Il sindaco Sandro Parcaroli
di Luca Patrassi
«Le decisioni non le potete prendere al posto mio». Le parole del primo cittadino di Macerata Sandro Parcaroli sono risuonate alte e forti in quella sala del Comune in cui si è svolta l’ultima seduta della giunta comunale. L’appuntamento era fissato per le nove, ma l’orario di inizio è di solito un riferimento molto elastico ed il via è arrivato un’oretta mentre gli assessori continuavano ad arrivare. Il colpo di scena è arrivato con l’ingresso del primo cittadino che ha tuonato il suo pensiero battendo poi i pugni sul tavolo, arredo in legno più truciolare che massello a giudicare dal suono di risposta ai colpi del sindaco.
Cosa può aver agitato i pensieri del sindaco? Per la verità all’ordine del giorno dell’ultima riunione dell’esecutivo comunale non c’era apparentemente nulla da poter creare la minima tensione o il riaffiorare di divisioni tra i partiti della maggioranza. Eppure le urla del sindaco sono si sono sentite in due tempi, non per l’eco. «Le decisioni non le potete prendere al posto mio» ha appunto detto il primo cittadino agli assessori presenti che però non sono sembrati in grado di comprendo il motivi e i destinatari della presa di posizione. Fatta la sfuriata, il sindaco si alza e se ne va per riapparire dopo un po’ di tempo ma il clima resta quello dell’inizio. Finita la riunione di giunta, sono iniziate a circolare tra gli assessori le ricostruzioni possibili alla ricerca di una qualche motivazione. Il sindaco Sandro Parcaroli reclama da tempo una giunta “a sua immagine”, ma l’obiettivo resta lontano.
Ultima vicenda in discussione la registrazione di una puntata della trasmissione Rai “A sua immagine”: la redazione ha chiesto al Comune alcuni nominativi da intervistare per parlare della città. La Rai ha anche suggerito un paio di personaggi:a la pratica dall’ufficio del sindaco è approdata all’ufficio turismo fino alla scelta dei due personaggi da indicare. Un nome in particolare non ha trovato l’entusiasmo di tutti gli assessori: critica nel particolare l’assessora alla cultura Katiuscia Cassetta che ne avrebbe parlato con l’assessore al turismo Riccardo Sacchi. Ignoto l’esito della questione. Resta da attendere per vedere chi sarà a raccontare Macerata e verificare se ci saranno stati cambi in corsa. Di sicuro ci sarà il direttore artistico dello Sferisterio Paolo Gavazzeni.
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E te pareva…. il Venerdi non si sta mai tranquilli….
Ed il teatrino maceratese continua signore e signori!!!
Il titolo dello spettacolo è:”Facciamo finta di governare”…
Sempre peggio
Dovete mettere le Telecamere di sicurezza in Via Lorenzoni e Via Fratelli Cervi in modo da disincentivare lo spaccio!!!!!!!!
Calmatevi.
Parcaroli, salta nel Gruppo misto, almeno siete in due.
Il secondo nominativo sembra possa essere quello di Cambi. Altro maceratese doc!
Sbattere i pugni un pochetto prima NO..??????
Carlo Cambi? Non è un “Carneade”… Caro Luciano Gasparri, il nostro Carlo Cambi è riconosciuto a livello nazionale…
Caro Luca Patrassi, sei rimasto quello che ci fai sapere – e da anni – cosa avviene dietro le quinte del teatrino comunale. Oggi, a differenza del passato, ne sono smarrito. In un momento in cui sta crollando tutto.
Avevo una grande fiducia nella nuova amministrazione sia di Maceratam, che di Corridonia… Però, mi sono accorto fin dall’inizio che a Corridonia c’era, e c’è, chi rema contro il sindaco Giuliana Giampaoli. Che ha solo il vizio di stare 10 ore al giorno in Comune e di fidarsi dei suoi assessori, dei suoi consiglieri e dei soliti e noti avvolti che si presentano sulla scena con tutte le amministrazioni, dando consigli per fare i loro interessi, o lusingando – in questo caso – la sindaca per le sue idee culturali, e non solo culturali, che però rimangono irreali per la cittadinanza. Dopo diversi fallimenti avvenuti e forieri di prossimi fallimenti, se fossi in Parcaroli e nella Giampaoli, darei un calcio nelle terga della maggioranza e me ritornerei a casa. In particolare a Corridonia, dove gli assessori “partitico- politici”, che hanno preso molti meno voti della “lista civica” della Giampaoli, ma che hanno “preteso” – ripeto, PRETESO, vantando mirabolanti aiuti da Regione e da Governo – la poltrona da assessori, in quanto rappresentanti di “partiti” che se ne fregano di Corridonia, dimostrando la loro incapacità a governare e lontani dalla realtà dei cittadini amministrati.
La Giampaoli abbia almeno il coraggio di buttarli fuori, rimandandoli gli assessori “partitici” a casa, e “rinverdendo” la sua giunta con forze migliori, che esistono, e solo se lo volesse, per il bene di Corridonia. Lo stesso faccia Parcaroli… prima del crollo totale alle prossime elezioni. Dovrebbero ricordare che se i partiti hanno scelto Parcaroli e la Giampaoli è per il solo motivo che non avevano nessun altro “volto presentabile” da proporre al loro posto all’elettorato.
Purtroppo devo riconoscere che sia Macerata, che Corridonia, non hanno una opposizione adatta ad opporsi. Il PD e i rimasugli della Sinistra, Ambientalisti e consoci, non riscuotono le simpatie della base, avendo amministrato male. E, soprattutto, tutti noi, non avendo un “Vannacci” locale da spendere (secondo l’opinione di molti), siamo costretti a rimanere nella nostra morta gora.
Sia fatta la volontà di Dio per la sua legge del karma.
Ma tecnicamente come può succedere ciò, ossia che il sindaco venga scavalcato?
Era ora che il Sindaco facesse il Sindaco, quanto meno nella gestione della giunta comunale!
…e che glié parìa a lo sindeco, de’ governà co’ le appe de lo Mac?
Ricordate la pubblicità della Bialetti, Ulisse e L’ombra?