Da Luciano Borgiani, capogruppo della Federazione della Sinistra, riceviamo:
«Essendo stato chiamato in causa sul Vostro giornale a proposito di minitematica e in particolare di una parte di essa riguardante villa Vatielli nel quartiere Santa Lucia, vorrei replicare alle critiche di chi si oppone alla riqualificazione del Parco, che andrebbe a tutto vantaggio dei cittadini Maceratesi ed in particolare di quelli di Santa Lucia.
In primo luogo vorrei precisare che l’opinione pubblica che Cherubini dice di voler scuotere, si è già pronunciata a favore della riqualificazione che, con una nota firmata da diversi residenti del Quartiere e soci della confinante bocciofila, si sono pronunciati a favore dell’apertura del Parco, che verrebbe ripulito dalle immondizie e dai topi, e messo a disposizione di tutti, con costi irrisori di manutenzione e comunque necessari per chi considera, come il sottoscritto, che il verde è comunque una priorità per il bilancio del Comune. Cherubini dice che il verde verrebbe drasticamente ridotto; niente di più falso! Dati alla mano, la palazzina sarà costruita in un’area di completamento pari a 1.500 metri quadrati, e sarà di quattro piani, nella zona dove ci sono già costruzioni, adiacente al palazzo del Seminario e non vi sono piante da abbattere; Il parco che sarà ceduto gratuitamente al Comune è pari a 2.232 metri quadrati (non un minuscolo fazzoletto!); rimarrebbero a disposizione del Privato altri 3.800 metri quadrati di parco che verrà ripulito e lasciato comunque come polmone per il quartiere.
Penso quindi che le affermazioni di Cherubini e di altri, come Sel e Legambiente, che si sono espressi contro a prescindere, siano ingiustificatamente catastrofiste e fuorvianti. Penso invece che Cherubini abbia ragione per quanto riguarda la viabilità, che non peggiorerà sicuramente più di quanto sia disastrata, ma il discorso va allargato a tutta una serie di modifiche che verranno messe in atto non appena il Consiglio Comunale approverà il Bilancio di previsione, ove si stanzieranno i fondi necessari per attuare quelle modifiche che concordammo insieme al vecchio Consiglio di Circoscrizione.
Vorrei concludere quindi dicendo che le preoccupazioni di coloro che sono contro la cementificazione selvaggia della città, sono le stesse preoccupazioni che ho personalmente, e che hanno tutti i gruppi di centro sinistra che hanno vinto le elezioni, tanto che nel programma elettorale, una volta attuato il Piano Casa e la Minitematica, abbiamo escluso nuove edificazioni a vantaggio della riqualificazione del vecchio, utilizzando sistemi innovativi ed eco- compatibili, come la bio- edilizia. Questo per dimostrare che la sinistra è per uno sviluppo sostenibile, attenta all’ambiente ed alle nuove tecnologie e sistemi di risparmio energetico, ma non aprioristicamente contro, specialmente quando a guadagnarci sono i cittadini, in termini di appartamenti da mettere a disposizione per i meno abbienti (vedi Piano Casa) o in termini di verde pubblico, come nel caso in parola. Comunque il fatto che la Minitematica sia stata approvata lunedi scorso con larga maggioranza dal Consiglio Comunale significa che si è voluto dare una risposta a circa 200 cittadini maceratesi che hanno chiesto da tempo modifiche alle proprie abitazioni, nonché a riqualificare zone come quella di cui si sta parlando da giorni. Personalmente sono e rimango contrario ad operazioni di riqualificazione dove a guadagnarci sono solo i privati, come in casi più o meno recenti, dove chi oggi contesta una giusta riqualificazione, votava a favore di speculazioni tra privati, (vedi Salesiani) in cui si dava il permesso ad un privato di costruire un supermercato ed un palazzo, in cambio della sistemazione di una scuola privata e di strutture anch’esse private! Dov’erano tutti questi…fondamentalisti dell’ambiente?»
