L’opera I lombardi alla prima crociata, in prgramma allo Sferisterio per domani (domenica), è una novità assoluta per la stagione lirica maceratese, mai rappresentato in Arena. Il capolavoro di Verdi andò in scena al Teatro alla Scala l’11 febbraio 1843 su libretto di Temistocle Solera; uno dei brani più conosciuti è il coro “Oh Signore dal tetto natìo”, paragonabile per intensità e bellezza al “Va pensiero” del Nabucco.
Allo Sferisterio, il nuovo allestimento de I lombardi alla prima crociata andrà in scena con interpreti di grande fama tra cui, nel ruolo di Pagano, il basso Michele Pertusi, artista presente nei più importanti teatri. Completano il cast Alessandro Liberatore (Arvino), Alexandra Zabala (Viclinda), Andrea Mastroni (Pirro), Enrico Cossutta (Un priore della città di Milano), Luca Dall’Amico (Acciano), Annunziata Vestri (Sofia). Anbeta Toromani è ballerina solista.
Coreografo è Gheorghe Iancu, i movimenti coreografici di massa e mimici sono di Roberto Maria Pizzuto, il disegno delle luci è affidato a Sergio Rossi, i movimenti coreografici di massa e mimici sono di Roberto Maria Pizzuto.
L’orchestra è la Fondazione Orchestra Regionale delle Marche, il Coro è il Lirico Marchigiano “V. Bellini” diretto da David Crescenzi, il complesso di palcoscenico è la Banda “Salvadei” di Macerata. Lo spettacolo si avvale della partecipazione del Gruppo di danza “Aeros”.
Storia e caratteristiche dell’opera saranno introdotte al pubblico dal critico del Giornale Giovanni Gavazzeni, nell’ambito dell’Aperitivo Culturale delle ore 12 agli Antichi Forni di Macerata, con la conferenza dal titolo “Una diavoleria di lombardi e crociati” (ingresso libero).
Biglietti opera lirica: da 15 a 150 euro.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Facciamo ridere. Dal post dell’amico Enrico Stinchelli:
A Macerata “I Lombardi alla prima crociera” , con un salutare pediluvio…..
Claudio Marino Maestro ma cos’è? tutta la lirica minuto per minuto. Lei è strepitosoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!
· .Luigi Maria Barilone Piu’ che una crociata una crociera!!! ehmmmm ma quella piscina mi ricorda qualcosa!!!!
.Monica Manferdini Cavaterra sì, questi sono i colpi di genio che alimentano la nostra stagione
· .Sharon Nannini ..hanno finalmente scoperto il potere dell’acqua!
..magari migliora le prestazioni canore. 😉
· .Monica Manferdini Cavaterra più che altro migliora le capacità acrobatiche del coro che deve pattinare sul palcoscenico bagnato e scivolosissimo
· .Enrico Stinchelli Luigi…a me ricorda un’Aida a Verona…dello stesso Pizzi..:-)))….
· .Filippo Micale SIGNORI MIEI ! LA LIRICA ORMAI E’ ARRIVATA ALLA FRUTTA !!!! ANZI NENACHE QUELLA SIAMO AL NOCCIOLO.
· .Enrico Margiotta dicono che queste piscine creano dei bellissimi effetti grazie alle luci che si riflettono sulla superficie dell’acqua!!!
· .Luigi Maria Barilone bravo Enrico: la ormai mitica Aida del 1999!!!! Con la naumachia durante il trionfo e uno strepitoso Roberto Bolle che volteggiava sul pacoscenico, ben 18 avvitamenti di seguito!!!!!!!
· .Luca Morachioli oppure il Tancredi del 1992,sempre con regia di Pizzi,a Pesaro al Palafestival,con tanto di piscina e abbeveratoio per autentici cavalli!
dai Filippo con questa calura un pò di refrigerio ai piedi dei coristi ci vuole proprio!!!!
· .Nicola Pardini Se non sbaglio anche a Firenze al Teatro della Pergola fece riempire la platea d’acqua!! Ma non ricordo in quale produzione…
· .Gerardo Cerca questa della piscina e una cosa trita e ritrita.anche alle Muse s’è vista oltre che verona ecc.ecc…………
· .Laura de Cesare ’mbe’? Che volete che sia? Una volta riempivano d’acqua pure Piazza Navona! :-)) Bah…e doppio bah!!
… · .Luca Morachioli brava Laura se ben contestualizzata la piscina,in scena,ha la sua ragion d’essere!
4 ore fa · Mi piaceNon mi piace più · .Alberto Lupo Janelli naturalmene intrensico ed basilare al dénoument!
4 ore fa · Mi piaceNon mi piace più · 1 personaCaricamento… · .Alessandro Fortuna Perchè mai chi non è d’accordo con questi orrori non fischia, non contesta se non timidamente e in separata sede?????????????? Certo è molto più comodo dissertare in salotto o in chat, aggiungendo i propri lamenti al coro generale.. tanto è di moda.
