di volatile.
E questi amici mi raccontavano che all’epoca (almeno una ventina di anni fa) c’era più corretezza tra i cacciatori ed era molto difficile incontrare qualche imbecille che sparava a tutto quello che capitava.
Evidentemente, anche tra i cacciatori (così come tra i nostri rappresentanti) le cose negli utlimi anni sono peggiorate e il mondo della caccia (così come quello della politica, specchio del Paese) si è riempito di furbetti, delinquentucci, persone infide che credono che le leggi siano valide solo per gli altri….
@cerasi
provengo da una famiglia di cacciatori da generazioni.da piccolo passavo i mesi estivi da mio nonno in campagna.inutile dirti quante volte lo accompagnavo a caccia appunto,ed e’ vero quello che dici sulla correttezza di questa categoria.poi anche loro addirittura si sono nauseati vedendo i cambiamenti.
cambiamenti cui ha contribuito in negativo anche (e soprattutto)la chimica in agricoltura!alla fine degli anni 70 mi svegliavo la mattina tra fagiani,starne e quant’altro.poi venne la chimica per l’appunto e fu una strage.
un’altra categoria di simpaticoni che mettono trappole a tassi,volpi,cinghiali(terribili per l’ecosistema)sono i contadini,specie gli anziani che per difendere 2 acini d’uva non hai idea cosa si inventano.
io dico solo che per prendere un fucile e sparare SENZA MOTIVO ad un animale( perche sparare per sport non è un motivo valido…e onestamente non trovo nessun tipo di motivo che si possa ritenere valido) bisogna essere dei grandissimi STR….! e non mi dispiace neanche tanto quando sento che questi str… si sparano tra loro!!!!
Peccato solo che questa non è una di quelle notizie che avrei voluto sentire!
@Susanna
Io non sono cacciatore, non andrei mai a caccia, e non ho alcun motivo di difendere la categoria.
Ma se quello che (legalmente, nei tempi e nei modi corretti) caccia poi se lo mangia: dove è la differenza tra il cacciatore e colui che va in macelleria?
Il cliente ha la coscenza “più” a posto perchè non ha sparato direttamente alla mucca o non ha tirato il collo direttamente alla gallina?
Già il fatto di “mette le mani avanti” dicendo che non andrebbe mai a caccia, indica che evidentemente non lo trova eticamente molto corretto,altrimenti non ci sarebbe ragione di prettere questo concetto … o almeno credo :S
CMQ
Fosse per me abolirei la carne da ogni tipo di menù…ma purtroppo ( …o per fortuna…? 😀 ) non sono io a decidere cosa la gente deve mangiare!
ho cmq seri dubbi che la gente si mangi, per esempio, un MERLO o una GAZZA…
C’è chi spara anche alle cornacchie!! O agli alberi di noce.
Per me i cacciatori sono un branco di frustrati, buoni a nulla che si sfogano in questo modo barbaro.
E poi non si può parlare di sport, perché questo prevede che i contendenti siano ad armi pari…
Mandiamo un cacciatore a lottare a mani nude contro un cinghiale.. quello è sport!! E speriamo che il cinghiale sia gay..
Sono fortemente contraria alla caccia pur essendo moglie di un cacciatore e molte parole qui riportate mi fanno stare male.
Mia madre da sempre alleva animali da cortile e sgozzare un pollo o spellare un coniglio non credo sia meno barbaro che sparare ad un cinghiale.
Anzi… nel secondo caso la morte è più immediata e quindi meno dolorosa.
Ma perché critichiamo queste cose e non critichiamo le migliaia di aziende zootecniche che producono carni per le macellerie??
Sparare ad un vitello presso il mattatoio non è la stessa cosa???
Però questo è concesso mentre i cacciatori li critichiamo!
Eppure nei tempi antichi la caccia era fonte di vita, è sempre esistita, così come gli allevamenti, sia casalinghi che nelle stalle industriali.
Non mi sento proprio di criticare chi alleva e uccide, o solamente uccide, per mangiare.
I “cacciatori” seri sono una cosa, i “bracconieri” sono tutta un’altra cosa.
Esistono delle precise leggi che regolano la caccia e vanno rispettate come tutte le altre leggi esistenti.
Questo è da condannare: il mancato rispetto delle leggi.
Ma sentir dire che i cacciatori si devono sparare fra di loro è davvero insostenibile.
Sparereste ad un ladro??
Perché ad un cacciatore sì??
