di Matteo Zallocco
“La festa è finita”, ha detto ieri alla delegazione dell’Anci, il Ministro Tremonti, riprendendo la storica frase con cui nel ’90 Giovanni Agnelli annunciò agli azionisti Fiat la drammatica crisi dell’auto. Il problema, ancora una volta, però, è chi paga. Davanti al Senato, con addosso la loro fascia tricolore, ieri i sindaci hanno ribadito che i costi della manovra finanziaria da 25 miliardi non possono essere scaricati tutti sul sistema degli enti locali: “chi più spende, i ministeri, deve concorrere di più al risanamento del debito pubblico”, hanno ribadito i primi cittadini, sempre più preoccupati di dover tagliare dal prossimo bilancio servizi essenziali per i cittadini ed apparire, di conseguenza, come i responsabili dei tagli.
Tagli che peseranno come un macigno sul bilancio del Comune di Macerata. “Un’altra brutta sorpresa”, commenta Marco Blunno, assessore al bilancio, al patrimonio e al rapporto con le partecipate.
Assessore, cosa comporteranno questi tagli?
“Le difficoltà sono due: la prima riguarda la salvaguardia degli equilibri di bilancio, la seconda il rispetto del cosiddetto patto di stabilità interno i cui obiettivi sono fissati dal Governo e vengono ulteriormente inaspriti. Dovremo migliorare i nostri saldi per il 2011 di tre milioni e ottocento mila euro rispetto all’anno corrente. Inoltre non siamo totalmente liberi su come arrivare a questo risultato essendoci un ulteriore vincolo, secondo stime dell’Anci infatti, il fondo ordinario dei trasferimenti statali, quindi i soldi che lo Stato ci trasferisce, il prossimo anno sarà inferiore di un milione e 310mila euro rispetto al 2010. Per le nostre casse è un vero e proprio salasso”.
Quindi si dovrà per forza tagliare, dove?
“Sull’attività ordinaria, sarà difficile garantire la stessa qualità e quantità dei servizi e risparmiare 3.800.000 euro in un bilancio che non ha grandi margini di manovra sarà davvero dura. Di sicuro non si potranno fare nuove assunzioni per sostituire chi andrà in pensione. Inoltre il grido d’allarme lanciato dai governatori regionali rischia di ripercuotersi su di noi visto che anche nelle Marche ci saranno tagli per politiche sociali e cultura dove per forza di cose bisognerà fare delle scelte”.
Problemi che si troveranno tutti i Comuni…
“Sì, siamo tutti molto preoccupati. Il nosto non è un piagnisteo, tutti i sindaci, sia di destra che di sinistra, hanno manifestato contro questa manovra. E’ obiettivamente ingiusta perché va a ripercuotersi su servizi offerti alle comunità dagli enti più vicini ai cittadini, questo vuol dire scaricare in periferia problemi che non stanno tutti in periferia. Non è qui che ci sono el auto blu o le poltrone in pelle negli uffici, non è qui che i gettoni di presenza o le indennità sono esagerati”.
Qual è il patrimonio del Comune di Macerata al quale si può attingere?
“Noi vorremmo agire su due fronti: razionalizzare per quanto possibile alcune voci di spesa, riorganizzare gli uffici con un accentramento dei centri decisionali; proveremo poi a intervenire sulle spese di approvvigionamento energetico, sulle bollette, magari utilizzando fonti ecosostenibili come i pannelli solari che sono anche più economici. Questa sarebbe una spesa che nel tempo diventerebbe un risparmio perchè diminuirebbero le bollette degli uffici pubblici. Sul fronte delle entrate invece pensiamo all’accesso a fondi europei, stiamo esplorando diverse situazioni. Bisognerà poi vedere se nel nostro patrimonio immobiliare si può avere una gestione più redditizia e se è possibile vendere ciò che non è conveniente tenere, e magari reperire fondi di finanziamento per investimenti diversi rispetto al tradizionale mutuo”.
Lunedì si discuterà del bilancio in Consiglio comunale.
