Giulio Conti conferma la propria auto-candidatura come sindaco di Macerata per le elezioni comunali della primavera del 2010 e per CM traccia una linea generale di proposte che vorrebbe adottare per rilanciare la città. A 68 anni Conti può vantare una lunga esperienza politica tra le fila dell’MSI e di Alleanza Nazionale. E’ stato per 17 anni consecutivi deputato (prima elezione nel 1992) e sottosegretario al Ministero della Sanità del primo Governo Berlusconi (1994), ma quella che ha intrapreso da ormai 20 giorni è a sua detta “la sfida più importante e stimolante, perché è al servizio di Macerata”.
Conti, qual è la motivazione principale che l’ha spinta a scendere in campo?
“La mia scelta è stata determinata da più fattori, ma il motivo principale è l’amore verso questa città che lentamente e progressivamente sta decadendo sotto tutti i punti di vista (economico, amministrativo, culturale). L’amministrazione comunale tuttora in carica è narcotica, è l’emblema della politica delle idee non supportate dalla dovuta concretezza. Meschini ha fallito e c’è bisogno di una spinta per far risollevare una città, che ha tutte le carte in regola per evitare il crollo definitivo. Io mi sono assunto questa responsabilità sollecitato dall’opinione pubblica e da alcuni amici. Tra questi vorrei ricordare Maurizio Fattori, con cui spesso abbiamo discusso sulle modalità più opportune per cambiare in meglio Macerata. In molti mi hanno accusato di aver anticipato troppo i tempi, ma dal mio punto di vista per rinnovare realmente le cose bisogna partire in anticipo: la nostra credibilità è data dalle proposte concrete che mettiamo sul tavolo e la gente questo lo sta percependo. In questi giorni la mia candidatura è stata accolta con molto entusiasmo da parte della gente e voglio proseguire per la mia strada, cercando quotidianamente il contatto con i cittadini”.
Che voto darebbe all’attuale amministrazione?
“Da appassionato di calcio seguo le pagelle del lunedì e credo che la valutazione più giusta per Meschini e i suoi sia s.v. perché non si sono visti e dove si sono mossi hanno fatto veri disastri”.
Quali?
“Il primo è lo scandalo della mancanza di una piscina comunale. Macerata deve avere una piscina e questo sarà il primo impegno che vorrei prendere sin d’ora. La realizzazione di infrastrutture per la realizzazione degli interessi dei cittadini maceratesi è il primo aspetto da prendere in considerazione”.
E il palas?
“E’ uno dei tanti errori madornali fatti dall’attuale amministrazione comunale. Hanno trasformato il problema palazzetto in un problema dei tifosi e della società Lube e hanno sempre detto che la realizzazione di una nuova struttura non sia prioritaria. In nessuna città italiana un palazzetto viene lasciato a se stesso come qui a Macerata. Noi abbiamo una squadra che fa onore all’intera Regione e il fatto di non avere una struttura adeguata è scandaloso”.
Qual è la sua proposta a riguardo?
“Secondo me bisogna concertare assieme alla società Lube un complesso di iniziative corredate alla costruzione del nuovo palas. Avere a disposizione una nuova struttura, affiancata ad altri luoghi ricreativi è fondamentale per i giovani che non hanno allo stato attuale la possibilità di praticare sport. Con la Lube Volley vogliamo creare una collaborazione vera, non fittizia come ha fatto il centrosinistra. La nostra proposta è sul piatto così come lo era quella per i Mondiali di volley del 2010”.
Si spieghi meglio.
“Io avevo contattato un dirigente del Coni (Barbaro) per cominciare a parlare della possibilità di poter ospitare a Macerata la fase finale dei Mondiali di pallavolo. Facemmo una conferenza stampa nel quale avevamo esposto anche un comitato “Pro Palas”, ma il Comune per la sua innata voglia di allontanare i grandi eventi da Macerata non ha fatto nulla. Morale della favola: Ancona ha ripreso la nostra idea e sarà lei ad ospitare uno dei gironi della fase finale. Noi abbiamo una squadra che ha vinto 10 trofei in Italia e in Europa e avremmo meritato la candidatura, ma il Comune ha buttato al vento questa occasione”.
Quali sono altre proposte fattibili per Macerata?