Anche i peggiori cacciatori hanno una famiglia a casa che li aspetta, una moglie che li ama e dei figli che hanno bisogno di loro.
Anche i cacciatori sono persone. E tra loro ci sono anche persone in gamba.
Sono parole troppo grosse!
Allora ripristiniamo la pena di morte e mandiamo a morte i ladri, i borsaioli, i violentatori, gli spacciatori… tutti hanno disobbedito a precise leggi esistenti e, oltre tutto non hanno fatto del male agli animali ma, ancor peggio, alle persone!
Prendiamoli pure tutti insieme a pedate nel sedere, ma prima di scrivere certi “paroloni”, scusatemi tutti, ma credo sia meglio rifletterci un po’ sopra.
Liana Paciaroni
@Susanna
Non è questione di etica o di questione morale.
Semplicemente non mi interessa.
Io non trovo corretto andare a caccia e sparare tanto per sparare e poi non mangiarsi quello chehai cacciato.
Se vai a caccia per “sentire la botta” che fa il fucile vai al poligono o, se proprio vuoi, fai un pò di tiro al piattello.
Non capisco chi spara ad una specie (a cui si può sparare) e poi la lasciano li.
Chi caccia di frodo o spara a tutto quello che capita è un imbecille e basta…
Non fraintendiamo. Chi va a caccia lo fa per DIVERTIMENTO e non per mangiare. Punto. Ed è tutto qui lo sconcio di questa pratica anacronistica: uccidere qualsivoglia essere vivente per DIVERTIMENTO non è moralmente accettabile. Ed il fatto che poi la selvaggina venga anche consumata, non sposta di una virgola la questione. Anzi: spesso tra cacciatori si organizzano delle cene “sociali” nelle quali si consuma, appunto, quanto si è ucciso ed avere così una nuova occasione di divertimento, vissuto sulla sofferenza degli animali. E non limitiamoci a pensare solo a quelli morti. Per un capo abbattuto ce ne sono molti altri feriti che i cacciatori non riescono più a trovare, destinati a morire dopo atroci sofferenze. Sapete come si esprime un cacciatore per descrivere una situazione di questo tipo? L’animale colpito se ne è andato “tutto rotto”. ROTTO….come fosse un oggetto di nessun conto e non invece un essere vivente capace di provare dolore.
Potrei continuare descrivendovi pratiche orribili poste in essere dai cacciatori, come quella di privare della luce per mesi e mesi gli uccelli utilizzati come richiamo, abituandoli all’oscurità diminuendo la luce a poco a poco, in modo che si abituino ad alimentarsi anche al buio, ottenendo così il risultato di avere “prestazioni” canore migliori quando le povere bestie rivedranno la luce e fungere quindi da miglior richiamo, costringendoli così vigliaccamente a tradire inconsapevolmente i propri simili.
Provo orrore per questa pratica e nessuna giustificazione per chi la esercita.
chi non rispetta la vita altrui non fa differenza nella sua arroganza…. solo quando l’uomo avrà umilmente riguardo per tutti gli esseri viventi non umani, SOLO ALLORA, avrà rispetto anche per gli altri uomini.
http://www.vegetariani.it/default.aspx
@Barboni
Che si mangi ciò che si è cacciato, rispetto a chi spara per puro divertimento agli animali e poi li lascia li, sposta la questione, eccome se la sposta.
Però vedo che continua ad esserci una ipocrisia di fondo: siccome le mucche non le ammazziamo direttamente chi se ne frega; però i cacciatori -che cattivoni- che oltre che cacciare se le mangiano pure le prede…
Quelle che poi lei descrive come pratiche orribili credo che siamo tutti d’accordo che dovrebberto essere vietate e punite, ma tutto ciò non c’entra assolutamente nulla con chi va a caccia e spara alle prede che si possono abbattere e poi se le mangia.
@Giovannetti
I vegani che fanno: campano di aria?
Per estensione anche la patata, così come un albero, è un essere umano non vivente…
Oppure i vegetali sono oggetti non identificati?
Ed anche i vegani di solito indossano scarpe e cinte, capotti e cappelli fatti con la pelle di animali… Oppure vorrebbe farmi credere che tutti i veganio hanno negli armadi soltanto capi di abbigliamento sintetici poichè, swe voglimo essere conseguenti anche togliere la lana alle pecore è un atto crudele, così come spiumare le oche per farci quei caldi piumoni che quasi tutti abbiamo in camera da letto…
Mi sembra che escano fuori posizioni estremistiche fondate sul nulla perchè poi quasi tutti mangiamo carne macellata o vestiamo, ci ripariamo con la pelle di animali ammazzati.