“Sì, presenteremo una delibera di salvaguardia degli equilibri di bilancio 2010, una specie di manovra fatta in casa con la quale in via prudenziale prendiamo delle misure che ci dovrebbero consentire di rispettare l’equilibrio di bilancio, visto che a metà anno ci siamo accorti che è un po’ lontano. La delibera è stata discussa oggi pomeriggio in Commissione, si tratta di una fotografia al 30 giugno di quello che può succedere fino al 31 dicembre. In qualche modo bisognerà intervenire, abbiamo 1.500.000 euro di ipotizzabile sbilancio e per questo è necessaria una manovra”.
Difficoltà di bilancio che non arrivano solo dalla manovra governativa dunque…
“No, noi ci siamo insediati a maggio e in un mese abbiamo monitorato tante situazioni ed è venuto fuori che in proiezione al 31-12-2010 ci potremmmo trovare davanti a minori entrate per 400.000 euro e a maggiori spese per un milione e cento mila euro, quindi dobbiamo ritrovare il modo per riequilibrare questo milione e mezzo. Tutto ciò dipende dal Cosmari, per il quale c’è un annunciato ricorso al Tar, ci sono stati richiesti 700.000 euro circa con parametri che non erano stati stabiliti e in più 400.000 euro dai minori incassi per i cosiddetti oneri di urbanizzazione. La colpa non è dell’Amministrazione Meschini, il Cosmari è stata una sorpresa, sono state cambiate le carte in tavola introducendo ad anno in corso e in misura davvero arbitraria le percentuali di raccolta differenziata come ulteriore parametro punitivo. Anche i minori oneri di urbanizzazione hanno un padre e una madre, ossia la crisi: sono state preventivate nuove costruzioni poi fermate dalla congiuntura economica in cui csi trova il settore edilie”.
Sta arrivando anche il momento delle nomine nelle Società partecipate.
“Anche qui siamo in una fase di passaggio, se passa la manovra così com’è noi dal primo gennaio 2011 non potremmo avere più di una Partecipazione in società contro le attuali 13 (Apm, Smea, Cemaco, Nuova via Trento, Associazione Sferisterio, Acquedotto del Nera, Centro agroalimentare, Centro di ecologia e climatologia, I.R.C.R., Meridiana, S.I. Marche, Ato 3).
Nelle intenzioni del legislatore c’è sempre la riduzione delle spese ma in sei mesi dovremmo mettere sul mercato nove società. Si sta ragionando su come dar seguito a questa volontà, se l’obiettivo era evitare gli sprechi, quando l’offerta è superiore alla domanda i prezzi scendono e se tutti i Comuni d’Italia mettono in vendita tutte le proprie società nello stesso momento il prezzo cala e c’è il rischio concreto di svendere. In queste settimane dovranno comunque essere fatte le nomine delle Partecipate, con la consapevolezza di questa prospettiva”.
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Quello enunciato è un approccio corretto, che tiene conto della situazione dinanzi alla quale l’attuale Amministrazione si è trovata suo malgrado…..sul fronte delle “partecipate”, la norma (art. 14 comma 32 D.L. n. 78/2010) è una vera follia e va modificata. Ma ove ciò non fosse, e proprio per scongiurare quello che l’Assessore ben chiarisce (cioè la perdita secca di valore delle partecipazioni comunali, ma – aggiungo – anche i grandi problemi che si porrebbero per il riassorbimento dei lavoratori !!!), una soluzione si può e si deve trovare.
il caro tremonti ha più volte ribadito che questa monovra non toccava le tasche dei cittadini , toglie invece servizi ai cittadini. non mi sembra ci sia tanta differenza, poi è facile criticare il sindaco di turno, ma senza soldi questi nostri amministratori locali che cosa si dovrebbero inventare?.auguro a carancini, blunno e c. un buon lavoro perchè purtroppo non sarà facile far quadrare i conti.