“In generale tutte quelle che riguardano lo sviluppo che un capoluogo di provincia deve avere. Mi viene in mente il settore del turismo, che è stato sin qui gestito molto male. Abbiamo molti turisti che in un solo periodo dell’anno arrivano in città per le varie manifestazioni, ma non abbiamo posti letto per ospitarli: questo è scandaloso e fa perdere credibilità all’intera città. L’impegno concreto è quello di realizzare un albergo capiente per andare incontro alle esigenze dei visitatori. Inoltre bisogna mettersi a lavorare in maniera seria per distribuire gli eventi con una certa progettualità: riprendere il concetto della fiera in questo senso sarebbe molto utile. Insomma bisogna attivarsi per rinnovare anno per anno le iniziative perché la gente possa essere attratta dalla nostra città. Siamo un capoluogo di provincia e non dobbiamo più essere dipendenti da Ancona”.
E per i giovani?
“Ho in mente molte attività per aiutare i giovani maceratesi. Dapprima bisogna riprendere il rapporto con le Università: il mondo scientifico non deve essere lasciato solo, ma bisogna creare un progetto congiunto per aiutare i giovani nel loro impegno lavorativo. Per quanto riguarda il tema delle infrastrutture sportive lo mettiamo al centro del nostro impegno, in quanto non possiamo più pensare a Macerata come “città morta”, che non dà la possibilità ai ragazzi di vivere la propria gioventù. Per gli studenti fuori sede sarebbe opportuno creare una rete di servizi che colleghi meglio la città e voglio proporre, sempre con la collaborazione di tutti, una politica dell’accoglienza per i giovani che arrivano in città”.
Ha altre idee in mente per far rialzare Macerata?
“Sono molte e tutte attuali. Impegno massimo contro il degrado che sta invadendo il centro storico, miglioramento dell’industria leggera (soprattutto nel campo della moda), qualificazione del turismo in tutte le sue forme, impegno nello sport con un sostegno reale alle nostre società sportive (vedi Maceratese Calcio) e molto altro. Il centrosinistra ha fatto solo annunci ed è stato capace di litigare con tutti gli interlocutori, io voglio portare proposte concrete per migliorare questa città. E il mio annuncio serve a questo: è una scossa che mi aiuterà a capire le esigenze dei cittadini di Macerata e per andare a fondo su tutte le questioni che il centrosinistra ha lasciato irrisolte o ha affrontato in maniera inadeguata”.
Quale potrebbe essere il suo avversario?
“Allo stato attuale non saprei. Ho la certezza che il centrosinistra sia diviso su tutto e le polemiche interne al loro schieramento stanno venendo fuori. Il PD e la Sinistra alternativa faranno due liste a parte e penso che ci saranno più candidati per un solo posto. Loro non hanno risposte serie, però spero vivamente che il candidato del centro-sinistra sia in gamba e che abbia la mia stessa voglia di cambiare Macerata. Un Meschini III sarebbe inaccettabile”.
Sulle alleanze cosa ci dice?
“Dobbiamo cercare di fare un’alleanza programmatica con l’UDC, oltre ad accorpare La Destra e la Lega Nord. Le alleanze programmatiche per il bene della città sono fondamentali e bisogna farle in tempi brevi”.
Infine, un giudizio su Cronache Maceratesi.
“E’ una bellissima idea, che deve essere resa nota. Il giornalismo partecipativo è un aspetto molto utile, un vero strumento di democrazia da proseguire nel tempo”.
Tommaso Venturini
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Un benvenuto a Tommaso Venturini nella squadra di CM.
Chi potrebbe essere il candidato del centro sinistra? Negli ultimi giorni sembra aver preso piede ed esser tornato di moda il nome di Adriano Ciaffi, ma l’elenco dei papabili appare essere composto da sei persone.
Intanto va registrata questa scesa in campo molto decisa di Giulio Conti (da qui nasce l’intervista), in attesa di conoscere la decisione definitiva del centro destra.
Ma indipendentemente dai nomi sarebbe interessante sapere cosa pensa la gente sugli argomenti trattati in questa intervista.
Benvenuto Tommaso!! Direi che esordire con una intervista così la dice veramente lunga su che giornalista sei!!!! Bravo bravo….
Solo un appunto all’onorevole Conti su un tema che mi sta particolarmente a cuore, il turismo… Non sono assolutamente d”accordo con la costruzione dell’albero capace di contenere molte persone. Secondo me va invece potenziata la tipologia di accoglienza che ci distingue dalle altre realtà turistiche e che ci rende vincenti, quindi agriturismo, b&b, centri benessere. Se è proprio di un albergo che si vuole discutere allora deve essere a 5 stelle con una serie di comfort e di lussi che i visitatori, soprattutto stranieri, spesso pretendono.
“Capitani di LUNGHISSIMO Corso”, così si potrebero definire i 2 (più o meno) candidati alla poltrona di Primo Cittadino di Macerata in vista delle elezoini del 2010.
