di Luca Patrassi
Due finanziamenti distinti per un valore di circa 300mila euro da destinare al mattatoio di Macerata: è la sintesi dell’intervento fatto oggi in Consiglio regionale dal vicepresidente della giunta regionale delle Marche Enrico Rossi che ha risposto a una interrogazione dell’opposizione, tra i firmatari il consigliere del Pd Leonardo Catena.
«Il mattatoio – ha osservato Rossi – rappresenta un presidio importante a beneficio dello sviluppo economico delle areee interne. Nel bilancio sono previsti centomila euro quale sostegno alla ditta che è operante nella struttura per garantire l’attività di mattazione. Al di là di questo, gli uffici stanno verificando la possibilità di riapertura dei termini di un bando per la rendicontazione di lavori per la sistemazione della struttura di macellazione, un’azione del valore di duecentomila euro che permetteranno di ridurre le spese di gestione dell’impianto di Macerata. Siamo certi che gli interventi regionali citati sapranno essere un valido sostegno a questo presidio che non è solo dedicato agli allevatori ma che rappresenta un simbolo per l’entroterra».

Leonardo Catena, consigliere regionale Pd
L’intervento del consigliere Leonardo Catena: «Alla risposta dell’assessore ho replicato esprimendo da un lato soddisfazione per l’impegno economico assunto dalla Giunta, dall’altro ho manifestato una forte insoddisfazione sul quadro generale, denunciando l’inerzia mostrata negli anni dal comune di Macerata e dalla Regione rispetto a un servizio così importante per la filiera agroalimentare. Ho ricordato come il sindaco di Macerata abbia dichiarato la disponibilità del Comune a partecipare all’asta per l’acquisto dell’immobile del mattatoio, fissata per il 15 gennaio, sottolineando però come i tempi appaiano lunghi e segnati da ritardi accumulati nel tempo. È mancata un’attenzione politica costante capace di intervenire prima e in “modo strutturale”. Sono state sottovalutate le conseguenze negative della potenziale chiusura della struttura, che incidono non solo sull’occupazione, ma anche sulla sicurezza alimentare, sulla tracciabilità delle carni e sulla valorizzazione delle filiere locali. Ho infine evidenziato come l’intervento regionale arrivi tardivamente. Richiamando le parole del presidente Acquaroli, che ha definito l’agricoltura un settore strategico, ho concluso: rilevando che alle dichiarazioni devono seguire i fatti, soprattutto quando in gioco c’è un servizio essenziale per il territorio».
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