
L’avvocato Giovanni Bora
Parte da Jimmy Fontana l’avvocato Giovanni Bora (Un futuro per Macerata) nella sua analisi sul capoluogo: «Non eventi spot ma iniziative tutto l’anno ed eventi capaci di far muovere i turisti».
«Jimmy Fontana già nel 1992 aveva fotografato la situazione di Macerata: “Paese mio che stai sulla collina, disteso come un vecchio addormentato, la noia l’abbandono niente son la tua malattia” – scrive Bora -, ma ciò nonostante le varie amministrazioni comunali che si sono succedute non hanno fatto niente di utile per migliorare la qualità della vita e l’orgoglio di noi maceratesi di vivere in un capoluogo di provincia». Anche se il Comune, continua Bora, non la bacchetta magica «potrebbe bastare poco» intanto «come per i medici primum non nocere, ovvero non ostacolare con inutile e complicata burocrazia le lodevoli iniziative che le molte associazioni sociali, culturali e sportive presenti sul territorio provano ad avviare, così come le rare iniziative giovanili. Inoltre il Comune può dare impulso, stimoli ed idee mettendo a disposizione i locali e gli spazi di cui ha la proprietà e disponibilità, e francamente credo che con una prestigiosa università, l’Accademia di Belle Arti, e come detto le molteplici associazioni, realizzare non eventi spot ma una stagione lunga un anno, non dovrebbe essere difficile con mostre artistiche, conferenze su argomenti di Storia, Letteratura italiana e straniera, concerti anche di band locali ed artisti nazionali ed internazionali ora che oltre all’Arena Sferisterio, al teatro Lauro Rossi, a musei bellissimi abbiamo spazi all’aperto per le varie esigenze dalla Terrazza dei Popoli agli spazi fuori i Centro Fiere.
Ridare un respiro culturale, non elitario ma di popolo che vuole ricordare i valori del bello, significa elevare la città ed i suoi quartieri e frazioni da valorizzare in un percorso di dislocazione di eventi sportivi, di tradizione (nulla contro le sagre, anzi) e di cultura con esposizioni di opere d’arte dei nostri Artisti (oltre a Pannaggi ne abbiamo anche altri, prima e dopo).
E la cultura – continua Bora -, le iniziative non singole ma coordinate che faranno da volano l’una all’altra, possono essere uno dei motori per far ripartire il nostro territorio affrancandoci dal solo happy hour o dai centri commerciali: lo spritz si consuma anche sotto casa, il turismo invece lo incentiviamo proponendo – anche a chi d’estate villeggia sulla costa – spettacoli, mostre e rassegne che valga la pena spostarsi e vedere, e questo porterà beneficio all’economia dei commercianti, dei ristoratori e degli albergatori che saranno stimolati ad investire perché avranno un ritorno e, una volta compreso il tornaconto, potrebbero anche sponsorizzare. Ma il turista non deve essere messo in difficoltà per parcheggiare od avere le informazioni per orientarsi tra le varie iniziative che spero andremo a realizzare, ma questo è un tema che altri svilupperanno».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ho condiviso questo articolo insieme all’Avvocato Giovanni Bora che è un esponente della nostra lista civica Futuro per Macerata,di cui sono candidato Sindaco,in quanto vogliamo svegliare l’interesse di una città verso attività culturali che non sono stereotipi già’ ampiamente consumati e superati.
Avvocato Bora ma cosa dice ?? Macerata per essere una cittadina di 42.000 anime non e’ viva e’ straviva ci sono tantissime iniziative tutto l’anno e in tutte le stagioni dell’anno e’ che magari la gente in grossa difficolta economica per il periodo che si sta attraversando se ne resta a casa oltretutto essendo in collina non e’ facile arrivare in centro per ovvi motivi oltretutto Macerata non e’ stata mai una citta’ a vocazione turistica anche se comunque il flusso turistico e’ soddisfacente le consiglio di farsi un giro a Fermo, Jesi, Osimo, Tolentino e non cito le citta’ di mare d’inverno che ne so’ per esempio Civitanova, Senigallia, Ancona e le posso assicurare che li trovera’ un mortorio…Avvocato Bora e’ cambiato il mondo la gente passa la giornate dentro i Centri Commerciali non facciamo sempre politica spiccia !!!
Paese mio era del 1971 a Macerata c’era la DC e la Curia e l’isolamento era voluto e a tutt’oggi ne stiamo pagando le conseguenze.Se tutto il pistolone mira ad attribuire colpe e il piano di rilancio parte dall’ingrassare i commercianti e a costruire nuovi inutili parcheggi per me questo movimento è già morto.