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Sig Borgiani io ancora sto aspettando che sistemi la viabilità nella zona di Santa Lucia di cui aveva già parlato in discussioni precedenti. Speriamo che la pulizia del parco con costi irrisori non abbia gli tempi che occorre per sistemare la viabilità, altrimenti forse i miei nipoti potranno passeggiare nel parco (per precisare io non sono ancora sposato).
ho letto questo articolo e non riesco a mettere a fuoco: la federazione della sinistra ha votato a FAVORE della minitematica (costruzioni e cemento) e su questo articolo parla di protezione dell’ambiente, di riqualificazione del vecchio, biocompatibilità, ecosostenibilità ecc.ecc.
Mi chiedo: ma perchè dite una cosa e ne fate un’altra? perchè non lo avete fatto SUBITO BOCCIANDO LA MINITEMATICA??!!perchè avete votato per cementificare invece di bloccare le costruzioni?
Ma che discorso è … siccome c’è uno spazio verde lasciato a se stesso allora lo riqualifichiamo… con un pò di cemento!? Sgrano gli occhi! Chiunque direbbe che lo si può riqualificare (A FAVORE dei cittadini) senza COSTRUIRCI QUALCOSA DENTRO ma ripulendo il parco, demolendo quello che ormai è irrecuperabile (o recuperando quello che c’è e lasciandolo a disposizione della città -come diceva Filippo Davoli- ) e mettendo a dimora magari altri alberi e piante, per esempio.
Le cose troppo facili e di buonsenso non appartengono a questo modo di pensare la città. E questo sarebbe il nuovo messaggio che vuol far passare Macerata? Ma per favore, siate seri!
A parte che chiamare parco circa 2.000 mq è un eufemismo, poichè è circa due campi da tennis, io credo che costi irrisori per la gestione significano un’area verde di bassa qualità.
Come tutte le cose, non si può pensare solo al risparmio, poiché è ovvio che se il nuovo parco sarà gestito male e trascurato, per mancanza di fondi e/o perché chi se ne occuperà non è professionale, non sarà un luogo invitante e l’intervento perderà valore o sarà stato inutile.
In ogni caso credo che la cosa migliore sia riqualificare l’esistente, in maniera seria e rispettando la vocazione della villa.
“nel programma elettorale, una volta attuato il Piano Casa e la Minitematica, abbiamo escluso nuove edificazioni”
e ci mancherebbe pure!
dopo il piano casa e la minitematica avremo quasi unmilione e mezzo di metri cubi più di oggi, cos’altro vuoi fare?
contiunuiamo a costruire case e capannoni che resteranno vuoti. bravi continuate così
Qualcuno – possibilmente del Comune, tecnico o politico – mi aiuti a fare i conti, che forse mi tornerebbero se capissi il senso di alcune espressioni, tipo quelle che riporto qua sotto:
“Diversi residenti del Quartiere e soci della confinante bocciofila, si sono pronunciati a favore dell’apertura del Parco” e anch’io, pur non abitando in quella zona, tutta felice, mi sono subito chiesta di quanti mq si sarebbe potuti venire a godere.
Arrivando però a leggere “la palazzina sarà costruita in un’area di completamento pari a 1.500 metri quadrati” mi si sono incominciate ad offuscare le idee: cosa significa “area di completamento”? Mi parrebbe molto importante che riuscissi a capire, anche perché, poche linee dopo, leggo l’affermazione “Il parco che sarà ceduto gratuitamente al Comune è pari a 2.232 metri quadrati” e lì mi sono chiesta se questi 2.232 siano da considerarsi quelli prima o quelli dopo l’edificazione.
“rimarrebbero a disposizione del Privato altri 3.800 metri quadrati di parco” e qua ho proprio messo giù la matita: l’aggettivo “altri (3.800 …)” è in più rispetto ai 2.232 (che poi non ho capito se sarebbero tali o e se bisogna togliere i 1.500) o no? Soprattutto quel Privato con la p maiuscola è la persona che ama il verde per andarci e utilizzarlo al meglio?
