di Alessandra Pierini
Futuro e Libertà, il partito fondato da Gianfranco Fini, in seguito alla spaccatura insanabile con Berlusconi e con il Pdl, prende forma anche nelle Marche e a Macerata.
Alla presenza dei consiglieri regionali FLI delle Marche, dei responsabili di Generazione Italia Provincia di Macerata e dei consiglieri comunali della provincia che hanno aderito, i parlamentari Italo Bocchino e Mario Baldassarri, che a luglio hanno promosso i rispettivi gruppi FLI alla Camera ed al Senato hanno presentato le linee guida del partito.
L’incontro si è aperto con la presentazione delle iniziative di Generazione Italia e con l’annuncio della nomina di Corrado Speranza che sarà coordinatore provinciale di Futuro e Libertà in attesa delle votazioni, via web, attraverso le quali tutti gli iscritti al partito sceglieranno i segretari e i componenti dei vari direttivi.
Mario Baldassarri ha ripercorso le tappe che hanno portato a maturare la decisione di fondare un nuovo partito e ha concluso: «Cosa risolve il voto? Dopo che saremo andati alle urne, resteranno comunque i problemi dei cittadini e la risposta politica deve essere diversa da quella che è stata data finora. In questa fase è in gioco futuro e libertà, non del partito ma dell’Italia.» E’ stato lo stesso Baladassarri a introdurre Italo Bocchino: «Ringraziamo Italo che è arrivato direttamente da Roma da dove è partito al termine della seduta parlamentare. Come sai io ho qualcosa a che fare con la Quadrilatero e se i lavori fossero terminati, avresti risparmiato un’ora di viaggio.»
Bocchino ha indicato i punti cardine del nuovo partito appena costituito: «La nascità di Futuro e Libertà mostra come ci sia nel Pdl uno smottamento che non deriva dal distacco da un progetto iniziale che abbiamo condiviso ma dall’incapacità a realizzarlo. Abbiamo restituito le nostre poltrone per un senso di responsabilità verso gli italiani e per generare discontinuità con un partito reale.»
Il parlamentare ha anche indicato i modi di operare di Fli: «La novità del nostro evento in Umbria è stata la partecipazione e la condivisione anche dalla rete. Useremo il web anche per l’iscrizione: i partiti prendono già soldi pubblici perciò chiederemo solo 10 euro a chi si iscriverà con una semplice operazione. Gli iscritti prenderanno parte all’assemblea costituente del 14, 15 e 16 gennaio e saranno loro a decidere cosa voteremo.»
Bocchino ha anche riassunto l’attività di Futuro e Libertà in un comandamento e due parole chiave: «Siamo ancorati al centro destra, non faremo parte di un polo centrale ma costruiremo il vero centro destra come Berlusconi non ha fatto. I punti cardine saranno la sussidiarietà che assicuri a tutti una vita dignitosa e l’ambiente che non va inteso come blocco allo sviluppo. Costruiremo il nostro partito convinti che la nostra missione è cambiare la politica italiana e non proporre l’ennesimo partito.»
Presente tra il pubblico anche Giulio Conti che ha da sempre manifestato la sua solidarietà a Gianfranco Fini ma oggi non era stato invitato all’incontro: «Non mi avevano invitato ma sono venuto lo stesso – ci ha detto – a quanto pare ci sono già diverse correnti all’interno di questo partito.»
(Foto di Guido Picchio)
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Non mi sembra che come dice Bocchino i “Futuristi” abbiano restituito le loro poltrone. Anzi, mi sembra che ci stiano belli comodi e che l’idea di fondare un nuovo partito non sia altro che l’escamotage per creare nuove poltroncine e nuovi capetti locali. Del resto, l’incapacità dei coordinatori regionali e provinciali del Pdl a premiare i meritevoli non poteva che sfociare in questo modo…
Ma che futuro e’ se le facce sono sempre le stesse?
Liberta’ da cosa quando gli interpreti sono sempre gli stessi?
E’ come aprire un conto corrente ad un protestato. che cambia?
Poveri noi.
Vedendo bene le foto (l’ultima) sembra che la guardia del corpo di BOCCHINO(nome adorabile)sia gia stata colpita in fronte.tanto e’ piaciuta la nuova idea di fondare un nuovo partito con le stesse facce..
Auguri agli elettori.
E che Dio vi benedica mezzo Don Camillo.