Pnrr e incarichi, Puliti:
«Marchiori in fallo di frustrazione
e non risponde nel merito»

MACERATA - Botta e risposta tra l'ex dirigente e l'amministratore sugli affidamenti diretti a circa cento professionisti per un totale di 2,6 milioni di euro

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Gianluca Puliti

«L’assessore Marchiori si è ben guardato dal rispondere ai quesiti che ho posto». E’ categorico Gianluca Puliti, ex dirigente del Comune di Macerata, che attraverso Cronache Maceratesi aveva chiesto di sapere quanto avesse pesato la politica nell’affidamento di incarichi diretti per il Pnrr. Nei giorni scorsi l’assessore Andrea Marchiori ha accusato Puliti di voler gettare discredito sulla città per velleità personali e in particolare perché si sta preparando per una futura candidatura.

«Francamente – controbatte Puliti – da Andrea Marchiori mi sarei aspettato qualcosa di più di una stizzita e sprezzante reazione. Il riscontro che è stato capace di confezionare sembra più un fallo di frustrazione, come di quel difensore che non riesce a marcare il calciatore avversario e allora perde il controllo e comincia a tirare insensati calcioni alle sue caviglie. Così facendo, però, Marchiori dà la netta sensazione di obbedire all’impellente esigenza di spostare altrove l’attenzione, proprio per evitare il contraddittorio. E difatti si è ben guardato dal rispondere ai quesiti che ho posto. Volevo semplicemente sapere se, sull’assegnazione degli incarichi professionali legati al Pnrr, la politica avesse giocato un ruolo oppure no e quali indirizzi avesse espresso al riguardo. Parliamo, come si ricorderà, della bellezza di oltre 100 incarichi professionali per la clamorosa cifra di 2 milioni e 600mila euro, il tutto con affidamenti diretti che, per loro natura, si possono facilmente prestare alle interferenze della politica».
L’ex dirigente sottolinea anche i ritardi accumulati sulle opere: «Se avesse avuto qualche ragione da far valere poteva controbattere con argomentazioni di merito alla mia constatazione che i ritardi a cui assistiamo nella esecuzione delle opere pubbliche (almeno su questo anche Marchiori sarà d’accordo) dipendono anche da un malaccorto depotenziamento del Servizio Tecnico, che non ce la fa a fare tutto e contemporaneamente, e dalla assenza di adeguate soluzioni organizzative in grado di ammortizzare lo straordinario carico di lavoro portato dal Pnrr».
Puliti conclude dicendo che si sarebbe aspettato una replica che confutasse con puntualità le analisi e le argomentazioni addotte: «Invece su quel versante niente, non una parola, silenzio di tomba. La risposta che è scaturita si è rivelata debole ed evasiva, ma anche altezzosa e carica di ostentata presunzione: “Puliti deve stare tranquillo al tuo posto e non disturbi il Manovratore mentre fa il bene dei maceratesi”. Se Marchiori ha scelto di partecipare in prima persona al governo della Città deve accettare le critiche e deve dare le spiegazioni che gli vengono richieste dai cittadini e, purtroppo per lui, non gli è consentito di scegliersi gli interlocutori tentando di zittire quelli che gli risultano scomodi, o di derubricare il tutto alla solita logora rappresentazione da teatrino della politica. Lo dico anche nell’interesse della sua credibilità, merce assai preziosa per chi fa politica. So che, in cuor suo, mi ringrazierà per quest’ultima attenzione».

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