Io dico che su questioni così importanti per la vita della città bisognerebbe riconoscere ai cittadini la dignità del loro status, convocarli e illustrare loro, con parole comprensibili e con conteggi in cui 2+2 fa 4, ciò che il loro ente di riferimento rappresentativo – il Comune – ha pensato di fare in nome e per conto loro.
le affermazioni di Luciano Borgiani si commentano da sole per cui intendo INFORMARE chi legge dopo le DISINFORMAZIONI PASSATE:
In primo luogo si utilizza come sempre il termine RIQUALIFICAZIONE in maniera impropria: la riqualificazione di un bene di valore storico culturale e ambientale avviene soltanto nella valorizzazione dei caratteri storico architettonici del bene architettonico (la villa) e del suo contesto (il parco). L’art 49 delle Norme Tecniche di Attuazione a cui è sottoposta Villa Vatielli intende proprio salvaguardare il bene inteso “nella sua unitarietà”. Nel caso specifico il grado di tutela è anche accresciuto da un vincolo vero e proprio per la 1497/39 n(sotto metto la 1497/39).
Ora Borgiani si arroga il diritto di negare che questi vincoli abbiano fondamento e significato. Nella profonda e infinita ignoranza in cui è precipitata la nostra classe politica si pretende di sostenere che un bene il cui valore risiede nell’unitarietà (villa con parco) non sarà minimamente compromesso dalla sua frantumazione in tre parti (verde pubblico, parco privato, condominio) e la motivazione da cui discende questa scelta è solo che i proprietari lo lasciano in stato di abbandono!
L’art. 49 prevede l’OBBLIGO di cura da parte dei proprietari, se poi gli stessi non ne hanno facoltà potevano semplicemente vendere il bene.
Per quanto riguarda il grande vantaggio che ne trarrà la collettività si fa presente a Borgiani che è oramai cosa nota che le Amministrazioni non sono più in grando di sostenere la cura e la manutenzione di centinaia di pezzetti di verde dislocati ovunque nelle città, si vada ad informare all’ufficio ambiente. Molte città hanno già intrapreso la strada della razionalizzazione del verde che è molto più gestibile e godibile per i cittadini se è concentrato in aree più grandi e fruibili. Quello di Villa Vatielli rimarrà l’ennesima fascia di verde ai bordi della strada pieno di immondizia e sterpaglie di cui è piena la nostra città.
Ciliegina sulla torta: ci guadagneremo anche un altro condominio di cui neanche Borgiani osa dire che a Macerata ce ne sia bisogno. Questo piccolo “dettaglio” porterà altro traffico e ulteriore carenza di parcheggi, forse Borgiani non si è accorto neanche che il rispetto degli standard per le nuove costruzioni non garantisce, purtroppo, il fabbisogno reale di parcheggi, anche questo è dimostrato e sotto gli occhi di tutti e l’ufficio urbanistica non lo potrà negare.
clicca qui per vedere cosa prevede la 1497/39
http://www.spazio-lavoro.it/05mobilita/L.39-1497.htm
scusate aggiungo:
un consigliere avveduto dotato di onestà intellettuale, Staffolani del PD, ha chiaramente detto che in questa minitematica non c’è nulla di mini e lo stesso Compagnucci, non certo fervido ambientalista, ha criticato fortemente il caso Villa Vatielli.
Comunque…. “lo scopriremo vivendo” perchè quando il 99% degli abitanti di S.Lucia ignari dello scempio vedranno le prime ruspe andranno a chiedere conto a tutti quei consiglieri avveduti che operano per il nostro bene!!
A scuola mi hanno insegnato che un quadrato di area 2232mq ha un lato di lunghezza circa 47 metri (basta fare la radice quadrata) che corrispondono a circa 47 passi di un uomo di media altezza. Auguro a Borgiani una bella e “lunga” passeggiata nel nuovo parco di S. Lucia.
