Pino Brizi
di Andrea Cesca
Lo stadio Helvia Recina di Macerata cambia denominazione. Tra una settimana l’impianto si chiamerà stadio comunale Helvia Recina “Pino Brizi”.
L’iter burocratico è arrivato a conclusione dopo che due anni fa il consigliere comunale Andrea Perticarari aveva proposto di contitolare lo stadio al calciatore maceratese più forte e vincente di sempre. L’amministrazione comunale attraverso l’assessore Riccardo Sacchi aveva già mosso i primi passi.
Giovedì prossimo, 18 aprile, alle 15,30 si terrà la cerimonia di intitolazione dello stadio comunale Helvia Recina a Pino Brizi, a seguire si terrà un triangolare di calcio fra le formazioni Giovanissimi di Maceratese, il Portorecanati e la Robur Macerata.
«Sono molto contento, felice, emozionato e soprattutto riconoscente nei confronti di tutta la cittadinanza», dice Gianluca Brizi, figlio di Pino, venuto a mancare meno di due anni fa all’età di 80 anni. Giuseppe Brizi, lo ricordiamo, aveva mosso i primi passi da giovane calciatore nella Robur Macerata per poi passare alla Maceratese. Nel 1961 approda alla Fiorentina dove diventa campione d’Italia nella stagione 1968-69, della viola diventerà anche capitano. Quindi il ritorno a Macerata da giocatore per poi intraprendere la carriera da allenatore.
Nel palmares di Brizi, oltre allo scudetto, due coppa Italia, una coppa delle Alpi, una Mitropa cup, una coppa delle Fiere, una coppa Rattan, una coppa di Lega Italo Inglese e la vittoria ai Giochi del Mediterraneo con la Nazionale. Con 389 presenze ufficiali, Pino Brizi si colloca al secondo posto nella classifica di tutti i tempi della viola, dietro a Giancarlo Antognoni (429). Brizi, ci confidò tempo fa il figlio in occasione della morte di Pelè, aveva un solo rammarico (se così si può dire) a proposito della sua fantastica carriera: quello di non aver fatto parte della comitiva per i mondiali in Messico del 1970. «Babbo era tra il gruppo allargato dei giocatori convocabili in Nazionale, Ferruccio Valcareggi nel chiudere la lista preferì altri giocatori».
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Grande Pino persona squisita di grande spessore umano, Un signore dentro e fuori dal campo.
Complimenti Gianluca Brizi
Un mito
E' il giusto riconoscimento ad un grande maceratese che onorato il calcio ad alti livelli. Ha contribuito allo scudetto della Fiorentina nella stagione 68 - 69 e negli anni ne e' diventato anche capitano.
Oreste Bellesi Anche il mio amico Franco Moressi sarebbe stato un nome ideale.
Ivy Crescentini capisco anche l'ex presidente e' una persona che ha fatto molto per la Maceratese. Ma Brizi e' conosciuto in tutta Italia come dicevo prima , ed un esempio per tanti giovani Maceratesi che vogliono sfondare nel calcio ad alti livelli.
Oreste Bellesi ha ragione assolutamente.
Vorrei fare i complimenti a tutta l'Amministrazione comunale, (in particolar modo all'assessore allo Sport) e alla società per aver scelto di celebrare un riconoscimento così importante per tutta la tifoseria di giovedì alle 15. I tifosi e la Curva ringraziano del pensiero, ma devono andare a lavorare. È solo l'ennesima occasione in cui dimostrate che non avete il minimo rispetto per la Curva e per la tifoseria tutta. Avevate paura, facendola di domenica, di non fare in tempo per la messa? Siete riusciti a trasformare un momento bellissimo nell'ennesima vergogna
Marco Sordini Sacchi non ne azzecca una
Luca Terence Tombesi a giudicare da quanti lo applaudono, Sacchi è l'ultimo dei problemi
Marco Sordini sicuramente
Marco Sordini le curve . in derapata altro non conosco
Roberto Barigelli ma quale derapata? Tu devi fare gli anticipi
Marco Sordini io ciò il gas in mano e . Sfrizionoooo
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Orgoglioso di essere stato il proponente dell’Ordine del Giorno che a ottobre 2022 chiedeva l’intitolazione dell’Helvia Recina a Pino Brizi. Il giusto riconoscimento al più grande calciatore maceratese di tutti i tempi.
Un abbraccio alla famiglia ed in particolare al figlio Gianluca Brizi che mi aiutò all’epoca a preparare l’atto consiliare.
Giovedì tutti all’Helvia Recina, anzi al Pino Brizi.
non cominciamo a fare confusione: verremo allo stadio Helvia Recina Pino Brizi.
Perfetto, l’importante che si restaura uno stadio moderno, non dico come gli stadi della serie A, ma che e’ l’orgoglio della città non come adesso che cade a pezzi, era stato restaurato prima della visita di GIOVANNI PAOLO II° a MACERATA.