Non sono più gli insegnanti a raggiungere la classe in cui insegneranno, ma gli studenti a recarsi dal docente. E’ la “rivoluzione copernicana ” adottata dall’istituto di istruzione superiore Bonifazi-Corridoni di Civitanova che ha proposto a partire da quest’anno scolastico una radicale innovazione pedagogico–didattica e organizzativa, con l’obiettivo di «coniugare le peculiarità dell’insegnamento tecnico professionale italiano, con la funzionalità organizzativa di matrice anglosassone».
La scuola, “in movimento” funziona per “aula–ambiente di apprendimento”, assegnata a uno o più docenti della medesima disciplina, con i ragazzi che si spostano durante i cambi d’ora. «Ciò – spiega l’istituto – favorisce l’adozione, nella quotidianità scolastica, di modelli didattici funzionali a processi di insegnamento e apprendimento attivi, in cui gli studenti possono divenire attori principali e motivati nella costruzione dei loro saperi. Questo progetto ha l’ambizione di realizzare un modello di innovazione didattico-organizzativa, su base tecnologica, ponendosi come esempio metodologico che possa poi essere esteso e trasferito in altri contesti».
Al fine di attuare al meglio il concetto di scuola in movimento l’istituto è stato suddiviso in settori, identificati con un colore ed ogni aula si caratterizza per elementi chiave delle materie che in essa si svolgono.
« I vari laboratori – continua l’istituto – sono stati corredati da tecnologie 2.0, dotazioni informatiche, multimodali ed arredi modulari per la creazione di ambienti di apprendimento funzionali a favorire didattiche basate sulla logica costruttivistica, collaborativa ed inclusiva. L’aula, personalizzata dagli stessi docenti e resa da loro stessi confortevole ed ospitale, è un simbolo tangibile del cambiamento».
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Lo si è sempre fatto all’ITIS Montani di Fermo, studenti e docenti…
E’ forma ma non sostanza. Una cosa del genere chiamata rivoluzione copernicana…..io la chiamo fuffa. Bravo docente e alunni bravi e disposti ad apprendere e migliorare,allora si vola.