Qualcuno può venire in aiuto ad un ignorante che proprio non ha capito?
Devo aver fatto male iconti, non mi portano i calcoli, devo essermi sbagliato… Aiutoooooo
1.500 metri quadri di costruzione.
Quindi se non ho capito male l’occupazione “fisica” della palazzina sarà di 100 metri di lunghezza per 15 di larghezza (100x 15 = 1.500)
Quindi ipotizzando di realizzare appartamenti di circa 100 mq, più o meno, ce ne dovrebbero uscire almeno 12-13 per piano (tolto lo spazio necessario ai corridoi, scale, ecc.)
Quindi x 4 piani di altezza porterebbe circa 48 apparamenti???
Ditemi che mi sono sbagliato, ditemi che ho fatto male i calcoli, ditemi che non ci ho capito una emerita [email protected] e che i conteggi sono sballati.. e che non costruiranno un catafalco…
@Cerasi
mc. possibili 7000 diviso 4 piani= 1.750 mc. a piano, diviso per 3.10 mt. (altezza media di piano)=564mq. E’ questo l’ingombro a terra dell’edificio. Si potranno realizzare circa 20 alloggi. Tra verde pubblico e privato resteranno oltre 6.100mq
Perchè Borgiani è stato eletto per la terza volta consigliere comunale e Cherubini -o altri che la pensano come lui- non sono mai stati eletti nemmeno nei quartieri?
Perchè un’ampia maggioranza ha votato a favore della minitematica oggi con Carancini e ieri con Meschini?
Perchè uno che ha fatto per quasi un quarto di secolo l’assessore all’urbanistica, regalandoci la “verde” città attuale (con molte ville e piazze scomparse), appena viene escluso dall’assessorato diventa improvvisamente critico?
@residente
(o chiunque tu sia) le risposte sono dentro di te. Se le vuoi condividere…
Alla luce delle precisazioni contenute nell’intervento del consigliere Borgiani e dei molti commenti che ha suscitato, mi corre l’obbligo di fare chiarezza sulla questione del vincolo ex art. 1 della L. 1497/39 ora art. 136 comma 1, lett. b) del D.Lgs. 42/2004 (meglio noto come “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”)
L’attuale normativa sancisce che sono sottoposti a provvedimenti di tutela ville, parchi e giardini non solo a ragione dell’interesse artistico o storico ma anche quelli che siano di “non comune bellezza”.
Il principale strumento legislativo di tutela è attualmente il Codice dei beni culturali e del paesaggio Decreto legislativo n. 42 del 2004 e s.m.i. che contempla quanto già sancito dalle precedenti leggi di tutela nn.1089 e 1497 del 1939. In particolare alla legge n. 1089 “Tutela delle cose di interesse artistico o storico” si richiama l’articolo 10 c. 4, lettera f elencando quali Beni culturali – oggetto della tutela: “le ville, i parchi e i giardini che abbiano interesse artistico o storico”. Pertanto anche i giardini dichiarati di interesse storico-artistico, e quindi “vincolati”, sono sottoposti a un particolare regime giuridico che prevede, tra l’altro, il divieto di distruggerli, danneggiarli o adibirli ad usi non compatibili con il loro carattere storico-artistico, o comunque tali da pregiudicarne la conservazione.
Il dettato della legge n. 1497 “Protezione della bellezze naturali” si ritrova invece nell’articolo 136 c. 1, lettera b della parte terza del Codice medesimo che individua i Beni paesaggistici e riconosce notevole interesse pubblico a “le ville, i giardini e i parchi, (…) che si distinguono per la loro non comune bellezza”. I proprietari, possessori o detentori di quest’ultima tipologia di beni culturali “non possono distruggerli, né introdurvi modificazioni che rechino pregiudizio ai valori paesaggistici oggetto di protezione” e “hanno l’obbligo di sottoporre alla Regione (nelle Marche al Comune, per effetto della relativa delega regionale, con successivo parere della competente Sovrintendenza) i progetti delle opere che intendano eseguire.” come sancisce il successivo art. 146 cc.1 e 2.
