Simonetti: «Centro di ultima generazione
o una serie di capannoni?
La decisione spetta al Consiglio»

MACERATA - Fissata per il 27 gennaio la seduta che dovrà occuparsi della delibera urbanistica per Piediripa. Intanto l'amministratore delegato rivela che in caso di un no realizzerebbe quanto già autorizzato. «Parlare di variante è fuorviante, l'area è già a destinazione commerciale, si tratta solo di modificare il progetto originario con una struttura unica e architettonicamente più curata. Aggiungere un altro centro ai vicini Corridomnia e Valdichienti è la critica che viene mossa ma questo creerebbe un polo commerciale come a Civitanova, capace di attrarre persone da altri territori»

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L’imprenditore Alberto Simonetti

di Luca Patrassi

Alberto Simonetti, amministratore delegato della Flli Simonetti, irrompe nel dibattito legato al nuovo centro commerciale di Piediripa e manda un messaggio forte e inequivocabile che suona più o meno così: «l’approvazione del nuovo progetto serve a dare una struttura migliore, per le linee architettoniche ed anche sotto il profilo sociale e commerciale, a Macerata. Nel caso i consiglieri lo boccino io realizzerò la serie di capannoni per i quali ho tutti i permessi».

Gennaio porta Consigli anche a chi non ne vorrebbe troppi. Tre in calendario per questo mese, prima il famoso consiglio comunale aperto sulla sanità, poi il bilancio saltato a fine dicembre e infine la vicenda del centro commerciale Simonetti. La seduta di Consiglio è fissata per il 27 gennaio e in quella sede, dopo lunghi anni di rinvii, sarà votata o meno l’approvazione della variante per la realizzazione del centro commerciale proposto dalla Flli Simonetti. Le posizioni sono varie: favorevoli, contrari, astenuti, qualcuno magari casualmente uscirà per un caffè ed altri avranno prenotato inderogabili vacanze.

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Un rendering del progetto del nuovo centro commerciale a Piediripa

All’opposizione il fronte non è compatto per il no, alcuni consiglieri hanno finora evitato di sottoscrivere documenti in tal senso ma è dalla maggioranza di governo che si attendono le indicazioni decisive e finora non è che sia emersa una posizione chiara come ci si attenderebbe da una parte politica che, non sempre e non ovunque, teorizza il liberismo economico. «Il Consiglio è sovrano» ripete da tempo il primo cittadino Sandro Parcaroli e la posizione dell’amministrazione sarà quella del presentare in aula la delibera di approvazione, sottoscritta dai dirigenti per la parte tecnica. Vero è anche che l’amministrazione Parcaroli porta in Consiglio una pratica che doveva arrivarvi con l’amministrazione precedente e che ha avuto un iter complesso, fatto anche di riscossione di sostanziosi oneri di urbanizzazione, ai tempi del centrosinistra di governo in città.

simonetti-03-325x246Cosa pensa Alberto Simonetti del dibattito in corso? «Il sindaco dice che sarebbe un terzo centro commerciale che si aggiungerebbe ai vicini Corridomnia e Valdichienti, come a dire che sarebbe inutile: ecco questo argomento non mi trova d’accordo e non perché dobbiamo realizzarlo noi per forza. Vorrei proporre una riflessione staccandomi dal mio essere il proprietario del terreno. Civitanova è un polo commerciale molto importante, il principale delle Marche, attrae visitatori da tutti i centri della regione ed anche da fuori regione: esercita questo ruolo dominante in virtù di un’offerta commerciale insuperabile che non ha riscontri in tutte le Marche, questo anche grazie al collegamento della superstrada. Bene, partendo da un esempio vicino perché non dobbiamo creare anche a Macerata un altro polo commerciale importante, capace di attrarre persone anche da altri territori? Dobbiamo valutare bene questo punto di vista, guardare al futuro e avere strategia, pensare al benessere e lo si fa creando occasioni di lavoro e di crescita del territorio, obiettivi che non si raggiungono chiudendosi all’interno delle mura con il peggiore dei campanilismi. Peraltro quello progettato dall’architetto Raponi è una struttura di ultima generazione che non contempla soltanto spazi di vendita ma è pensato anche per il sociale, ha infatti spazi di aggregazione e di incontro voluti per qualificare non è solo un centro commerciale, non è solo vendita come gli altri, è stato studiato dall’architetto Raponi come quelli di ultima generazione che prevedono spazi e situazioni importanti che possono essere utilizzati per la promozione territoriale, per la presentazione di eventi».

Simonetti ribadisce con forza un’altra questione tecnica: «Si parla di variante, ma la parola è fuorviante. Qui non è in discussione la trasformazione di un terreno agricolo in commerciale, l’area ha già la destinazione commerciale. Si tratta di modificare il progetto originario, fatto di una serie di capannoni tipo Corridomnia, con una struttura commerciale unica e con un profilo architettonico molto più curato. Questo perché quando abbiamo presentato il primo progetto, che ha ottenuto tutte le autorizzazioni, la Regione Marche aveva una legge che bloccava la realizzazione di nuovi centri commerciali, poi la norma è variata e ci consente di realizzare appunto una struttura unica riducendo notevolmente anche la volumetria edificabile. In più sempre la norma regionale prevede che si paghi alla Regione il 30% in più di oneri che saranno destinati alla riqualificazione dei centri storici nel Comune in cui si realizza l’intervento. Ricordo che quando presentammo il nuovo progetto il sindaco Romano Carancini ne fu felice per il migliore impatto architettonico e per la riduzione dei volumi edificatori. Sarebbe in sostanza una variante non sostanziale, la Provincia per un rapporto ambientale l’ha trasformata in variante sostanziale, ma solo per questo. Presentando il vecchio progetto l’approvazione sarebbe della giunta e non del Consiglio, in quanto non ci sarebbe più la variante “sostanziale ma non sostanziale”».

Una delibera di giunta può essere approvata o bocciata, anche se finora non è mai successo che un atto importante dell’amministrazione Parcaroli sia sconfessato dalla maggioranza. Nel caso arrivi invece una bocciatura, cosa farà la Flli Simonetti? La risposta, durissima e che apre uno scenario inedito, arriva senza incertezze da Alberto Simonetti: «Il Consiglio dovrà dare una motivazione valida alla eventuale bocciatura, non può certo dire che è brutto. In ogni caso noi abbiamo l’autorizzazione per realizzare il centro commerciale secondo il vecchio progetto, dunque una serie di capannoni. Vorrà dire che i consiglieri comunali reputano sia più qualificante avere alle porte della città una serie di capannoni piuttosto che una struttura dalle superfici ridotte e di ultima generazione pensata anche per offrire luoghi di aggregazione e vetrine per la promozione della città».

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