4 ore fa · Mi piaceNon mi piace più · .Enrico Stinchelli ….sì Alessandro ma in un social network è così: non siamo a teatro. Ognuno interviene come crede e come il cor gli detta. Anche in teatro, poi: mica è detto che uno se la senta di fischiare, tante volte avrei voluto ma ti p…assa la voglia.
In ultima analisi) la foto maceratese non voleva aizzare una contestazione, ma ognuno commenta come vuole, magari lo spettacolo sarà bellissimo. Certo…un pò di déja-vu c’è…Mostra tutto
4 ore fa · Mi piaceNon mi piace più · 1 personaCaricamento… · .Giordano Cavagnino E’ vero che una parte anche consistente di pubblico non fischia qualunque cosa gli venga proposta ma comunque qualcuno che si fa sentire c’è ancora. Personalmente non mi sono mai tirato indietro se mi sembrava giusto contestare.
3 ore fa · Mi piaceNon mi piace più · .Andrea Cionci vi ricordate quella battute del marchese del Grillo? ” E’ che non c’avete più gnente da dì: se ve tolgono du’ bovi ar tramonto e un pastorello cor ciufolo n’ bocca, siete belli che finiti”. Consiglio agli scenografi e ai registi lirici a corto di idee di fare come i Lemming…
2 ore fa · Mi piaceNon mi piace più · .Alessandro Fortuna Sì Enrico, certo.. chiarisco allora che mi riferivo al pubblico in teatro…
2 ore fa · Mi piaceNon mi piace più · .Salvatore Russo Qualche anno fa ero al Cairo e, credo che lo stesso scenografo,regista, ideò per l’Aida davanti alle piramidi e alla sfinge una grande piscina per la scena del trionfo !Il ministero delle belle arti del Cairo vietò questo scandalo ! Ma ufficialmente si disse che l’opera fu sospesa per il terribile fatto delle Torri Gemelle !Niente di nuovo nel fatato mondo dell’opera !
circa un’ora fa · Mi piaceNon mi piace più · .Enrico Stinchelli ….ah, ho capito: una fissa!
Sembrerebbe quindi che l’idea della piscina, dell’acqua sul palco sia trita e ritrita e che non costituisca più una novità, ma solo una ripetizione con piccole variazioni.
Si può presumere due cose:
a) che siccome l’idea dell’acqua è andata bene -diverse volte in diverse rappresentazioni del maestro- è stata riproposta in quanto un pò i tagli al budget, un pò la mancanza di idee non si poteva fre di meglio.
b) che siccome l’idea, all’inizio, ha suscitato interesse ed è stata accolta favorevolmente il maestro si è fissato-e-rifissato e non ha più cercato nuovi percorsi limitandosi a riproporre per anni e anni, con infinite varianti, una minestra riscaldata.
Sul fatto che da molti anni il pubblico, difficilmente, contesti in Arena (scenografie, costumi, cantanti al di sotto del livello minimo accettabile, ecc.) lo si deve soprattutto a diversi motivi.
Uno dei più importanti sicuramente è che, se la rappresentazione piace, gli applausi sono più convinti e ci sono anche molti “bravo/a”…
Se non piace il melomane difficilmente fischierà o urlerà “buuuuuu” limitandosi a non applaudire o a partecipare poco.
E non a caso, negli ultimi anni, alcune volte il pubblico ha partecipato molto poco oppure ha applaudito molto un cantante (ma applaudito poco-per niente un altro) o si è fatto poco sentire (cioè gli applausi non erano convinceni o erano veramente pochi) quando non ha gradito proprio mentre entravano in scena i registi, gli scenografi, ecc.
Un altro aspetto da non sottovalutare, a Macerata come un pò ovunque, che c’è una buona schiera di spettatori che di Lirica comprende poco, che sa quattro nozioni e se gli chiedi un commento risponde sempre alla stessa maniera, con le solite frasi fatte.
Una buona scheira di spettatori che è più interessata “a far sapere che era presente”, più attenta al vestito che indossava che alla rappresentazione, più preoccupata di salutare chi conta piuttosto che ascoltare….
Certo, il vippismo dilaga. Riguardo al pubblico delle prime serate da non sottovalutare la claque di Pizzi.
nb: della Mirus cosa pensano Cerasi,Davoli e Molinari visto che la società Mirus quando prese l’incarico venne indicata come unica responsabile per la promozione e la comunicazione. Perchè allora lo sferisterio magazine è curato dalla Esserci comunicazione?Perchè la responsabile dell’ufficio stampa è esterna alla Mirus,cioè la sig.ra Anna Dal Ponte?
Perchè l’ideatore del libricino sullo Sferisterio distribuito gratuitamente durante gli aperitivi culturali è Evio Ercoli(associazione sferisterio cultura e tante altre cose….)?
Un saluto.
Cara sig. Tagliabue.