La consapevolezza del particolare tipo di bene culturale rappresentato dai giardini storici ha determinato l’elaborazione di linee guida e la redazione, a partire dal 1981, di due carte, dette di Firenze, che definiscono l’oggetto di tutela e dettano raccomandazioni per la manutenzione, conservazione, restauro e ripristino.
A chi è curioso di saperne di più rimando a questi documenti, facilmente reperibili sul web.
Spero che su questo aspetto non ci sia più alcun dubbio.
Chi vuol intendere..
Riccardo Picciafuoco
aggiungo che nelle Marche, per effetto della legge 34/92, la regione ha delegato i Comuni il rilascio della necessaria autorizzazione paesaggistica previo parere della competente Soprintendenza
C’era una volta un paesaggio di “non comune bellezza” riconosciuto come tale per secoli non da un piccolo gruppo di residenti o intellettuali, ma da una intera città e da migliaia di visitatori anche stranieri (compreso Napoleone). Questo paesaggio si poteva contemplare non tanto salendo sulla torre di piazza, ma passeggiando normalmente per le maggiori strade della città. Scorci così noti e importanti che le varie generazioni di amministratori comunali, dall’ottocento in poi hanno sempre utilizzato le regole a loro disposizione per difenderli e conservarli. Sono bastati gli ultimi 10 anni di gestione urbanistica per distruggere i due maggiori scorci paesaggistici ancora rimasti: via Trento verso il mare (4 piani +4) e viale Don Bosco verso i monti (previsti 5 piani +4 seminterrati). Altro che lavarsi la coscienza o farsi una verginità con i residui dell’ex villino Maria. In questo Borgiani ha perfettamente ragione.
Residente che vuoi dire? Non si capisce niente.
@ Paccio.
Mi faccio delle domande perchè anch’io non ci capisco niente. La normalità dovrebbe essere che se uno viene riconfermato per tre mandati nel ruolo di consigliere vuol dire che piace ai suoi elettori. Certamente gli altri lo possono criticare ma non delegittimare. Se poi quel consigliere più volte riconfermato, vota delibere con la maggior parte degli altri consiglieri -anche loro più volte riconfermati- vuol dire che quelle scelte piacciono alla maggioranza dei cittadini. Se poi, come dice Cherubini, anche Compagnucci -dopo aver cambiato abito- ha criticato quella particolare scelta (distinguendosi dalla sua maggioranza) non vuol dire che si tratta di una conferma delle sue opinioni ma, semmai, di quelle di Borgiani. Infatti è noto che i due fanno riferimento a gruppi politici ed economici diversi.
@Residente
Con l’attuale sistema di votazione (preferenza unica) un eletto con un pò di conoscenze (che ha anche una parentela numerosa) –soprattutto se presentato in lista in una formazione dove la stragrande maggioranza degli altri non arriva a 100 voti– non ha difficoltà ad essere eletto.
Lo stesso dicasi per chi ha una clientela come avvocati, notai, baristi, commercialsti, medici.
Una volta (con la preferenza multipla) era assai difficile che bastassero i tuoi 130 voti per essere eletto… Dovevi veramente essere “popolare”, oltre i tuoi amici e conoscenti.
15 anni fa con 300 voti di preferenza rischiavi di non essere eletto; oggi con 150 voti “rischi” di fare addirittura l’assessore…
In Consiglio Comunale (dove i Consiglieri -meno i candidati Sindaci- complessivamente hanno raccolto solo 5.000/6.000 preferenze) è rappresentato direttamente MENO di 1/3 dei votanti.
Circa il 66% dei maceratesi NON è direttamente rappresentato, visto che il proprio candidato non è stato eletto.
