di Luca Patrassi
Novanta ettari di terreno agricolo con annessi fabbricati da valutare per metterli in vendita al fine di avere i fondi per realizzare alcune opere di sistemazione degli ospedali della provincia. L’Ast ha chiesto alla Regione Marche di aggiornare la perizia di stima dei fondi agricoli con fabbricati che l’azienda sanitaria possiede nei territori di Montecosaro e di Morrovalle, si tratta rispettivamente di circa 83 ettari per il primo e sette per l’altro. Non una questione legata agli aggiornamenti dei valori patrimoniali da inserire nei bilanci, ma un atto preparatorio a una possibile vendita, anche parziale.
La volontà dell’Ast Macerata, e del suo direttore generale Marco Ricci, è specificata nella determina appena pubblicata all’Albo pretorio. «Accertata l’esigenza – è scritto nell’atto a firma del direttore generale Marco Ricci – di procedere con l’aggiornamento delle perizie di stima al fine di determinare il più probabile valore di mercato realizzabile dalle potenziali vendite del patrimonio disponibile, considerata l’opportunità di destinare gli eventuali proventi quali risorse per interventi di miglioramento/adeguamento al vigente “Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro” ed al “Manuale autorizzativo operativo delle strutture sanitarie ospedaliere pubbliche”» ne discende che «la direzione generale ha incaricato per vie brevi l’unità operativa Patrimonio, Nuove opere e Attività tecniche di procedere con le procedure amministrative strumentali alla possibilità di disporre di risorse proprie» ritenute «necessarie per l’attivazione degli interventi di adeguamento».
Marco Ricci, direttore generale Ast di Macerata
Nel 2019 l’azione di stima – che aveva portato a valutare i terreni in questione poco meno di cinque milioni di euro – era stata condotta anche per il fatto che si iniziava a discutere di un possibile scambio con i terreni della Pieve di proprietà di un privato e indicati come sede del nuovo ospedale: sono passati esattamente cinque anni e sul fronte dell’acquisto o dell’esproprio del terreno della Pieve non si registrano movimenti formali di alcun tipo. L’Ast invece vuole aggiornare il valore dei suoi terreni a Montecosaro e a Morrovalle nell’ipotesi di venderli e operare, con il corrispettivo, interventi di messa in sicurezza dei presidi ospedalieri che sentono tutto il peso degli anni e dei mancati interventi di manutenzione. Dal 2019 ad oggi i valori dei terreni, ancorché di pregio e vicini alle infrastrutture anche stradali come nel caso di specie, non sono aumentati e in più l’agricoltura non vive esattamente un momento di gloria tale da lasciar pensare a imprenditori in fila per fare acquisti di rilievo. L’Ast comunque vuole capire il valore reale di quei terreni e l’eventuale richiesta del mercato. Forse è utile ricordare che fino a qualche decennio fa alcuni ospedali avevano una propria azienda agraria con diverse centinaia di ettari che portavano introiti rilevanti e comunque tali da coprire una quota importante delle spese della sanità pubblica (attorno al 30%): ora forse le utilità del possesso dei terreni non coprono nemmeno le spese dei contratti di affitto quando ci sono.
So già chi li acquista
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