Niente videoriprese delle sedute del Consiglio comunale di Macerata. Lo ha deciso lo scorso giugno l’assise cittadina respingendo, dopo una lunga discussione, la mozione del Comitato Menghi che impegnava l’Amministrazione a riprendere con l’ausilio di telecamere le riunioni del Consiglio per trasmetterle in diretta sul sito web. Venti i voti contrari al documento del Comitato, espressi dalla maggioranza e dal consigliere Uliano Salvatori (Gruppo misto) e 10 quelli favorevoli da parte del Comitato Menghi, Fi, An, Udc, Gruppo misto Pri e di Maurizio Mosca di Città viva.
Un costo eccessivo (più di 20 mila euro per avere impianto e servizio adeguati), secondo l’Amministrazione comunale che ha risposto con l’assessore alla comunicazione Giovanni Di Geronimo, e quindi un rapporto squilibrato tra costi e benefici. Secondo l’Amministrazione, infatti, a servizio del Consiglio comunale è già attiva una serie di servizi di informazione che va dalla messa in onda integrale delle sedute su Radio nuova Macerata, agli approfondimenti in contraddittorio in onda mensilmente sull’emittente E’ Tv, all’inserto centrale del periodico comunale dedicato ai capigruppo e ai comunicati stampa di sintesi di ogni seduta.
Mancanza di trasparenza, paura di far capire ciò che succede in aula e di far partecipare i cittadini alla vita amministrativa oltre ad uno scarso impegno nel procurarsi più preventivi di spesa per quantificare i costi del servizio, sono invece le opinioni dell’opposizione. Un botta e risposta tra gli schieramenti che non ha risparmiato critiche all’operato dell’ufficio stampa.
Nel frattempo la questione sembra esser stata messa da parte dall’opinione pubblica maceratese. Fatto sta che il caso è finito anche in home page sul blog più letto d’Italia, quello di Beppe Grillo, che ha inserito il video che potete vedere qui sopra, realizzato appunto dagli “Amici del Grillo” di Macerata.
E’ un argomento che può riguardare Macerata così come gli altri Comuni della nostra provincia.
Cosa ne pensa la gente? E’ giusto riprendere integralmente i consigli comunali? Oppure la spesa sarebbe effettivamente troppo elevata (tra duemila e ventimila euro c’è comunque una bella differenza)?
Intanto ieri e oggi il Consiglio comunale di Macerata doveva riunirisi per discutere – tra le altre cose – l’adozione della lottizzazione denominata PCL 22 a Villa Potenza, che rientra nel Piano casa, e la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra il Comune, la Regione Marche, l’Università di Macerata, il Cus e l’Ersu finalizzato ad attuare il piano edilizio strategico sia in materia di residenzialità che di infrastrutture sportive per gli studenti. Ma ieri è mancato il numero iniziale e la discussione è terminata prima di iniziare. Dopo una breve consultazione i mebri del centro destra sono infatti usciti dalla sala consiliare. Sono rimasti in aula soltanto in sedici: 15 membri della maggioranza più il capogruppo Udc Ivano Tacconi. Il Consiglio comunale si riunirà oggi a partire dalle 15.30.
Vi piacerebbe avere la possibilità di vedere sul web lo svolgimento delle sedute?
La risposta potrebbe non essere così scontata visto che non è poi così elevato l’interesse e la partecipazione dei cittadini alle decisioni prese dal Consiglio comunale. Chissà, una telecamera potrebbe anche riuscire ad alzare il livello dell’opinione pubblica.
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Mi è capitato di assistere a sedute del Consiglio Comunale. Sono davvero quanto di più noioso possa esistere. Allo stesso tempo però credo che l’Amministrazione sia tenuta a garantire la massima accessibilità e visibilità ai cittadini elettori e a coinvolgerli nella vita amministrativa. Mi viene un dubbio: come mai non è stato così difficile e dispendioso installare le telecamere per il controllo degli accessi nel centro storico? E ancora: siamo così sicuri che Internet lo utilizzino in pochi? E allora chi sono i più di 3000 che hanno cliccato “Cronache Maceratesi”?
Intervengo brevemente quale Organizer del Gruppo Beppe Grillo della Preovincia di Macerata per puntualizzare quanto segue:
Il problema non erano le telecamere in Consiglio ma il “risultato” dell’operazione.
Ci sono consiglieri che si sono lamentati che, senza adeguate luci e regia, la ripresa poteva essere insoddisfacente.
Qualcuno si è anche lamentato che se la ripresa non fosse stata fatta da esperti (lato migliore, inquadrature, ecc.) poteva risultare che un consigliere “venisse male” in video.
Ma la verità è molto più terra-terra.
Se ascolto la diretta alla radio ascolto gli interventi, le baruffe, gli ordini del giorno… ma NON VEDO.