Quindi un Consigliere che prende 100 voti, su oltre 20.000 viotanti cosa rappresenta, oltre i suoi parenti ed i vicini di pianerottolo????
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Tenga presente che in altre zone d’Italia la criminalità, con la preferenza unica, è più avvantaggiata a far eleggere i propri candidati….
Prima la Mafia era costretta a spostare vagonate di voti, ora gli serve solo controllarne poche centinaia per avere un suo Sindaco, un suo Deputato…
Paccio disprezza chi disprezza la bellezza
@Cerasi, tutto vero quello che dice sulle preferenze. Ad un fine analista come lei non può però sfuggire anche il difetto delle preferenze libere. Ricorda il malcostume (Buoni benzina, cene, mercanteggiamenti d’ogni tipo e via corrompendo) della precedente leggislazione elettorale. Io non mi faccio illusioni, perchè anche tornando al vecchio sistema saranno sempre i partiti a decidere le liste e l’ordine di lista.
Mi scusi la volgarità, lei conosce certamente la versione del pessimista e dell’ottimista. Il pessimista dice: “Caro mio, con questo sistema finiremo col mangiare la m….” e l’ottimista di rimando:”che dici, che dici, basterà per tutti?”
LA MINI-TEMATICA RISPONDE ALLE RICHIESTE DI 200 CITTADINI, in più qualcuno, quatto quatto, ci si è intrufolato dentro, qualche amico, qualche conoscente, qualche elettore… insomma per far contenti 200 cittadini, si puniscono gli altri 43.000 circa…
che gran sinistra… pensa solo ed esclusivamente al popolo!!!
Prima di entrare nel vivo del discorso alcune premesse per dovere di “trasparenza” .
a) conosco Borgiani da una vita e possiamo considerarci vecchi amici
b) credo che in questi anni a Macerata si sia costruito troppo e quasi sempre male. Ma, anche se mal comune non è mezzo gaudio, basta andare in giro nelle Marche ed Italia per vedere che c’è chi ha fatto molto peggio!
c) considero lo spazio di Cronache maceratesi un esempio molto positivo di partecipazione democratica ; per questo a volte credo che dovremmo utilizzarlo con minor spirito polemico.Sempre decisi ma meno polemici.
Il discorso sulla Vatielli non è semplice perchè il giudizio , secondo me ovviamente, può cambiare a secondo se si considera la scelta a se stante oppure se la inseriamo all’interno del dibattito politico e “culturale” che sta vivendo Macerata. Voglio dire che di per se l’operazione che “recupera” (nel senso che rende fruibile e gestito uno spazio fino ad oggi abbandonato a se stesso ) ha un senso per la collettività. Dicendo questo do’ per sconatate le risposte a due domande su cui mi rifaccio in parte all’intervento di Picciafuoco che sicuramente ne sa più di me (per cui mi corregga se sbaglio)
a) il comune ha violato qualche legge e normativa accettando il progetto del privato (o concordandolo con lui) ? NO (cosi mi sembra di aver capito da Picciafuoco e d’altronde mi sembra incredibile che siano andati contro la legge , sotto gli occhi di tutti. Poi certo non si sa mai)
b) il comune aveva qualche strumento CONCRETO per obbligare il privato a mantenere e curare il parco e la villa (che non sarebbero comunque mai stati spazi pubblici)? NO (a dire il vero si è parlato di un obbligo ma poi non si è capito come questo possa essere fatto valere se non invitando alla vendita del bene stesso cosa che ovviamente è augurabile ma non programmabile)
Insomma una operazione che non è da massimo dei voti ma la sufficenza potrebbe meritarla. Poi prendiamo questa scelta e la inseriamo nella storia recente di Macerata , nel suo sviluppo passato , presente ed immediato futuro e qui si scatena il “finimondo” . Perchè la stessa operazione può essere letta come l’ennesima dimostrazione del pubblico che cede all’interesse privato a danno dell’ambiente per mancanza di volontà politica , di capacità di guida o di interessi più o meno nascosti.E le promesse di finirla qui , più o meno, vengono accolte con sonori fischi in assenza di evidenti segnali a favore (la giorgini lo è stato ma una rondine non fa ancora primavera). Insomma qui gli amministratori hanno il compito prima di tutto di comunicare e spiegare bene(trasparenza sopratutto ) e poi di correre come i fulmini per dare risposte precise che corrispondano alle loro dichiarazioni di intenti . E noi dobbiamo seguirli passo passo e fare le pulci quando non rispettano gli impegni.Un saluto
@Rugens
Io sarei per max 2 turni in campo consecutivi (amministrazione locale, nazionale, enti, ecc.) e poi automaticamente 2 turni in panchina /(xioè fuori da tutti gli incarichi, ineleggibilità, impossibilità di avere incarichi in enti statali, partecipate, ecc.).