Lei fa troppe domande, tutte in una volta, ed io non sono proprio esperto o tecnico per poterle dare delle risposte professionali.
Mi limito solo a vedere gli accadimenti e a ragionare, con il giudizio del “buon padre di famiglia”, cercando di dare/darmi delle risposte.
Per la promozione e la comunicazione mi sembra che, la Mirus stia facendo un ottimo lavoro (a proposito quando è il conto???)
Infatti, trale altre promozioni che hanno avuto un grosso successo, siamo andati a New York a sponsorizzare la Stagione e nei giorni scorsi ci sono stati addirittura dei voli speciali New York-Falconara che hanno scaricato vagonate di melomani americani che non vedevano l’ora di entrare allo Sferisterio.
Anche per quanto riguarda la pubblicità è stata fatta benissimo.
Già il cartellone (“Senti che aria”… ma meglio non dire di cosa si sente l’olezzo!!) piazzato un pò ovunque a Macerata (per ricordarci, evidentemente a noi maceratesi disattenti e un po cretini, che c’è la Stagione!!) è un segno significativo di come questi signori intendano la pubblicità….
Un pò come, per fare un esempio, andare in un interclub e dire che bisogna tifare inter o andare a casa di Berlusconi e dire che lo si deve votare alle prossime elezioni!!!
Della Esserci comunicazione (di cui non ne sapevo nulla: a proposito, quanto costa alle casse cittadine???) lo dice la parola stessa “esserci”, soprattutto quando vengono incassate le fatture.
Che ci sia una responsabile esterna, credo sia giusto, in quanto non mi sembra che la propaganda/pubblicità funzioni bene e quindi è necessario che tra questi dilettanti allo sbaragliopubblicitario vi sia una figura professionale che, speriamo, sappia essere veramente professionale…
Mi auguro che l’amico Ercoli abbia deciso di collaborare a costo zero, altrimenti tra Mirus-Esserci-Ufficio Stampa sipoteva organizzare qualcosa in casa senza tirare fuori una lira.
Ma lo ripeto sig. Tagliabue, le mie sono semplicemente considerazione di un sig. nessuno.
Non voglio certament competere con tutti i dotti-medici-sapienti che da anni ciarlano sulla cultura e sullo spettacolo maceratese, pieni di pseudocultura fasulla che fanno finta di essere intellettuali (“organici”, cioè buoni per concimare)
Cara Tagliabue e caro Cerasi,
per ordine:
a) Facciamo ridere da Stinchelli? Bene, benissimo. Basta che se ne parli, almeno se ne parli. Abbiamo fatto ridere anche in passato, anche decenni fa, con allestimenti di cartone, solo che chi lo sapeva? A parte qualche giornale, c’era la rete? C’era Internet? C’erano i blog? Stinchelli farà benissimo il suo mestiere, saranno pure piscine riciclate, certo è che qualcosa di diverso è rispetto alla solita cartapesta degli anni 70-80.
Non tocchiamo poi il tasto de “Siccome non ci sono più grandi cantanti, all’opera si deve apprezzare il complesso dell’allestimento, più che il singolo tenore o soprano”, argomento-principe nelle discussioni di chi va all’opera. Non basta l’ospitalità di CM: forse in pizzeria si avrebbe il tempo di discuterne, fino a notte fonda.
b) Meglio un buuuu oppure il silenzio? Ricordo una Tosca dove il celebrato tenore proveniente dai trionfi del Metropolitan cantò così male che, per la prima volta in arena credo, l’aria del terzo atto non fu interrotta da alcun applauso e il pubblico se ne andò alla fine dell’opera applaudendo solo il direttore. Alla successiva replica il suddetto tenore si scoprì malato…
c) Vip e claque. Ma credete che negli avvenimenti di scala nazionale il vippismo del posto gratuito sia una chimera? Provate con qualche avvenimento sportivo di richiamo!
d) Mancando da 7 anni da Macerata presumo che la Mirus abbia avuto l’appalto per la comunicazione, ma non ho dati ulteriori per intervenire. Da queste colonne, però, invito Carancini a obbligare la Mirus a fare comunicazione A TUTTO TONDO (anche con la pioggia, vedi Faust per intenderci), pena la rescissione del contratto.
e) Un’ultima cosa. Ho frequentato lo Sferisterio fin da bambino per la passione di mio padre ma non mi ritengo assolutamente un esporto melomane. Ho avuto la possibilità di collaborare, anche gratis in un periodo, con l’organizzazione. Dati gli strumenti e le risorse a disposizione, possiamo certo appaltare tutto ciò che ci pare a chi vogliamo, ma se non ci si mette ciascuno “del proprio”, si perde l’occasione per far uscire questa città dal silenzio comatoso profondo, rotto qua e là da eventi tipo Musicultura e poco altro.
Questo lo dico al di là di tutte le polemiche politiche, culturali, “partigiane” che pure hanno libertà di esistenza in questa città (ci mancherebbe!).