Pieralvise Ruani ha diretto l’allenamento oggi all’Helvia Recina
di Mauro Giustozzi (foto di Fabio Falcioni)
Cielo grigio, volti scuri e mesti di calciatori e dirigenti, nessuna presenza di tifosi o accenno di contestazione. Allo stadio Helvia Recina è iniziato questo pomeriggio per la Maceratese il Ruani-ter, col tecnico della juniores a cui la società ha affidato il dopo Dino Pagliari e Roberto Lattanzi, terzo allenatore a sedersi sulla panchina della Rata in questa tribolata stagione iniziata con ben altri obiettivi, ambizioni e prospettive.
Alberto Crocioni, presidente della Maceratese, oggi all’Helvia Recina assieme ai dirigenti biancorossi
Resta il segno della continuità della maglia, essendo stato anche Pieralvise Ruani, 53 anni, un ex giocatore della Maceratese. Magari non con il pedigree dei suoi due predecessori per carriera da calciatore, ma nel suo personale albo Ruani ha disputato e vinto con la Maceratese un campionato di serie D, quello 1992-93 con Massimo Silva in panchina, disputando 9 incontri e realizzando 2 gol nella stagione che riportò il calcio professionistico in città con la promozione in C2 nell’entusiasmante finale in rimonta sul Forlì.
La società pare intenzionata ad andare avanti con Ruani sino al termine di questo campionato, anche se non si escludono altri colpi di scena in questa annata capace di regalarne ancor più dei pure tanti giunti nelle precedenti contrassegnati sempre da cambi di allenatori, dirigenti e giocatori in quantità. Pieralvise Ruani peraltro ha già guidato la Rata dalla panchina quest’anno nella Coppa Italia, cogliendo a Tolentino un prezioso risultato che valse la qualificazione. Non una prima volta per lui quindi la sfida che si profila con la vice capolista Montecchio prossimo avversario all’Helvia Recina.
Pieralvise Ruani e Alberto Crocioni nel giorno del primo allenamento in biancorosso di Dino Pagliari
Più indifferenza che rabbia da parte della tifoseria che ha ignorato completamente la ripresa degli allenamenti della squadra. L’allenatore in pectore della Maceratese non ha perso tempo: dopo un briefing iniziale nello spogliatoio subito giocatori sul terreno verde dell’Helvia Recina dove ha parlato singolarmente con tutti i biancorossi cercando di inculcare le sue idee di gioco che dovranno essere assimilate rapidamente perché di tempo ce ne è davvero pochissimo. E’ chiaro che, sia rispetto all’epoca Lattanzi che all’ultima di Pagliari, qualche cambiamento il neo tecnico lo apporterà portando nel gruppo quello che è il suo modo di intendere calcio.
Il capitano Emanuele Strano oggi allo stadio
Resta nell’ambiente fortissima la delusione per il ko rimediato contro l’Azzurra Colli che riportato a galla tutte le negatività di una squadra incapace di far valere la sua qualità rispetto agli avversari. Una sconfitta che ha tolto l’entusiasmo ritrovato dopo il derby vinto a Civitanova ed aperto una serie di processi, in particolare sui social, nei confronti di dirigenza, allenatore e calciatori. Questo nonostante la classifica resti ancora cortissima con playoff e playout equidistanti e quindi con tanto ancora da decidere nelle nove gare rimanenti.
Dino Pagliari e sullo sfondo Giuseppe Sfredda
C’è chi se la prende con Dino Pagliari ed i giocatori che devono rispondere di prestazioni molto modeste rispetto alla forza dell’organico ed altri che invece difendono il mister affermando che non era il caso di esonerarlo a questo punto, a pochi mesi dalla fine del torneo avendo in fondo perso soltanto due partite in campionato. Il più bersagliato dai supporters biancorossi è il diesse Giuseppe Sfredda, il cui addio mette d’accordo praticamente tutti: a lui si imputa aver allestito una formazione fatta con le ‘figurine’ invece che con calciatori veri e con gli attributi, una rosa incompleta sovrabbondante in attacco ma che segna col contagocce e deficitaria in difesa e centrocampo.
Diversi si domandano come mai il club non lo abbia esonerato molto prima ed abbia atteso solo oggi le sue dimissioni. Molti sportivi temono che la squadra possa essere risucchiata nei playout, altri l’anonimato totale sia per la parte di campionato restante che per il futuro in Eccellenza della Maceratese destinata a restare per anni in questa categoria senza una società all’altezza e per questo chiedono al presidente Crocioni di farsi da parte visto che le responsabilità del disastro, oltre che di calciatori e staff tecnico, sono da ricondurre al presidente che è il vertice della società.
Forza mister
Eccola la ci siamo,io con Ruani lo promovevo subito spendevo molto meno ed è molto adatto per questa categoria, sono sempre del parere che se la società non cambia mentalità e non crea un gruppo coeso stiamo lì a fare figuracce,ci vuole gente con le p...le che campi o non campi adatti da tutto e che non si tiri mai indietro,scusate ma è soltanto un mio pensiero
In bocca al lupo Mister...Forse molti non saranno d'accordo ma secondo me potrebbe essere la persona giusta in questo momento. Credo chi sia stata la scelta giusta.
Conosco Pieralvise c ho giocato insieme un anno quando lui era a fine carriera....gran brava persona e in gamba....peccato sto difetto grande che si porta dalla nascita..... Forza mister facce sto regalo domenica
Marco Piampiani che tifa Milan?
Roberto Valentini non me lo ricordo sono passati tanti anni...poi è irrilevante che domanda è
Marco Piampiani rispondevo a ciò che hai scritto "peccato a sto difetto grande che si porta dalla nascita".
Roberto Valentini se siamo su cronache maceratesi ovviamente intendevo altro....cmq aldila di questo non mi piace interagire con persone che non ci mettono la faccia.. Buona serata
Marco Piampiani fai un giro sul profilo e vedi la faccia,.ero curioso di sapere a quale difetto ti riferivi visto che conosco a Piero da una vita!
Roberto Valentini te lo spiego io: lui tifa citano come te, ma lui è de citano ed è naturale che sia un supporter pesciarolo! Ed ha fatto una battuta simpatica su Piero: cioè che lunico difetto che ha Piero è quello di essere un tifoso pistacoppi doc, oltre che, questaltro difetto lo aggiungo io, anche quello di essere un ex-bomber della Rata. Secondo me cossora non te ce vole manco a lo polisportivo Robe
Umberto Cherubini Pensa che per via dell'amicizia sin da piccoli con Piero, verrò a supportà a lui e de conseguanza la Rata all'Helvia.
Roberto Valentini ma occhio a non sbaglia sciarpa già un altro se presentato ai diaz con la sciarpa sbagliata.. hai visto pure tu dove e stata bruciata.. laltra domenica.
Umberto Cherubini Non so nulla. Non porto Sciarpe al limite quella della Juve con lo sponsor dell'Ariston
In bocca all lupo al Nuovo Mister largo ai giovani
In bocca al lupo Mister...Forse molti non saranno d'accordo ma secondo me potrebbe essere la persona giusta in questo momento. Credo che sia stata la scelta giusta.
Paolo Marcone più che altro ve dovete accontentà de quello che passa il convento
c'è solo Civitanova
X DS che ha fatto la squadra con le figurine l ha fatta con le figuracce almeno non finirà mai sull album della PANINI
Forza mister
Carini sci........
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La RATA ha fatto come la ROMA cioe’ che ha sostituito MOURINHO con il simbolo dei giallorossi cioe’ DANIELE DE ROSSI.