di Alessandra Pierini
I paesaggi e i luoghi simbolo della provincia di Macerata diventano ancora una volta set cinematografico e questa volta per gli spettatori tedeschi La Zdf, televisione pubblica tedesca, ha deciso infatti di girare nel nostro territorio una docu-fiction che tratta la storia dei cantanti del XVIII secolo i quali venivano evirati da bambini per dare loro una singolare tonalità di voce, in particolare il protagonista è Carlo Broschi, detto Farinelli ancora oggi ricordato come il più grande cantante di opera lirica della storia. In particolare le riprese sono state effettuate ieri al Castello Pallotta di Caldarola, oggi a Penna San Giovanni e in seguito all’Abbazia di Fiastra le cui stanze e viali si sono popolati di attori in maschera che hanno fatto rivivere l’atmosfera del Settecento all’intera provincia.
Nel teatro Flora di Penna San Giovanni che è stato scelto dalla regia tedesca proprio per aver mantenuto intatte le caratteristiche dell’epoca in cui è stato costruito e proprio per l’affinità storica con il periodo in cui si svolge la vicenda, è qui che sono state girate le scene di un concerto tenuto dai cantori.
Il Castello di Caldarola, arredato per l’occasione con l’arredamento tipico dell’epoca, è invece stato teatro di una delle scene più significative e dure della fiction, l’evirazione del cantante Farinelli, oltre che di momenti di vita quotidiana.
Il personale del Castello e molti residenti di Caldarola hanno indossato i costumi di Arianna, azienda corridoniense di fama internazionale per i suoi costumi storici. Hanno preso parte alle scene del film anche i Vincisgrassi, i componenti del noto gruppo musicale hanno infatti avuto il ruolo di musici di corte.
La fiction andrà in onda il 13 maggio in prima serata sui canali nazionali e sarà un ottimo veicolo di promozione del nostro territorio che si presenterà ai tedeschi attraverso un canale privilegiato e di massima attrattiva.
Polemico Roberto Scocco, amministratore del Castello Pallotta: “Gli amministratori devono ringraziare il Castello di Caldarola e L’abbazia di Fiastra che sono sempre in prima linea nella promozione turistica del territorio. Ci aspettavamo grandi cose dai festeggiamenti in onore di Padre Matteo Ricci e ci eravamo illusi dell’arrivo di grandi flussi ma non abbiamo ancora visto niente. ”
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Eccola la bellezza del maceratese,
nel singolo delle sue opere non reggiamo il confronto con altre regioni d’europa, ma nell’insieme della provincia possiamo far respirare aria di altri tempi, nonostante ovunque si sia costruito male (ad eccezione del post terremoto, lì i centri storici hanno ripreso colore).
Chi di voi ad esempio è stato a Montalto di Cessapalombo, a Pievefavera o a Vestignano di Caldarola?
Posti sicuramente magici.
Pievefavera e Vestignano sono borghi bellissimi ed ogni anno, sotto Natale, mi piace farci una capatina. Ci sono posti minuscoli come Elcito (dovrebbe essere a San Severino?) oppure Macereto che sono chilometricamente distanti dal capoluogo ma meritano sicuramente una visita. Ma anche la vicina Urbisaglia è una cittadina davvero bella, con la Rocca e l’anfiteatro, monumenti che ricordo anche ben conservati (spero che la situazione sia rimasta tale).
Chiudo con un’esternazione: i Vincisgrassi musici di corte…è semplicemente meraviglioso!!!
Certamente le istituzioni hanno un ruolo importante nella ‘promozione’ del territorio e delle sue ricchezze storiche-artistiche; ma ogni Associazione e.. singolo cittadino – nel suo piccolo – può ‘raccontare’ agli altri territori e …paesi e oltre ciò che ha, ciò che vive, ciò che è, ciò che sa ‘creare’. La saggezza del saper tessere relazioni e rapporti ‘ culturali’ dona gratificazioni e fa camminare verso la maturità le persone, i gruppi, i paesi,…l’Europa ecc.-
Mi auguro che ogni tecnica di comunicazione sappia regalare ad ognuno il desiderio di questa ‘avventura’ e percorsi di ‘tale livello’.OGNI GIOVANE SOGNI E..COSTUISCA QUESTI ‘SOGNI’ degni di lui.
Un piccola esperienza: l’Associazione Culturale Polentari d’Italia – una ONLUS nata nel 1993 e costituita con atto notarile successivamente, – nel segno del volontariato e della solidarietà – tenta di costruire ‘dal basso’ una mentalità e una rete di rapporti ampi e aperti come sognavano i padri dell’Europa, Adenauer, Schuman, De Gsperi ecc..- Cogliere questo DNA della persona – la relazione – e coltivarla veramente…fa civiltà. Nella storia del Cristianesimo è evidente ‘questo cammino’, che molto ha regalato ai poli. –