Non è assurdo vendere qualcosa.
penso che abbiamo le intelligenze e le risorse, non so se anche le condizioni giuridiche, per andare verso una HOLDING, una società capogruppo o madre che controlla finanziariamente le altre società operanti mediante il possesso di partecipazioni azionarie: la holding era stata ipotizzata da tempo; ora, pressati dalla necessità di una legge che, così come è scritta, favorirebbe solo la svendita , si può procedere con maggior convinzione: ma (perché non sia poesia!) chiedo a Perticarari che è maestro in questo tema se è fattibile, per quali nostre partecipate, con quante e quali risorse., in che tempi…
è ipotizzabile, ad esempio, una forma di aggregazione piramidale alla preesistente APM (come società madre che è già società operante per alcuni settori) di altre società per esempio nel settore dei servizi alla persona (IRCR, Meridiana…), dei servizi al territorio (ATO, Nera Osservatorio…), dei servizi culturali (Sferisterio…), probabilmente in sinergia con altri comuni e con la Provincia…o è poesia, visti i tempi e le risorse e anche le volontà ?
si potrebbe temere la costruzione di un nuovo…carrozzone, ma potrebbe risultare anche un’intelligente riorganizzazione di servizi 1) con costi di gestione segnati da un’economia di scala, 2) con sinergie da tempo auspicabili fra enti locali, 3) con risparmio di personale e salvataggio del personale esistente che altrimenti , con la vendita a privati, dovremmo ricollocare a carico degli enti locali, 4) probabilmente con vantaggi fiscali, 5)con qualche efficienza in più….
Caro Maulo, quando ho scritto che, riguardo al tema delle partecipate, “una soluzione si può e si deve trovare” pensavo di andare proprio nella direzione che tratteggi (le modalità sono varie ed individuate) ; del resto sono anni che lo vado ripetendo. Ci sono molti motivi, peraltro, per andare verso quella soluzione, già presenti prima di questa norma che ora (se non viene modificata) impone una scelta. Però, non può essere solo una via di elusione dell’obbligo di cessione delle partecipazioni; sarebbe colpevole non approfittarne per un’opera anche di riorganizzazione e razionalizzazione.
@Cari tutti basterebbe affittare dare in gestione a privati lo godono 20 giorni l`anno.a vita e` business e sicuramente le amministrazioni maceratesi non hanno mai saputo fare business….anche la chiesa fa business…..
Datave na svegliata…….cittadini e “amministratori”.
affittare lo sferisterio
Io non conosco i conti pubblici, come molti degli eccellenti (miei) amici che hanno risposto e dialogato prima (Perticarari e Maulo).
Però prima di dire: aiuto, aiuto mancano i soldi occorrerebbe fare un bilancio.
Vedere:
1) se prima i fondi sono stati spesi male o meglio quali sono stati spesi male.
2) (più importante) se esistono, e non sono state attuati, progetti e iniziative che possono portare fondi. Io mi chiedo da tempo perchè non esiste a Macerata un iniziativa popolare (palio, una festa particolare ecc.) che possa portare danaro (oltre che visibilità!). Camerino, Foligno, San Severino ecc.. fin all’ultimo villaggio di montagna raccattano danari con manifestazioni che vanno dal Palio in costume alla sagra..Macerata nulla! E pensare che abbiamo uno dei più bei monumenti utilizzabili d’Italia: lo Sferisterio. E qui chiudo perchè la mia idea su un palio a Macerata uytilizzando lo Sferisterio provocherebbe le reazioni inconsulte dei “monopolisti” della lirica!
Per quanto riguarda il sig. Marcelli ha detto una cosa saggia: “affittare lo Sferisterio”. Lo sapete che l’Arena di Verona (tanto decantata ma che a mio avviso non vale 1/5 del nostro Sferisterio) oltre ad essere sfruttata per manifestazioni più disparate (comprese le sportive) è visitabile al NON modico prezzo di €6,
Tento lo stesso di lanciare un idea.
Un bel palio sulla Palla al Bracciale, con costumi e carrozze ottocentesche, coinvolgendo i paesi limitrofi (Treia, Pollenza Urbisaglia); un torneo che duri una settimana – 15 giorni con apertura di taverne ed osterie che forniscano pranzi e cene con ricette maceratesi tipiche dell’epoca.