Se dovessi fare una battuta, riferita alla loro non più verde età, direi “il nuovo che avanza!”… Ma l’analisi dovrebbe essere meno superficiale.
Giulio Conti era già in Consiglio Comunale nel 1978 (carica ricoperta fino al 1992), cioè 30 ANNI FA, ma anche Adriano Ciaffi non gli è da meno: già nel 1972 era deputato cioè 36 ANNI FA….
Purtroppo in politica quasi mai c’è un ricambio della classe dirigente.
Questo ricambio avviene grosssomodo per 2 fondamentali motivi:
A) la poltrona resta vacante per scomparsa del politico, che passa a miglior vita oppure
B) i delfini e delfinetti (cioè quelli che erano le ombre del politico, che avevano fatto carriera solo grazie all’essere dietro al politico, che erano normali portaborse, ecc. ecc.) improvvisamente tentano di assassinare (politicamente si intende) il sovranoe prenderne loro il posto…
E molto difficile che, per sua spontanea volontà, il politico scolli il fondoschiena dalla sedia… Se accade è perchè lascia la poltrona e finisce in qualche importante (e ben remunerato) consiglio di amministrazione oppure lascia la poltona e si mette in ombra (ma continua a fare il burattinaio e a decidere ma non ci mette più la faccia)
Ora sembrerebbe che, a 70 anni suonati, Ciaffi e Conti vogliano dare il loro ultimo colpo di coda chiudendo forse (il “forse” è d’obbigo) come Sindaci di Macerata…
Sarebbe forse il caso che questi “giovani vecchi” si facessero da parte: se qualcosa di buono hanno fatto per la città lo hanno fatto in passato, difficilmente riusciranno a farlo anche in futuro….
Ringrazio Matteo e Alessandra del benvenuto e dei complimenti…sono sempre ben accetti…Grazie!!!
L’intervista credo che abbia toccato alcuni punti fondamentali per la nostra città, punti che comunque dovranno essere approfonditi nei prossimi mesi, magari prendendo una tematica singola e cercare il confronto tra i due schieramenti.
Per quanto mi riguarda credo sia importante la presa di posizione dell’On. Conti e spero vivamente che anche all’interno del centro-sinistra ci siano al più presto proposte concrete per Macerata…
Sarebbe bello raccogliere altre interviste di esponenti del centro-sinistra e, perchè no, anche di qualche auto-candidato per poter capire in largo anticipo nei tempi, i progetti fattibili che possano rilanciare Macerata…CM sarà in prima linea per poter dare vita ad un confronto imparziale e democratico per il bene della nostra città…
Per Gianfranco Cerasi:
non commento la tua opinione in quanto ognuno la pensa come vuole e ci mancherebbe altro,
ma ti voglio fare un piccolo appunto!!!
mio padre non ha 70 anni!!
a presto
Fabio Massimo Conti
l’aria di elezioni si fa sentire…anche Bianchini l’altra sera ai Valeriani parlava da candidato sindaco…è stata interessante la sua proposta di fare le primarie non solo sul candidato ma anche sul programma…la ritengo una cosa utile…
Caro Fabio Massimo,
Pur non essendo politicamente vicino a tuo padre sai benissimo che non l’ho mai considerato un “nemico”, ma sempre un avversario politico con il quale confrontarsi.
Il 70 anni non era riferito alla data odierna, ma alla data (2010) del prossimo rinnovo del Consiglio Comunale/Sindaco quando sia l’Onorevole Conti che l’Onorevole Ciaffi avranno più di 70 anni.
Molti più bravi ed “esperti” di me (sociologi, antropologhi, psicologi, ecc.) convengono che l’orizzonte temporale è piuttosto diverso tra chi ha 30-40 anni rispetto a chi ha 70-80 anni e anche i modi di vedere sono diversi.
Per età anagrafica, nonchè politica in questo caso, sarebbe necessario un profondo ricambio della classe dirigente (classe dirigente, locale e nazionale, che in Italia è la più STRAvecchia d’Europa) poichè il pensare al futuro coinvolge a lungo termine più un politico di 40 anni che uno di 75.
Questo ovviamente non toglie il fatto che sia l’Onorevole Conti che l’Onorevole Ciaffi non siano stati (al pari di molti altri) importanti politici che hanno lavorato per il bene del territorio, ma appunto si parla di passato…
Non si può essere “buoni per tutte le stagioni” nulla togliendo ovviamente alla volontà di impegno dei candidati…
ti ribadisco che non commento la tua opinione in quanto sarei troppo (ovviamente) di parte, era solamente una simpatica sottolineatura la mia, a presto!