Se fai 1 turno in campo poi comunque sempre un turno in panchina.
Senza deroghe o leggi che aggiranoil divieto di stare in panchina.
Però io sono ottimista, quindi so che una proposta come questa sarà legge dopo che tutti avranno mangiato m…. fino a stufarsi 🙂
Rispondo volentieri al sig Iesari
1. il comune poteva accettare come ha fatto la proposta del privato e confermo che non ha violato leggi per quanto io conosco; dico che per me ha sbagliato nel merito e non ha tenuto in debito conto la priorità della tutela nel concedere l’edificazione del parco soggetto a vincolo; mi auguro che la Soprintendenza intervenga a correggere questo errore
2. la possibilità concreta di obbligare il proprietario a manutenere il bene immobile risiede nella verifica delle condizioni igienico-sanitarie del luogo e del decoro urbano di cui il Sindaco ha specifiche competenze e poteri
Per il resto mi sembra che lo stesso sig Iesari ammetta che Macerata non possa essere considerata un modello virtuoso di governo del territorio e dello sviluppo urbanistico almeno negli ultimi due decenni
@KALLICRATES
La ringrazio per la spiegazione e sono contento di essermi sbagliato, altrimenti avrebbero edificato un mostro…
@rpiccia.
Il Comune ha fatto bene ad aprire un percorso virtuoso e democratico che porterà alla rivitalizzazione dell’ex parco Vatielli. Attraverso l’acquisizione di una sua porzione il Comune potrà dirigere l’intera operazione di riuso e qualificazione dell’area nell’interesse generale. E’ un non senso auspicare l’intervento della Soprintendenza al di là di ogni ragionevole e legittima competenza. Una nuova storia è davvero cominciata con l’era Carancini. A Compagnucci ed ad Rpiccia non piace? Certo! A loro piace ciò che si farà a sasso d’Italia, in P.zza Pizzarello, a via Trento, a V.le Don Bosco, in Via Valenti. A loro è piaciuto l’ex cinema Cairoli, il residence le “spighe” e l’ex villa Tombesi in via Batà.
@abelardo
non avrei voluto intervenire ancora su questa questione, ritenendo di aver espresso con chiarezza e compiutezza il mio pensiero, ma sono costretto a precisare ad “abelardo”, le cui idee rispetto anche se non condivido, che ha proprio sbagliato il bersaglio quando mi accosta a chi ha determinato in gran parte le scelte urbanistiche di Macerata per molti anni durante le passate “legislature”; chi mi conosce sa bene che la mia attività di urbanista e paesaggista, come pure il mio impegno civile e sociale, è prioritariamente e culturalmente rivolta da sempre alla tutela ed alla riqualificazione e valorizzazione delle risorse paesaggistico-territoriali ed ambientali della nostra regione; trovo peraltro irriguardoso anche per il sig. Compagnucci, che non ho il piacere di conoscere, il suo affiancamento al mio nome. Davvero una brutta caduta di stile, sig “abelardo”..