Animali ammazzati in modo altrettanto orribile, ma lontano dai nostri occhi quindi eticametne corretto (ed altrettanto eticamente ipocrita)
Personalmente imbraccerei il fucile solo quando anche gli animali ne verranno dotati! Però non critico la caccia e i cacciatori così in generale. (A chi non piace mangiare ogni tanto la selvaggina e l’animale selvatico si sà ha un sapore diverso da quello di allevamento).
Quello che critico è il modo scriteriato di comportarsi di certi cacciatori e come è regolamentata la caccia:
1) Spesso andando in montagna, dove la caccia alla pernice o al fagiano è oramai scomparsa, mi imbatto in “gruppi d’assalto” che cacciano il cinghiale. A parte le armi utilizzate, utili anche per una guerra, spesso mi sono imbattuto in gente che pur di colpire il 30° cinghiale sparava verso le case o addirittura verso la strada transitata (questo fatto mi è accaduto personalmente mentre passavo in auto con la famiglia; i cacciatori erano amici ai quali ho telefonato la sera protestando e dicendo che dalla paura che avevamo preso, se avessi avuto una pistola sarei sceso e avrei sparato loro in fronte).
2) A me personalmente piace andare a “caccia di animali” con la macchina fotografica….perchè io non posso entrare nei campi (rischierei l’impallinata del contadino) e i cacciatori si? Dopo tutto i danni alle culture ne faccio meno di loro e agli animali non torco una piuma! Tra l’altro questa mia passione mi è impedita nei momenti in cui è aperta la caccia…non vorrei essere scambiato per una pernice!
3) La caccia è uno sport…bene. Se io pratico uno sport qualunque esso sia di certo non lo posso fare per strada. Vado al campo di tennis o di calcetto e pago quello che consumo. Perchè allora non si istituiscono riserve di caccia dove i cacciatori possono svolgere il loro sport pagando gli esemplari abbattuti, per il ripopolamento, e l’utilizzo della sede; lasciando liberi gli altri di poter passeggiare serenamente sui campi e nei boschi.
@Martello
1) Non mi intendo di armi da caccia, ma mi sembra che i piccoli pallini (con cui si spara agli uccelli o a piccoli animali) siano inutili contro il cinghiale che, se non erro, va cacciato con palle singole calibro 12.
Ed anche il fucile, mi sembra, che sia diverso.
2)Mi sembra ci siano degli articoli del Codice che regolano i permessi, per i cacciatori, di entrare in un fondo se stanno cacciando.
Direi che quello che ha detto massimiliano barboni rispecchia in toto il mio pensiero!
Dite quello che volete, sarò limitata io, ma per me le parole SERIO,ONESTO e CACCIATORE, di questi tempi, non sono parole che possono convivere in una stessa frase!!!
Come avevo già detto in un altro post: cos’è un cacciatore ONESTO????? uno che prima di sparare a un cervo, o a un merlo gli dice “ehi attento ti sto per sparare”?
ma per favore!!!
la preservazione dell’ambiente e della biodiversità vale molto di più della vita di 4 imbecilli
@Cerasi:
-si la caccia al cinghiale ora non si fa più con i fucili e le cartucce a pallettoni ma con carabine calibro 12 (un Mauser della 2 guerra mondiale) dotate di laser e canocchiale.
-Il normativa è semplice il cacciatore non può entrare in un campo privato se questo è fornito di recinzione alta 3 metri, sotto può. Chi va a funghi o con la macchian fotografica non può entrare nemmeno su un campo incolto e non recintato!
– Il cacciatore non potrebbe sparare a 150 mt da strade o case. Ma è una vecchia norma, le armi odierne hanno una gittata utile di 300-400 metri (i 150 andavano bene per i pallini). E comunque se ne fregano delle distanze sparano anche dalle auto ai bordi delle strade.
Noto che c’è chi non comprende la “sottile” differenza tra cacciare e mangiare il cacciato e allevare per alimentarsi. Andare a caccia e cibarsi delle prede è PURO DIVERTIMENTO, dal momento che non sarebbe comunque possibile sfamarsi con la cacciagione. Allevare degli animali e sopprimerli rispettando le normative vigenti che impongono metodiche che rispettino il più possibile l’animale alleviandone, per quello che è possibile, le sofferenze, soddisfa un bisogno primario dell’uomo, animale onnivoro, fino a prova contraria. Quindi non ci nascondiamo dietro al fatto che gli animali cacciati vengono poi mangiati. Non siamo nella giungla.
