«Sulla questione mattatoio, dopo continue pressioni rivolte a tutte le Istituzioni da parte di Coldiretti Macerata, finalmente si esce quantomeno dall’immobilismo e, soprattutto, nella direzione pubblica che avevamo auspicato fin dall’inizio». Sono le parole di David Donninelli, direttore di Coldiretti Macerata, positivo dopo il voto favorevole del consiglio comunale di Macerata alla variazione di bilancio che consentirà al Comune, come annunciato nei giorni scorsi dallo stesso sindaco Sandro Parcaroli, di partecipare all’asta per aggiudicarsi l’immobile di Villa Potenza.
Una questione annosa che potrebbe veder la luce dopo i numerosi appelli da parte degli allevatori della zona che, dopo l’annuncio della chiusura del mattatoio al 22 dicembre, avevano rivolto l’ennesimo appello alle istituzioni per scongiurare la perdita di un servizio fondamentale.
Così nei giorni scorsi era intervenuto il primo cittadino del capoluogo, annunciando un emendamento al bilancio di previsione che è passato lunedì scorso in consiglio comunale per provare ad acquistare l’immobile e l’area limitrofa. Inoltre, ieri in Consiglio regionale sono stati annunciati due finanziamenti distinti di 300mila euro proprio per il mattatoio. Allora ecco che arriva un sospiro di sollievo da parte degli addetti ai lavori.

David Donninelli
«Chi doveva prendere seriamente in considerazione la risoluzione del problema – prosegue Donninelli di Coldiretti – lo ha fatto. È quello che avevamo sempre, anche in solitaria, auspicato. Siamo distanti dalla soluzione del problema e la strada è ancora lunga ma almeno ora, con la partecipazione del Comune alla prossima asta del 15 gennaio, ci si apre alla possibilità di poter progettare un futuro sostenibile per la struttura con una visione a lunga scadenza».
Nel frattempo Coldiretti Macerata ha chiesto un incontro al sindaco Parcaroli. «Vorremmo capire – aggiunge il direttore – le soluzioni che intende mettere in campo per scongiurare la chiusura del 22 dicembre ma soprattutto per conoscere la progettualità del Mattatoio per i prossimi anni a garanzia del servizio di macellazione per gli allevatori della provincia di Macerata».
Una storia da sempre travagliata quella del mattatoio di Macerata che era stato immaginato per il conferimento di tutti i capi della provincia in una struttura moderna, ancora attualmente l’unica, in grado di garantire le certificazioni richieste dalla gdo anche in termini di benessere animale. Oggi che gli allevamenti sono diminuiti per via soprattutto dell’aumento dei costi di produzione, la struttura va necessariamente ripensata e dimensionata al fabbisogno attuale, prevedendo accorgimenti nell’ottica del risparmio energetico e della sostenibilità. «Per fare tutto questo – conclude Donninelli – servono investimenti importanti sostenuti da una programmazione pluriennale che solo una regia pubblica può garantire. Coldiretti questo lo ha sempre sostenuto, fin dai primi mesi di quest’anno. Salvare il mattatoio di Macerata e renderlo economicamente sostenibile equivale a mantenere un servizio sul territorio, necessario a tante aziende zootecniche che non possono permettersi aggravi di costi per raggiungere strutture fuori regione, e fondamentale per preservare la qualità del prodotto».
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