Purtroppo lo Sferisterio è stato dotato di un palco fisso (costato soldi) snaturando la sua funzione originaria (ricordo che era il tempio della palla al bracciale e non della lirica). Per salvare capra e cavoli bastava (o basterebbe) dotarlo di un palco a scomparsa (con le tecniche moderne è facilissimo) e si può organizzare di tutto, dalla palla al Bracciale, tiro con la balestra, alle serate di Lirica a Musicultura. Sfruttato da Aprile a Settembre pressochè quotidianamente porterebbe molti introiti, non solo per i biglietti d’ingresso, ma per il turismo, e tutto l’indotto che si creerebbe attorno.
MEDITATE!
La situazione era intuibile anche se non facilmente quantificabile, mi preoccupa il fatto che in questa situazione molte amministrazioni “svenderanno” l’acqua per fare cassa, mi auguro che Macerata non arrivi mai a tanto. Aggiungo che quadrare i bilanci iscrivendo oneri di urbanizzazzione, sperando che la speculazione immobiliare non si arresterà mai, è ……quantomeno miope per non dire altro.
Dimenticavo i rifiuti! La modalità della richiesta del Cosmari è sconcertante quanto la politica che Macerata ha adottato nella gestione dei rifiuti.
@ Tommaso: l’unico ‘palio’ (per così dire) organizzato fu quello del 1994: costò 90 milioni alla Confcommercio + i costi del personale del Comune; i ricavi sono i vantaggi economici per le attività della città (non certo per le casse del Comune) ; ANCHE LE BIGLIETTERIE VARIE (SFERISTERIO , PALAZZO BUONACCORSI..) NON COPRIREBBERO NEPPURE I COSTI!.
oPPORTUNA INVECE E’ UN’ OCULATA GESTIONE DEL PATRIMONIO CHE HA IL COMUNE E CHE E’ STATO MERITORIAMENTE CENSITO E VALUTATO NEL 1996 DAL GEOM.OVIDIO MONACO: oltre agli spazi preziosi della Papalina e i prossimi del Piano casa di cui diceva Perticarari, c’è la Rotonda dei Giardini( con i problemi che ha!),il chiosco di Viale Trieste, vari depositi a Collevario e Villa Potenza…Anche se i loro ricavi non sarebbero certo decisivi.
Proprio su Cronache Maceratesi, prima delle elezioni, dissi che (indipendentemente dal Sindaco) ci sarebbe stato un bilancio “lacrime, sudore e sangue” perchè le casse non stavano affatto messe bene.
E mi sembrava ipocrita che, tutti i candidati, facessero finta di nulla presentando progetti, idee, proposte fantascientifiche e programmi che (per mancanza di fondi) sarebbero restati quasi tutti sulla carta.
Da queste parti (prima delle elezioni) sono passati un pò tutti (anche assessori e consiglier comunali) ma, tutti, hanno semplicemente evitato di intervenire nella questione come se nei forzieri comunali ci fossero migliaia di dobloni d’oro pronti per essere spesi.
Ora ci si “stupisce” perchè mancano i fondi, perchè saremo costretti a fare dei tagli, perchè toccherà tirare la coinghia?
Questi nani e ballerine della politica dovrebbero tutti andare a fan……tastico
Caro Gianfranco, la cosa era assolutamente nota, almeno a MaceraTiAmo, abbiamo sottolineato ogni volta che ci è stata data occasione, che la svendita del territorio (leggi oneri di urbanizzazione), per coprire la gestione ordinaria, è una vera e propria follia!!!
ottima l’idea del sig.martello daltronte lo sferisterio è il luogo naturale per fare il gioco della palla col bracciale(che a treia riempie la citta’ di spettatori e turisti),ottima anchel’idea delle taverne come avviene in molte picole relta molto piu organizzate di noi,non sono d’accordo con il sig.maulo circa il fatto che ci sono troppe spese per fare queste manifetazioni basterebbe coinvolgere le famiglie icommercianti e trovare qualche sponsor,non credo che sia una cosa irrealizzabile,quello che è piu grave è che per 20 giorni l’anno lo sferisterio viene aperto per rimetterci migliaia di euro!!!questo è grave
ahhahaha immagino se le stesse cose le avesse fatte la destra che cosa sarebbe successo su qeusto FORUM, invece alla sinistra tutto è concesso.