@LILLY
Sai quanti gatti e cani ho trovato impallinati e ciechi che ho dovuto portare dalla veterinaria? Una vergogna pura!!
Quello che tu dici è un tuo pensiero e lo rispetto ,ma i cacciatori sono sadici,egoisti,prepotenti,arroganti e molto pericolosi. se senti il parere dei contadini,la maggior parte ha avuto pericolose litigate con pazzi furiosi che vogliono fare i padroni a casa di altri!!
Per quello che mi riguarda sia chi alleva animali x poi macellarli e i cacciatori sono la stessa razza! Uno lo fa x guadagnare soldi sulla pelle di esseri viventi,il secondo li uccide x cercare di sopprimere le proprie frustrazioni!! Quindi annullità!! L’animale solo se hai cuore riesci ad amarlo e rispettarlo…e in cambio ti dà qualcosa di indescrivibile!! I cacciatori dicono pure che amano gli animali…secondo te c’è cervello in quella gente? Io non ammazzo chi amo!!!
babi io ho il terrore che i miei gatti facciano quella fine!!Ho un giardino super recintato, ma ho il terrore che, scavalcando, possano essere scambiati per dei conigli!!!ma vi pare normale???e vivo a corneto, non è che sto in campagna!!!! queste “bravissime e onestessime” persone che la domenica mattina si armano di fucile e vengono a rompere le scatole sotto casa mia, passano a 1 metro dal mio giardino… e quando chiamo chi di dovere sa cosa mi risponde? “EH MA PER QUANDO ARRIVIAMO NON CI SONO PIU'”
se hanno una famiglia che li aspetta a casa passassero la domenica con i propri cari invece di andare a fare stragi di animali INDIFESI.. o na partitella a carte…insomma non hanno altro di meglio da fare che comportarsi da assassini?
@susanna: se ti rispondono…”eh ma per quando arriviamo non ci sono più” te rispondigli “io l’ho avvertita se succede qualcosa è lei responsabile e sta commettendo un reato: omissione d’atti di ufficio” e poi aggiungi..”qualche sabato o domenica fate prevenizione e venite qui prima così dopo un pò se la piantano!”
Ognuno ha le sue idee: le rispetto tutte ma molte non le condivido in tutto.
Mi sa che si è perso il senso del titolo di questo articolo…
Si parla di animali “protetti” e di “bracconieri”…
Quello che volevo dire io è non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, ci sono male e bene tra i cacciatori, ci sono cacciatori e ci sono bracconieri.
Ma una cosa sono i cacciatori e un’altra i bracconieri, una cosa è cacciare specie consentite, magari pure in sovrannumero e un’altra è cacciare specie protette perché in via di estinzione.
Non è vero che TUTTI i cacciatori sono “sadici,egoisti,prepotenti,arroganti e molto pericolosi”.
Molti di loro sono “normali”
Infine…
La caccia al cinghiale è regolamentata da precise norme: si fa a squadre in zone circoscritte e tabellate, si fa nelle riserve, generalmente in zone impervie dove non ci sono case vicino, si fa su commissione della provincia, che non riesce più a pagare i danni provocati dai cinghiali. Si sono sviluppati a dismisura arrivando vicino ai centri abitati e perfino verso il mare, devastano le coltivazioni degli agricoltori e minacciano le strade e le persone perché è pericolosissimo sbatterci contro.
La provincia stessa organizza delle precise battute per diminuire la quantità dei capi con cacciatori che hanno degli specifici patentini, conseguiti con regolari ore di lezione, per questo tipo di caccia. E lo fa anche su specifica richiesta degli agricoltori che non ne possono più di vedere distrutte le loro coltivazioni, portate avanti con sudore e fatica.
Io per prima, e per primo l’ho specificato, sono assolutamente contraria alla caccia, adoro gli animali, ma non ammetto che si dica che i cacciatori sono TUTTI delinquenti.
I cacciatori che rispettano le regole non meritano di essere trattati come gli spietati bracconieri di cui parlate molti di voi.
Come dice l’amico Mamo… questo è solo il mio modesto parere.
