
Diego Della Valle
di redazione CF
«In relazione alle notizie pubblicate da Reuters, in merito al supposto sfruttamento di lavoratori da parte di suoi subfornitori, Tod’s non può che ribadire di rispettare tutta la normativa vigente, ivi compresa quella che regola il mondo del lavoro, e che i propri ispettori eseguono controlli costanti nei confronti dei laboratori che Tod’s seleziona e utilizza». E’ la nota ufficiale della Tod’s, azienda leader a livello mondiale nel settore calzatura e accessori, che fa capo alla famiglia Della Valle, con sede a Casette d’Ete (Sant’Elpidio a Mare).
La puntualizzazione dell’azienda arriva a seguito della notizia lanciata da Reuters secondo cui la Procura di Milano avrebbe «chiesto la misura di prevenzione dell’amministrazione giudiziaria per Tod’s spa per una “condotta agevolatoria” per non aver controllato fenomeni di “sfruttamento del lavoro” nella catena di produzione, attraverso opifici gestiti da cinesi». Si tratta di accertamenti, coordinati dal pm Paolo Storari, «che si inseriscono – sempre stando a quanto riportato – nella linea di altri casi che hanno riguardato colossi della moda, per i quali si è proceduto al commissariamento. In questo caso non è stato disposto, allo stato, perché pende in Cassazione una questione di competenza territoriale».
«I laboratori, che sono visitati regolarmente dai nostri responsabili, sottoscrivono, prima di cominciare a operare con il Gruppo, accordi che tutelano la qualità dell’ambiente di lavoro e – puntualizzano da Tod’s – le condizioni dei dipendenti che vi operano, nonché, ovviamente, il rispetto dei contratti nazionali di lavoro. A ciò si aggiunge che gli stabilimenti Tod’s sono considerati un’eccellenza mondiale in fatto di tutela ambientale e servizi sociali atti a migliorare la vita quotidiana di chi ci lavora. Per Tod’s, la qualità dei prodotti e la qualità della vita lavorativa dei nostri dipendenti sono elementi imprescindibili.
Convinti di questa posizione, nei prossimi giorni prenderemo visione delle carte dei procedimenti in essere e forniremo tempestivamente tutti i necessari chiarimenti atti a dimostrare la nostra totale estraneità. C’è molta amarezza nel pensare che, se fossimo stati interpellati al momento opportuno, quindi molti mesi fa, avremmo potuto dare tutti i chiarimenti del caso e avremmo potuto spiegare con chiarezza la nostra organizzazione produttiva, che è sempre stata disciplinata rispettando regole e leggi».
Tod’s, chiesta amministrazione giudiziaria: indagine sul caporalato tra le ditte subappaltatrici
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ecco qua! Stavolta tocca a TOD’S, a periodi torna di moda accanirsi contro qualche Brand importante per qualche motivo che gira gira è sempre quello! Caro sig. DELLA VALLE, benvenuto nel girone di quelli che vengono accusati di Caporalato e sfruttamento. Secondo la regola Dantesca, una volta trapassato (il più tardi possibile mi raccomando) finirà condannato in qualche scantinato a “masticiare le sòle” in eterno per i cinesi. Dopo gli altri grandi brand, tra gli ultimi Armani, arriva anche Tod’s… siamo giunti al punto che se non sei nella lista dei brand indagati non sei più nessuno. Ormai i grandi sono stati indagati tutti.
È vergognoso.
Un giorno ci pregiamo di avere in Italia un settore manufatturiero e moda da far invidia al mondo e il giorno dopo siamo pronti a mettere tutti alla gogna e diventare tutti santi giudici. Non mi venite a dire che dai cinesi non comprate nulla, che siamo tutti etici, corretti e rispettosi delle regole… sicuramente
di quelle che non vediamo o facciamo finta di non conoscere. Se dovessimo commissariare tutte le aziende che si avvalgono della collaborazione di lavoratori non in regola non avremmo più nulla da comprare. Tutti i negozi di fast fashion non potrebbero esistere… chi non ha nel guardaroba almeno un capo made in china? Made in Bangladesh o made “dove vi pare a voi”? E le piume che vi scaldano come vengono prodotte? Vi siete mai informati davvero come nascono certi prodotti? Cosa ci mettono? Con cosa li colorano? Chi li confeziona? Puntiamo ora il dito contro Tods? Tutti bravi a giudicare male? boicottiamo tutti i brand piu o meno costosi che hanno scheletri negli armadi…andremo in giro nudi e scalzi. Con questo non voglio giustificare, anzi…ma questi sistemi sono da sempre sotto gli occhi di tutti. Non serve una qualsiasi puntata di Report per darci una svegliata.
Quello che io sostengo è: non accanirsi contro aziende note e importanti che sono sicuramente ignare di tante cose, piuttosto stoppare il sistema alla radice. I laboratori illegali vengono tollerati, tutti sanno chi sono, dove sono e come lavorano, però continuano a farlo perchè se oggi li fanno chiudere domani riaprono. Chi controlla lo sa e tollera tutto questo. Poi però Tod’s che appalta commesse ai vari terzisti, si trova nella bufera perchè i terzisti stessi forse per ingordigia ma più spesso per sopravvivere a uno stato che succhia sangue, si rivolgono a collaboratori non proprio etici.
Non si può accusare una società come TOD’S che da sempre lavora nella trasparenza e legalità.
Conosco personalmente molti dipendenti della fam Della Valle, e nessuno MAI ha avuto una sola parola di lamentela, mi hanno sempre elogiato la realtà in cui si trovano perche Tod’s ha rispetto per la sua vera ricchezza: i suoi lavoratori. So ad esempio che in tempi di Covid quando la cassa integrazione per il lock down non bastava per arrivare a fine mese, il sig Della Valle ha messo mano al portafoglio e ha pagato gli stipendi per intero ai suoi dipendenti… so che chi ha avuto problemi di salute non è stato abbandonato. So che anche quando i problemi di salute riguardavano non il dipendente, ma un suo famigliare, l’azienda si è messa a disposizione. Non si possono ignorare queste cose.
La famiglia Della Valle ha mantenuto l’anima a Casette d’Ete e negli anni ha dato lavoro a migliaia di persone sia interne che esterne. Io stessa lavoro per un loro terzista da oltre 20 anni. Quando nell’articolo leggo che controllano le aziende con cui collaborano e fanno firmare rigidi contratti, ci credo perche è così. Lo vedo nella mia realtà. Sono molto fiscali anche nelle cose che sembrano banali. Se vuoi lavorare per Tod’s devi adeguarti altrimenti non hai speranze.
Per questo sono sicura che avranno modo di dimostrare che non hanno responsabilità, semmai si tratta di un eccesso di fiducia, evidentemente mal riposta, verso quei fornitori che non hanno rispettato gli accordi e che ora dovranno farsi carico delle conseguenze purtroppo, perche sono convinta che non sempre si facciano errori per furbizia, spesso si fanno scelte sbagliate per sopravvivere in un tempo di crisi pesante, spesso si cercano scorciatoie per non chiudere e lasciare intere famiglie per strada. Prima di accusare bisogna capire di cosa e perché. Soprattutto bisogna dare modo e tempo di spiegare.