
Massimo Belvederesi, coordinatore provinciale Fdi
di Luca Patrassi
Acque mosse all’interno dei Fratelli d’Italia maceratesi. Vero è che le elezioni hanno visto la larga vittoria della coalizione di centrodestra guidata da Francesco Acquaroli ma è esattamente “in casa” del governatore che le cose – quanto agli eletti – non sono andate esattamente come era sembrato desiderassero i vertici locali del partito.
Il vertice provinciale del partito si è trovato con il civitanovese Pierpaolo Borroni e fuori corsa l’ex capogruppo regionale Simone Livi e il potentino Mirco Braconi.
Altra “perla” la mancata elezione, per la prima volta nella storia del Consiglio regionale delle Marche, di un maceratese: in corsa per Fratelli d’Italia c’era la vicesindaca Francesca D’Alessandro.
Ora tra i meloniani maceratesi c’è chi ha chiesto di convocare subito il direttivo provinciale per discutere il risultato elettorale, di farlo prima della nomina della giunta regionale, nell’ambito di quel confronto locale che distingue i partiti che hanno ancora sezioni e radici territoriali e non sono di fatto commissariati, da Roma, da Milano o da Viterbo che sia.

Carlo Ciccioli
Richiesta di convocazione che il segretario provinciale di Fdi Massimo Belvederesi non ha ancora accolto e non accoglierà prima del decreto di nomina della nuova giunta regionale. I circoli di Fratelli d’Italia gradirebbero discutere la gestione delle preferenze e le nomine in giunta.
I malumori dei meloniani di lungo corso, e in particolare dell’ala che fa riferimento a Ciccioli (l’europarlamentare pretende di dire ad Acquaroli cosa fare per la giunta) nascono dalla possibilità che i nuovi arrivati diventino assessori scavalcando chi ha avuto più preferenze e militanze più risalenti.
In linea generale si può rispondere che se c’è una professionalità sarebbe bene utilizzarla, a prescindere dal peso delle preferenze.
Poi però va aggiunto che i meloniani storici magari coltivano quel dubbio per il quale magari in realtà la mossa di dare spazio in giunta a Silvia Luconi potrebbe derivare anche dal fatto che entrerebbe in Consiglio regionale quel Mirco Braconi sul quale molto aveva puntato il vertice del partito.
Era già tutto previsto.
Non avrei mai voluto dirlo ma vedo e sento tanta somiglianza con la vecchia.... DC. (sic.!)
Chiamate Arianna o Bocchino.
Che si fa per le poltrone
Mah!
Ma non si è ancora dimesso!
Sguardo intelligente ...volitivo ...
Chiamate Trump per fare Pace.......
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
ma comm’adè che ‘ssa jende non se stanca mai??
Uno che stravince deve andare a Roma? Sarebbe stata sufficiente una telefonata, forse anche inutile se la capa neanche dovesse conoscerli gli eletti. Oppure un messaggio senza dover far finta di sentire i suggerimenti dei soliti inconsiderati onorevoli. Avesse vinto Ricci sarebbe bastata una frittura di calamari a Gabicce Mare.
Non sono sicuro che stà storia sia ridicola o faccia schifo, ma pensandoci bene, tutte e due le cose….
Il nemico ti guarda negli occhi.
L’amico ti colpisce alle spalle…..