AAA Svendita di immbili per riparare bilanci disastrosi…
Per uno stabile in vendita a civitanova la sinistra ha fatto proteste assurde,ora si svende tutto e nessuno dice nulla. Macerata è allo sbando…
1) Non credo che con le sagre e feste varie si possa sanare un bilancio. Sarebbe una gran cosa se i ricavi (del Comune) coprissero i ricavi (del Comune).
2) Vendere (o svendere) pezzi di patrimonio per coprire spese correnti sarebbe una pezza peggiore del buco.
3) Cominciare invece ad eliminare i costi superflui e le sponsorizzazioni inutili e riorganizzare le risorse (anche umane) per ottimizzare i risultati ed eliminare le sacche di improduttività (quante ce ne sono!).
Vorrei, infine, che qualcuno spiegasse ai Cittadini quanto ha speso il Comune per la Nuova Via Trento e che cosa glien’è venuto visto che la promessa riqualificazione del lato sinistro è stata una promessa da marinaio. Solo i privati che hanno costruito a dismisura sul lato destro hanno raccolto frutti consistenti. Grazie a chi vorrà informarci.
@Sig. “umbertoro”: per la Nuova Via Trento il Comune non solo non ha speso un euro, ma ci ha guadagnato. Infatti, è recentemente uscito dalla società (mantenendo solo un 1%) recuperando per intero il capitale a suo tempo investito oltre agli interessi.
Quanto al lato sinistro della via, è vero che non c’è ancora la sua riqualificazione, ma è anche vero che la stessa non è mai stata di competenza della società ma lasciata alla autonoma iniziativa dei Condomìni.
Dal 2000 al 2005 si è lavorato, senza particolari problemi, con 6 assessori.
Poi dal 2005 in poi sono diventati 8, ma la somma delle competenze era uguale a quanto ne avevamo 6.
Se non erro poi nel 2006 abbiamo anche assunto uno che doveva “coordinare” il lavoro dei vari assessori (chissà, preumibilmente perchè il Sindaco non ne era capace?) con altro esborso monetario.
Si sarebbe potuti risparmiare un bel pò di soldini….
Carissima maggioranza, Tremonti propone, Voi ne approfittate subito per fare i fatti. La nostra battaglia in consiglio comunale sarà dura. L’acqua e altri servizi compresa la Casa di Riposo saranno difesi coinvolgendo tutta la popolazione maceratese. Abbiamo passato momenti anche più difficili di questo, dimostrate il nuovo che avete annunciato durante la campagna elettorale. I gioielli di famiglia vanno potenziati non svenduti. A risentirci presto.
Se fosse un mondo normale questo, l’uomo si dovrebbe concentrare su come disporre di maggiori risorse, anziché perdere il tempo discutendo su come ottimizzare quelle poche risorse che qualcun’altro gli sta elargendo, “con sommo altruismo”.
1) La legge obbliga ad una sola partecipata per Comune: è’ proprio perché non si vuole svendere a privati nessuna partecipata che si cerca di creare la holding: con la HOLDING le attività e i servizi restano pubblici, controllati dal Comune e coordinati : è un’opportunità che può far ottimizzare i servizi su un territorio più vasto, fare economie di scala, coordinare servizi finora frammentati, compensare perdite e ricavi, avere vantaggi fiscali….NESSUNO QUI VUOLE PRIVATIZZARE ACQUA e SERVIZI AGLI ANZIANI, ma nedppure TRASPORTI….Anzi si può APPROFITTARE DI QUESTA SITUAZIONE PER RENDERLI PIU’ PUBBLICIE PIU’ FORTI COORDINANDOLI E COSTRUENDO UNA HOLDING
2) quando si dice di valorizzare il patrimonio non è per svenderlo ma per ricavarne il massimo per il bene COMUNE: i lettori e i commentatori sanno, tra l’altro, che non si può vendere patrimonio per fare cassa per spesa corrente
3)affittare lo Sferisterio? ho conosciuto un solo soggetto ( svizzero) che si è informato per ‘rilevare’ Sferisterio e stagione lirica, ma si è fatto vivo appena due volte! tutti sanno che i costi sono di molto superiori ai ricavi!