NON VEDO un consigiere che parla e contemporaneamente la sala semivuota.
NON VEDO i consiglieri che invece di ascoltare leggono il giornale o conversano con il vicino, fanno gestacci, insultano sottovoce.
NON VEDO i consiglieri che si assentano per lunghi periodi ma che sono comunque segnati presenti.
NON VEDO le finte inimicizie politiche, i falsi sorrisi, gli sguardi di sufficenza, le smorfie di tutti coloro che si annoiano (retribuiti)
NON VEDO gli inciuci, gli accordi sottobanco tra forze di maggioranza e di opposizione.
NON VEDO consiglieri che “passano” alle 16 (per essere segnati e raccattare il gettone di presenza) e poi scompaiono fino alle ore 19.30.
NON VEDO quando un progetto è farina del sacco dei consiglieri oppure se viene “suggerito” da qualcuno di estraneo (i grandi vecchi, i palazzinari)
Insomma occhio non vede, cuore non duole….
E non è affatto vero che saqrebbe costato 20.000 euro.
PS: chissà perchè un Comune (Macerata) che è 1/3 di quello di Ancona ha un UFFICIO STAMPA più grande…
Mi è stato segnalato che qualche pc non riesce a visualizzare il video, per cui riporto il link di you tube dove lo potete vedere:
http://it.youtube.com/watch?v=O6f7-qZTcSA
Va bene la trasparenza, va bene l’informazione, va bene ogni possibilità di utilizzo di mezzi che possano aiutare il cittadino a conoscere come vengono utilizzati i (tanti) soldi che paga per assessori e company.
Ma voi credete ancora che a noi maceratesi interessi il Consiglio comunale?
Ci scivola sopra tutto, altrimenti ci ribelleremmo di fronte a certe situazioni!
Salvo solo la radio perchè lì c’è l’ascolto vero, senza alcuna influenza di immagini. Si può ascoltare il Consiglio comunale mentre si fanno altre cose, e questo non è poco.
Intanto volevo fare i miei complimenti al signor Mosca che ha avuto il coraggio di dire la verità. Quando si trattano argomenti scomodi spesso e volentieri si cerca di trafugare la notizia e renderla il più morbida possibile alla popolazione. Ecco questo è il giornalismo che io odio perchè le nuove tecnologie, su tutte internet, sono qualcosa di imprescindibile dalla vita odierna. I cittadini maceratesi avrebbero avuto grande piacere nel poter assistere via etere a ciò di cui si discute riguardo la propria città ma questo non è stato possibile per lasciare “Tranquilli” tutti. Se vogliamo crescere come città tutti devono remare dalla stessa parte e per il momento solo il Dott. Mosca ha avuto il coraggio di dire la verità. Rinnovo i miei complimenti!
Quello di poter osservare il consiglio comunale è un nostro diritto sacrosanto
non può essere calpestato.
E’ come se il titolare dell’azienda dove lavoro (perchè ricordiamo che i consiglieri sono al ns.servizio), non avesse, da me dipendente, il permesso di vedere il risultato del mio lavoro.
Vigilare è fondamentale
Questo atteggiamento del Comune è scandaloso. Questi signori devon capire che siamo nel 2008 e non si può sempre nascondere tutto. Se ci riescono la colpa è pure dei maceratesi che lo permettono e l’opinione pubblica sui problemi della città è quasi pari allo zero per non palrare della mentalità antica.
Diamoci una svegliata!!!!!!!!!!!!!
Io non lo ritengo affatto necessario, anzi. Una diretta radiofonica e la possibilità, per tutti, di assistere alle sedute del consiglio sono una più che sufficiente garanzia di trasparenza e democrazia. Pensate ad una cosa soltanto: oggi è sufficiente la sola presenza di tre o quattro cittadini per creare un effetto-campagna elettorale che induce i consiglieri a dilungarsi nei loro interventi in un modo veramente (come sostiene Alessandra) noioso ed esasperante. Con la televisione interverrebbero tutti e 40, utilizzando il massimo del tempo a loro disposizione, molto spesso per ripetere le stesse cose. L’attività del consiglio risulterebbe oltremodo prolissa e, probabilmente, molto più difficile da gestire. Infine, caro Gianfranco, basta con questa “cultura del sospetto”, davvero non se ne può più dell’equazione politico=corrotto=inciucio=accordi sottobanco. E basta anche con l’equazione politico=milionario: informatevi sull’ammontare del gettone di presenza e sui redditi degli amministratori che, come prevede la legge, sono pubblici: scoprirete che chi fa politica, magari di mestiere, spesso lavora 16 ore al giorno e percepisce una indettà misera, almeno a questi livelli…
Saluti a tutti.