Aperto da oggi all’ospedale di Macerata un ambulatorio vaccinale dedicato alle persone fragili. Il personale del reparto di Igiene e sanità pubblica dell’Ast sarà presente il secondo e terzo venerdì di ogni mese, dalle 9,30 alle 12,30. L’accesso alla vaccinazione è su richiesta del medico specialista ospedaliero, che fornirà all’utente un modulo da esibire al personale dell’ambulatorio.
«E’ un modo per agevolare la vaccinazione dei pazienti fragili, permettendo loro di evitare le code e i disagi delle attese accedendo direttamente alla prestazione sanitaria – spiega Franca Laici, che dirige il reparto -. I pazienti residenti nel territorio dell’Ast Macerata, che si trovano già in ospedale per visite o altri tipi di prestazione, potranno accedere all’ambulatorio vaccinale, qualora attivo il giorno stesso, senza prenotazione, esibendo soltanto la richiesta dello specialista».
Verranno eseguite due tipologie di vaccinazioni: anti-pneumococcica, per prevenire le polmoniti e forme batteriche invasive causate dal batterio, e anti-Herpes Zoster, il cosiddetto “Fuoco di Sant’Antonio”. Il direttore generale dell’Ast di Macerata, Marco Ricci, aggiunge: «Questa ulteriore offerta di servizi, che è già stata attivata negli ospedali di Camerino e San Severino, si ispira ai principi della medicina di prossimità, è rivolta ai soggetti fragili e si aggiunge alle attività già ordinariamente svolte dal Servizio vaccinale». Per gli utenti che poi volessero eseguire i vaccini in giorni diversi, sono sempre attivi, su appuntamento, gli ambulatori vaccinali territoriali.
Fragili ci diventano i sani che quando telefonano al Cup per prenotare una visita si sentono rispondere che l'unico posto libero è in Guatemala!!! Hai voglia a pensare ai vaccini... Ma per carità... Cose da sesto mondo... Vergogna.
Proprio vero è una malattia sottovalutata.
Pensano a vaccinarci però ci fanno crepare al pronto soccorso
Anna Minnozzi Se la gente andasse al Pronto Soccorso, solo e solo se ne ha realmente bisogno, non avremmo tutti 'sti problemi di gestione e la gente non morirebbe nei corridoi
Eleonora Fratta io invece credo che sia la carenza di medici il problema, guardi un po'
Anna Minnozzi sicuramente anche questo non aiuta, ma ho visto gente andare in pronto soccorso per un raffreddore o per non fare la fila dal medico curante
Eleonora Fratta ormai non più : l'attesa è un ottimo deterrente per i perditempo
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