La chiesa dei Cappuccini riapre,
era chiusa da nove anni

MACERATA - Sabato prossimo i fedeli potranno tornare nella chiesa che era stata danneggiata dal sisma e che è stata ristrutturata con opere per 1,3 milioni di euro. Per la riapertura ci sarà il vescovo Nazzareno Marconi che celebrerà la messa

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La chiesa dei Cappuccini

di Mauro Giustozzi

Inaugurata nel 1896 e dedicata alla Madonna di Lourdes, chiusa nel 2016 causa danni del sisma tornerà a nuova vita sabato prossimo (12 aprile). E’ la chiesa parrocchiale del SS. Sacramento dei frati minori Cappuccini: una chiusura durata nove anni, ora i lavori si sono conclusi e la chiesa riapre in occasione delle celebrazioni religiose delle Palme.

Inagibile dopo il sisma del 2016 potrà tornare ad ospitare i fedeli con una grande celebrazione alla quale prenderà parte sabato il vescovo Nazzareno Marconi, un momento molto atteso di rinascita della chiesa e dell’intero quartiere di Santa Lucia. Dunque il 12 aprile sarà la data che segnerà un altro pezzetto di storia di questo luogo di culto molto caro ai maceratesi. Era il 1967 quando l’allora vescovo Silvio Cassulo firmò l’atto di nascita della parrocchia del SS Sacramento a Macerata.

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La neo parrocchia, comunemente chiamata “dei Cappuccini”, era stata sino a quel momento una costola della parrocchia del Sacro Cuore. La divisione non procurò disagio ad alcuno, anzi, fu lo stesso parroco del Sacro Cuore don Antonio Repupilli a chiederlo in quanto essendo la zona dei Cappuccini la più periferica della sua parrocchia costituiva anche dal punto di vista logistico, un aggravio notevole nell’adempimento delle incombenze parrocchiali.

Il programma della giornata di sabato prevede alle 16,45 la processione delle Palme che partirà dal teatrino e raggiungerà la chiesa. Successivamente si terrà la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Nazzareno Marconi e al termine della celebrazione seguirà un momento di convivialità e di festa fortemente voluto dal Guardiano dei Cappuccini, fra Gianni Pioli. Con il terremoto del 2016 la chiesa è stata dichiarata inagibile. Fino al 2023 tutto è rimasto fermo. Nell’estate del 2023 tutti i banchi, l’organo e quanto era all’interno della chiesa è stato spostato per poter iniziare gli interventi di consolidamento della struttura che sono partiti a novembre. I lavori sono stati lunghi e anche certosini per restituire ai fedeli una chiesa sicura nel suo antico splendore. Da un punto di vista architettonico è stato fatto il ripristino della sicurezza mentre per gli arredamenti liturgici e per la decorazione è stata fatta una revisione generale. Inoltre è stato rifatto completamente il pavimento per mettere il riscaldamento a terra. L’obiettivo dell’intervento è stato quello di restituire all’interno della chiesa l’aspetto originario.

E’ una chiesa in stile neogotico, è stata progettata dall’architetto cappuccino Angelo da Cassano d’Adda. Ripreso quindi lo stile delle chiese francescane del ‘300, con una spazialità luminosa all’interno, senza sovrastrutture. Si è restituito ai frati un posto per pregare cioè il coro, è stata posizionata una croce sospesa. L’importo totale dei lavori effettuati ammonta a 1 milione e 390mila euro. In questi anni di chiusura dei Cappuccini le celebrazioni liturgiche sono state fatte in quello che era il teatrino della parrocchia mentre le celebrazioni più importanti quali comunioni, cresime, Natale e Pasqua sono avvenute nell’aula sinodale San Giuliano, che si trova vicina alla chiesa. Le attività ricreative si sono svolte in alcune aule della parrocchia agibili e in alcune strutture del convento, ad esempio il refettorio che spesso è stato utilizzato per incontri formativi. La chiesa è al servizio di una comunità di circa 3.500 persone. La ristrutturazione della chiesa è stata seguita direttamente dall’Usr guidato dal commissario per la ricostruzione Guido Castelli, dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli, Fermo e Macerata, dallo Studio Paccaloni e dall’impresa G&L Immobiliare.

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