Liana Paciaroni
Gentile Lilly
i cinghiali sono stati importati in Italia dalle associazioni venatorie, poiché il cinghiale italico era estinto.
Questa razza di cinghiali proviene dall’est Europa, dalle steppe e sono più grandi del nostro caro estinto. Trovando qui da noi un clima più favorevole, si riproducono più volte all’anno, mentre nelle zone di origine si riproducono una volta sola. Come vede, questa situazione, a cui effettivamente bisogna provvedere, è stata causata proprio dai cacciatori.
La stessa cosa è avvenuta con le lepri argentine, di cui il 90% che arriva qua da noi per essere ‘liberato’ e cacciato, muore nel giro di pochi giorni. Il restante 10% viene in parte predato da volpi e cani selvatici e in parte viene cacciato. Anche in questo caso, vale la pena sacrificare queste povere bestioline per il gusto di pochi cacciatori?
Potrei continuare con altri esempi, ma credo di essere stato chiaro. Mi limito a dire che gli animali selvatici si stanno estinguendo a ritmo spietato (a causa principalmente dell’agricoltura chimica), ecco perchè le associazioni venatorie effettuano importazioni di questa ‘merce’ o, a volte, fanno dei viaggi ‘ di caccia’ sulla foce del Danubio, o altrove, solo per il gusto di uccidere più animali che possono.
Certo non tutti sono delinquenti, ma tutti fanno una cosa inutile e spietata, sulla pelle di animali indifesi.
@Martello
Da che io sappia, ma potre anche sbagliare, la caccia al cinghiale non si è mai fatta con cartucce con i pallini piccoli (buoni per un uccello ma un solletico per l’animale).
Se poi i cacciatori, oggi, se ne fregano delle norme e sparano da distanze notevoli, forse ci sarebbe da aggiornare il Codice.
Mi sa che non mi sono spiegata…
Io non sto facendo un osanna alla caccia, ho detto per due volte e questa è la terza, che sono contraria, ripeto contraria, alla caccia.
Lo ero da ragazzina, quando nessuno ci andava a casa mia, lo sono ora da adulta, anche se ci va mio marito e lo sarò per sempre!
Il senso del mio intervento era quello di distinguere tra cacciatori e bracconieri.
I primi, seppur con le loro idee che non condivido nemmeno io, sono ben diversi dai secondi che sono, a tutti gli effetti, dei fuorilegge!!
Se vogliamo metterli allo stesso livello allora dobbiamo cominciare da chi fabbrica armi e da chi da le patenti di caccia.
Chi fabbrica armi non lo fa per un fine spietato??
E non divide bestie da umani!!
Ripeto, non condivido nemmeno io la caccia, ma volevo soltanto fare una differenza tra “normali” cacciatori che lo fanno per “sport”, sebbene non condivisibile come tipo di sport, dagli spietati bracconieri che non rispettano nè animali, nè persone, nè leggi, nè altro.
Era solo questo il senso del mio intervento e mi dispiace se non riesco a spiegarlo bene.
Liana Paciaroni
@fulvio ventrone
…cinghiali dell’est europa, lepri argentine…insomma tutta fauna extracomunitaria.
che i cacciatori siano tutti leghisti insoddisfatti?
ciao antonio
Lilly,
se è così convinca suo marito a non andare più a caccia…
Qualche notizia in più:
http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=1&data_from_dd=07&data_from_mm=03&data_from_yyyy=0000&pg=105
ne approfitto per Salutare Fulvio Ventrone che ho conosciuto alcuni anni fa (2007?) ad una cena sudamericana a Colle San Benedetto a casa di Nicola Felicetti…
Io se potessi abbatterei loro, esponendoli su un tavolo come le guardie venatorie hanno esposto quei poveri uccellini morti.
…un “normale cacciatore che lo fa per sport” ….
è proprio questo il fatto: per me chi va a caccia “per sport” è cmq un delinquente, sia che rispetti quelle leggi cretine che ci sono o no! è un mio pensiero, ma è uno sport infimo e codardo,come chi lo pratica…ma non lo chiamerei neanche sport, lo sport è un’altra cosa ed insegna dei valori che la caccia non sa neanche dove stanno di casa…
onestamente se avessi un marito cacciatore penso che chiederei il divorzio… 😀
Lo sport è tale se ad armi pari…
p.s. ricambio il saluto a Antonio e Luigi.
p.s.2: i danni che fanno i cacciatori: http://www.cacciailcacciatore.org/