Bomprezzi affonda ma pensa positivo:
«Il centrosinistra torna a competere»
Flop M5S: «Aumentano i delusi»

POST-VOTO - La segretaria regionale del Pd dopo il ko e il pessimo risultato personale: «Rispetto a cinque anni fa recuperiamo diversi punti percentuali, quasi 10». I pentastellati scivolano indietro, superati anche dalla civica dell'europarlamentare: «Ma continueremo a parlare a chi è rimasto ai margini delle scelte politiche»

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Chantal Bomprezzi e Matteo Ricci

La prende con filosofia Chantal Bomprezzi, nonostante la delusione non possa che essere cocente. Non solo per il Pd in senso lato, che regge l’urto ma si vede sfilare il titolo di primo partito della regione da Fratelli d’Italia, ma soprattutto per il suo risultato personale, che l’ha vista scivolare indietro nella circoscrizione di Ancona (attualmente è sesta per preferenze nella lista Pd), in cui era candidata (al momento staziona al sesto posto nella lista dem dominata dall’ex sindaca del capoluogo dorico Valeria Mancinelli).

«Il centrosinistra ha lottato con orgoglio e grande dignità – dice Bomprezzi – il risultato uscito dallo scrutinio ci consegna una sconfitta ma anche un dato politico chiaro: rispetto a cinque anni fa recuperiamo diversi punti percentuali, quasi 10. Il centrosinistra nelle Marche è tornato a competere. Grazie alle tantissime marchigiane e ai tantissimi marchigiani che ci hanno dato fiducia. È grazie a loro se siamo stati competitivi fino alla fine, nonostante l’enorme differenza di risorse economiche e mediatiche rispetto ai nostri avversari. Ce l’abbiamo messa tutta e questo risultato ci incoraggia e ci responsabilizza. La nostra proposta è stata credibile perché avevamo una coalizione la più ampia, leale e coesa possibile, su un programma convincente e concreto. Se un candidato del calibro di Ricci, con il suo grande consenso, non è riuscito a prevalere, significa che la partita era oggettivamente in salita in questa fase. Ma abbiamo dimostrato che si può contendere la guida della Regione. Sul territorio abbiamo presentato liste forti, con esponenti di spicco della società civile e tante autorevoli energie della nostra comunità democratica. Questo lavoro ha ricucito relazioni, rimesso al centro i bisogni reali e allargato la nostra base. Facciamo i complimenti a Francesco Acquaroli e gli auguriamo buon lavoro: auspichiamo che sia il presidente di tutte e di tutti. In Consiglio regionale chiederemo maggiore ascolto e un dibattito costruttivo per il bene delle Marche, facendo valere le nostre proposte con lealtà e determinazione. È presto per tirare conclusioni; nelle prossime ore e nei prossimi giorni riuniremo gli organi del partito per un’analisi condivisa e per decidere insieme il cammino da intraprendere. Continueremo a lavorare per costruire un’alternativa larga, unita e radicata, all’altezza delle aspettative dei cittadini».

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Giorgio Fede, deputato 5 Stelle

Decisamente negativo invece il risultato del Movimento 5 Stelle, scavalcato dalla lista civica di Ricci come seconda forza della coalizione stazionando poco sopra al 5%. «Prendiamo atto della riconferma alla guida della Regione di Francesco Acquaroli, a cui auguriamo di lavorare per il bene di tutti i marchigiani, anche di chi non lo ha sostenuto – rimarca il deputato 5 Stellec’è rammarico e anche preoccupazione per i dati sull’affluenza, peggiori di quelli delle ultime Regionali, che ci dicono che aumentano i cittadini delusi e distanti dalla politica. Abbiamo lavorato con grande senso di responsabilità e generosità a questo progetto politico, purtroppo non è bastato per superare la disaffezione dei cittadini, come invece speravamo. Ringraziamo il candidato della coalizione progressista, Matteo Ricci, per tutto l’impegno profuso in questi mesi. E i nostri candidati, che in queste settimane si sono impegnati con grande passione. Come Movimento continueremo a lavorare sodo, a essere voce critica e costruttiva, dentro e fuori le istituzioni. Saremo al fianco dei cittadini e delle comunità locali per difendere i beni comuni, tutelare la salute e l’ambiente, sostenere le imprese e rilanciare i territori interni troppo spesso dimenticati. Oggi più che mai serve una politica fatta di serietà, trasparenza e partecipazione. E noi ci saremo, con l’obiettivo di dare voce ai cittadini, soprattutto a chi troppo spesso è rimasto ai margini delle scelte politiche. Il Movimento 5 Stelle c’è, continuerà a esserci e a battersi con forza per costruire un futuro migliore per le Marche».

(redazione CM)

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