4) PIù SOPRA, PERTICARARI NON INDICAVA PATRIMONIO DA VENDERE MA DA AFFITTARE OTTIMIZZANDONE I RICAVI
CHE BUFFONI!! IL GOVERNO NON FA BENE MA VOI FATE SCHIFO!! SONO ANNI CHE IL COMUNE DI MC HA LE CASSE QUASI VUOTE MA COME SI TROVA QUALCHE SOLDO DA SPENDERE, SUBITO SI FA GODERE QUALCHE AMICO PARTICOLARE E UTILE!! CERASI DICE BENE DEGLI ASSESSORI DI TROPPO MA NN DIMENTICHIAMO TUTTO IL RESTO…..LA GESTIONE DELLO SFERISTERIO NE E’ UN ESEMPIO….PAGATI TANTI BRAVI SIGNORI CHE NON SERVONO AD UN CAVOLO E QUELLI CHE LAVORANO VERAMENTE PAGATI CON 4 SOLDI! POI LE CONSULENZE ESTERNE?? MA CHE COSA CI STANNO A FARE I SAPIENTONI DEGLI UFFICI COMUNALI?? ANCHE Lì FACCIAMO FELICE L’AMICO DELL’AMICO!!!
Ah ah ah che bravi… vi siete messi a fare un consiglio comunale qui su cronache maceratesi?
Cmq ha ragione Ranzuglia, attenzione…. non si deve svendere l’acqua…. ma neppure l’immondizia!!!
Società come APM e SMEA hanno incassato milioni in questi anni, soldi che si sono intascati e che sicuramente non hanno reinvistito (se non in minima parte) nel territorio e nel miglioramento del servizio, anzi!!!!!!!
Al cospetto di tali incassi se ne sono fregati e hanno fornito un servizio sempre più costoso e sempre più scadente!!!!! Basti pensare allo stato dei tombini in città… tutti attappati, basta una pioggia che siamo allagati!!!!!!
Dare tutto in mano a queste società significherebbe creare dei veri e propri monopoli non controllati!!!!!!!!!!!!!!!!!
E pagheremmo sempre noi citadini!!!!!!!!!!!
Per Marco Rossi: infatti il vero problema è quello che pone Marco Rossi. Quale dovrà essere il vero “controllo” da parte del Comune della Holding. Questo è un problema serio e sostanziale.
@Garufi
Una Holding che raggruppa una serie di partecipate comunali, cioè una società che andrà a gestire tanti dipendenti, tante strutture, tanti mezzi, tanti fabbricati….Ma soprattutto tantissimi milioni e milioni e milioni di euro
Da chi e come sarà composto il Consiglio di Amministrazione?
Quali saranno i meccanismi che regoleranno la Holding?
Quali poteri avranno i membri del Consiglio?
Come farà il Comune a controllare questa nuova Società?
Ma soprattutto, visto che si parla di chi gestirà un patrimonio di decine e decine di milioni di euro: quali saranno le competenze dell’Amministratore Delegato?
Come sarà scelto?
Avremo a capo della strttura un vero manager oppure ci ritroveremo il solito personaggio di nomina politica????
Tutto chiaro, tutto alla luce del sole, eppure solo poche persone capiscono realmente da dove si è partiti, dove si vuole arrivare e come ci si vuol arrivare.
Passiamo pure il tempo a contare le briciole che il grande benefattore ci getta a fine pasto, ma non distraiamoci sulla realtà dei fatti.
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_giugno_27/demanio-vendesi-luoghi-patrimonio-nazionale-base-federalismo-1703276766816.shtml
Problema economico: la holding, da controllata del comune, rischia di diventarne controllore.(per una serie di criteri economici clientelari di appalti favori ecc)