«Ogni giorno condivido il cammino nelle aree interne con imprese, professionisti e cittadini – spiega Basilissi –. Con ascolto, impegno e dedizione, affronto insieme a loro sfide concrete e sogni da costruire. Ho scelto di restare in queste terre perché credo nel loro potenziale.
Perché l’entroterra merita futuro, rispetto e voce. Dalle esigenze dei giovani, a quelle delle aziende che operano nel territorio, fino alle necessità dei pensionati che hanno costruito il presente in cui viviamo. Bisogna ripartire da tutto questo per dare un futuro alle nostre cittadine, dopo le tante difficoltà vissute tra crisi industriali, sisma e Covid. Dobbiamo voltare pagina e scrivere una nuova storia con azioni concrete di rilancio».
Per Basilissi, la scelta della lista civica è legata alla volontà di liberarsi da schemi rigidi di partito.
«Ho sempre vissuto la politica in maniera realista, senza mai schierarmi con un partito – precisa –. Credo che a livello regionale la scelta di appoggiare una lista civica sia quella più coerente con il mio percorso e soprattutto la più libera da logiche di partito che spesso in passato hanno sempre penalizzato il nostro entroterra. Con Progetto Marche siamo riusciti a creare una bella squadra, con tanta esperienza, ma soprattutto ricca di persone che hanno voglia di cambiare pagina e uscire dall’immobilismo. A partire ad esempio da Michele Caporossi, uno dei fondatori della lista, che è stato per diversi anni direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria ospedali riuniti di Ancona e che con le sue iniziative l’ha portata ad essere un’eccellenza nazionale».
Nelle prossime settimane il candidato incontrerà i cittadini per illustrare la prima bozza di programma. «Chiaramente il mio impegno si basa su concetti che affondano le radici nel mio percorso personale e nell’ascolto di tanti giovani e meno giovani che nonostante i tanti sacrifici sono sempre più demotivati dalla situazione generale. Tuttavia – conclude – voglio sfruttare al massimo questa campagna elettorale per intercettare ulteriori spunti, in quanto credo sia fondamentale la partecipazione di cittadini, imprese, associazioni ed enti locali per poter avere una visione completa delle esigenze del territorio. Nonostante lo sforzo delle amministrazioni comunali dell’entroterra, da elogiare per l’impegno malgrado le tante difficoltà e le poche risorse a disposizione, spesso i nostri problemi rimangono inascoltati e altrettanto spesso i fondi dedicati non vengono ripartiti equamente. È ora di affrontare anche queste tematiche e lavorare con più equilibrio in modo da garantire a tutti un filo diretto e continuo con l’amministrazione regionale».